Stiamo facendo la storia. quella vera.
Non credo ci sia abbastanza pop corn nel mondo per farci arrivare alla fine della presidenza Trump, se mantiene il ritmo di questi giorni. Anche perchè dubito che i coprotagonisti riusciranno a stargli dietro, senza scoppiare come quelli che provano a seguire Pogacar sullo scatto. L'altro giorno avevo parlato del momento Amleto, quando scopri improvvisamente la verità. Tra i dazi già comminati e il blocco delle attività dell'USAID, il weekend dovrebbe averla resa evidente a tutti. Il buon vecchio padrone capace di elargire la sferza, quando serve, ma la carota quasi sempre, è sparito. Le buone maniere, il soft power, sostituiti da una brutale politica di ricatti ai danni dei famigli, diventati, all'improvviso, una marea di parassiti da sterminare con l'insetticida. Il caso Usaid l'agenzia da 23 miliardi di dollari di bilancio con attività in un centinaio di paesi è clamoroso. Fermato tutto. Non si riesce nemmeno più ad accedere al sito. Ora è ben vero che in molti casi serviva da paravento per le operazioni coperte in giro per il mondo, ma è anche vero che era la proiezione, non a caso di origine kennediana, del mecenatismo americano. Stop, finito. Sono cazzi vostri. Secondo me Xi jin Ping è steso sotto al tavolo, per quanto champagne sta bevendo.
Massimo Rocca - Il fatto quotidiano
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