S'AVANZANO STRANI "OPERATORI UMANITARI"...
In questi giorni tutti i giornali e le tv italiane si stanno occupando con una narrazione sensazionalista e a senso unico del caso di Alberto Trentini, presentandolo come un povero operatore umanitario giunto in Venezuela per fare del bene alla popolazione locale e arrestato, anzi "sequestrato", "rapito" senza il minimo motivo dagli "sgherri della dittatura di Maduro".
Nonostante la data del suo arresto risalga al 15 Novembre questa campagna stampa curiosamente si è prodotta e moltiplicata esponenzialmente proprio in occasione della proclamazione di Nicolas Maduro alla Presidenza della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Naturalmente mi auguro che Alberto Trentini torni al più presto a casa sua, in Italia. Ma occorre tuttavia evidenziare come la realtà non è esattamente come ci viene contrabbandata dall'informazione main stream.
CHI E' ALBERTO TRENTINI?
Secondo il suo curriculum Trentini si definisce un cooperante professionista con più di dieci anni di esperienza presso ONG internazionali.
Sappiamo che era arrivato in Venezuela il 17 ottobre e meno di un mese dopo, è stato fermato per un controllo di polizia, mentre si stava recando alla frontiera con la Colombia, zona famosa per le frequenti incursioni golpiste del passato. Durante il controllo è stato trovato in possesso di materiale politico e informatico indirizzato contro il Governo Chavista.
Perché Alberto Trentini era in possesso e diffondeva tale materiale? Era in Venezuela per ragioni umanitarie o per altri motivi?
Lavorava per una ONG francese operante in Cambogia per soccorrere le vittime delle mine antiuomo.
Curiosamente però questa ONG non stava operando in Cambogia ma in Venezuela e non aveva affatto un nome francese, si chiama "Humanity & Inclusion".
Quando poi vediamo quali siano i collegamenti di questa strana ONG ci rendiamo contro che dovrebbe levare il Non e chiamarsi OMG Organizzazione Molto Governativa.
Come potete leggere a chiare lettere sul suo stesso sito https://www.hi-us.org/en/our-partners i suoi principali partner e sponsor sono il Governo degli Stati Uniti of America, il Dipartimento di Stato Americano, la famigerata USAID - Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale - ritenuta una camera di compensazione della CIA, e l'Unione Europea.
Tutti soggetti noti per la veemente ostilità e le comprovate ripetute azioni destabilizzanti nei confronti del Governo Venezuelano.
CHI SONO LE ONG CHE OPERANO IN AMERICA LATINA?
L'America Latina è letteralmente invasa da una miriade di ONG che in realtà operano come facciata per il Pentagono e la CIA.
E' una presenza perniciosa e particolarmente subdola: si sono appropriati del linguaggio e del gergo della sinistra, parlano di diritti umani e di giustizia sociale, usurpano deliberatamente simboli e parole d'ordine progressiste utilizzandole spregiudicatamente per assecondare mire golpiste.
Nel 2005 l'ex Segretario di Stato USA Condoleeza Rice coniò il termine 'Anarchia Produttiva', intendendo la nuova strategia di destabilizzazione e precipitazione nel caos di tutti le nazioni non allineate ai diktat del governo nordamericano.
Ciò si ottiene in 3 diverse fasi:
La prima è la guerra economica fatta di sanzioni, embarghi blocchi parziali o totali all’importazione di cibo e medicine.
La seconda è la guerra mediatica in cui i media svolgono un compito di intelligence preziosa aizzando l’opinione pubblica attraverso un nuovo serial televisivo, quello delle Primavere Colorate vendute come antitotalitarie.
La terza è la guerra civile che si ottiene finanziando e armando gruppi terroristi trasformandoli in “opposizione democratica” o in “giovani ribelli per la libertà”.
Quando questo avrà reso ingovernabile il Paese entrano in campo le ONG: pronte a denunciare le “violazioni dei diritti umani”, la “feroce repressione” e la “follia del dittatore”, invocando l’intervento degli USA che 'pacificheranno' il Paese sotto i propri cacciabombardieri.
E' lo stesso disegno golpista già messo in atto in decine di Paesi: dalla Serbia all'Ucraina, dalla Libia alla Bolivia...
Nel mio ultimo libro Nicaragua. Fuoco e Poesia documento come nelle settimane antecedenti al golpe contro il Governo Sandinista del 2018 decine di milioni di dollari siano transitati dagli USA all'opposizione golpista attraverso centinaia di ONG, trasformandole di fatto nelle sedi fisiche della controrivoluzione.
