Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

[Arturo Bandini]

eccoci. E' solo l'inizio

[Sean]

Oh poi sarà una mia impressione ma ti vedevo più cauto quando a lanciare operazioni militari erano i Russi

Non ho mai contestato le vittime civili fornite dagli ucraini mai in nessun post.

Quello che ho fatto è stato, in certi particolari accadimenti, prendere con beneficio di inventario alcune dichiarazioni o "evidenze" di parte. Cito a memoria: i famosi forni crematori mobili; l'attacco al teatro di Mariupol; la strage di Bucha; l'attentato al Nord Stream 2...adesso mi vengono in mente questi, cioè fatti specifici, che hanno suscitato grande clamore mediatico, usati dai media e dai politici occidentali in funzione anti russa, e che poi invece hanno mostrato di possedere ampie zone d'ombra.

Il caso di Gaza è completamente diverso, perchè alla fine sapere se attualmente la conta è ferma a 2000 o 1500 vittime civili non è importante: l'intento criminale emergerebbe anche se non ci fosse un solo morto, basta l'aver stretto in un assedio di fame e sete la Striscia; basta l'impedire di portare aiuti; basta l'enorme crisi umanitaria in atto (sta finendo l'acqua).

La Russia è uno stato in guerra con un altro stato...e tra l'altro ha anche permesso, durante gli assedi alle città, tregue per far uscire chi volesse uscire. Israele è uno stato in guerra con dei terroristi, e sta invece applicando a centinaia di migliaia di persone la dottrina della "colpa collettiva" (altro crimine). E' uno stato che si comporta da terrorista. E' uno stato terrorista.

[marcu9]

Un uomo ha aperto il fuoco nel centro di Bruxelles uccidendo due persone per poi darsi alla fuga. La polizia segue la pista del terrorismo islamico. Il responsabile dell’attacco, avvenuto intorno alle 19.15 vicino a place Sainctelette, avrebbe infatti urlato “Allah akbar”. Secondo i media belgi, le due vittime sono di nazionalità svedese. Questa sera all’Heysel si gioca la partita Belgio-Svezia e le due persone uccise indossavano una maglia della nazionale svedese. L’uomo avrebbe sparato con un’arma pesante nell'atrio di un edificio e poi contro due persone in un taxi.
Il presunto attentatore ha rivendicato la responsabilità dell’azione con un video sui social: "Sono Abdeslam Jilani, mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso tre svedesi ora”.

Il Belgio ha portato il livello di allerta a quattro, il massimo previsto, sinonimo di minaccia terroristica “grave e imminente”. È stata rafforzata anche la sicurezza attorno allo stadio.

#Bruxelles

[Barone Bizzio]

Sul fatto che li stia riducendo all fame e alla sete nulla da dire. Ma chiaramente è sulla seconda parte, sull'entità dei bombardamenti, che dobbiamo rimanere piu scettici. Da una parte e dall'altra, perchè anche il fatto che Israele abbia tagliato l'accesso al wifi non depone a loro favore.
Però a me preme sottolineare proprio come dei dati e numeri usciti da Gaza non ci si debba fidare. E la differenza tra diversi ordini di grandezza nei morti (decine, centinaia o migliaia) conta tantissimo a livello di percezione. Il link comunque l'ho postato sopra, leggilo: a me da davvero l'impressione di essere un pezzo di propaganda.
Prima leggevo di un tweet dove l'agenzia onu per i rifugiati in palestina (UNRWA) accusava Hamas di rubare carburante alle ambulanze. Tweet cancellato in 5 minuti. Questo per dare una idea di come sia, a Gaza, lo stato dei media e della comunicazione

[Sean]

La situazione a Gaza

(di Gianluca Mercuri) È evidente che la tragedia in corso a Gaza rischia di fomentare sempre di più gli animi, in Europa ma anzitutto, com’è ovvio, in Medio Oriente. È quello che domani Joe Biden dirà in persona agli israeliani: il presidente americano renderà omaggio al Paese scioccato dal massacro compiuto il 7 ottobre dai terroristi islamici palestinesi di Hamas e ribadirà il totale appoggio della superpotenza allo Stato ebraico. Ma proverà anche a spiegare, come ha detto domenica sera in un’intervista alla Cbs, che «l’occupazione di Gaza è un grosso errore».

