Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Irrlicht
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    " Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha espresso il suo sostegno a un cessate il fuoco e all'avvio di colloqui di pace tra Ucraina e Russia prima della prevista controffensiva di Kiev. Lo riporta il media ungherese Telex. "Lanciare un'offensiva militare su larga scala in un Paese in cui la popolazione è una frazione di quella della parte avversaria significa provocare un bagno di sangue - ha detto Orban -. Dobbiamo fare tutto il possibile, anche prima della controffensiva, per convincere le parti della necessità di un cessate il fuoco e di colloqui di pace". Orban ha anche affermato che, finché sarà al potere, l'Ungheria non entrerà in guerra con la Russia.
    ...
    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di comprendere che l'Ucraina non può diventare membro della Nato mentre è ancora in guerra. Lo riporta la Cnn. "Comprendiamo che non diventeremo un membro della Nato, mentre la guerra è in corso. Non perché non lo vogliamo, ma perché è impossibile", ha detto in una conferenza stampa a Kiev. Il trattato dell'alleanza include l'articolo 5, una disposizione di difesa collettiva che impegna i membri a venire in aiuto di qualsiasi stato che sia sotto attacco, ricorda la Cnn."
    (Ansa)
    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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    • Irrlicht
      Bodyweb Senior
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      Partigiani russi, Mosca continua a bombardare Belgorod
      'Aperti corridoi umanitari per i residenti della regione russa'
      Il presidente ucraino al Wall Street Journal: 'Avremo successo ma molti soldati moriranno'. Parte l'ispezione nei rifugi anti-aerei, Kiev: 'Controllati più di 4.800, quasi 900 inagibili. Bombe russe sul Kherson, feriti 5 civili, tra cui 2 bambini. Il Gruppo Wagner potrebbe intervenire a difesa di Belgorod (ANSA)

      Gb, a Bakhmut cresce il ruolo dei paracadutisti russi
      Dopo il ritiro dei mercenari del Gruppo Wagner
      Cresce il ruolo dei paracadutisti russi nel settore di Bakhmut dopo il ritiro dei distaccamenti d'assalto del Gruppo Wagner nelle retrovie: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. (ANSA)
      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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      • Irrlicht
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        Stoltenberg vola da Erdogan per accelerare l'allargamento della Nato
        Il segretario generale della Nato è atteso da una visita di due giorni per ricordare ad Ankara che "in Svezia sono entrate in vigore le nuove leggi anti-terrorismo" 
        Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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        • Sean
          Csar
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          • In piedi tra le rovine
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          Presidenziali Usa, candidati deboli per il mondo libero ma i due partiti possono sostituirli?

          L'ultimo capitombolo di Joe Biden mette in luce il problema dell’età del presidente. Sul versante opposto c’è il vantaggio di Donald Trump nei sondaggi per le primarie. L’America in crisi di leadership

          In che stato è «il leader del mondo libero»? L’ultimo capitombolo di Joe Biden viene trattato con imbarazzo da parte di quei media che cercano di proteggerlo. Ma è chiaro che la salute psico-fisica del presidente sarà un terreno di attacco della destra in campagna elettorale. In America la trasparenza sulla salute dei leader è diventata un obbligo. L’autocensura ha dei limiti. Poi c’è il disastro Kamala Harris: la vice fa notizia soprattutto per le risate sgangherate con cui accompagna discorsi incomprensibili. La differenza di età non la rende più brillante del capo.

          Sul versante opposto c’è l’inquietante vantaggio di Donald Trump nei sondaggi in casa repubblicana. Ron DeSantis, malgrado i successi economici al governo della Florida, arranca dietro l’ex presidente, al quale buona parte della base repubblicana perdona l’orrore dell’assalto al Campidoglio. In quanto ai guai giudiziari, finché vengono da una magistratura politicizzata confermano per i seguaci di Trump la teoria della persecuzione.

          È un’America in crisi di leadership proprio quando la sua guida è essenziale per tenere unite e determinate le alleanze fra democrazie, in Occidente e in Oriente. Vladimir Putin e Xi Jinping godono di fronte alle immagini di Biden che inciampa e casca. Le speculazioni si allargano agli alleati. Dall’Europa al Giappone, ogni governo amico dell’America si chiede se nel gennaio 2025 alla Casa Bianca ci sarà un leader sano, valido, e fedele alle coalizioni fra democrazie.

          Un sussulto da parte dei due establishment democratico e repubblicano, per imprimere una svolta nelle candidature, sarebbe nell’interesse dell’America e del mondo. È ancora possibile?

          A sinistra per ora c’è una candidatura di disturbo: Robert Kennedy Jr (il figlio di Bob assassinato nel 1968), un ultrà dell’ambientalismo anti-vax, ripudiato dalla sua famiglia e dal partito; ma con un sorprendente 19% di consensi in alcuni sondaggi. Kennedy non ha chances ma una maggioranza dei democratici gradirebbe un’alternativa a Biden.

