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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
La sospensione degli aiuti dovrebbe dare un' accelerata ai negoziati ( quelli formali. È chiaro tra usa e Russia abbiano già deciso e raggiunto un accordo. Che è poi quello che dicevamo dal giorno 1, continuerà finché Russia e usa non parleranno mentre l'Ucraina starà a guardare e a prenderla nel culo).
Ora l'unico ostacolo può essere solo l'idiozia delle galline europee: von der Biden, kallas, metsola etc etc
La mossa americana avrebbe in verità due vantaggi, limitandoci al campo economico: un vantaggio è risparmiare i soldi per gli aiuti all'Ucraina, che si misurano ad ogni botta in miliardi di dollari, visto che serve tutto; l'altro vantaggio (questo dipenderà da cosa decideranno di fare gli europei) è che quei miliardi che prima perdevano adesso li potrebbero guadagnare, se l'UE decidesse di continuare a sostenere l'Ucraina, ovverosia acquistare armi...e da chi se non dall'America?
Il gas, le armi. Miliardi per Trump. Per le casse americane funzionerebbe meglio questo che i dazi (l'aumento delle merci di importazione ricadrebbe sui consumatori americani).
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Comunque Sean tu speri troppo in Trump sveglio. Al momento l'unica cosa che sta riuscendo a fare é distruggere l'economia americana, GDP 2025 previsto al momento -2.4%. Peggiore del primo mondo e non si vedeva dal COVID una roba del genere.
Ancora più assurdo é che é una feature non un bug, visto che i suoi cari miliardari potranno comprare tutto in sconto con una bella recessione.
Ennesimo motivo per liberarsi da loro e affacciarsi ad est. D'altronde tra noi e i selvaggi americani c'è un bellissimo oceano (cit). Tra noi e l'Asia c'è solo tanta terra, tanti popoli, tante culture e tante risorse. Tempo per una Silk Road v2
è in carica da 1 mese
Non capisco cosa centri col pil usa del 2025
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Trump sospende tutti gli aiuti militari all'Ucraina
Gli Stati Uniti hanno sospeso tutti gli attuali aiuti militari all'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la pausa durerà fino a quando il presidente Donald Trump non avrà determinato la buona fede dell'impegno di Kiev verso la pace. La pausa riguarderà tutti gli aiuti militari che non sono al momento in Ucraina, incluse le armi in transito e quelle nelle aree di transito in Polonia, mette in evidenza Bloomberg citando un funzionario del ministero della difesa. Lo stop temporaneo segue lo scontro fra Trump e Volodymyr Zelensky e il presidente americano ha ordinato al capo del Pentagono Pete Hegseth di eseguire la sua disposizione.
Governo Usa, ripresa aiuti dipenderà da Zelensky
La sospensione dell'invio di tutti gli aiuti militari all'Ucraina può essere rivista se il presidente ucraino "mostrerà uno sforzo sincero nel partecipare ai negoziati di pace". Lo riporta il Washington Post, che cita un funzionario del governo americano. L'obiettivo di Donald Trump potrebbe essere quello di costringere Zelensky ad accettare le condizioni poste da Washington sull'accordo per lo sfruttamento dei minerali rari ucraini.
Vance: nuovo incontro con Trump quando Zelensky vorrà la pace
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sarà pronto a nuovi colloqui con Volodymyr Zelensky quando il presidente dell'Ucraina mostrerà il suo vero impegno a risolvere il conflitto con la Russia. Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in un'intervista con Fox News. "Certo, la porta è aperta - ha sottolineato - quando Zelensky sarà disposto a parlare seriamente di pace".
Repubblica
Sbammmmmm
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
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Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Se il piano rearm Europe della incompetente von der Biden , da 800 miliardi, prevede comprare dagli statunitensi e inglesi...le auguro che i suoi 18 figli non la invitino più a natale
Se il piano rearm Europe della incompetente von der Biden , da 800 miliardi, prevede comprare dagli statunitensi e inglesi...le auguro che i suoi 18 figli non la invitino più a natale
Da chi sennò? Ma il punto è che questo "piano" non riguarda l'UE ma i singoli stati, quindi non ha senso parlare di "riarmo Europa", come si trattasse di un monolite compatto dotato di autosussistenza e volontà uniche e proprie, ma di aumentare le spese per il riarmo dei singoli stati, che poi ciascuno deciderà cosa farci o non farci con quelle armi, in quanto l'UE non decide sulle politiche estere delle singole nazioni.
