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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
Purtroppo per lui ha pestato i piedi agli intoccabili. Perché l'avesse fatto ai danni di comuni cittadini, questo faceva un po' il personaggio in tribunale, pubblicava libro manifesto, serie TV ispirata a lui, usciva tra qualche anno milionario.
Invece con le multinazionali non si scherza e marcirà dietro le sbarre
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
Un ragazzo brillante, sveglio, di buona famiglia, bella presenza.
Poteva tranquillamente trascorrere una vita di agi, figа, stipendio importante e soddisfazioni personali. Invece ha sacrificato tutto per un gesto rivoluzionario anti sistema.
Diventerà per la sottocultura popolare un eroe
Credo che in molti abbiano fatto quella riflessione. A me ieri sera sulle prime mi è tornata in mente la vicenda di Giangiacomo Feltrinelli, il fondatore della stranota casa editrice: ricco, di famiglia nobile, ville, palazzi...eppure si dette alla lotta armata, in quel caso di stampo comunista, comunque "antisistema" morendo mentre stava piazzando una bomba...quando avrebbe potuto avere una vita di agi e successi.
Se l'uomo è davvero un animale politico è perchè la politica (cioè il pensare, riflettere sulle cose del mondo) fa parte della sua natura...ora certo in una società massimamente individualistica come l'odierna, ci si lascia scorrere addosso tutto o almeno così si fa finchè si sta bene, finchè il sistema in cui si vive "funziona"...perchè si inizia ad aprire gli occhi quando percepisci che qualcosa non funziona più e che la realtà non corrisponde alla narrativa, quando inizia a penetrare un malessere, quando cominci a guardare a ciò che ti circonda con occhi nuovi e con una nuova o mutata consapevolezza.
Ora è ovvio che l'omicidio non risolve nulla. Non è ammazzando i dirigenti di quelle multinazionali assicurative che cambierà il sistema sanitario americano o che le corporazioni diventeranno più "umane" o che il sistema capitalistico più "gentile"...però che nessuno o quasi pianga per la sorte della vittima non stupisce, anche perchè nessuno considera quel Ceo una vittima, ma semmai un dracula succhiasangue, ingranaggio del sistema...per questo le simpatie vanno, in queste ore, all'omicida, visto come un giustiziere e un vendicatore.
A me in verità fa tenerezza. Se fosse stato un mio amico gli avrei consigliato di lasciare perdere, di pensare a sè già...perchè l'occidente è perduto, il sistema liberalista che veicola un capitalismo oppressivo, che idolatra il profitto...ebbene impregna di sè la sua nazione e tutte quelle sue feudatarie, e per cambiare le cose non un uomo bisognerebbe eliminare ma tutta la costruzione idolatrica e abominevole che plasma quegli uomini, perchè il Ceo è già stato sostituito e la nave continua nella sua direzione, incurante di allarmi, presagi, falle, di tutto e di tutti.
Accolgo però con piacere il fatto che in America tanti parteggino per l'omicida. Vuol dire che il disagio delle masse cresce.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Perché l'avesse fatto ai danni di comuni cittadini, questo faceva un po' il personaggio in tribunale, pubblicava libro manifesto, serie TV ispirata a lui, usciva tra qualche anno milionario.
seee col kazo
mica siamo in Italia.....
negli USA rispondi sempre e comunque in modo draconiano
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Credo che in molti abbiano fatto quella riflessione. A me ieri sera sulle prime mi è tornata in mente la vicenda di Giangiacomo Feltrinelli, il fondatore della stranota casa editrice: ricco, di famiglia nobile, ville, palazzi...eppure si dette alla lotta armata, in quel caso di stampo comunista, comunque "antisistema" morendo mentre stava piazzando una bomba...quando avrebbe potuto avere una vita di agi e successi.
Se l'uomo è davvero un animale politico è perchè la politica (cioè il pensare, riflettere sulle cose del mondo) fa parte della sua natura...ora certo in una società massimamente individualistica come l'odierna, ci si lascia scorrere addosso tutto o almeno così si fa finchè si sta bene, finchè il sistema in cui si vive "funziona"...perchè si inizia ad aprire gli occhi quando percepisci che qualcosa non funziona più e che la realtà non corrisponde alla narrativa, quando inizia a penetrare un malessere, quando cominci a guardare a ciò che ti circonda con occhi nuovi e con una nuova o mutata consapevolezza.
Ora è ovvio che l'omicidio non risolve nulla. Non è ammazzando i dirigenti di quelle multinazionali assicurative che cambierà il sistema sanitario americano o che le corporazioni diventeranno più "umane" o che il sistema capitalistico più "gentile"...però che nessuno o quasi pianga per la sorte della vittima non stupisce, anche perchè nessuno considera quel Ceo una vittima, ma semmai un dracula succhiasangue, ingranaggio del sistema...per questo le simpatie vanno, in queste ore, all'omicida, visto come un giustiziere e un vendicatore.
