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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
Capisco che ti vergogni a dirlo (e direi) e quindi tenti di mascherarlo non schierandoti per ciò che probabilmente voteresti.
Ma ormai è piuttosto palese.
La maggior parte delle tue dichiarazioni sono contro determinati partiti ed allo stesso tempo pro verso altri.
Prevalentemente dichiarazioni, idee, che vanno di pari passo con molte idee del PD.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Perche' da loro e' considerato offensivo. Da quando si va in giro a chiamare per principio qualcuno con un nome che la stessa persona considera offensiva? E' basilare viver civile.
PS: anche bianco viene usato per indicare gli oggetti e, sebbene non siamo bianchi per se', qui dentro definiamo noi stessi bianchi. Lo fai anche tu.
A mio parere è molto più offensivo "di colore". Suona quasi come "non udente" o "diversamente abile", e aumenta terribilmente l'effetto denigratorio perchè aumenta la consapevolezza lessicale del termine, cercando di renderlo neutro.
Cito Ginzburg:
le parole non vedente e non udente sono state coniate con l’idea che in questo modo i ciechi e i sordi siano più rispettati. La nostra società non offre ai ciechi e ai sordi nessuna specie di solidarietà o di sostegno, ma ha coniato per loro il falso rispetto di queste nuove parole. Le troviamo artificiali e ci offendono le orecchie e francamente le detestiamo. Ci troviamo circondati di parole che non sono nate dal nostro vivo pensiero, ma sono state fabbricate artificialmente con motivazioni ipocrite, per opera di una società che ne fa sfoggio e crede con esse di aver mutato e risanato il mondo.
Sempre per le stesse motivazioni la società impone di non dire neri o ***** ma dire invece "persone di colore". E perché? di quale colore? Nella parola nero o ne.gro c'è forse qualcosa di oltraggioso?
Abbiamo tanta paura della realtà? Abbiamo tanta paura della malattia e della morte, da astenerci dal pronunciare la parola cancro e credere di dover dire sempre "un male incurabile"?
Così accade che la gente abbia un linguaggio suo, un linguaggio dove gli spazzini sono spazzini e i ciechi son ciechi, e però trovi quotidianamente intorno a sé un linguaggio artificioso, e se apre un giornale non incontra il proprio linguaggio ma l'altro. Un linguaggio artificioso, cadaverico, fatto di quelle che Wittgenstein chiamava "le parole cadaveri". Per docilità, per ubbidienza - la gente è spesso ubbidiente e docile - ci si studia di adoperare quei cadaveri di parole quando si parla in pubblico o comunque a voce alta, e il nostro vero linguaggio lo conserviamo dentro di noi clandestino. Sembra un problema insignificante ma non lo è. Si tratta invece d'un problema essenziale. Il linguaggio delle parole-cadaveri ha contribuito a creare una distanza incolmabile tra il vivo pensiero della gente e la società pubblica. Toccherebbe agli intellettuali sgomberare il suolo di tutte queste parole-cadaveri, seppellirle e fare in modo che sui giornali e nella vita pubblica riappaiano le parole della realtà.
A mio parere è molto più offensivo "di colore". Suona quasi come "non udente" o "diversamente abile", aumenta terribilmente l'effetto denigratorio perchè aumenta la consapevolezza lessicale del termine, cercando di renderlo neutro.
Cito Ginzburg:
le parole non vedente e non udente sono state coniate con l’idea che in questo modo i ciechi e i sordi siano più rispettati. La nostra società non offre ai ciechi e ai sordi nessuna specie di solidarietà o di sostegno, ma ha coniato per loro il falso rispetto di queste nuove parole. Le troviamo artificiali e ci offendono le orecchie e francamente le detestiamo. Ci troviamo circondati di parole che non sono nate dal nostro vivo pensiero, ma sono state fabbricate artificialmente con motivazioni ipocrite, per opera di una società che ne fa sfoggio e crede con esse di aver mutato e risanato il mondo.
Sempre per le stesse motivazioni la società impone di non dire neri o ***** ma dire invece "persone di colore". E perché? di quale colore? Nella parola nero o ***** c'è forse qualcosa di oltraggioso? [...]
Abbiamo tanta paura della realtà? Abbiamo tanta paura della malattia e della morte, da astenerci dal pronunciare la parola cancro e credere di dover dire sempre "un male incurabile"?
Così accade che la gente abbia un linguaggio suo, un linguaggio dove gli spazzini sono spazzini e i ciechi son ciechi, e però trovi quotidianamente intorno a sé un linguaggio artificioso, e se apre un giornale non incontra il proprio linguaggio ma l'altro. Un linguaggio artificioso, cadaverico, fatto di quelle che Wittgenstein chiamava "le parole cadaveri". Per docilità, per ubbidienza - la gente è spesso ubbidiente e docile - ci si studia di adoperare quei cadaveri di parole quando si parla in pubblico o comunque a voce alta, e il nostro vero linguaggio lo conserviamo dentro di noi clandestino. Sembra un problema insignificante ma non lo è. Si tratta invece d'un problema essenziale. Il linguaggio delle parole-cadaveri ha contribuito a creare una distanza incolmabile tra il vivo pensiero della gente e la società pubblica. Toccherebbe agli intellettuali sgomberare il suolo di tutte queste parole-cadaveri, seppellirle e fare in modo che sui giornali e nella vita pubblica riappaiano le parole della realtà.