Il solo fatto che vadano a riunirsi ogni volta in 20, e non che decida uno per tutti, ci fa capire che ogni mossa si neutralizza da sola (qualcuno ha compreso qualcosa, che succo reale avrebbero prodotto i Vertici (rectius: gli abissi) di Parigi e Londra?), ogni pomposo annuncio è aria fritta.
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Ma proprio perchè l'apparato militare è uno strumento (in pace o in guerra, dato che la pace è una "guerra" senza scontro armato ma con altri mezzi) della politica, e in specie della politica estera, che primariamente, al centro e al fondamento, vi deve essere una essenza politica unitaria: lo abbiamo visto per 80 anni con la Nato: strumento militare della politica estera statunitense quando essa voleva agire coinvolgendo nelle sue mire imperialistiche anche gli "alleati", dandosi cioè una forma di "legittimità" internazionale (quando si badava a salvare le apparenze del "diritto" internazionale) a copertura dei suoi fini di politica espansionistica, che cioè ha risvolti geopolitici, strategici, economici.
Ora, un esercito "europeo" senza politica (e la politica è solo politica estera per le potenze o per chi aspiri a diventare tale) comune, il che significa senza volontà e progettualità comune (a che servirebbe l'esercito? Come mera deterrenza? Ma per quello c'è già l'articolo 5 della Nato...) è un assurdo che non sta in piedi, non si regge, è appeso per aria.
Sul resto, se non hai la forza per ricacciare indietro i russi, ad un tavolo ci dovrai arrivare comunque. Trovo altresì difficile che da una zona cuscinetto come i territori attualmente occupati dalla Russia, la stessa Russia possa agire come potenza che "influenza" le nazioni confinanti: in mezzo ci sarebbe l'Ucraina "occidentale", oltre al fatto che la stragrande maggioranza dei paesi est Europa è antirussa nell'anima (si pensi alla Polonia).
Poi è chiaro che la politica dei paesi muta (la Romania non potrà cancellare le elezioni in eterno e se il popolo voterà per partiti o candidati presidenti pro Russia questo non potrai schivarlo), ma io lo vedo solo come un vantaggio se l'Europa guardasse alla Russia e non agli USA, è il mio mantra da anni: L'Europa non ha risorse, non è autosufficiente, e non può pensare di "staccarsi" dagli USA con un dito e con tutti gli altri arti continuare ad acquistare dall'America gas, armi, mezzi di sussistenza e "indipendenza", foraggiando cioè la potenza americana e la dipendenza da quella.
Sono d'accordo, in principio. Pero' non vorrei che le cause poi si mischiassero con gli effetti. Nel senso: non c'e' una politica estera unitaria, benissimo, e' vero. Come la si crea? Bisogna aspettare di crearla prima di finanziare le spese militari? Secondo me finanziare le spese militari sarebbe un passo concreto verso la creazione di una politica estera comune europea, che avrebbe una finalita' ben precisa: usare la deterrenza militare contro la Russia.
Questo puo' prendere tante, diverse forme: da uno scenario (improbabile) in cui si crea un esercito comune europeo, allo scenario (piu' realistico) in cui l' unione europea finanzia le spese militari dei singoli stati membri.
Per quanto riguarda il discorso Russia, la Russia la sua influenza la esercita' gia' economicamente, in maniera piu' o meno diretta, e ideologicamente, attraverso la manipolazione del ciclo delle informazioni. Il controllo territoriale sarebbe un moltiplicatore della sua influenza.
Sul fatto che l'Europa debba guardare alla Russia non sono sicuro. O meglio, una Europa forte potrebbe tranquillamente farlo. Ma il succo del problema e' che sia gli USA che la Russia vogliono una Europa debole, e specialmente la Russia vuole una europa non-democratica. Per il solo fatto che una non democrazia e' piu' facile da controllare, e' piu' facile fomentare divisioni, e soprattutto la democrazia non e' un modello adatto alla Russia. Quindi se in Europa la democrazia funzionasse questo alla Russia non andrebbe bene.
Allo stesso tempo, la Russia secondo me sa benissimo che il modello autoritario - che in Russia funziona - in Europa non funzionerebbe, ma nemmeno negli USA, principalmente per fattori geografici
Ancora a sperare nei "rivolgimenti" in Russia? L'unico motivo per cui rimane uno stato "autocratico" è perchè lo è nella sua natura di nazione-impero: non può essere altro: è questa la famosa "anima" russa e che a tutti i russi sta benissimo, perchè in quella anima riflettono la propria come singoli individui e somma di comunità.
