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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza MessaggioTrump per la pace in medio oriente ha proposto che i palestinesi lascino gaza e vadano in Egitto 🤣
Le dichiarazioni ok, ne fa tante ad ogni ora...e non dimentichiamo il peso che ha la comunità ebraica in America...ma se stiamo ai fatti per adesso in Palestina c'è una tregua in 3 fasi, vedremo se durerà ma intanto c'è.
Non voglio correre troppo, però penso che a Trump interessi chiudere o raffreddare parecchi fronti caldi che sono dispendiosi per gli USA sia in termini economici che politici (in primis Ucraina e guerra in Palestina) per concentrarsi sulla economia USA e, circa l'estero, su questa grande e sotterranea "guerra" commerciale, finanziaria, economica con la Cina...perchè se vai a stringere, le due grandi potenze, la prima e la seconda economia del mondo, sono quelle due e il resto è tutto accessorio (compresa l'Europa, che Trump non ha nemmeno citato nel suo discorso di insediamento, non si è filato di striscio gli "alleati" storici).
Poi bisogna capire cosa c'è di serio o no con questa faccenda della Groenlandia e di Panama...Panama dove guarda caso lui vi vede una "intrusione" cinese....ma di noi
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Argentina, il caso Milei: con la deregulation (e senza dazi) l’economia torna a crescere
Il presidente anarco-capitalista elimina gli ostacoli al commercio, azzera il deficit pubblico e taglia la burocrazia: l’inflazione è passata dal 211% al 3% mensile. La sfida ora è ridurre la povertà
Le Americhe del 2025 non iniziano e non finiscono con Donald Trump ed Elon Musk. Nel cono Sud del continente, è in pieno sviluppo una storia che, se manterrà le promesse, potrebbe diventare un modello per molti. È la storia dell’Argentina e del governo Milei: può un Paese martoriato da decenni di malgoverno populista, ancora con i segni di una vecchia dittatura militare, rimettersi in piedi?
Il debito viene ripagato
Quel che è successo la settimana scorsa fa pensare di sì: Buenos Aires, conosciuta come insolvente seriale (tre default sul debito da inizio secolo), ha ripagato 4,3 miliardi di dollari agli investitori nei suoi titoli dello Stato. Era dal 2020 che non onorava un impegno di questa portata: sui mercati, la fiducia nell’Argentina sta via via tornando. Accoppiare il libertario Javier Milei al presidente entrante degli Stati Uniti è stato per mesi il cliché corrente in infinite conversazioni politiche. I modi fiammeggianti con i quali ha vinto le elezioni nel dicembre 2023, la motosega che brandisce per dire che taglierà molti dei rami dello Stato assistenzialista costruito dai governi peronisti che l’hanno preceduto, le dichiarazioni senza freni: ciò lo fa somigliare a Trump. Così come il suo fastidio per il politicamente corretto.
Un anarco-capitalista al governo: il confronto con Trump
Le sue politiche sono però in gran parte opposte: è per l’abolizione dei dazi sulle importazioni, ha eliminato il deficit del bilancio pubblico, si tiene lontano dai monopolisti argentini. Considera Trump un alleato, anti-sinistra come lui, e il futuro presidente americano gli ha dato il suo endorsement: ma, nel concreto, le sue scelte vanno in un’altra direzione. Si definisce un anarco-capitalista al governo: in questo senso, è il segno di una fase nuova nelle politiche dell’Occidente, come lo sono Trump e Musk, ma con idee diverse, per molti veri opposte.
I numeri dell’economia
L’economia argentina, che era entrata in recessione negli ultimi mesi del 2023, è tornata positiva nel terzo trimestre del 2024, con una crescita del 3,9% rispetto ai tre mesi precedenti: secondo le previsioni degli economisti interrogati dalla banca centrale di Buenos Aires dovrebbe crescere del 4,5% quest’anno. I mercati hanno iniziato a prendere sul serio le riforme avviate, anche perché l’inflazione è in caduta: quando Milei è stato eletto, era al 211%, ora è attorno al 3% mensile, il che significa che, se manterrà la tendenza, potrebbe finire l’anno attorno al 25-26%, livello che ha sempre di gran lunga superato dalla primavera del 2018. Un anno fa, i bond argentini venivano trattati con uno spread di duemila punti rispetto ai Treasury statunitensi, ora lo spread è a 650.