Bhe, se non c'e' nulla di male vai da qualsiasi nero a dargli del "ne*ro" spiegando che linguisticamente si sbagliano tutti.
Io non chiamo mai nessuno "di colore". Sempre "nero" o "black" e non ho mai avuto nessun problema.
Bhe, se non c'e' nulla di male vai da qualsiasi nero a dargli del "ne*ro" spiegando che linguisticamente si sbagliano tutti.
Io non chiamo mai nessuno "di colore". Sempre "nero" o "black" e non ho mai avuto nessun problema.
ho appena avuto un deja vu, abbiamo fatto esattamente la stessa discussione mesi o anni fa, e tu anche allora hai detto vai da un nero e dagli del ne.gro.
Siamo come vecchini rincoglioniti al baretto che fanno sempre gli stessi discorsi. Vabbè chiuso ot
A mio parere è molto più offensivo "di colore". Suona quasi come "non udente" o "diversamente abile", aumenta terribilmente l'effetto denigratorio perchè aumenta la consapevolezza lessicale del termine, cercando di renderlo neutro.
Cito Ginzburg:
le parole non vedente e non udente sono state coniate con l’idea che in questo modo i ciechi e i sordi siano più rispettati. La nostra società non offre ai ciechi e ai sordi nessuna specie di solidarietà o di sostegno, ma ha coniato per loro il falso rispetto di queste nuove parole. Le troviamo artificiali e ci offendono le orecchie e francamente le detestiamo. Ci troviamo circondati di parole che non sono nate dal nostro vivo pensiero, ma sono state fabbricate artificialmente con motivazioni ipocrite, per opera di una società che ne fa sfoggio e crede con esse di aver mutato e risanato il mondo.
Sempre per le stesse motivazioni la società impone di non dire neri o ***** ma dire invece "persone di colore". E perché? di quale colore? Nella parola nero o ne.gro c'è forse qualcosa di oltraggioso?
Abbiamo tanta paura della realtà? Abbiamo tanta paura della malattia e della morte, da astenerci dal pronunciare la parola cancro e credere di dover dire sempre "un male incurabile"?
Così accade che la gente abbia un linguaggio suo, un linguaggio dove gli spazzini sono spazzini e i ciechi son ciechi, e però trovi quotidianamente intorno a sé un linguaggio artificioso, e se apre un giornale non incontra il proprio linguaggio ma l'altro. Un linguaggio artificioso, cadaverico, fatto di quelle che Wittgenstein chiamava "le parole cadaveri". Per docilità, per ubbidienza - la gente è spesso ubbidiente e docile - ci si studia di adoperare quei cadaveri di parole quando si parla in pubblico o comunque a voce alta, e il nostro vero linguaggio lo conserviamo dentro di noi clandestino. Sembra un problema insignificante ma non lo è. Si tratta invece d'un problema essenziale. Il linguaggio delle parole-cadaveri ha contribuito a creare una distanza incolmabile tra il vivo pensiero della gente e la società pubblica. Toccherebbe agli intellettuali sgomberare il suolo di tutte queste parole-cadaveri, seppellirle e fare in modo che sui giornali e nella vita pubblica riappaiano le parole della realtà.
Arturo, siccome sei una persona intelligente, ti rendi conto che accomuni una disabilitá al fatto di avere un determinato colore della pelle?
***** é un termine dispreggiativo. Esiste nero, se proprio vuoi evitare l'espressione
Capisco che ti vergogni a dirlo (e direi) e quindi tenti di mascherarlo non schierandoti per ciò che probabilmente voteresti.
Ma ormai è piuttosto palese.
La maggior parte delle tue dichiarazioni sono contro determinati partiti ed allo stesso tempo pro verso altri.
Prevalentemente dichiarazioni, idee, che vanno di pari passo con molte idee del PD.
Io capisco che in Italia abbiate un limite culturale secondo il quale "se non stai con quelli, allora stai con quelli" e, in alcuni casi "stai con quelli ma non lo dici" per qualche strana ragione.
Non supporto il PD, mai fatto e difficilmente lo faro' mai. Io sono fortemente europeista e liberale ed e' quindi ovvio che non mi trovi per niente con determinati partiti che sono l'esatto opposto delle mie idee in quanto ad atteggiamenti, toni e valori e che abbia in comune alcuni elementi con partiti un po' piu' centrali e moderati, sebbene non supportandoli perche', appunto, solo alcune cose coincidono, ma non sufficenti per far in modo che abbiamo il mio supporto.
E' da sempliciotti pensare che qualcuno si vergoni a dire chi supporta, ma capisco che sia un problema culturale e il fatto che tu sia un ex 5S mi fa pensare che il livello logico sia quello.
Attualmente non c'e' un partito in Italia che rappresenti il mio pensiero e, se ci fossero elezioni, annullerei la scheda. Tra l'altro i partiti europei che apprezzo di piu' in EU sono partiti di destra liberale.