La stessa conformazione della famiglia russa è verticale: patriarcale in alto, comunitaria in basso (tutti i figli sono sullo stesso piano), il che rispecchia la natura dello stato russo: verticistico, con lo zar-pater in alto e comunitaria ed egualitaria in basso (lo stato riunisce in sè in modo egualitario differenti etnie, lingue, culture).
Ha molta più probabilità di entrare in crisi di sistema l'Europa (a cagione della invasione immigratoria e del potenziale caos etnico conseguente) e gli Stati Uniti, quando la maggioranza bianca (che li ha costituiti come repubblica oligarchica sostanziati dai valori protestantici della predestinazione materialistica e in essenza dunque della "disuguaglianza" tra gli individui) diventerà minoranza e i latinos e gli afroamericani maggioranza, sfigurandone il volto originario con tutta l'instabilità conseguente, perchè i bianchi (quelli che: "l'America l'abbiamo fatta noi") che faranno?
La stessa Cina è un impero, anche quello gerarchico in alto, comunitario in basso e per di più etnicamente coeso ed omogeneo.
E' solo l'occidente che va disgregandosi, perdendo ormai il contatto con le sue radici e le sue forme ed identità storiche. E' per questo motivo che gli Stati Uniti stanno tentando una disperata rincorsa al ritorno ad un suo modello ottocentesco: richiamo ai valori costituenti, oligarchico-elitari, col superamento della "sradicante" democrazia liberalista, e di conseguenza un personalismo "cesareo" del potere con accanto e dentro i tecno-oligarchi, cioè i dominus della forza economica e tecnica (regno dei bianchi).
Lo sai come la penso, e non sono d'accordo. La Russia - ma ogni Stato - e' tale principalmente grazie (o a causa di) a fattori geografici. Il motivo per cui la Russia puo' mantenere un apparato autoritario e' che nessuno puo' marciare a Mosca di inverno Quindi non si producono cambiamenti politici, in questo senso.
Sul fatto che la Russia sia egualitaria dal punto di vista etnico non sono d'accordo, perche' e' principalmente un impero slavo, nel senso che si, c'e' spazio per tutti, ma sono quelli di etnia slava a costituire la maggior parte dell'establishment, mentre gli abitanti dei vari -stans stanno sotto.
Non userei nemmeno il termine 'bianco' in maniera troppo ampia, perche' c'e' differenza tra wasps (white, anglo-saxon, protestant) e irlandesi o italiani, che sono comunque una parte fondamentale della storia americana. Ma io gli italiani non li considero 'bianchi', il termine piu' giusto sarebbe mediterranei.
In ogni caso, qualunque sia il piano dei tecno-oligarchi (ed e' quello di creare una sorta di collezione di tecno-monarchie) e' destinato a fallire perche', mentre mettere in moto una rivolta in Russia e' impossibile, negli USA c'e gia stata una guerra civile ed una seconda e', secondo me, abbastanza plausibile. Sul probabile non saprei.
Sono d'accordo, in principio. Pero' non vorrei che le cause poi si mischiassero con gli effetti. Nel senso: non c'e' una politica estera unitaria, benissimo, e' vero. Come la si crea? Bisogna aspettare di crearla prima di finanziare le spese militari? Secondo me finanziare le spese militari sarebbe un passo concreto verso la creazione di una politica estera comune europea, che avrebbe una finalita' ben precisa: usare la deterrenza militare contro la Russia.
Questo puo' prendere tante, diverse forme: da uno scenario (improbabile) in cui si crea un esercito comune europeo, allo scenario (piu' realistico) in cui l' unione europea finanzia le spese militari dei singoli stati membri.
Per quanto riguarda il discorso Russia, la Russia la sua influenza la esercita' gia' economicamente, in maniera piu' o meno diretta, e ideologicamente, attraverso la manipolazione del ciclo delle informazioni. Il controllo territoriale sarebbe un moltiplicatore della sua influenza.
Sul fatto che l'Europa debba guardare alla Russia non sono sicuro. O meglio, una Europa forte potrebbe tranquillamente farlo. Ma il succo del problema e' che sia gli USA che la Russia vogliono una Europa debole, e specialmente la Russia vuole una europa non-democratica. Per il solo fatto che una non democrazia e' piu' facile da controllare, e' piu' facile fomentare divisioni, e soprattutto la democrazia non e' un modello adatto alla Russia. Quindi se in Europa la democrazia funzionasse questo alla Russia non andrebbe bene.
