Originariamente Scritto da The_Shadow
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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
L'intelligence, se è vero quanto riportano, ha fatto una figura cacina.
Ci sono voci che sapesse pure Bibi.
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Mi chiedo:
mettiamo ipoteticamente (tutto da verificare, fantaipotizzo) che mezzo "piano" egiziano vada in porto.
Ok, liberazione corrispettiva di ostaggi fino a coprire tutti gli israeliani rapiti.
Cessate il fuoco graduale fino al totale.
Governo di tecnocrati.
Ma Hamas rimarrebbe nella striscia.
E più nutrita.
Gli israeliani dichiarano dall'inizio di volerla estirpare.
Se ciò sia fattibile o meno, boh.
Quella presenza non li disturberebbe?
Verrebbero meno a quello che hanno detto?
Il punto focale sono veramente gli ostaggi?
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza MessaggioMi chiedo:
mettiamo ipoteticamente (tutto da verificare, fantaipotizzo) che mezzo "piano" egiziano vada in porto.
Ok, liberazione corrispettiva di ostaggi fino a coprire tutti gli israeliani rapiti.
Cessate il fuoco graduale fino al totale.
Governo di tecnocrati.
Ma Hamas rimarrebbe nella striscia.
E più nutrita.
Gli israeliani dichiarano dall'inizio di volerla estirpare.
Se ciò sia fattibile o meno, boh.
Quella presenza non li disturberebbe?
Verrebbero meno a quello che hanno detto?
Il punto focale sono veramente gli ostaggi?
Israele ha anche la necessità di farla breve, in quanto ha bisogno di richiamare tanti riservisti dal fronte...non è la russia...
Al momento c'è tanta incertezza su quel fronte...troppa...
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggioterremoto e tsunami in oriente, come il capodanno di tanti anni fa
La Corea del Sud ha emesso un allarme tsunami in alcune zone del Mare Orientale in seguito ai forti terremoti in Giappone. Secondo la Kma lo tsunami potrebbe raggiungere la costa al largo della città orientale di Gangneung entro le 18:29 ora locale e la città sud-orientale di Pohang entro le 19:17. ...
L'allerta tsunami con conseguente evacuazione della popolazione in alcune zone è stata dichiarata sull'isola russa di Sakhalin, nella città di Vladivostok e nella vicina Nakhodka, nell'Oceano Pacifico settentrionale, in seguito ai terremoti che si sono verificati oggi sulla costa del Giappone centro-occidentale.]
(Ansa)
6 morti
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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[ I mediatori internazionali hanno continuato gli sforzi per una nuova pausa nei combattimenti. Una delegazione di Hamas dal Qatar è tornata al Cairo, dopo la visita di venerdì, per discutere un piano egiziano in tre fasi che propone cessate il fuoco rinnovabili, un rilascio scaglionato di ostaggi per i prigionieri palestinesi e, infine, la fine della guerra, hanno detto fonti vicine ad Hamas. I loro alleati della Jihad islamica hanno detto sabato che le fazioni palestinesi "stanno valutando" la proposta e daranno una risposta "entro pochi giorni".]
(Agi)Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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All’Ucraina mancano le munizioni: ecco perché
L’esercito di Kiev ha una necessità impellente: servono munizioni, milioni di pezzi di artiglieria per sostenere un’intensità di fuoco che in Europa non si vedeva dalla Seconda guerra mondiale
di Federico Fubini
Il 2024 metterà alla prova l’impegno dell’Unione europea a sostenere l’Ucraina su qualcosa di più concreto dei negoziati di adesione; qualcosa di più immediato, persino, della generica promessa di fornire aiuti per 50 miliardi di euro. Perché l’esercito di Kiev ha una necessità impellente: servono munizioni, milioni di pezzi di artiglieria per sostenere un’intensità di fuoco che in Europa non si vedeva dalla Seconda guerra mondiale e da allora si è ripetuta in pochissimi altri conflitti al mondo.