Arturo, siccome sei una persona intelligente, ti rendi conto che accomuni una disabilitá al fatto di avere un determinato colore della pelle?
***** é un termine dispreggiativo. Esiste nero, se proprio vuoi evitare l'espressione
Capisco il tuo imbarazzo, soprattutto dopo che ti sei fatto scappare che non ti dispiace Zingaretti..
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
perche’ si puo’ anche non essere d’accordo con quanto dice, si potra’ anche stare agli antipodi del suo pensiero, ma almeno e’ un modo di esporsi onesto e sincero, al netto di contraddizioni in cui casca in buona fede.
E vale per noi tutti.
Il PD come entita’ e’ un aggregato di ipocrisie, un crogiolo di nullita’, un macrocosmo di servilismo.
Se il PD avesse una frazione della dignita’ con cui si esprime Lukino, sarebbe una Forza degna di rispetto.
Poi non possiamo negare che ci siano singoli esponenti di valore, come anche altrove.
Arturo, siccome sei una persona intelligente, ti rendi conto che accomuni una disabilitá al fatto di avere un determinato colore della pelle?
***** é un termine dispreggiativo. Esiste nero, se proprio vuoi evitare l'espressione
ma il discorso si può estendere anche con gli spazzini che diventano operatori ecologici, ai bidelli, alle donne delle pulizie. Il fatto è che le parole non hanno niente di offensivo fino al momento in cui, ritenendo inferiori le persone che esse descrivono, gli attribuisci un nome diverso, come se mutando la descrizione dell'oggetto, insieme mutasse anche l'oggetto descritto. C'è qualcosa di male nell'essere spazzini o bidelli? Gli attribuisci un'inferiorità esattamente nel momento in cui inizi a chiamarli in altro modo. Così come non c'è alcun significato dispregiativo nel termine *****: glielo dai nel momento in cui decidi di chiamarlo altrimenti. Ma paradossalmente, così facendo, estendi questa presunta inferiorità anche all'espressione "di colore", dato che l'oggetto descritto resta lo stesso.
perche’ si puo’ anche non essere d’accordo con quanto dice, si potra’ anche stare agli antipodi del suo pensiero, ma almeno e’ un modo di esporsi onesto e sincero, al netto di contraddizioni in cui casca in buona fede.
E vale per noi tutti.
Il PD come entita’ e’ un aggregato di ipocrisie, un crogiolo di nullita’, un macrocosmo di servilismo.
Se il PD avesse una frazione della dignita’ con cui si esprime Lukino, sarebbe una Forza degna di rispetto.
Poi non possiamo negare che ci siano singoli esponenti di valore, come anche altrove.
Specie per chi non appartiene a nessuna fazione.
Ma infatti si parlava di idee in comune con quello specifico partito.
E nel tempo ne ha condivise tante di loro idee.
Non che Lukino fosse merda come il PD.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
perche’ si puo’ anche non essere d’accordo con quanto dice, si potra’ anche stare agli antipodi del suo pensiero, ma almeno e’ un modo di esporsi onesto e sincero, al netto di contraddizioni in cui casca in buona fede.
E vale per noi tutti.
Il PD come entita’ e’ un aggregato di ipocrisie, un crogiolo di nullita’, un macrocosmo di servilismo.
Se il PD avesse una frazione della dignita’ con cui si esprime Lukino, sarebbe una Forza degna di rispetto.
Poi non possiamo negare che ci siano singoli esponenti di valore, come anche altrove.
Specie per chi non appartiene a nessuna fazione.
This.
Grazie Sly per l'oggettivita' e il non sentire la necessita' di inquadrare necessariamente qualcuno dentro parametri ben definiti.
ma il discorso si può estendere anche con gli spazzini che diventano operatori ecologici, ai bidelli, alle donne delle pulizie. Perchè? c'è qualcosa di male nell'essere spazzini o bidelli? Gli attribuisci un'inferiorità esattamente nel momento in cui, ritenendoli inferiori, gli dai un nome diverso. Così come non c'è alcun significato dispregiativo nel termine neg.ro: glielo dai nel momento in cui decidi di cambiarlo. Ma paradossalmente così facendo estendi questa presunta inferiorità anche all'espressione "di colore", dato che l'oggetto descritto resta lo stesso.
C'e' qualcosa di meglio nel chiamare qualcuno in un modo che lo stesso considera offensivo?
C'e' qualcosa di meglio nel chiamare qualcuno in un modo che lo stesso considera offensivo?
se vuoi offendere un cieco o un sordo chiamalo non vedente e non udente. I ciechi e i sordi hanno disgusto per queste espressioni. Così dovrebbe valere per tutte le espressioni sostitutive. Ma sono daccordo che non puoi metterti a fare lezioni di etimologia all'africano per strada
Negr0, da un punto di vista linguistico e fonetico, è una bellissima parola, peccato non poterla più usare.
Credo che il doppiaggio dei film negli anni 70-90 abbia contribuito ad accostare il termine a niggers o nigros, con cui non aveva nulla a che fare.
Ma tant'è
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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