Aiuti umanitari bloccati, ospedali verso la paralisi, migliaia di morti, centinaia di migliaia di sfollati.Sullo sfondo, il timore di un’espulsione di massa degli oltre due milioni di palestinesi di Gaza. All’undicesimo giorno di assedio, la situazione punto per punto.

• Ospedali senza elettricità. Il carburante dei generatori finirà oggi. Cosa vuol dire lo spiega Andrea Nicastro: «Un ospedale senza elettricità perde la scorta di sangue e medicinali salvavita, vede spegnersi i respiratori di chi è in coma, chiude le sale operatorie, le incubatrici diventano inutilizzabili, le pompe d’acqua o i desalinizzatori smettono di funzionare. Senza carburante, i morti si conteranno a centinaia in poche ore. Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sarebbe una “catastrofe” e il passo successivo “le epidemie”. Di chi sarebbe la responsabilità?».

• «La gente beve liquami. La ricerca di acqua e cibo da parte della popolazione è sempre più disperata, e «con i rubinetti a secco, molti bevono acqua sporca o piena di liquami, rischiando di diffondere malattie», dicono le agenzie Onu. «Gaza sta esaurendo l’acqua e Gaza sta esaurendo la vita», ha detto Philippe Lazzarini, il capo dell’Unrwa (l’agenzia che si occupa da decenni dei profughi palestinesi), chiedendo la rimozione dell’assedio: «Ne abbiamo bisogno adesso».

• Il valico bloccato. Si tratta di Rafah, l’unico controllato dall’Egitto: gli israeliani vorrebbero che fosse usato per fare uscire i palestinesi, farli defluire nel Sinai e, cominciano a pensare alcuni osservatori, non farli rientrare più. Gli egiziani, per ora, intendono aprirlo solo per far passare i convogli di aiuti — acqua, cibo, medicinali — ma fino a ieri il valico è rimasto chiuso e ognuno — Hamas, Egitto, Israele — ha negato che fosse sua responsabilità. Bloccati, per ora, anche i palestinesi più fortunati, quelli con passaporto americano o europeo.

• La guerra più letale. Lo è già, tra le tante combattute in questi anni nella Striscia di territorio palestinese lunga 42 chilometri, larga in media 9 e popolata da 2 milioni e 200 mila persone. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, almeno 2.778 persone sono state uccise e 9.700 ferite. Sono più di 1.400 gli israeliani, per la maggior parte civili, massacrati nell’assalto di Hamas del 7 ottobre.

• Gli ostaggi. Secondo l’esercito israeliano sono 199, secondo Hamas tra i 200 e i 250, compresi gli stranieri. Ventidue, secondo l’organizzazionee terroristica, sono morti nei raid israeliani. Ieri Hamas ha diffuso il primo video di una prigioniera, una israeliana di 21 anni, Masha Sham: «Mi sono gravemente ferita a una mano. Mi hanno portato in un ospedale qui a Gaza. Si sono presi cura di me, fornendomi farmaci. Chiedo solo di riportarmi a casa il più presto possibile, dalla mia famiglia: i miei genitori, i miei fratelli. Per favore fatemi uscire di qui il più velocemente possibile», ha detto la giovane.

• Oltre un milione di profughi. Gli attacchi aerei, la mancanza di cibo e acqua e l’ordine di evacuazione israeliano hanno indotto oltre un milione di persone, la metà della popolazione, a fuggire dalle loro case. Secondo l’Onu, il 60% di loro si trova nell’area di circa 14 chilometri a sud della zona di evacuazione. L’esercito sostiene di volere allontanare i civili per la loro sicurezza, in vista dell’invasione del nord della Striscia che sta preparando per distruggere le infrastrutture di Hamas e annientare i suoi membri.