          A destra si sussurra di un piano di alcuni grandi finanziatori: affollare le candidature nelle primarie, ma con un accordo segreto di desistenza fra tutti i candidati anti-Trump in favore dell’unico che risulterà capace di battere The Donald . È il piano che mancò nel 2016. Resta da vedere se questo establishment repubblicano conti ancora o se Trump abbia completato la metamorfosi del Grand Old Party in una forza populista, anti-élite e anti-sistema. Infine c’è il movimento No Label («Nessuna etichetta») che lavora per una candidatura indipendente; nella storia degli Stati Uniti i terzi candidati hanno fatto perdere qualcuno ma non hanno mai vinto.

          Se non soffia un vento di panico a Washington, una spiegazione la trovate in una serie televisiva, The Diplomat. È la storia di un’ambasciatrice Usa a Londra, «allevata» per diventare la vice di un presidente anziano che perde colpi. Attorno al vecchio presidente si vede una squadra che lo dirige, lo guida, lo corregge, lo sostituisce. È la teoria del Deep State («Stato profondo»), depurata dalla dimensione complottista e paranoica che l’entourage di Trump dà all’espressione. È l’idea che l’America ha una «cupola» tecnocratica di altissimo livello: il National Security Council della Casa Bianca, il Pentagono, il dipartimento di Stato, l’intelligence, i think tank e i network informali con i giganti Big Tech. Questo è il vero governo, in parte è ufficiale, agisce secondo il dettato costituzionale, coinvolge alcune élite del Congresso; in parte agisce dietro le quinte e «commissaria» la democrazia.

          Si può essere rassicurati da questi elementi di solidità e continuità. Sarebbe più sano avere nuove generazioni che scendono in campo a servire il Paese. Qui si tocca un altro tasto dolente. Scuola e università sono zone di guerra tra ideologie, anziché il luogo dove si forma uno spirito civico. Solo il 38% degli americani oggi si dicono fieri di esserlo. Pochi sono motivati a servire un Paese che si considera un condensato di tutte le ingiustizie e le patologie della terra.

          CorSera
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • Sean
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            • In piedi tra le rovine
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            La guerra sta prendendo una piega preoccupante per l’Ucraina

            La caduta di Bakhmut è un evento militarmente minore ma scioccante per la resistenza e per il fronte interno del paese invaso. Kiev ha accettato la logica del conflitto di attrito che conviene a Mosca. Il tempo sembra giocare per l’invasore.

            Lucio Caracciolo - Limes

            La caduta di Bakhmut, poco importa se totale come proclama Mosca o semitotale come vuole Zelensky, è un evento militarmente minore ma scioccante per la resistenza e per il fronte interno ucraino. Migliaia di combattenti hanno dato la vita per impedire che su quel cumulo di macerie sventolasse la lugubre bandiera nera della Wagner. Erano mesi che il capo delle Forze armate ucraine, generale Zaluzhny, cercava inutilmente di convincere il suo presidente dell’urgenza di ripiegare in buon ordine da Bakhmut.

            [per abbonati:
            https://www.limesonline.com/rubrica/...kCnqkQ1mV86X_s]

            ...ma di noi
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            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • Sean
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              • In piedi tra le rovine
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              [...] Anche a Washington, così come nel quartier generale della Nato a Bruxelles, a Parigi, Roma o Berlino, in pochi credono che davvero i soldati di Zelensky potranno issare nuovamente la bandiera ucraina in Crimea o in tutto il Donbass. Anzi, esiste il rischio concreto che la tanto attesa rivincita militare si risolva in un mezzo fiasco. I russi potrebbero tenere il fronte o arretrare di poco. In qualche modo Zelensky allude a questo pericolo, quando chiede con insistenza di portare il più presto possibile l’Ucraina nell’Alleanza atlantica. Operazione impossibile nel breve periodo, se non altro perché il Trattato vieta l’ingresso nel club transatlantico di nazioni coinvolte in un conflitto.

              ...ma di noi
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              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • Sean
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                Mi pare si stia facendo strada, anche tra analisti filoccidentali e media spudoratamente piegati ad una sola linea narrativa, il tarlo del dubbio: l'Ucraina non vincerà mai, al massimo potrà pattare in uno stallo alla coreana...con una guerra che da calda diventerà a bassa intensità, dovendosi rassegnare a perdere Donbass, Crimea (e mare).

                Sì c'è l'incognita della più annunciata controffensiva della storia, la stanno tutti aspettando...vedremo se ci sarà e che risultati avrà...ma i russi nel frattempo hanno fortificato tutto il fronte, non è che si stanno girando i pollici.
                Last edited by Sean; 03-06-2023, 13:09:00.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Mi pare si stia facendo strada, anche tra analisti filoccidentali e media spudoratamente piegati ad una sola linea narrativa, il tarlo del dubbio: l'Ucraina non vincerà mai, al massimo potrà pattare in uno stallo alla coreana...con una guerra che da calda diventerà a bassa intensità, dovendosi rassegnare a perdere Donbass, Crimea (e mare).