L’esercito ucraino sta consumando fra seimila e ottomila pezzi al giorno di artiglieria da 155 millimetri (15,5 centimetri) di diametro, quelli lanciati tipicamente da carri armati come i Leopard, da cannoni mobili come gli obici di fabbricazione europea, britannica o statunitense. Ognuno di quei proiettili ha un costo di fabbricazione medio di quattromila euro in Occidente e senza di essi la guerra di trincea lungo gli oltre mille chilometri del fronte, semplicemente, non è sostenibile. Ma, per una lunga serie di esitazioni, avarizie ed errori di calcolo, i governi europei sono sul punto di venir meno all’impegno di fornire a Kiev un milione di pezzi da 155 millimetri entro marzo prossimo.
Se n’è parlato di recente al Grand Continent Summit, l’evento grazie al quale la rivista di affari europei e politica internazionale ha riunito per qualche giorno in un hotel di Saint Vincent responsabili politici del continente, manager dell’industria della difesa e osservatori al massimo livello. Per sostenere la guerra, l’Ucraina ha bisogno di circa due milioni di pezzi di artiglieria l’anno a un costo di produzione in Occidente di circa otto miliardi di euro. Eppure la capacità produttiva statunitense dei proiettili da 155 millimetri, pur aumentata, non supera le 300 mila unità all’anno; e l’Unione europea ha fornito a Kiev negli ultimi nove mesi appena la metà del milione di colpi che si è impegnata da inviare entro marzo prossimo. Nel frattempo la Russia ha fortemente aumentato la sua capacità nell’industria di guerra riconvertendo i suoi impianti industriali con turni di 24 ore si sette giorni, anche perché dispone direttamente di materie prime a basso costo quali l’energia o l’acciaio. E la Corea del Nord ha venduto a Mosca una partita di artiglieria da 350 mila pezzi – una quantità superiore alla capacità produttiva di un anno degli Stati Uniti – suscitando domande sul ruolo della Cina nel fornire armi a Mosca dietro la copertura del regime di Pyongyang.
Il ritardo dell’Europa nella forniture sembra avere varie spiegazioni. La più sconcertante è nel fatto che, semplicemente, le imprese europee della difesa continuano a vendere la loro produzione di artiglieria verso Paesi terzi diversi dall’Ucraina. Da prima della guerra, vari grossi operatori dell’industria europea avevano già ordinativi preesistenti con l’Arabia Saudita, con gli Stati Uniti e altri committenti. E ora quelle forniture non vengono sospese, in modo da dare priorità all’Ucraina, perché i governi del continente non si offrono di coprire le penali a carico delle imprese in caso di mancato rispetto dei contratti. Nessuno sa con certezza quante munizioni defluiscano per questo fuori dall’Europa, ma si stima circa la metà di una capacità produttiva da un milione di pezzi da 155 millimetri all’anno.
«A questo punto della guerra, uno si aspetterebbe che il nostro impegno sia totale, ma non è così – dice il segretario generale del ministero degli Esteri estone Jonatan Vseviov –. Con una spesa pari allo 0,25% del Pil dell’Unione europea (350 miliardi di euro l’anno, ndr) potremmo dare all’Ucraina tutte le armi di cui ha bisogno. Stiamo aumentando gli investimenti e nel lungo periodo saremo forti, ma rischiamo di perdere la guerra in Ucraina prima di allora».
Di certo, dall’inizio della guerra, l’industria europea ha aumentato la produzione di artiglieria di circa il 30%. Ma per un’ulteriore crescita ormai servirebbero nuovi impianti e le imprese non investiranno per aprili fino a quando non avranno certezze sugli ordinativi per vari anni a venire, dopo il conflitto ucraino. Un nuovo stabilimento costa almeno 40 milioni di euro e rischia di restare inutilizzato non appena le armi taceranno nel Donbass. Osserva il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo: «Siamo pronti a far crescere la produzione istallando nuova capacità industriale, ma abbiamo bisogno di contratti pluriannuali. Non possiamo investire sul lungo termine, se non sappiamo come sarà». Eppure, mentre in Ucraina si sparano centinaia di migliaia di colpi alla settimana per sfondare il fronte, in Europa i governi dosano i bilanci con una cautela da alchimisti di un tempo che non c’è più.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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[Israele affonda un colpo strategico in Libano e attacca coi droni l'ufficio di Hamas alla periferia di Beirut uccidendo Saleh al-Arouri, il numero due dell'organizzazione, uomo chiave e anello di collegamento con Hezbollah, Iran e Turchia.
