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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioCapisco le tue preoccupazioni, e devo ammettere che molte delle tue osservazioni toccano nervi scoperti della nostra società attuale. Vorrei affrontare insieme i punti che hai sollevato per approfondire la discussione e capire se ci sono soluzioni alternative che possano migliorare la situazione.
Partiamo dall'immigrazione, che descrivi come "selvaggia" e gestita male. Non c'è dubbio che le politiche migratorie degli ultimi anni siano state caotiche e spesso inefficaci. La gestione dei flussi migratori è una questione complessa, che richiede cooperazione internazionale e un equilibrio tra sicurezza, solidarietà e integrazione. Purtroppo, la mancanza di visione a lungo termine ha portato a soluzioni tampone, incapaci di affrontare le cause profonde dell'immigrazione, come conflitti, cambiamenti climatici e povertà. Detto questo, è importante ricordare che la migrazione ha anche portato benefici significativi: contribuisce a colmare il gap demografico e a sostenere settori economici cruciali. La vera sfida sta nel gestire meglio questo fenomeno, senza cadere nella retorica dell'annacquamento etnico o della paura del diverso.
Per quanto riguarda l'idea dell'"annacquamento etnico" e della marginalizzazione dell'uomo bianco, penso che dobbiamo essere cauti nell'attribuire problemi sociali a una specifica identità etnica. La storia europea è fatta di continue mescolanze e scambi culturali, e gran parte della nostra ricchezza deriva proprio dalla diversità. Non credo che ci sia un piano di distruzione culturale, quanto piuttosto una difficoltà delle istituzioni a rispondere alle esigenze di tutti, in un contesto in cui i cambiamenti sociali avvengono più velocemente di quanto il sistema riesca ad adattarsi. L'idea di proteggere una specifica identità etnica rischia di portare a esclusione e conflitto, piuttosto che a una vera soluzione dei problemi sociali.
Riguardo alla guerra in Ucraina, è vero che molte persone percepiscono questo conflitto come lontano, non rilevante per la propria vita quotidiana. Tuttavia, il conflitto ha delle implicazioni profonde sulla stabilità dell'Europa e sulla nostra sicurezza. Una Russia vittoriosa potrebbe legittimare ulteriori aggressioni e incoraggiare politiche autoritarie, non solo nei suoi confini, ma anche in altri paesi. Ciò che stiamo difendendo non è solo il territorio ucraino, ma anche i principi di sovranità nazionale e autodeterminazione che sono alla base della nostra sicurezza collettiva. So che questo può sembrare distante dalla vita di tutti i giorni, ma le conseguenze potrebbero colpirci tutti, sia a livello economico che politico.
Infine, l'ideologia del politicamente corretto e la tutela del diverso sono spesso viste come un'imposizione soffocante. Credo sia legittimo avere dubbi e critiche su come vengono affrontate queste tematiche, ma il punto di partenza dovrebbe essere sempre il rispetto per le persone. La lotta contro la discriminazione e per i diritti delle minoranze non è un attacco alla maggioranza, ma un modo per rendere la società più giusta e inclusiva. Quando parli di malessere diffuso, sono d'accordo che molte persone si sentano trascurate e abbandonate, ma la risposta non dovrebbe essere quella di tornare indietro e abbandonare i progressi fatti in termini di diritti civili, bensì quella di trovare un modo per far sì che questi progressi includano e migliorino la vita di tutti.
Non esiste una soluzione semplice e immediata ai problemi che affrontiamo. È naturale essere frustrati, ma credo che la risposta sia cercare di migliorare il sistema democratico, non distruggerlo. Le alternative autoritarie possono sembrare attraenti quando tutto sembra caotico, ma la storia ci insegna che quelle strade conducono quasi sempre a violenze e privazioni di libertà. Mi piacerebbe continuare questa conversazione con te, per capire insieme se ci sono soluzioni che possano rispondere meglio ai bisogni delle persone, senza dover abbandonare le libertà che ci permettono di discutere apertamente proprio come stiamo facendo ora.