La rinascita del «peso»: rivalutazione del 40% in un anno
Nel 2024, il peso è stato la valuta che, in termini reali, più si è apprezzata al mondo: rispetto a un paniere di valute di Paesi partner commerciali si è rafforzata di oltre il 40%. Ciò penalizza le esportazioni ma è un segno del successo delle politiche del governo. Soprattutto, favorisce gli argentini, i quali hanno visto il salario medio espresso in dollari quasi raddoppiare nel cambio valutario parallelo dopo sette anni di calo pressoché continuo. Anche i prezzi di molti beni e il costo del lavoro sono però aumentati.
In passato, i governi argentini hanno teso a svalutare il peso per risolvere i problemi di competitività dell’economia, un po’ come i governi italiani ai tempi della lira ma su una scala maggiore. Ora, Milei — che considera il peso carta straccia — intende chiudere quella fase e riformare l’economia per renderla competitiva dal punto di vista strutturale: abbattimento della iper-regolazione che soffoca le imprese e l’innovazione, meno tasse, migliore accesso al credito.
Le tasse e le importazioni
La logica dei governi peronisti del passato, per esempio, è stata quella di avere dazi elevati sulle importazioni per difendere le produzioni nazionali. Ciò, ha detto Milei, «ha punito l’intera società con beni e servizi di peggiore qualità a prezzi più alti, per il beneficio di pochi privilegiati». Un iPhone che si vende per 800 dollari negli Stati Uniti, per dire, costa 2 mila 800 dollari in Argentina.
La tassa sulle importazioni
I primi passi compiuti dal governo di Buenos Aires sono stati l’abbattimento di una serie di dazi alle importazioni e l’eliminazione della regola per la quale l’import di alcuni prodotti poteva avvenire solo con il consenso dei produttori locali degli stessi beni, una misura protezionista altamente distruttiva dell’efficienza. Lo scorso dicembre, il governo ha cessato di imporre una tassa del 7,5% su tutte le importazioni e una del 30% sugli acquisti fatti all’estero attraverso carte di credito. Ciò sta portando ai consumatori prodotti che prima erano tenuti fuori dal Paese dalle alte barriere dei dazi e Amazon ha messo l’Argentina nelle sue mappe, dalle quali era esclusa. I grandi imprenditori locali si ritrovano in un mondo nuovo, sempre meno protetti. Qualcosa di sgradito, soprattutto ai meno efficienti.
La tendenza al protezionismo
Mentre nel mondo la tendenza è al protezionismo e ai dazi (vedi Trump) e al ritorno delle politiche industriali con un ruolo crescente degli Stati nell’economia, l’Argentina va insomma nella direzione opposta. Anche il processo di deregulation, di eliminazione di lacci e lacciuoli, è costante. Attraverso il ministro delle deregolamentazioni, Federico Sturzenegger, il governo Milei ha introdotto 672 riforme alle leggi e alle regole: 1,8 interventi al giorno, la metà per eliminare norme, l’altra metà per semplificarle. In una ormai famosa intervista al settimanale Economist, Milei ha detto: «Il mio disprezzo per lo Stato è infinito».