                  Sì c'è l'incognita della più annunciata controffensiva della storia, la stanno tutti aspettando...vedremo se ci sarà e che risultati avrà...ma i russi nel frattempo hanno fortificato tutto il fronte, non è che si stanno girando i pollici.
                  Il mio punto di vista è che, tra i due contendenti, chi ha più interesse a mantenere un conflitto a bassa intensità sia la russia. L'ucraina ha la necessità che il mondo tenga i "fari accesi" sulla contesa. Se si abbassa l'intensità, potrebbe accadere quanto alcuni già hanno abbozzato: che chi è dalla sua parte si volti dall'altra parte, lo consideri un conflitto come tanti altri nel mondo, diminuisca l'invio di armi e le sanzioni. Questo sarebbe la fine per l'ucraina. Anche per questo, IMHO, kiew cerca il più possibile la "mediaticità" del conflitto. Ma, mentre la russia ha tempo, l'ucraina ne ha meno. Per questo, il rifiuto di ogni tentativo di mediazione potrebbe non essere la soluzione più saggia.
                  Last edited by Ospite; 03-06-2023, 14:07:04.

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                  • MarcoT
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                    Fa un sacco ridere quando i giornalisti parlano di piani segreti di non si sa quale forza suprema
                    Originariamente Scritto da Lorenzo993
                    non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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                    • zuse
                      Macumbico divinatore
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                      Intanto ad un anno e mezzo dalla guerra, a momenti in default economico ci andavano gli Usa

                      Pagliacci patetici

                      Europa vassalla
                      Russia scema
                      Ucraini ingrati


                      Originariamente Scritto da Sean
                      mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                      • marcu9
                        Bodyweb Advanced
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                        Zelensky: "L'Ucraina è pronta alla controffensiva"

                        "Non so quanto tempo ci vorrà. Ma lo faremo e siamo pronti", il presidente Zelensky in un'intervista al Wall Street Journal


                        "Non so quanto tempo ci vorrà, ma siamo pronti", il presidente Zelensky in un'intervista al Wall Street Journal


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                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        • Irrlicht
                          Bodyweb Senior
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                          "L'Ucraina è pronta a lanciare la sua attesa controffensiva: lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista al Wall Street Journal.

                          "Crediamo fermamente che avremo successo", ha commentato il leader ucraino da Odessa.

                          Zelensky ha riconosciuto la superiorità aerea russa e la mancanza di protezione da questa minaccia - ha sottolineato - significa che "un gran numero di soldati morirà" nell'operazione.

                          "Non so quanto tempo ci vorrà", ha dichiarato Zelensky. "Ad essere onesti, può andare in vari modi, completamente diversi. Ma la faremo e siamo pronti", ha sottolineato, aggiungendo che Kiev avrebbe voluto avere un maggior numero di armi dall'Occidente per la prossima campagna. Tuttavia, l'Ucraina è pronta a muoversi: "Vorremmo avere certe cose, ma non possiamo aspettare per mesi", ha detto. Il leader ha poi osservato che le forze di terra ucraine sono "più forti e più motivate" delle truppe russe, ma se l'Ucraina non sarà in grado di resistere alla Russia, "quell'animale, quella bestia svilupperà un gusto" per la conquista e andrà oltre, ha aggiunto riferendosi al presidente russo Vladimir Putin. Zelensky si è anche detto preoccupato che qualsiasi cambiamento nell'amministrazione americana possa influire sugli aiuti. "In una situazione come questa, quando c'è sostegno, si ha paura dei cambiamenti", ha detto. "E ad essere onesti, quando si parla di un cambio di amministrazione, mi sento come qualsiasi altra persona: si desidera un cambiamento in meglio, ma può anche accadere il contrario", ha aggiunto. Ma una preoccupazione più immediata per il presidente ucraino, scrive il Wall Street Journal, è quella di garantire un percorso chiaro verso l'adesione del Paese alla Nato al vertice che si terrà a luglio a Vilnius, in Lituania. "Se non riceveremo un segnale a Vilnius, credo che non abbia senso che l'Ucraina partecipi a questo vertice", ha dichiarato. "
                          (Ansa)
                          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                          • MarcoT
                            Banned
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                            Eh si ma fatela
                            Originariamente Scritto da Lorenzo993
                            non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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                            • The_machine
                              Bodyweb Senior
                              • Nov 2004
                              • 17696
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                              Che fretta avete?

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                              • Ponno
                                Socialista col Rolex
                                • Feb 2013
                                • 12902
                                • 570
                                • 363
                                • Holy See (Vatican City State) [VA]
                                • Send PM

                                Quindi era meglio trattare un anno fa sulla base di Crimea russa, Donbass magari stile Sudtirolo e UA stato cuscinetto.

                                Ma noi si era tutti putiniani a dirlo

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                                Originariamente Scritto da claudio96

                                sigpic
                                più o meno il triplo

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