Credo che il dialogo, anche partendo da posizioni diverse, possa portarci a trovare punti in comune e soluzioni migliori.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSe le destre avanzano non sarà mica perchè la gente si pone dei problemi e non trova presso l'alto delle soluzioni efficaci, anche perchè magari le gerarchie al governo vanno avanti per i fatti loro fregandosene delle sensibilità e dei bisogni percepiti dai popoli?
Immigrazione selvaggia gestita alla c@zzo di cane; annacquamento etnico (l'uomo bianco, che ha letteralmente edificato l'Europa, trattato da quei nemici dei propri simili come l'origine di tutti i mali), una guerra in Ucraina di cui non frega niente a nessuno e che ci ha messo contro un grande paese (la Russia) che in pochi tra la gente comune percepiscono come "nemico"; ideologia gender, soffocante politicamente corretto, la famiglia vista come castrante l'individuo, chimerici utopismi, malessere diffuso, l'attenzione per il "diverso" ed il "lontano" mentre ci si disinteressa di sapere se tutto questo sta bene al più prossimo, ovvero al cittadino che forma il popolo della nazione.
Non esiste niente di più volgare, antiestetico, spregevole, antiumano ed antistorico di questi regimi democraticisti conditi dalla salsa americanoide che producono solo rivoltante caos abbruttendo l'uomo al di sotto della bestia: se questo mondo (l'occidente americanoide) andasse in frantumi sarebbe solo una benedizione...anche se il tumore è talmente avanzato ormai, metastetizzato, che una completa palingenesi è impossibile...ma anche vederlo schiumare nella sua repellente fase agonica è per quelli che la pensano come me una soddisfazione.
Poi parlare di 'uomo bianco' riferito agli Europei e' riduttivo e significa cadere esattamente in questa trappola retorica, dove i bianchi sono tutti uguali e monolitici, idem i neri, idem gli arabi etc etc
Personalmente io non mi sento 'bianco' - bianco potrebbe esserlo un inglese, uno svedese, o anche un olandese. Io mi sento italiano e mediterraneo, e ti assicuro che la differenza c'è eccome
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
La cosa che mi fa piuà spavento e' vedere come questo tipo di propaganda attechisca anche in chi ha una cultura. La maggior parte delle cose che hai elencato sono fobie indotte e ingegnerizzate. Il fatto che si stia parlando di politiche identitarie, gender, immigrazione in concomitanza con la crisi economica che nasce del 2008 non e' un caso, mi sembra fossero stati anche postati dei grafici molto chiari in questo thread. Sono tutti paraventi, finti problemi fatti per attrarre consenso.
Poi parlare di 'uomo bianco' riferito agli Europei e' riduttivo e significa cadere esattamente in questa trappola retorica, dove i bianchi sono tutti uguali e monolitici, idem i neri, idem gli arabi etc etc
Personalmente io non mi sento 'bianco' - bianco potrebbe esserlo un inglese, uno svedese, o anche un olandese. Io mi sento italiano e mediterraneo, e ti assicuro che la differenza c'è eccome
Temi come quelli del gender, famiglia, etnia (il suo annacquamento) sono effettivamente inconsistenti (nessuno vieta a nessuno di essere etero, crearsi una famiglia e non è certo vedere persone di colore in una pubblicità a rovinare la qualità di un individuo), ma hanno peso da un punto di vista della psiche di massa. Parli di ingegnerizzazione, però a mio avviso nasce tutto da uno spaesamento che viene dal basso ed è intercettato in alto. Gruppi di persone che un tempo avevano poco o niente trovavano comunque un senso di orgoglio nell'appartenenza a quelle categorie, in contrapposizione ai "diversi". Oggi, la richiesta da parte dei diversi di essere considerati alla pari è percepita come una perdita di privilegio e quindi vissuta come qualcosa di profondamente negativo.
