Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

[Sean]

Non è più tempo della gratitudine. Quelli vogliono che si inginocchi e giuri fedeltà

La forza dell'America è insufficiente per il (dominio sul) mondo ma ancora gigantesca nei riguardi dell'occidente: forza militare (smisurata, prima potenza del mondo), forza ecomomica, forza di innovazione, forza tecnologica, forza industriale, forza finanziaria, forza commerciale, forza monetaria, forza a suo modo imperiale (ha basi dall'Europa al Giappone).

Non puoi fare niente senza di loro, in quanto poi tu Europa non sei costituita come entità statale/politica (in quel caso avrebbe potuto rappresentare una stampella per l'Ucraina, in quanto polo di mezzo tra USA e Russia).

La natura volgarmente affaristica, materialistica, mercantile e di potenza al suo snudato fondo (cioè bruta) impressiona e repelle le anime degli europei (e questo è un segno buono, vuol dire che siamo "altro" rispetto a loro, e altro infatti siamo), ma questo non cambia il fatto che nessun paese europeo può qualcosa, non hai la forza per incidere sulle direzioni delle grandi questioni di politica estera, non hai le risorse, non hai una visione e nemmeno i leader: la sostanza politica europea è sotto ai tacchi. L'Ucraina non può fare assolutamente nessun conto sull'Europa.

[centos]

Non è più tempo della gratitudine. Quelli vogliono che si inginocchi e giuri fedeltà

medioevo
non lo farà e sarà sostituito
oppure lo farà e verrà sostituito comunque

non so se avete mai avuto a che fare con ucraini immigrati in italia, per la mia personale esperienza è gente che non si piega e ha un forte sentimento per la patria natia

[fede79]

Noi come Europa, più nel dettaglio l'Italia, possiamo offrire questo:

[Arturo Bandini]

[Sean]

Pure i russi amano l'Italia, ma qui non è una gara a chi ami di più l'Italia (che d'altra parte non conta un cazzio e ha poco o niente da offrire nel concreto all'Ucraina, avendo dato poi fondo ai vecchi arnesi bellici di 40 anni fa) ma di quel che si deve fare, non che si "vorrebbe" fare ma che si "deve" fare: mettere fine alla guerra intanto: non lo dico io, ce lo dice la situazione sul terreno, i rapporti di forza, il realismo, ce lo sta dicendo la guerra stessa: militarmente è finita, la situazione maturata sul terreno è insuscettibile di modificazioni, ogni morto in più ormai è una morte vana.

L'Italia in quanto potenza nulla, viene in ultimo a mancare anche come arte e tessitura diplomatica e di "saggezza" morale e politica: siamo spaventosamente regrediti in questo. La classe politica è oscena, la stessa Meloni non sa che fare, la sua idea dopo la catastrofe di ieri sera è stata: "convocare un tavolo USA-UE per dirci francamente cosa vogliamo fare e come muoverci", illudendosi di poter tenere ancora assieme le ambiguità della sua "politica estera": stare con gli USA ma anche con la UE...Europa che ormai va avanti a tavoli e tavolate: quella con Macron, domani quella con Starmer, dopodomani quella della porchetta.

[cesko92]

Ad oggi Macron, personaggio odiosissimo, è l'unico che è andato da Trump a testa alta e che ha risposto contraddicendolo (col sorriso) ai suoi deliri
gli va riconosciuta questa cosa, in mezzo al mollismo europeo
La Meloni vedremo se terrà una linea chiara e coerente con ciò fatto finora.. è in una situazione oggettivamente molto complicata

[Mario12]

facciamo il riassunto della situazione :
l'Einstein ucraino decide di suicidarsi finendo definitivamente sulla lista nera degli USA
diversi leader europei (tra cui la Meloni) titubanti sul cosa dire/fare , rispondono con frasi di circostanza per non fare la stessa fine
nel frattempo , la Russia continua ad avanzare in Ucraina con risorse belliche infinite , col panzone coreano che spedisce soldati al fronte come formiche.
la pace è sicuramente più vicina

[Sean]

Ad oggi Macron, personaggio odiosissimo, è l'unico che è andato da Trump a testa alta e che ha risposto contraddicendolo (col sorriso) ai suoi deliri
gli va riconosciuta questa cosa, in mezzo al mollismo europeo
La Meloni vedremo se terrà una linea chiara e coerente con ciò fatto finora.. è in una situazione oggettivamente molto complicata

Macron agli occhi di Trump e col metro di Trump ha "delle carte in mano" in quanto comunque guida un paese sovrano e definiamola media potenza nucleare, oltre ad avere dei legami storici come Francia con gli stessi USA, per dire molto più dell'Italia - la Francia li ebbe fin dalla fondazione degli Stati Uniti, nella II GM fu alleata delle potenze vincitrici e non entrò nell'orbita USA in virtù di una invasione ed occupazione militare del suo suolo come paese sconfitto e sottomesso, che è stato ed è il destino dell'Italia.

Agli occhi di Trump invece Zelensky per l'appunto carte in mano zero e quindi vale zero e non si deve permettere di dire al presidente USA cosa dovrebbe fare l'America: la sintesi è questa qui.