La politica di austerità
L’Argentina non è fuori dai suoi guai storici. Nel 2024, la politica di austerità, che ha portato il bilancio pubblico in surplus, ha ridotto sussidi e aumentato il numero dei poveri. I quali, assicura il presidente, con la crescita dell’economia saranno però sempre meno. Qui sta la sua sfida: avere abbastanza tempo per mostrare agli argentini che una delle cure più radicali mai viste in Occidente porta benefici stabili. In ottobre, si terranno elezioni legislative: i mercati stanno dando fiducia al governo anarco-capitalista, vedremo gli elettori.
https://www.corriere.it/economia/opi...tml?refresh_ce...ma di noi
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Destre in scintillio, da nord a sud e da est ad ovest. Pure questo Milei, che i media ci avevano rappresentato come una specie di anarcoide e pericoloso sovversivo, a quanto si legge pare stia riuscendo a far ripartire la disastrata macchina economica argentina: anche in questo caso il popolo ci ha visto giusto, le elite col ditino alzato no: sarà per questo che ai media non si riconosce più nessuna credibilità e i politici progressisti si sono ridotti a parlare a non si sa chi, cioè ormai fra di loro, in una immagine compiuta dello scollegamento tra il reale e quell'utopico cui si sono consegnati?
Si dice che in particolari tempi di eventi capitali o di crisi le plebi attingano come ad un sesto senso, quello che la Chiesa cattolica denominò il "sensus fidei" e che vediamo all'opera in tante pagine della storia, quando in Roma, ad esempio, percependo un grave pericolo il popolo per acclamazione elevava alle magistrature condottieri di cui intuivano la capacità di risollevare e ribaltare il delicato frangente:
"L'ore supreme ridestano istinti collettivi, d'onde la generosità o la crudeltà impulsiva, e le divine intuizioni della voce del popolo" (G. Boni, Justitia, 1924) per la ragione che: "il suolo storico sul quale si agisce ha una potenza magica" (E. Ludwig, "Colloqui con Mussolini, 1932) ed è per quei motivi che chi ha eletto l'astrazione e le utopie ad idoli non riesce a spiegarsi in maniera costruttiva il "populismo", che anzi, etichettandolo con quell'appellativo, rivelano il disprezzo per quel popolo da cui il populismo promana, col solo risultato però di distaccarsi da quel corpo sociale che in teoria dovrebbe essere il principale oggetto delle cure e delle attenzioni della politica o di quel che ne resta....ma di noi
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioO, molto meno prosaicamente, le plebi come ogni volta si fanno gabbare dai megafoni dei padroni
La destra e' stata al potere in UK per 14 anni di fila, ed il paese e' letteralmente al collasso. In Argentina c'e' una soglia di poverta' del 40%
Insomma, nulla di nuovo
Ma proprio questo ci dimostra cosa non funziona più e il campo di ideologie contro il quale la massa fa "reazione/opposizione", per cui si sposta dove vede una possibile politica di contrasto a quelle ideologie di cui ha evidentemente fatto il pieno.
Che poi ci si affidi, come nel caso di Trump, ad una "amministrazione" che si salda a delle oligarchie miliardarie e che non ha fatto fin qui un minimo accenno al "sociale" (tutti gli ordini esecutivi sono pro oligarchie e zero stato sociale, il quale anzi viene vieppiù tagliato) ci dimostra soltanto che al vertice parlare di destra/sinistra è ormai inutile, perchè gli stessi agenti finanziari e del Tech che adesso saltano sul carro di Trump erano quelli che fino a ieri finanziavano il carro di Biden.
Quale è la differenza allora? Che la "destra" (altri termini, rispetto al defunto vocabolario politico, per ora non ci sono) offre il "contentino" di dare una sorta di "direzione" alla massa spaesata, di direzione "reale", nel contrasto a quelle ideologie (il woke, l'immigrazione, il turbo green, l'omosessualismo ecc...) che facevano venir meno anche gli ultimi "punti fermi" identificativi: in questo senso la destra viene percepita come più vicina ai "prossimi" (il fu popolo), nel mentre la sinistra come la forza astrattiva che adotta e tiene come prossimi i "lontani", cioè le ideologie indifferentiste....ma di noi
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioO, molto meno prosaicamente, le plebi come ogni volta si fanno gabbare dai megafoni dei padroni
La destra e' stata al potere in UK per 14 anni di fila, ed il paese e' letteralmente al collasso. In Argentina c'e' una soglia di poverta' del 40%
Insomma, nulla di nuovoOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Però Trump è riuscito a convincere Netanyahu alla tregua, una tregua che alla destra ortodossa e fondamentalista sionista non andava bene per niente...per cui deve aver usato argomenti "convincenti" nei confronti degli israeliani.