A me in verità fa tenerezza. Se fosse stato un mio amico gli avrei consigliato di lasciare perdere, di pensare a sè già...perchè l'occidente è perduto, il sistema liberalista che veicola un capitalismo oppressivo, che idolatra il profitto...ebbene impregna di sè la sua nazione e tutte quelle sue feudatarie, e per cambiare le cose non un uomo bisognerebbe eliminare ma tutta la costruzione idolatrica e abominevole che plasma quegli uomini, perchè il Ceo è già stato sostituito e la nave continua nella sua direzione, incurante di allarmi, presagi, falle, di tutto e di tutti.
Accolgo però con piacere il fatto che in America tanti parteggino per l'omicida. Vuol dire che il disagio delle masse cresce.
Un omicidio, preso singolarmente, non risolve nulla. Ma e' la violenza organizzata che smuove le acque, non la ricerca del compromesso politico da parte delle classi che non hanno il coltello dalla parte del manico. E' sempre stato cosi e mi auguro che continuera' ad essere cosi
Mi ricordo del massacro di Srebenica, certamente. A me fa venire in mente che etnie diverse possono coesistere solo se vi è un forte potere centrale (come da quelle parti poteva essere la dittatura comunista) che tenga tutto unito, altrimenti non si produce una osmosi dei differenti elementi ma il caos, quando non si arriva al vero e proprio odio etnico.
A pochi chilometri da casa nostra, e nel cuore dell'Europa possiamo dire, in faccia alle truppe occidentali una guerra etnica e religiosa ferocissima.
Nel mio intimo a volte fa capolino il pensiero che tutta questa immigrazione e mescolanza che sta inondando l'Europa, un domani porterà a catastrofi di quel grado, al collidere di queste diversità etnico-culturali-religiose, perchè quando dalle periferie le masse allogene verranno a bussare al centro; quando l'uomo bianco percepirà che sta perdendo la "sua" terra e la "sua" casa, e quando gli indigeni si troveranno assediati e circondati, che cosa accadrà?
Dove e come si sfogherà il naturale istinto di appartenenza e di possesso (fin dall'infanzia ci viene naturale tenere per nostre le cose che ci appartengono, che ci vengono donate o che riceviamo per diritto: "questa è casa mia", "questo è il mio giocattolo") degli uomini che sentono (a ragione) di aver tirato su dalle fondamenta questa porzione di mondo che chiamiamo occidente, ed averla scalpellata a nostra immagine e somiglianza?
Quando l'uomo bianco negli Stati Uniti diventerà minoranza rispetto agli afroamericani, ai latinos, che cosa accadrà? Andrà tutto bene? Se dovessi giocarmi un centesimo punterei sul no, a mio giudizio non andrà tutto bene.
Io ero bambino ma mi sono abbastanza informato ... tolti tutti i fronzoli, il succo fu che la NATO ritirandosi diede de facto carta bianca a Karadzjc e Mladic e altri (tra l'altro, ricordiamolo, due psichiatri e gente istruita, non macellai) pe rfare le loro porche azioni.
Per poi, dieci/venti anni dopo, recitare la parte del ''j'accuse''.
Forse non so ma, ''impero dei bugiardi / delle menzogne'' in certi casi è reale come definizione.
Sul resto concordo: Tito teneva la Jugoslavia unita come persona, oltre che ideologia. Mancato lui, l'ecatombe
in realtà su /pol sono abbastanza divisi, chi lo idolatra e chi lo ritiene Elliot Roger 2.0
E' un caso strano, il profilo di Elliot Roger era coerente con la tipologia di omicidio commesso. Per quanto riguarda questo ragazzo il movente appare piuttosto debole, poi chiaro esistono le malattie mentali e tutti possono perdere il senno.
E' un caso strano, il profilo di Elliot Roger era coerente con la tipologia di omicidio commesso. Per quanto riguarda questo ragazzo il movente appare piuttosto debole, poi chiaro esistono le malattie mentali e tutti possono perdere il senno.
Vero anche questo, infatti secondo me il paragone è insensato.
Di Mangione si sa molto poco per ora, anche se a quanto dicono era uno studente di una della Ivy League.
(Roger poteva tranquillamente essere un top poster della trash 2008-2016 o del Baretto comunque)
Ma vi ricordate cinque anni fa quanto nella partita rugby Russia - Germania sbagliarono inno mettendo quello Sovietico, ed il team russo intero si mise a cantare allegramente e ridendo il testo del vecchio inno ?
Luigi Mangione, la spondilolistesi alla schiena e le urla in tribunale. L'imbarazzo nel sobborgo di famiglia: «Era sparito da mesi»
La casa a Baltimora, i parenti e la denuncia di scomparsa. Mangione, chiuso in un carcere di sicurezza, urla: «È un insulto al popolo americano»
«No, non parliamo… pubblicheremo qualcosa», ci dice uno zio di Luigi Mangione, attraversando il vialetto per le auto della sua enorme casa a Cockeysville, un sobborgo residenziale di Baltimora. Davanti alla casa di Samuel Mangione, sotto una spessa nebbia, sono parcheggiate una dozzina di macchine: è in corso una riunione di famiglia.