• Biden in arrivo. La visita di domani del presidente Usa, prima in Israele e poi in Giordania, è stata annunciata nella notte italiana dal segretario di Stato Blinken che ieri, mentre era con il premier Netanyahu a Tel Aviv, è stato costretto dal suono delle sirene a rifugiarsi in un bunker per cinque minuti.

• Perché è importante. Perché Biden proverà a fermare un’escalation che gli Stati Uniti non vogliono: per molti motivi, non ultimo il fatto che le superpotenze rivali, Russia e Cina, stanno già approfittando della nuova crisi per far leva sull’argomento dell’«ipocrisia» e del «doppio standard» dell’America tra Ucraina e Medio Oriente.

• «A Big Mistake»Le parole di Biden alla Cbs Sono state nette: «L’occupazione israeliana di Gaza sarebbe un grande errore», ha detto il presidente, in quello che Il New York Times ha definito «il suo primo sforzo pubblico significativo per frenare l’alleato dopo l’attacco di Hamas». Biden si è detto convinto che «Israele rispetterà il diritto bellico» ma è evidente che teme il contrario, per le conseguenze che potrebbe avere in termini di estensione del conflitto. L’America da una parte assicura appoggio militare a Israele e ha mandato due portaerei per dissuadere gli sciiti libanesi di Hezbollah dall’attaccare a Nord, dall’altra prova a ricucire i rapporti con gli arabi con la spola di Blinken tra le loro capitali e Israele. Ma le difficoltà americane sono riassunte dal tweet sul «cessate il fuoco» che il segretario di Stato ha dovuto cancellare rapidamente nei giorni scorsi.

• Ma cosa vuole fare davvero Israele? È il grande interrogativo di questi giorni. Il suo ambasciatore all’Onu ha negato l’intenzione di occupare Gaza. Ma il timore sempre più diffuso è che quando il governo di Israele ha detto, subito dopo il massacro di sabato 7, che intende «cambiare la storia del Medio Oriente per i prossimi 50 anni», intendesse esattamente un cataclisma. Il New York Times suggerisce a Biden queste domande da porre a Netanyahu: «Una volta che Israele avrà rovesciato Hamas, chi governerà Gaza? Per quanto tempo Israele intende lasciare che la crisi umanitaria si sviluppi nel sud di Gaza? Israele ha intenzione di costruire insediamenti a Gaza? Israele rispetta i confini di Gaza?».

Lo storico Tom Segev, intervistato da Lorenzo Cremonesi, è stato esplicito: «Mi colpisce il fatto che Israele si dimostri pronto a sacrificare gli ostaggi pur di colpire Hamas. E l’espulsione di massa dei palestinesi è davvero nell’ideologia di questo governo: Netanyahu potrebbe tornare popolare».

CorSera

[M K K]

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/10/16/terrore-a-bruxelles-uccisi-2-svedesi.-sono-dellisis-_cbddb58a-fb8a-4396-8870-c0331559380c.html

[Sean]

La Striscia di Gaza resta chiusa: i profughi in coda al valico con l’Egitto

Israele e Hamas sostengono di aver acconsentito al passaggio di aiuti e palestinesi con doppia nazionalità, ma la tregua non c’è

All’undicesimo giorno di assedio (oggi) gli ospedali palestinesi nella Striscia di Gaza finiranno il carburante per i generatori. Un ospedale senza elettricità perde la scorta di sangue e medicinali salvavita, vede spegnersi i respiratori di chi è in coma, chiude le sale operatorie, le incubatrici diventano inutilizzabili, le pompe d’acqua o i desalinizzatori smettono di funzionare. Senza carburante, i morti si conteranno a centinaia in poche ore. Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sarebbe una «catastrofe» e il passo successivo «le epidemie».

