Originariamente Scritto da centos
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Inoltre i tempi della storia hanno rotto quel "muro del tempo" che occulta alla gran parte dei contemporanei le crisi che covano dietro quel muro, e che si fanno preavvertire solo da spiriti acuti e sensibili, capaci di guardare un attimo al di là e al di sotto della superficie - pensieri, riflessioni, scritti sulla "crisi dell'occidente" e dei sistemi che lo innervano, si andavano accumulando da un ventennio.
Le condizioni geopolitiche poi hanno reso manifesta all'America la necessità, l'impellenza di rivedere e ridisegnare in toto le sfere di interesse, e la crisi economica di concentrare in particolari settori strategici la sua diminuita forza (l'arroganza di Trump e del potere americano sono una ammissione di debolezza: quando un potere ha davvero una influenza "imperiale", non ha bisogno di mostrare i denti in quel modo: solitamente gli basta un cenno delle sopracciglia o un gesto della mano).
In quel senso l'Ucraina è diventata un peso e Zelensky un ostacolo: da qui il non raffrenato nervosismo e ormai l'aperto disprezzo per questo "impiccio" che deve essere "sistemato" al più presto.
Attenzione, noi vediamo Trump...ma dietro c'è tutto un apparato che la pensa come lui. Al Congresso, al discorso sull'Unione, io ho visto volti come rapiti dalla foga tribunizia di Trump, una estasi generale in campo Repubblicano...mentre l'opposizione praticamente muta, non ha risposte da opporre, è totalmente spaesata e quindi neutralizzata.
Centos, è questo tempo, eruzione della crisi epocale, ad essere "violento", caotico, a non avere ancora una forma, un ordine...per questo tutto appare "nuovo", coi tratti del monstrum, ma perchè "nuovo" in effetti lo è, per cui le categorie di misura e di lettura di prima non valgono a coprire e spiegare tutto, e quelle nuove, le nuove lenti di lettura, non ci sono ancora, in quanto la crisi è nel suo darsi, mentre la storia ha bisogno che il tempo si depositi perchè lo si possa rendere intellegibile.
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Due parole su Vance: è lapalissiano, come dici, che a Monaco non gli interessava tanto mettere in luce la divaricazione tra i "valori" americani e quelli (che definisce come "degeneranti") europei, quanto invece fare una sorta di campagna elettorale a favore di tutte quelle forze che si oppongono alla UE...perchè ai Vance e ai Musk interessa che le forme statali e sovrastatali si indeboliscano, diminuiscano il controllo sui soggetti "privati" (che sono macro soggetti economici e mercantili, potentissime e ricchissime oligarchie in specie della Tecnica), perchè le loro mire non afferiscono ad una libertà "nello Stato" ma una libertà "dallo Stato"...il che in America riesce più facile in quanto lo Stato è già forma debole di controllo sul privatistico, differente invece la natura degli stati europei...e anche della UE, che se pure è un cancro (per me, a ragione dei motivi che ho spiegato in abbondanza) diciamo "ideologico", è anche vero che a livello di "controllo" ha il compito di fare da vigile su queste immani potenze oligarchiche, tipo quelle di Musk e compari.
Quindi sotto alla patina di critica alle ideologie "controvaloriali" europeiste, si cela un fine secondo, anzi primo: permettere alle visioni, alle mire "superomostiche" di questi Titani di avere campo libero nei campi di interesse, senza lo stato a fare da filtro o da freno.
Tra l'altro bisognerebbe chiedere alla Meloni come fa a sposarsi la sua destra "sociale" con una destra americana, un conservatorismo americano che, in quanto tale, si pone come "libertario", cioè assolutamente individualistico e che vede nello stato e nel "sociale" una imposizione od un "mettere le mani" sulla libera iniziativa privata, alla "libertà" del privato, per cui lo stato "sociale" secondo loro è solo un cancro che produce cancrena e impedisce il salto nel "futuro" (lo slancio "prometeico" dell'individuo che, dotato di particolari talenti, dovrebbe portare l'umanità, o meglio la parte di umanità "eletta", a livelli "qualitativamente" superiori).
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