Allo stesso tempo, la Russia secondo me sa benissimo che il modello autoritario - che in Russia funziona - in Europa non funzionerebbe, ma nemmeno negli USA, principalmente per fattori geografici
Barone, qui è in questione che fine uno vuol raggiungere.
Circa l'Europa il discorso non è per l'immediato, perchè, lo si è detto in tutte le sale, e lo sai meglio di me, finchè non ti costituisci come soggetto unico, come entità politica che dunque governa e dirige anche la politica estera e quella economica (che sono gli strumenti attraverso i quali le potenze agiscono nel mondo, non solo quelli ma principalmente quelli, sostenuti dalla ovvia possanza militare) qualunque idea o azione tu voglia mettere in campo è destinata a vita brevissima, quelle europee muoiono tutte nella culla e non a caso per quelle ragioni.
Allora occorre ripartire da capo, disintegrare il costrutto disanimato attuale, mera fumisteria ideologica, e decidersi per una forma-Europa in guisa di impero (l'unica possibile e l'unica agibile, quando si tratta di riunire diversità - e quando si tratta di occupare i "grandi spazi" schmittiani, in quanto poi le potenze "altre" si manifestano già in forma di pianeti giganti): solo in quel caso è legittima ai miei occhi una cessione delle sovranità statali (l'epoca dello stato-nazione, bastevoli di per sè, ci arriviamo tutti, è finita da un pezzo e non tornerà più, in quanto ti costringe ad un servaggio verso questo o quel pianeta gigante) a vantaggio di un aumento della potenza del centro e dunque, di ritorno, delle singole parti costituenti l' "impero", cioè il "grande stato".
In quel senso quanto dai ti ritorna, anche sottoforma di libertà, in quanto la dimensione di potenza ti fa scudo dalle sollecitazioni gravitazionali alle quali altrimenti saresti sottoposto in eterno da quelle immani forze che ti circondono e conseguentemente ti comprimono, ti nullificano come "continente".
Quello per inziare.
Che quella rappresenti l'unica direzione giusta, e l'unica possibile per la salvezza dell'Europa, è comprovato dal fatto storico che gli Stati Uniti (e nel passato l'Inghilterra) hanno sempre visto con autentico orrore il crescere di una potenza europea sottoforma di stato egemonico nel continente: la prima guerra mondiale è servita per dissolvere gli imperi centrali; la seconda per impedire alla Germania di conformarsi come potenza continentale e per inaugurare al suo posto l' "'impero/imperio" americano.
La Russia, a differenza dell'America, non è mai stata contraria ad una collaborazione con gli stati europei, il nord stream 2 sta lì a certificarlo - e guarda caso pure quello saltato per aria assieme al sogno di una autosufficienza energetica della Germania e del suo potenziale industriale.
Siccome la realtà ci dice che oltre alla forma politica, al continente mancano anche le autosufficienze energetiche e pure le "difese" geografiche (che hanno una loro importanza, come dici anche tu, nel costituirti come potenza), per colmare quella debolezza si deve guardare proprio alla geografia, ovverosia al polmone energetico del continente che è la Russia.
Portare la Russia presso l'Europa è la sola mossa naturale da fare, naturale in quanto armonica, perchè da essa non ci divide "un immenso oceano", che puoi colmare solo a costo di un anchilosarsi delle tue ossa, nervi, muscoli, costretti ad un "estendersi" innaturale, disarticolante per le sue (dell'Europa) giunture.
Per quanto riguarda la democrazia è un falso problema. Una democrazia può assumere vari aspetti, e tra l'altro un sistema di governo non è un assoluto immutabile.
La democrazia europea dopo 80 anni è al suo sbocco di dittatura del liberalismo ideologico che si dà come Assoluto ed Irriformabile. La crescita delle destre estreme un segnale che nessuno nella torre delle UE coglie. Se quella americana è una democrazia che sta mutando nella forma di un inevitabile cesarismo, quella europea in una tirannide delle elite progressiste e illuministe, completamente sradicate dalla capacità di entrare minimamente in "empatia" coi popoli, cosa che al contrario riesce al "cesare" invece, in quanto esso stabilisce una forma di contatto diretto con la massa (in Trump e governo il richiamo al "popolo americano" è continuo) è così che costruisce il piedistallo del suo potere.