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verissimo
gliene va dato merito
erano mesi che biden ci provava senza risultati
Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Non voglio correre troppo, però penso che a Trump interessi chiudere o raffreddare parecchi fronti caldi che sono dispendiosi per gli USA sia in termini economici che politici (in primis Ucraina e guerra in Palestina) per concentrarsi sulla economia USA e, circa l'estero, su questa grande e sotterranea "guerra" commerciale, finanziaria, economica con la Cina...perchè se vai a stringere, le due grandi potenze, la prima e la seconda economia del mondo, sono quelle due e il resto è tutto accessorio (compresa l'Europa, che Trump non ha nemmeno citato nel suo discorso di insediamento, non si è filato di striscio gli "alleati" storici).
Qualcuno ha avuto modo di testare DeepShit? :P
Bitcoin torna sotto la soglia psicologica dei 100.000 dollari. Il brusco dietrofront coincide con il rumore legato al boom di DeepSeek, la nuova ChatGpt in salsa cinese
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Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggio
verissimo
gliene va dato merito
erano mesi che biden ci provava senza risultati
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Originariamente Scritto da Ferdix Visualizza Messaggio
La Cina ha sparato un bel briscolone ieri... i mercati hanno molto apprezzato.
Qualcuno ha avuto modo di testare DeepShit?
...ma di noi
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
Scusate ma questa tregue non è un risultato da attirbuire a Biden?
...ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Intanto a "sorpresa" arriva questa novità cinese che leggo che rompe il monopolio USA su quel campo e i cinesi hanno raggiunto dei risultati con costi minori rispetto agli americani, il che, a dar retta ai giornali, avrebbe creato il "panico" tra le grandi aziende USA con riflessi sul mercato azionario...però sul resto non so nemmeno come funziona l'IA e da che parte si deve inziare per usarla quindi sto a quello che si scrive in giro e qua ne parlano benissimo:
https://www.repubblica.it/tecnologia...LF-BG-P4-S1-T1
Deepseek funziona bene? Si, ormai i miglioramenti negli LLM che fanno gli LLM sono minuscoli. Funziona meglio come capacità di ragionamento, no, é comunque un LLM alias un modello statistico che mette parole in fila (semplificato).
É costata meno? Molto ma non partiva da zero e come tutta la tecnologia quando vai a fare refinement I costi scendono enormemente rispetto a partire da zero.
Il discorso più interessante é che pare abbiano usato chip di scorsa gen visto il ban usa alla vendita di certi cheap in Cina. Se fosse confermato significa che, come si dice da tempo nel mondo LLM accademico, il futuro non sono enormi modelli da trainare (i dati reali sono pressoché finiti - interessante sull'argomento la causa intentata in India contro OpenAI e le capriole che questa sta facendo) ma modelli più leggeri e specializzati (Matrix ce lo aveva già detto) che girano più semplicemente e in questo LLAMA al momento gira bene anche in locale nelle versioni più piccole.
Quindi la Cina non ha fatto niente di nuovo, copiato molto da LLama che é open source e un po' da altro tramite reverse engineering ed ora fa refinement e si concentra sul gotomarket a prescindere da tutti gli (enormi) problemi degli LLM - cosa sono vs come vengono presentati.
Viviamo una isteria collettiva continuaOriginariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
Dici? alla fine hanno comunque stipendi molto più alti dei nostri ed un costo della vita suppergiù uguale ( insomma non metti via nulla o quasi )
Poi quando ho tempo elaboro
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