Una che era nota a Baltimora per il suo impero immobiliare (inclusi due country club, una casa di riposo, una radio) e per le generose donazioni filantropiche della Fondazione Mangione: all’Opera, ai musei, all’Arcidiocesi cattolica, a ospedali e cliniche (l’unità di ostetricia del Greater Baltimore Medical Center porta il loro nome). E che adesso sarà nota per sempre come la famiglia del killer dell’amministratore delegato di una odiata compagnia di assicurazione sanitaria.
Luigi Mangione, 26 anni, è stato incriminato lunedì sera per l’omicidio di Brian Thompston: è in carcere in attesa dell’estradizione a New York. In tuta arancione, mentre le guardie lo portavano dal giudice, ha gridato: «…completamente fuori dal mondo, un insulto all’intelligenza del popolo americano».
Online molti lo hanno definito un eroe, hanno raccolto 8.000 dollari per le sue spese legali. Amazon ha bloccato la vendita di magliette celebrative. La famiglia ha già pubblicato una breve dichiarazione dicendosi «scioccata e devastata» per l’arresto di Luigi ed esprimendo le proprie «preghiere» per la vittima. A farsi portavoce del messaggio è stato il cugino di Luigi, Nino, il politico di famiglia (delegato repubblicano del Parlamento del Maryland). Luigi è stato riconosciuto lunedì dagli impiegati di un McDonald’s ad Altoona in Pennsylvania: c’era arrivato su un autobus Greyhound dopo una fuga di cinque giorni con tappe a Philadelphia e a Pittsburgh.
L’impiegato ha chiamato la polizia, Luigi ha mostrato un documento falso a nome Mark Rosario», ma quando gli hanno chiesto se fosse stato a New York di recente ha iniziato a tremare. Aveva in tasca la pistola 3D e il silenziatore, 8.000 dollari in contanti e 2.000 in valuta straniera, e il «manifesto» contro il sistema sanitario, «il più costoso al mondo anche se l’America è al 42° posto per aspettativa di vita»; parla anche di «un suo famigliare» che non sarebbe stato curato come si deve. L’ipotesi è che si riferisca a se stesso: nel 2023 ha subito un’operazione chirurgica alla colonna vertebrale, per una condizione patologica dolorosa che ha sin dall’infanzia, la spondilolistesi. Sei mesi prima dell’omicidio si è allontanato dalla famiglia e dagli amici: è sparito. È stato alle Hawaii, forse a San Francisco o in Giappone. Il 18 novembre la madre Kathleen ha denunciato la scomparsa alla polizia.
I Mangione devono la loro ricchezza al successo del patriarca Nicholas, nonno di Luigi, che fino all’età di otto anni viveva con i familiari in una sola stanza a Little Italy con il bagno all’esterno, e ha iniziato a lavorare a 11 anni. «Nick Mangione è un uomo di famiglia: per capirlo la chiave è guardare sua moglie Mary, alla quale è devoto, i cinque figli e cinque figlie ai quali sta gradualmente passando i suoi affari», disse il padre di Nancy Pelosi, Thomas D’Alesandro, ex sindaco di Baltimora, che gli era amico: «Forse è un po’ ruvido, ha una personalità aggressiva, ma ha un cuore grande, e ha raggiunto il successo per la via difficile».
Nick è morto nel 2008 per un ictus; Mary nel 2023. È una famiglia unita: la dimora da un milione e mezzo di dollari di Samuel sorge accanto a quella identica di suo fratello Peter; dietro c’è il Country club di Hayfields dove vivevano i genitori. Luigi è cresciuto poco lontano col padre Louis, la mamma Kathleen che organizzava tour in Italia e due sorelle, Lucia (artista) e MariaSanta (medico). Il suo cammino sembrava ovvio: stage alla casa di riposo di famiglia; diploma (primo della classe, ma bravo anche in atletica e socievole) alla prestigiosa Gilman School, dove disse di aver imparato il «coraggio di esplorare l’ignoto e le cose nuove»; laurea in informatica e intelligenza artificiale alla University of Pennsylvania.
Ma accanto al dolore fisico, era emerso quello psicologico. Prima postava foto dei suoi viaggi e dei suoi muscoli sui social; all’improvviso aveva iniziato a temere la dipendenza da smartphone. In una recensione online sul manifesto di Unabomber, condannava la violenza ma ne era affascinato, si diceva «preoccupato dal crescente consumismo, ci allontana dai noi stessi». In un’altra scriveva che sua madre lo costringeva a mangiare con la mano destra anche se era mancino per le buone maniere. «È triste», dice un parrocchiano della St Francis Xavier, la chiesa della nonna Mary. «Se può succedere a loro può succedere a qualunque famiglia».
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
In tuta arancione, mentre le guardie lo portavano dal giudice, ha gridato: «…completamente fuori dal mondo, un insulto all’intelligenza del popolo americano».
Anche il corriere ormai cerca su reddit. Sti buffoni. Traduzione presa dalle prime trascrizioni sbagliate su Twitter e Reddit quando qualcuno ha scritto Completely out of touch mentre invece guardando il video si sente bene dire Completely unjust - completamente ingiusto.
Il giornalista del corriere non aveva i 12 secondi del video
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