Di chi sarebbe la responsabilità?

Non dell’Egitto disposto sia a far passare nella Striscia di Gaza gli aiuti umanitari, sia a far entrare i palestinesi con doppia nazionalità. Solo con passaporto (anche) americano ce ne sarebbero 253 con altri 153 loro familiari. Gli italiani una dozzina. Da giorni questa gente riceve sui telefonini sms dal dipartimento di Stato che li invita ad avvicinarsi al confine con l’Egitto per essere pronti appena sarà concordato un cessate-il-fuoco sulla dogana di Rafah. «Potrebbe essere un preavviso breve e il tempo per passare solo di poche ore» si legge sui messaggi. Che cosa fanno quindi queste centinaia di persone che sono le più fortunate tra i palestinesi perché hanno la speranza di lasciare l’assedio? Bivaccano nel raggio di 5/10 chilometri, pronti a mettersi in coda al confine. Qualcuno in automobile, altri senza riparo. Tra loro, come si dice in tutte le guerre che improvvisamente cancellano la parità dei sessi, anche donne, vecchi e bambini.

Israele sostiene di aver acconsentito al transito, Hamas pure. Ma nessuno ha concordato la tregua. Ieri su una pensilina pedonale del posto di dogana è esplosa una bomba. È il quarto raid su Rafah dopo quelli del 9 e del 10 che hanno lasciato ferite guardie di confine palestinesi ed egiziane. Una tv del Cairo ha parlato di gente che scappava urlando. Non è dato sapere se ci sono state vittime. Hamas accusa Israele, lo Stato ebraico non commenta. Deciso il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shukry: «Il governo israeliano non ha preso alcun provvedimento per aprire il valico di Rafah». «Non avranno elettricità, cibo, benzina, nulla» aveva promesso il ministro della Difesa israeliano. Sta mantenendo la parola.

Domenica il segretario di Stato americano Antony Blinken aveva annunciato lo sblocco, invece ancora ieri l’Onu constatava che «non ci sono passi avanti». Blinken ne ha parlato di nuovo ieri direttamente con il premier Benjamin Netanyahu. Il primo obiettivo israeliano resta la liberazione dei 199 israeliani catturati durante l’assalto di Hamas sabato 7 ottobre. Hamas sostiene di essere pronto a liberare gli ostaggi «non appena Israele fermerà l’aggressione contro il popolo palestinese» e che «a causa dei bombardamenti è impossibile dire quanti siano ancora vivi, ma sicuramente 22 di loro sono morti nei raid israeliani» assieme ai loro carcerieri.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità sono 300 mila i palestinesi con la necessità di lasciare l’assedio per ragioni mediche. L’Egitto si starebbe preparando. Ieri il ministro della Salute ha visitato alcuni ospedali del Sinai. Per l’Egitto sarebbe uno sforzo gigantesco, ma sempre inferiore a quello che gli viene più o meno implicitamente chiesto da molte parti: aprire Rafah ai 2 milioni di palestinesi della Striscia. Sarebbe l’esternalizzazione della questione palestinese. Israele conquisterebbe Gaza e nascerebbe un’altra enclave palestinese in territorio egiziano. Il Cairo farà di tutto per evitarlo.

CorSera

[Sean]

https://www.ansa.it/sito/notizie/mon...31559380c.html

La polizia belga non ha ancora catturato il terrorista ma lo ha identificato: si tratta di Abdeslam Lassoued, tunisino, 45 anni, residente nel quartiere di Schaerbeek con moglie e figlia, irregolare colpito da provvedimento di espulsione, entrato in Belgio nel 2019 dopo essere già stato condannato in Tunisia per terrorismo.

Repubblica

Tutto il mondo è paese. Valanghe di irregolari potenziali criminali e/o terroristi, che pure, anche se con decreti di espulsione pendenti sulle loro teste, restano in Europa.

