Starmer adotta il «modello Trump» per l'immigrazione illegale e pubblica i video delle deportazioni
La strategia ha l'obiettivo di contrastare l'ascesa di Nigel Farage. Ma è una strategia, avvertono sondaggisti e politologi, che potrebbe rivelarsi un boomerang
Modello Trump per il governo Starmer: oggi l’esecutivo laburista britannico renderà pubblici una serie di video in cui si vedono immigrati illegali scortati dalla polizia agli aerei per la deportazione. Le immagini mostrano i clandestini arrestati, caricati sugli autobus e infine messi sui voli diretti all’estero, in alcuni casi in manette: quando scene simili erano state diffuse dalla nuova amministrazione americana si era levato un coro di indignazione, ma adesso il governo di sinistra di Londra si fa vanto di tattiche analoghe.
Questo blitz mediatico è un tentativo di contrastare l’irresistibile ascesa del partito di Nigel Farage, Reform Uk, che diversi sondaggi danno ormai in testa nelle preferenze degli elettori: il cavallo di battaglia della destra populista è proprio l’immigrazione e Starmer è deciso a correre ai ripari affrontando di petto la questione, tanto da dire ai suoi ministri che «i progressisti sono stati troppo rilassati riguardo all’impatto dell’immigrazione». Significativamente, quei video diffusi dal governo non mostrano il logo laburista ma hanno uno sfondo azzurrino molto simile ai colori del partito di Farage.
In realtà, i laburisti di Starmer hanno avuto fin dall’inizio un approccio muscolare: da quando sono arrivati al governo, nel luglio scorso, hanno deportato oltre 16.400 fra immigrati illegali, criminali stranieri e richiedenti asilo respinti, un record dal 2017, mentre solo nell’ultimo mese ci sono stati oltre 800 raid della polizia a caccia di lavoratori clandestini, un aumento esponenziale rispetto al passato. E questa settimana la ministra dell’Interno, Yvette Cooper, parteciperà di persona a uno di questi blitz. Adesso, però, il governo ha deciso di fare di queste operazioni la propria bandiera e di comunicarle direttamente al pubblico nella maniera più efficace.
Ma non c’è solo l’immigrazione. I laburisti hanno mandato in soffitta anche l’idea di rendere più facile il cambiamento legale di genere, che al momento richiede il parere di un panel di medici e magistrati: di fronte alle critiche di voler introdurre di fatto l’autoidentificazione di genere, hanno fatto marcia indietro, con un occhio non solo a Farage ma anche all’amministrazione Trump, che ha appena varato provvedimenti per bandire i maschi biologici dagli sport femminili. Il governo di Londra aveva già vietato l’uso di inibitori della pubertà per i minori intenzionati a cambiare sesso, dopo che un esaustivo studio ne aveva dimostrato la pericolosità.
È una sterzata a destra complessiva che ha già portato il sito Politico a ribattezzare il premier britannico Sir Donald Starmer: e gli esponenti laburisti sono espliciti nell’ammettere che intendono prendere Trump a modello per togliere il terreno sotto i piedi alla destra faragista. Ma è una strategia, avvertono sondaggisti e politologi, che potrebbe rivelarsi un boomerang: l’elettorato progressista è sempre più a disagio e tentato di migrare verso i Verdi e i Lib-Dem, una tendenza che aveva già cominciato a manifestarsi alle elezioni dell’anno scorso. Per Starmer, è un sentiero stretto che potrebbe rivelarsi molto accidentato.
La strategia ha l'obiettivo di contrastare l'ascesa di Nigel Farage. Ma è una strategia, avvertono sondaggisti e politologi, che potrebbe rivelarsi un boomerang
Modello Trump per il governo Starmer: oggi l’esecutivo laburista britannico renderà pubblici una serie di video in cui si vedono immigrati illegali scortati dalla polizia agli aerei per la deportazione. Le immagini mostrano i clandestini arrestati, caricati sugli autobus e infine messi sui voli diretti all’estero, in alcuni casi in manette: quando scene simili erano state diffuse dalla nuova amministrazione americana si era levato un coro di indignazione, ma adesso il governo di sinistra di Londra si fa vanto di tattiche analoghe.
Questo blitz mediatico è un tentativo di contrastare l’irresistibile ascesa del partito di Nigel Farage, Reform Uk, che diversi sondaggi danno ormai in testa nelle preferenze degli elettori: il cavallo di battaglia della destra populista è proprio l’immigrazione e Starmer è deciso a correre ai ripari affrontando di petto la questione, tanto da dire ai suoi ministri che «i progressisti sono stati troppo rilassati riguardo all’impatto dell’immigrazione». Significativamente, quei video diffusi dal governo non mostrano il logo laburista ma hanno uno sfondo azzurrino molto simile ai colori del partito di Farage.
In realtà, i laburisti di Starmer hanno avuto fin dall’inizio un approccio muscolare: da quando sono arrivati al governo, nel luglio scorso, hanno deportato oltre 16.400 fra immigrati illegali, criminali stranieri e richiedenti asilo respinti, un record dal 2017, mentre solo nell’ultimo mese ci sono stati oltre 800 raid della polizia a caccia di lavoratori clandestini, un aumento esponenziale rispetto al passato. E questa settimana la ministra dell’Interno, Yvette Cooper, parteciperà di persona a uno di questi blitz. Adesso, però, il governo ha deciso di fare di queste operazioni la propria bandiera e di comunicarle direttamente al pubblico nella maniera più efficace.
Ma non c’è solo l’immigrazione. I laburisti hanno mandato in soffitta anche l’idea di rendere più facile il cambiamento legale di genere, che al momento richiede il parere di un panel di medici e magistrati: di fronte alle critiche di voler introdurre di fatto l’autoidentificazione di genere, hanno fatto marcia indietro, con un occhio non solo a Farage ma anche all’amministrazione Trump, che ha appena varato provvedimenti per bandire i maschi biologici dagli sport femminili. Il governo di Londra aveva già vietato l’uso di inibitori della pubertà per i minori intenzionati a cambiare sesso, dopo che un esaustivo studio ne aveva dimostrato la pericolosità.
È una sterzata a destra complessiva che ha già portato il sito Politico a ribattezzare il premier britannico Sir Donald Starmer: e gli esponenti laburisti sono espliciti nell’ammettere che intendono prendere Trump a modello per togliere il terreno sotto i piedi alla destra faragista. Ma è una strategia, avvertono sondaggisti e politologi, che potrebbe rivelarsi un boomerang: l’elettorato progressista è sempre più a disagio e tentato di migrare verso i Verdi e i Lib-Dem, una tendenza che aveva già cominciato a manifestarsi alle elezioni dell’anno scorso. Per Starmer, è un sentiero stretto che potrebbe rivelarsi molto accidentato.
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