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Raga la gente non fa più figli e la cosa non cambierà.
Su questo è impossibile tornare indietro. Fattori culturali ed economici come ripeto da anni.
Se prima della crisi subprime c'erano serie speranze culturali/ possibilità economico perchè ci fosse un reverse trend (e infatti c'era, il TFR era salito a 1,5 nel 2007 dal minimo di 1,1 del 95 e i demoografi avevano previsto avrebbe ritoccato gli 1,9 entro il 2025-2030, prima della crisi) ora c'è stata proprio una pietra tombale.
Ps. che scompaia la ''r4zz4 bi4nc4'' in toto è impossibile, sia per numeri che statistiche che distribuzione. Certo è che siamo passati dal 35% della popolazione mondiale del 30 al 7% attuale.
Il futuro è Han (ho seri dubbi sui ''Pajeet''), questo è certoLast edited by LARRY SCOTT2; 25-10-2024, 12:01:23.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioCapisco le tue preoccupazioni, e devo ammettere che molte delle tue osservazioni toccano nervi scoperti della nostra società attuale. Vorrei affrontare insieme i punti che hai sollevato per approfondire la discussione e capire se ci sono soluzioni alternative che possano migliorare la situazione.
Partiamo dall'immigrazione, che descrivi come "selvaggia" e gestita male. Non c'è dubbio che le politiche migratorie degli ultimi anni siano state caotiche e spesso inefficaci. La gestione dei flussi migratori è una questione complessa, che richiede cooperazione internazionale e un equilibrio tra sicurezza, solidarietà e integrazione. Purtroppo, la mancanza di visione a lungo termine ha portato a soluzioni tampone, incapaci di affrontare le cause profonde dell'immigrazione, come conflitti, cambiamenti climatici e povertà. Detto questo, è importante ricordare che la migrazione ha anche portato benefici significativi: contribuisce a colmare il gap demografico e a sostenere settori economici cruciali. La vera sfida sta nel gestire meglio questo fenomeno, senza cadere nella retorica dell'annacquamento etnico o della paura del diverso.
Per quanto riguarda l'idea dell'"annacquamento etnico" e della marginalizzazione dell'uomo bianco, penso che dobbiamo essere cauti nell'attribuire problemi sociali a una specifica identità etnica. La storia europea è fatta di continue mescolanze e scambi culturali, e gran parte della nostra ricchezza deriva proprio dalla diversità. Non credo che ci sia un piano di distruzione culturale, quanto piuttosto una difficoltà delle istituzioni a rispondere alle esigenze di tutti, in un contesto in cui i cambiamenti sociali avvengono più velocemente di quanto il sistema riesca ad adattarsi. L'idea di proteggere una specifica identità etnica rischia di portare a esclusione e conflitto, piuttosto che a una vera soluzione dei problemi sociali.
Riguardo alla guerra in Ucraina, è vero che molte persone percepiscono questo conflitto come lontano, non rilevante per la propria vita quotidiana. Tuttavia, il conflitto ha delle implicazioni profonde sulla stabilità dell'Europa e sulla nostra sicurezza. Una Russia vittoriosa potrebbe legittimare ulteriori aggressioni e incoraggiare politiche autoritarie, non solo nei suoi confini, ma anche in altri paesi. Ciò che stiamo difendendo non è solo il territorio ucraino, ma anche i principi di sovranità nazionale e autodeterminazione che sono alla base della nostra sicurezza collettiva. So che questo può sembrare distante dalla vita di tutti i giorni, ma le conseguenze potrebbero colpirci tutti, sia a livello economico che politico.