In Italia i giudici poi li fanno ancora uscire dai centri di accoglienza, e quelli che escono poi si rendono "irreperibili". In Belgio a quanto pare non è molto diverso.

E' questa la politica "integrazionista" della UE, fatta sulla pelle di quei cittadini che poi finiscono ammazzati o derubati o stuprati o chissà cosa da questi irregolari, da questi criminali, da questi assassini che non dovrebbero stare dove stanno.

[KURTANGLE]

Tutto il mondo è paese. Valanghe di irregolari potenziali criminali e/o terroristi, che pure, anche se con decreti di espulsione pendenti sulle loro teste, restano in Europa.

questa è veramente una roba allucinante

[KURTANGLE]

questione Israele....l'opinione pubblica appeasementista sta montando un po' ovunque.
Per come la vedo io se vogliono entrare nella striscia devono muoversi a farlo e devono anche uscirne presto.
Credo che entro 10 max 15 giorni da oggi deve cessare tutto

[LARRY SCOTT2]

Non succederà proprio nulla se non qualche raid veloce.
Da che doveva essere la Pioggia di Meteore sull'Egitto ramesside o la distruzione di Sodoma e Gomorra con tanto di statue di sale nell'arco di 24 ore dagli attacchi di dieci giorni fa, siamo alla situazione ''ammorbidita attuale''.

Come realpolitik, gli USA premeranno per un quasi nulla di fatto perchè non possono distrarre i sottoposti/distrarsi dalla faccenda ''muh le armi all'Ucraina'' con un sostegno ad Israele che è il suo più grande alleato.

[LARRY SCOTT2]

''Due milioni e duecentomila'' nella Striscia. Vedo che Hamas ha imparato bene dai loro nemici/vicini l'arte di gonfiare i numeri di tragedie varie a fini propagandistici.

Sarebbe una densità peggiore di Kowloon City negli anni 80.

Stime reali danno la striscia con una popolazione oscillante in circa la metà.

Ciò non toglie il disastro umanitario eh, era solo per precisare.

[KURTANGLE]

Non succederà proprio nulla se non qualche raid veloce.
Da che doveva essere la Pioggia di Meteore sull'Egitto ramesside o la distruzione di Sodoma e Gomorra con tanto di statue di sale nell'arco di 24 ore dagli attacchi di dieci giorni fa, siamo alla situazione ''ammorbidita attuale''.

Come realpolitik, gli USA premeranno per un quasi nulla di fatto perchè non possono distrarre i sottoposti/distrarsi dalla faccenda ''muh le armi all'Ucraina'' con un sostegno ad Israele che è il suo più grande alleato.

senza un'azione bellica importante Bibi cadrà al 200%
mentre potrebbe salvarsi la vita (politica) solo reagendo con gran forza
staremo a vedere

Gli USA non solo non possono aprire un terzo fronte dopo quello caldo UKR e quello freddo a Taiwan, ma oltretutto, rispetto al passato devono "render conto" anche gli altri alleati nella zona....egitto, arabia saudita ecc.

[KURTANGLE]

''Due milioni e duecentomila'' nella Striscia. Vedo che Hamas ha imparato bene dai loro nemici/vicini l'arte di gonfiare i numeri di tragedie varie a fini propagandistici.

Sarebbe una densità peggiore di Kowloon City negli anni 80.

Stime reali danno la striscia con una popolazione oscillante in circa la metà.

Ciò non toglie il disastro umanitario eh, era solo per precisare.

i leader palestinesi sono maestri di propaganda e vittimismo eh
ricordiamo anche le finte foto di donne o bambini uccisi con tanto di succo di pomodoro utilizzato a mo' di sangue
(basta goglare)

ciò non toglie che un disastro umanitario c'è, e non potrebbe essere diversamente

[Ponno]

Prossime elezioni in Francia e Germania saranno una bellezza. Ieri su r/worldnews il vibe check è stato molto diverso da quello che mi sarei aspettato, nel senso che ancora più estremo di quello solito in subreddit così grandi.