Comandante Mosca: «Non tutto va veloce come previsto»
«Voglio dire che, si, non tutto sta andando alla velocità che vorremmo. Ma stiamo procedendo verso l’obiettivo passo dopo passo e vinceremo». Lo ha ammesso Viktor Zolotov, comandante della Guardia Nazionale russa e uno degli uomini più vicini al presidente Putin per le operazioni militari sul terreno in Ucraina. Lo si legge in commenti pubblicati sul sito web della stessa Guardia Nazionale, citati dalla Reuters sul suo sito, ed è ad oggi l’indicazione più chiara proveniente da Mosca che le operazioni militari non procedono del tutto secondo i piani del Cremlino.
Guterres: «Sulla no-fly zone bisogna essere prudenti»
La no-fly zone è una questione che è stata «analizzata da diversi «Paesi, che sostengono comporti il rischio di escalation che potrebbe creare un conflitto globale». Così il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres rispondendo ad una domanda dei giornalisti, precisando che «bisogna essere prudenti», anche se capisce l’appello delle autorità ucraine.
Mosca: «Kiev arruola mercenari tra jihadisti dell’Isis»
La Russia accusa l’Ucraina di reclutare jihadisti dell’Isis e di altre organizzazioni estremiste islamiche in Medio Oriente per farli combattere contro le truppe di Mosca. A parlare il vice ministro degli Esteri Oleg Syromolotov, rispondendo alle stesse accuse lanciate nei giorni scorsi da Kiev secondo le quali sarebbe stata Mosca a reclutare 16mila membri dell’Isis. «Il regime di Kiev, appoggiato dai suoi sponsor occidentali, sta reclutando mercenari tra i terroristi che hanno combattuto in Medio Oriente, prima di tutto in Siria», afferma Syromolotov. A essi sarebbero promesse paghe «dieci volte più alte di quelle medie di un miliziano in Siria o in Libia».
I primi 400 mercenari dalla Siria arrivati al confine
I primi 400 mercenari che Mosca ha reclutato in Siria sarebbero arrivati al confine tra Russia e Ucraina. Lo ha annunciato l’agenzia di Kiev, Unian. I campi sarebbero sati allestiti nei dintorni di Rostov. Il Cremlino aveva annunciato di aver assoldato 16.000 ex combattenti della guerra in Medio Oriente.
CorSera
«Voglio dire che, si, non tutto sta andando alla velocità che vorremmo. Ma stiamo procedendo verso l’obiettivo passo dopo passo e vinceremo». Lo ha ammesso Viktor Zolotov, comandante della Guardia Nazionale russa e uno degli uomini più vicini al presidente Putin per le operazioni militari sul terreno in Ucraina. Lo si legge in commenti pubblicati sul sito web della stessa Guardia Nazionale, citati dalla Reuters sul suo sito, ed è ad oggi l’indicazione più chiara proveniente da Mosca che le operazioni militari non procedono del tutto secondo i piani del Cremlino.
Guterres: «Sulla no-fly zone bisogna essere prudenti»
La no-fly zone è una questione che è stata «analizzata da diversi «Paesi, che sostengono comporti il rischio di escalation che potrebbe creare un conflitto globale». Così il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres rispondendo ad una domanda dei giornalisti, precisando che «bisogna essere prudenti», anche se capisce l’appello delle autorità ucraine.
Mosca: «Kiev arruola mercenari tra jihadisti dell’Isis»
La Russia accusa l’Ucraina di reclutare jihadisti dell’Isis e di altre organizzazioni estremiste islamiche in Medio Oriente per farli combattere contro le truppe di Mosca. A parlare il vice ministro degli Esteri Oleg Syromolotov, rispondendo alle stesse accuse lanciate nei giorni scorsi da Kiev secondo le quali sarebbe stata Mosca a reclutare 16mila membri dell’Isis. «Il regime di Kiev, appoggiato dai suoi sponsor occidentali, sta reclutando mercenari tra i terroristi che hanno combattuto in Medio Oriente, prima di tutto in Siria», afferma Syromolotov. A essi sarebbero promesse paghe «dieci volte più alte di quelle medie di un miliziano in Siria o in Libia».
I primi 400 mercenari dalla Siria arrivati al confine
I primi 400 mercenari che Mosca ha reclutato in Siria sarebbero arrivati al confine tra Russia e Ucraina. Lo ha annunciato l’agenzia di Kiev, Unian. I campi sarebbero sati allestiti nei dintorni di Rostov. Il Cremlino aveva annunciato di aver assoldato 16.000 ex combattenti della guerra in Medio Oriente.
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