Un raid mirato, a sorpresa, in cui sono morti anche altri alti funzionari militari dei miliziani. Forse anche Kalil Al Hayya, pure lui membro del politburo di Hamas, secondo quanto riportano alcuni media anche se la notizia non trova riscontro altrove.
La morte di al Arouri rischia far dilagare il conflitto Israele-Libano, finora 'limitato' a scambi a fuoco lungo il confine con Hezbollah, con l'esercito israeliano che ha dichiarato la 'massima allerta', pronto 'a ogni evenienza'. Ma complica anche i già debolissimi tentativi diplomatici con il segretario di Stato americano Antony Blinken che avrebbe rinviato - annunciano fonti israeliane - il suo viaggio nella regione, previsto per questa settimana. E sembra destinato a bloccare i tentativi di negoziati per gli ostaggi: fonti diplomatiche arabe hanno fatto sapere, scrive Haartez, che "la situazione è cambiata" e i colloqui sono interrotti. "Ora non è più possibile alcun progresso", hanno riferito.]
(Ansa)
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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eheh prima progettano un attentato mostruoso....e poi ovviamente scappano in libano come figli di putt4na
tanto la reazione di israele se la prendono i civili, mica loro....
sono felice che sia morto come un caneLast edited by KURTANGLE; 03-01-2024, 14:31:19.Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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[L'Egitto ha ufficialmente informato Israele di aver congelato il suo ruolo di mediatore tra lo Stato ebraico e le fazioni palestinesi nei negoziati sugli ostaggi, dopo l'uccisione del numero 2 di Hamas, Saleh Al-Arouri. Lo riferiscono fonti egiziane alla tv israeliana Kan.]
(Ansa)Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Israele ha fatto benissimo a uccidere quel maiale.
Questo a prescindere da qualsivoglia giudizio si voglia esprimere su questa guerraOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Iran, strage sulla tomba di Soleimani. Nasrallah minaccia Israele
Un’esplosione tra la folla di pellegrini, poi un’altra mentre accorrevano i soccorsi. La città di Kerman, nel centro dell’Iran, ha subito il peggior attentato terroristico dei 40 anni di storia della Repubblica Islamica. I seguaci del generale Soleimani in visita alla sua tomba, nel quarto anniversario dell’attentato americano che l’ha ucciso, erano così accalcati, così numerosi, che la strage è impressionante. Almeno 95 le vittime, più del doppio i feriti. Nessuno ha rivendicato l’orrore. Incerta anche la dinamica.
Le fonti ufficiali di Teheran hanno parlato di una bomba in una valigia abbandonata lungo la via che conduce al cimitero, ma anche di un’automobile parcheggiata e poi di un secondo scoppio aggravato dalla presenza di bombole di gas. Il presidente Ebrahim Raisi ha assicurato che i «responsabili verranno identificati e puniti». Non ha però ancora puntato il dito contro nessuno. Sono stati i media locali e gli alleati yemeniti a collegare l’attentato alla guerra di Gaza e al «tentativo di America e Israele di destabilizzare l’Iran», protettore dei palestinesi. Il dipartimento di Stato americano ha negato ogni coinvolgimento aggiungendo anche che «non c’è ragione di credere che Israele possa aver avuto un ruolo». Cordoglio per le vittime iraniane da ogni parte del mondo.
Nel 2020 gli americani uccisero Soleimani con un drone all’aeroporto di Bagdad, proprio come gli israeliani hanno fatto martedì con un leader di Hamas in un appartamento a Beirut. Con il generale iraniano, Washington sperava di eliminare la rete di milizie sciite che Soleimani aveva messo insieme negli ultimi venti anni: dagli Houthi dello Yemen, ai libanesi di Hezbollah fino ai gruppi armati iracheni con derivazioni (meno organiche) verso il regime siriano e i palestinesi più estremisti incluso Hamas. Vista la coalizione che in vari modi sostiene i palestinesi di Gaza contro Israele, l’obbiettivo non è stato raggiunto.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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