Infine, l'ideologia del politicamente corretto e la tutela del diverso sono spesso viste come un'imposizione soffocante. Credo sia legittimo avere dubbi e critiche su come vengono affrontate queste tematiche, ma il punto di partenza dovrebbe essere sempre il rispetto per le persone. La lotta contro la discriminazione e per i diritti delle minoranze non è un attacco alla maggioranza, ma un modo per rendere la società più giusta e inclusiva. Quando parli di malessere diffuso, sono d'accordo che molte persone si sentano trascurate e abbandonate, ma la risposta non dovrebbe essere quella di tornare indietro e abbandonare i progressi fatti in termini di diritti civili, bensì quella di trovare un modo per far sì che questi progressi includano e migliorino la vita di tutti.
Non esiste una soluzione semplice e immediata ai problemi che affrontiamo. È naturale essere frustrati, ma credo che la risposta sia cercare di migliorare il sistema democratico, non distruggerlo. Le alternative autoritarie possono sembrare attraenti quando tutto sembra caotico, ma la storia ci insegna che quelle strade conducono quasi sempre a violenze e privazioni di libertà. Mi piacerebbe continuare questa conversazione con te, per capire insieme se ci sono soluzioni che possano rispondere meglio ai bisogni delle persone, senza dover abbandonare le libertà che ci permettono di discutere apertamente proprio come stiamo facendo ora.
Credo che il dialogo, anche partendo da posizioni diverse, possa portarci a trovare punti in comune e soluzioni migliori.
Nel subsahara sono passati dal non conoscere la ruota e cacciatori-raccoglitori (salvo alcune eccezioni), ad avere l'iPhone e postare su Reddit e guidare automobili nell'arco di 100-130 anniLast edited by LARRY SCOTT2; 25-10-2024, 12:01:51.
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Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
Io forse ho capito perchè!
In realtà al contrario di quello che si pensi di immigrazione ultimamente ne hanno, in Giappone.
I gruppi etnici maggiori? Cinesi, coreani, vietnamiti, brasiliani (questi ultimi per la maggioranza di antica origine giapponese), iraniani/persiani.Last edited by LARRY SCOTT2; 25-10-2024, 11:58:28.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
Secondo me bisognerebbe ragionare con una prospettiva minimo a 10 anni. Di sicuro la prima cosa che farebbe la Russia è destabilizzare i Balcani attraverso la Serbia e fare ulteriori pressioni in Transnistria. Noti bene che sono territori molto più ad Ovest dell'Ucraina...
Questo è un aspetto della guerra proxy attuale NATO-Est molto sottovalutato ma secondo me di primaria importanza.
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Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
Beh mica solo l'Europa è frutto di scambi culturali, praticamente tutto il Mondo, inclusi paesi isolazionisti.
Nel subsahara sono passati dal non conoscere la ruota e cacciatori-raccoglitori (salvo alcune eccezioni) ad avere l'iPhone e postare su Reddit e guidare automobili nell'arco di 100-130 anni
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
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Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
Si, e aggiungo anche quello che già stanno facendo con successo, ovvero destabilizzare ulteriormente il Subsahara per creare ulteriori loro risentimenti nei nostri confronti e altre ondate migratorie.
Questo è un aspetto della guerra proxy attuale NATO-Est molto sottovalutato ma secondo me di primaria importanza.
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
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Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
Si, e aggiungo anche quello che già stanno facendo con successo, ovvero destabilizzare ulteriormente il Subsahara per creare ulteriori loro risentimenti nei nostri confronti e altre ondate migratorie.
Questo è un aspetto della guerra proxy attuale NATO-Est molto sottovalutato ma secondo me di primaria importanza.
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
Larry, stai rispondendo a machinegpt (che comunque dice meno cazzate dell'originale)
Devo studiare.
... dopo il gigacraving ovviamente (rip RSDJ coi suoi 2kg e mezzo di Haagen Dasz a Rodi nell'agosto 2007 che gli costarono lavanda gastrica e quasi coma iperlgicemico)
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
Ho appena letto che il simpatico e tenerissimo orsacchiotto Russo ha creato dei campi di addestramento militare in Bosnia dove vengono istruiti i miliziani della Wagner
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