Fonte Roberto Vallepiano
In questi giorni tutti i giornali e le tv italiane si stanno occupando con una narrazione sensazionalista e a senso unico del caso di Alberto Trentini, presentandolo come un povero operatore umanitario giunto in Venezuela per fare del bene alla popolazione locale e arrestato, anzi "sequestrato", "rapito" senza il minimo motivo dagli "sgherri della dittatura di Maduro".
Nonostante la data del suo arresto risalga al 15 Novembre questa campagna stampa curiosamente si è prodotta e moltiplicata esponenzialmente proprio in occasione della proclamazione di Nicolas Maduro alla Presidenza della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Naturalmente mi auguro che Alberto Trentini torni al più presto a casa sua, in Italia. Ma occorre tuttavia evidenziare come la realtà non è esattamente come ci viene contrabbandata dall'informazione main stream.
CHI E' ALBERTO TRENTINI?
Secondo il suo curriculum Trentini si definisce un cooperante professionista con più di dieci anni di esperienza presso ONG internazionali.
Sappiamo che era arrivato in Venezuela il 17 ottobre e meno di un mese dopo, è stato fermato per un controllo di polizia, mentre si stava recando alla frontiera con la Colombia, zona famosa per le frequenti incursioni golpiste del passato. Durante il controllo è stato trovato in possesso di materiale politico e informatico indirizzato contro il Governo Chavista.
Perché Alberto Trentini era in possesso e diffondeva tale materiale? Era in Venezuela per ragioni umanitarie o per altri motivi?
Lavorava per una ONG francese operante in Cambogia per soccorrere le vittime delle mine antiuomo.
Curiosamente però questa ONG non stava operando in Cambogia ma in Venezuela e non aveva affatto un nome francese, si chiama "Humanity & Inclusion".
Quando poi vediamo quali siano i collegamenti di questa strana ONG ci rendiamo contro che dovrebbe levare il Non e chiamarsi OMG Organizzazione Molto Governativa.
Come potete leggere a chiare lettere sul suo stesso sito https://www.hi-us.org/en/our-partners i suoi principali partner e sponsor sono il Governo degli Stati Uniti of America, il Dipartimento di Stato Americano, la famigerata USAID - Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale - ritenuta una camera di compensazione della CIA, e l'Unione Europea.
Tutti soggetti noti per la veemente ostilità e le comprovate ripetute azioni destabilizzanti nei confronti del Governo Venezuelano.
CHI SONO LE ONG CHE OPERANO IN AMERICA LATINA?
L'America Latina è letteralmente invasa da una miriade di ONG che in realtà operano come facciata per il Pentagono e la CIA.
E' una presenza perniciosa e particolarmente subdola: si sono appropriati del linguaggio e del gergo della sinistra, parlano di diritti umani e di giustizia sociale, usurpano deliberatamente simboli e parole d'ordine progressiste utilizzandole spregiudicatamente per assecondare mire golpiste.
Nel 2005 l'ex Segretario di Stato USA Condoleeza Rice coniò il termine 'Anarchia Produttiva', intendendo la nuova strategia di destabilizzazione e precipitazione nel caos di tutti le nazioni non allineate ai diktat del governo nordamericano.
Ciò si ottiene in 3 diverse fasi:
La prima è la guerra economica fatta di sanzioni, embarghi blocchi parziali o totali all’importazione di cibo e medicine.
La seconda è la guerra mediatica in cui i media svolgono un compito di intelligence preziosa aizzando l’opinione pubblica attraverso un nuovo serial televisivo, quello delle Primavere Colorate vendute come antitotalitarie.
La terza è la guerra civile che si ottiene finanziando e armando gruppi terroristi trasformandoli in “opposizione democratica” o in “giovani ribelli per la libertà”.
Quando questo avrà reso ingovernabile il Paese entrano in campo le ONG: pronte a denunciare le “violazioni dei diritti umani”, la “feroce repressione” e la “follia del dittatore”, invocando l’intervento degli USA che 'pacificheranno' il Paese sotto i propri cacciabombardieri.
E' lo stesso disegno golpista già messo in atto in decine di Paesi: dalla Serbia all'Ucraina, dalla Libia alla Bolivia...
Nel mio ultimo libro Nicaragua. Fuoco e Poesia documento come nelle settimane antecedenti al golpe contro il Governo Sandinista del 2018 decine di milioni di dollari siano transitati dagli USA all'opposizione golpista attraverso centinaia di ONG, trasformandole di fatto nelle sedi fisiche della controrivoluzione.
Fonte Roberto Vallepiano
Commenta