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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
SEAN tvb ma è un paragone balordo...e lo sai.
peraltro parliamo di una situazione che dura dal 49.
Poi se tu mi dici.....ma a noi cosa kazz ce ne frega di taiwan?
Io sono anche d'accordo....
ma se è per questo a me personalmente non frega niente neanche del donbass delle guerre in africa ecc. ecc.
In concreto il paragone è balordo. Ufficialmente lo vedo corretto. Se da anni ormai, l'occidente ha deciso di non riconoscere Taiwan come stato autonomo non vedo con quale scusa puoi pensare di intervenire.
Taiwan è riconosciuto da 13 stati ed è fuori dalle nazioni unite da 50 anni. La Cina vuole Taiwan per il know how tecnologico non sapendo che appena sfondano i confini sarà stato gia tutto bruciato
E' fuori dall'Onu perchè l'Onu riconosce la Cina ovviamente, mica Taiwan. Nemmeno gli USA riconoscono Taiwan come stato autonomo...e allora perchè ne fanno un "protettorato", perchè tutto questo interesse pur sapendo che la Cina ha tutti i diritti di rivendicare la piena e completa sovranità su quell'isola?
Oltre alle questioni economiche, tecnologiche, preminenti sono quelle geopolitche: per il controllo di quell'area del Pacifico Taiwan è centrale. Avere Taiwan dalla tua vuol dire tenere puntato un coltello al fianco della Cina, non permetterle di attuarsi pienamente come potenza regionale.
La questione andrebbe risolta nel famoso tavolo tripartito tra Usa e Russia e Cina, dove le potenze decidono le rispettive zone di influenza e dunque di non interferenza reciproca, come accadde a Yalta. Gli americani però ormai non vogliono più nessun tavolo ripartito, perchè se lo vogliono prendere tutto: c'è tutta questa enorme e pericolosissima situazione sullo sfondo.
I cinesi lo hanno capito benissimo che li si vogliono castrare, umiliare, soffocare: per loro è questione di principio, di autorità, di esigenza strategica ed esistenziale, perchè non possono sentirsi limitati e minacciati da presso.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
È da tempo che sono uscite notizie mediatiche normalissime in altri periodi (vedi palloni spia, gru) con comunicati ufficiali di spionaggio, ecc.. ed è un continuo rimpallarsi di imbeccamenti.
In periodi non di "crisi" sarebbero venute fuori con la stessa forza? No, perché lo spionaggio esiste dall'alba dei tempi in maniera sicuramente più intelligente e queste sono c.azzate.
Da ambo le parti.
Vengono tirate fuori esclusivamente per attaccarsi a vicenda, perché sono consapevoli che il fuoco adesso si può accendere con nulla.
Sono "pretesti" per considerazioni posteriori.
Una specie di preparazione del terreno per l'ipotetico "worst case scenario".
Ora questa conferenza cinese è un punto fermo con parole nette.
L'America intanto continua ad essere convinta dei rifornimenti cinesi ai russi e lo dice ogni giorno. Posizione più che chiara da tempo, netta pure questa.
Il contrattacco ucraino a Bakhmut finisce in trappola
Questo video aiuta a comprendere le perplessità dei generali di Kiev sulla resistenza a oltranza di Bakhmut.
È l’epilogo di uno dei contrattacchi lanciati per rompere l’assedio. Nove cingolati da combattimento BMP-1 avanzano a nord della città in direzione di Berkhivka: ciascuno ha tre uomini d’equipaggio e può trasportare otto fanti. Si muovono compatti nella pianura, ma chi ha pianificato l’operazione ha commesso un grave errore: hanno davanti una barriera naturale che non sono in grado di superare. Il campo infatti è chiuso da un terrapieno con un bosco, troppo alto e troppo ripido per i vecchi cingolati d’epoca sovietica.
È una trappola, senza vie d’uscita. I mezzi ucraini allora si appostano a ridosso dell’ostacolo, puntando le torrette verso il nemico. I droni russi però li hanno avvistati e in un paio di minuti cominciano a piovere le cannonate. Un cingolato fa retromarcia e fugge a tutta velocità. Gli altri restano fermi sotto i proiettili: almeno quattro vengono distrutti.
Le immagini diffuse dalla propaganda di Mosca sono state analizzate e geolocalizzate. Testimoniano come i combattimenti siano diventati pesanti anche per le forze di Kiev, che stanno pagando un prezzo alto per una città priva di valore strategico: anche in caso di ritirata, gli ucraini hanno costruito nuove linee difensive che impedirebbero ogni vantaggio ai russi.
Ma la “fortezza Bakhmut” è diventata un simbolo, a cui il governo Zelensky non intende rinunciare.
...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Almeno un domani non si potrà dire che la Cina non avesse indicato fin da subito i punti di crisi e chi fosse l'aggressore, così se dovesse invadere Taiwan non ci si potrà raccontare la frottola che non si può stare "dalla parte dell'invasore".
Il delirio di onnipotenza e onnipresenza degli Stati Uniti vuol trascinare il mondo nel caos più completo, come se non bastasse il disastroso rivolgimento in atto in Ucraina, una anticamera di una possibile guerra totale.