In ultimo però non ho capito quale sarebbe la linea chiara e coerente della Meloni La Meloni da una parte vanta l' "amicizia" con Trump (che alla Casa Bianca però invita Macron e Starmer ma non lei) e dall'altra si dice europeista: vorrebbe ancora il "vecchio occidente", solo qualche giorno fa si è presentata in video ai conservatori americani affermando che "Trump non abbandonerà Zelensky"...ma quel "vecchio occidente", l'atlantismo, il "multilateralismo" sono in pezzi, sono in fondo all'oceano (della storia). Si apre una epoca nuova, dove anche il liberalismo verrà con ogni probabilità superato (il vento politico sta cambiando anche in Europa, crescono le forze estremiste anti liberaliste: quelle stesse forze sono al comando in USA, in Russia, in Cina).

La Meloni o sta con Trump o con Zelensky e la UE: non esiste una via di mezzo. O è trumpiana o è "liberalista" in salsa UE. Ci dica almeno cosa vuole essere.

[Steel77]

La Meloni vedremo se terrà una linea chiara e coerente con ciò fatto finora.. .

mi pare difficile, visto che è sempre stata ambigua. Qualsiasi scelta faccia ora potrà esserle rinfacciato di avere fatto in precedenza dichiarazioni in senso opposto.
Cmq Trump secondo me dice il vero quando afferma che fa gli interessi degli Usa, chiedendo la "restituzione" degli aiuti dati. Penso che anche l'altra amministrazione lo avrebbe fatto, solo non adesso; loro avrebbero continuato a spremere l'Ucraina fino all'ultimo. Trump invece chiede adesso gli interessi, sia perchè lo aveva detto in campagna elettorale che la fine della guerra era un suo obiettivo, sia perchè riallacciare con la Russia vuol dire allontanarla dalla Cina.

[Sean]

Devono tutti uscire dalla ambiguità, lo stesso Zelensky deve dire al mondo se vuole la pace o no. Se vuole la pace deve dirsi anche pronto a delle concessioni.

Nella brutalità, in questo fratturarsi e frantumarsi della superficie intonacata, vi è un evaporare delle ambiguità e dei giochi politici: le 3 grandi potenze sono in verità "sincere", sono quel che vediamo, sono un segno di "autenticità" - che poi piaccia o no quel ritratto dal vero è un altro discorso, ma non sono questi i tempi per i trattati di estetica...per cui occorre che anche attorno e di fronte ad esse vi sia la stessa autenticità, sono i fatti ad obbligarla.

[zuse]

Roba patetica , 2 minuti di sforzo.

Guardati ciao 2020 e ciao 2021.

Quello, è amore per l'Italia

[The_machine]

Devono tutti uscire dalla ambiguità, lo stesso Zelensky deve dire al mondo se vuole la pace o no. Se vuole la pace deve dirsi anche pronto a delle concessioni.

Zelensky lo ha ribadito innumerevoli volte: la pace è possibile solo se accompagnata da garanzie concrete che ne assicurino il rispetto. Per garanzie si intende la disponibilità di un garante a intervenire militarmente nel caso in cui la Russia violasse l’accordo. Senza questo elemento, qualsiasi intesa resterebbe una semplice dichiarazione priva di valore.

Ieri, quando un giornalista ha chiesto a Trump come intendesse garantire il rispetto degli accordi da parte della Russia, non ha saputo fornire una risposta concreta. Si è limitato a una delle sue consuete super*****le, affermando che "fare accordi è il suo mestiere e che di Putin ci si può fidare".

[zuse]

Trump, che ci ha abituato ad un linguaggio franco, pomposo, contraddittorio... Alterna generosi complimenti Twitteriani (wonderful, beautiful, smart, fantastic, brilliant!) in seguito a meeting con i vari servi, scusate alleati...a insulti gratuiti se poi quest'ultimi remano un po' contro commettendo il peccato più grande: fare gli interessi della propria nazione.

Quindi la meloni è andata alla casa bianca scodinzolando (e parlando di rifilare la sicurezza a suon di contratti miliardari a musk), le hanno appioppato un paio di " smart! Great! Brilliant!" E si è convinta di essere una pari al tavolo dei grandi. Quando quei complimenti li possiamo tradurre in " serva ! Serva! Serva!" E di fatti i primi invitati in questa fase critica sono stati Macron e starmer, non di certo lei

I servi la pensano come il padrone, non occorre interpellarli.

Però oh, "faremo da ponte tra Europa e USA". Nel senso gli altri leader ci cammineranno sopra la schiena quando si incontreranno con Trump e co

[Sean]

Rutte: “Bisogna riconoscere i meriti di Trump”
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha riferito alla Bbc di aver parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky due volte dopo l'incontro di ieri alla Casa Bianca. Rutte ha detto di "non poter dire cosa e' stato discusso", ma ha riferito di aver detto a Zelensky che "bisogna rispettare" ciò che Donald Trump ha fatto finora per l'Ucraina. Rutte ha ricordato che nella prima amministrazione Trump, dal 2017 al 2020, gli Stati Uniti hanno approvato la vendita del sistema missilistico anticarro Javelin che ha permesso all'Ucraina di "contrattaccare" quando la Russia ha lanciato la sua invasione su vasta scala nel 2022. "Dobbiamo davvero riconoscere un merito a Trump", aggiunge Rutte.

Repubblica

[Sean]

Ho postato l'inutile Rutte perchè bisognerà che un domani l'Europa si interroghi sulla Nato, in specie se vorrà mettere su un fondo di difesa comune. Rutte è uno dei tanti pappagalli americani (fino a ieri affermava che la Nato sarebbe rimasta al fianco di Kiev tutto il tempo necessario, volendola mettere "in una posizione di forza" verso la Russia anche per vantaggi in future trattative), un disgustoso pupazzo radiocomandato, tra l'altro un europeo.