In un mondo che va verso un multipolarismo a carattere imperialista, fortemente "identitario", antiliberale e "valoriale", l'attuale regime ideologico europeo pare già ora un residuo del passato, un isolotto di sabbia in mezzo alle potenti forze correnti del fiume impetuoso su cui malfermo ormai affiora, che o si corroderà al suo interno o verrà corroso dall'esterno, se anche in questo non si deciderà ad un raddrizzamento non più rinviabile, a meno di non voler far cresce nel proprio seno il caos.
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La von der leyen sta iniziando a soffrire di demenza come biden
Via dalla UE, siamo in mano a dei pazzi
Mi piace molto come democrazia, costituzione, proclamazioni di pace vengono beatamente messi da parte a comando ritornando a parlare di riarmo...Ipocriti mostri.
Originariamente Scritto da huntermaster
tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
Originariamente Scritto da luna80
Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
La democrazia europea dopo 80 anni è al suo sbocco di dittatura del liberalismo ideologico che si dà come Assoluto ed Irriformabile. La crescita delle destre estreme un segnale che nessuno nella torre delle UE coglie. Se quella americana è una democrazia che sta mutando nella forma di un inevitabile cesarismo, quella europea in una tirannide delle elite progressiste e illuministe, completamente sradicate dalla capacità di entrare minimamente in "empatia" coi popoli, cosa che al contrario riesce al "cesare" invece, in quanto esso stabilisce una forma di contatto diretto con la massa (in Trump e governo il richiamo al "popolo americano" è continuo) è così che costruisce il piedistallo del suo potere.
Attenzione però: noi in Occidente siamo talmente abituati a vivere in sistemi liberali che tendiamo a darne per scontati i pregi. Li minimizziamo costantemente, focalizzandoci su episodi disfunzionali circoscritti (es. restrizioni COVID, il caso Assange) ed estendendoli all'infinito, come se ciò ci ponesse sullo stesso piano dei regimi autoritari.
Aspetta che il tuo "Cesare" si insedi a tempo indeterminato, senza alcuna possibilità concreta di alternanza, e che tu non possa più dire "beh", magari nemmeno su di un forum. Aspetta poi che cominci a mandare le masse a morire in guerra. Non so quanto, a quel punto, ti sentiresti in empatia con lui.
Kiev, pronti a firmare in ogni momento l'accordo sulle terre rare
L'Ucraina è pronta a firmare «in ogni momento» l'accordo sulle terre rare con gli Stati Uniti. Lo afferma il primo ministro ucraino Denys Shmygal in conferenza stampa a Kiev. «L'Ucraina «continuerà attraverso i canali diplomatici e gli altri canali disponibili» a collaborare con gli Stati Uniti per
«assicurarsi che l'Ucraina e gli Stati Uniti continuino a lottare per una pace duratura», ha affermato il premier ucraino, riporta la Bbc.
Podolyak: «Valutiamo con i partner Ue come sostituire aiuti Usa»
«Dobbiamo valutare la possibilità di acquistare o acquisire armi equivalenti dai nostri partner europei». «Stiamo facendo un'analisi approfondita, verificando ciò che abbiamo, ciò che può essere prodotto attraverso partnership e ciò che può essere sostituito. Alcune soluzioni possono essere trovate sui mercati commerciali». Lo ha detto il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak dopo la decisione degli Stati Uniti di sospendere la fornitura di armi a Kiev. «Non dimentichiamo che l'Ucraina ha già sperimentato sospensioni prolungate dei programmi di aiuti militari degli Usa e ha imparato ad adattarsi a tali situazioni». Kiev ha dichiarato di aver parlato con gli alleati europei di aiuti militari e di non aver escluso ulteriori negoziati con Washington . «Stiamo discutendo le opzioni con i nostri partner europei e, naturalmente, non stiamo trascurando la possibilità di negoziati con le nostre controparti americane».
Francia: il sequestro dei beni russi violerebbe gli accordi internazionali
Sequestrare i beni russi congelati e usarli per finanziare la spesa militare europea sarebbe «contrario agli accordi internazionali». Lo ha detto il ministro dell'Economia Eric Lombard a France Info. «La posizione della Francia è che questi averi russi (...) appartengono in particolare alla Banca Centrale Russa». «E non possono essere beni che si possono sequestrare» perché «sarebbe contrario agli accordi internazionali che Francia ed Europa hanno sottoscritto».
CorSera
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Via dalla UE, siamo in mano a dei pazzi
Mi piace molto come democrazia, costituzione, proclamazioni di pace vengono beatamente messi da parte a comando ritornando a parlare di riarmo...Ipocriti mostri.
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