Se in Europa a qualcuno è rimasto un pò di sale in zucca e un minimo di schiena dritta, faccia qualcosa presso il padrone, la smetta di scodinzolare e rammenti a quei barbari a stelle e strisce che se si accende una crisi con la Cina, l'Europa finirebbe col culo per terra in tempo zero.
Ma dove, in Europa ormai ogni volontà di potenza é stata venduta. Soldi facili per vecchi, non interessa niente altro. Zio Sam ha conquistato l'Europa ormai 70 anni fa e noi lo abbiamo accettato
Il contrattacco ucraino a Bakhmut finisce in trappola
Questo video aiuta a comprendere le perplessità dei generali di Kiev sulla resistenza a oltranza di Bakhmut.
È l’epilogo di uno dei contrattacchi lanciati per rompere l’assedio. Nove cingolati da combattimento BMP-1 avanzano a nord della città in direzione di Berkhivka: ciascuno ha tre uomini d’equipaggio e può trasportare otto fanti. Si muovono compatti nella pianura, ma chi ha pianificato l’operazione ha commesso un grave errore: hanno davanti una barriera naturale che non sono in grado di superare. Il campo infatti è chiuso da un terrapieno con un bosco, troppo alto e troppo ripido per i vecchi cingolati d’epoca sovietica.
È una trappola, senza vie d’uscita. I mezzi ucraini allora si appostano a ridosso dell’ostacolo, puntando le torrette verso il nemico. I droni russi però li hanno avvistati e in un paio di minuti cominciano a piovere le cannonate. Un cingolato fa retromarcia e fugge a tutta velocità. Gli altri restano fermi sotto i proiettili: almeno quattro vengono distrutti.
Le immagini diffuse dalla propaganda di Mosca sono state analizzate e geolocalizzate. Testimoniano come i combattimenti siano diventati pesanti anche per le forze di Kiev, che stanno pagando un prezzo alto per una città priva di valore strategico: anche in caso di ritirata, gli ucraini hanno costruito nuove linee difensive che impedirebbero ogni vantaggio ai russi.
Ma la “fortezza Bakhmut” è diventata un simbolo, a cui il governo Zelensky non intende rinunciare.
non si può giudicare un tentativo di contrattacco dal fatto che 4 carri sono stati lanciati in avanti a kazzo da un comandante rincojonito
che gli UKR stiano patendo perdite enormi si sapeva
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
" Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti ha sostenuto che gli Usa "fanno di tutto per continuare la guerra in Ucraina".
Ed ha poi aggiunto di prestare "grande attenzione" all'iniziativa di pace della Cina per l'Ucraina, precisando però che ora "non ci sono le condizioni perché la situazione si avvii su un percorso pacifico" e quindi Mosca cerca di raggiungere i suoi obiettivi "continuando l'operazione militare". "
(Ansa)
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenziobrucerà la campagna come i falò la sera."
Il Nyt: 'Nulla fa pensare che Zelensky sia coinvolto'. Media tedeschi per 'pista ucraina'. Il governo di Kiev evacua i bambini da Bakhmut. Secondo l'Isw le forze russe controllano il 40% della città. Identificato il soldato ucciso nel videoshock (ANSA)
L'americano medio della Florida cosa ne pensa di sta situazione? Con che toni se ne parla sui media ?
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Lo assicura il neoministro degli Esteri Qin. Il Cremlino accusa gli Stati Uniti di fare "di tutto per continuare la guerra in Ucraina e assicura che 'non ci sono le condizioni perché la situazione si avvii su un percorso pacifico' (ANSA)
New York Times: "Un gruppo pro-ucraino all'origine del sabotaggio del Nord Stream"
Sarebbe stato un gruppo pro-ucraino, secondo le fonti di intelligence citate dal New York Times, ad avere ordito il sabotaggio del gasdotto Nord Stream. È quanto si legge sul quotidiano Usa che cita un "nuovo rapporto di intelligence".
Il nuovo rapporto, secondo il Nyt, è la "prima pista significativa sui responsabili dell'attacco ai gasdotti Nord Stream" sui quali viaggia il gas naturale dalla Russia al Nord Europa, avvenuto l'anno scorso. I funzionari statunitensi citati dal giornale hanno dichiarato di non avere alcuna prova che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky o i suoi principali luogotenenti fossero coinvolti nell'operazione, o che gli autori agissero sotto la direzione di funzionari del governo ucraino. L'attacco ai gasdotti naturali che collegano la Russia all'Europa ha alimentato le speculazioni sulle responsabilità: da Mosca a Kiev, da Londra a Washington si sono rimbalzate le ipotesi, ma quello dei sabotaggi al gasdotto è rimasto uno dei più importanti misteri irrisolti della guerra della Russia in Ucraina.
L'Ucraina e i suoi alleati sono considerati in questo rapporto come i potenziali attentatori più verosimili. Da anni si oppongono al progetto, definendolo una minaccia per la sicurezza nazionale perchè permetterebbe alla Russia di vendere più facilmente gas all'Europa. I funzionari del governo ucraino e dell'intelligence militare affermano di non aver avuto alcun ruolo nell'attacco e di non sapere chi lo abbia compiuto.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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