Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • KURTANGLE
    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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    • Borgo D'io
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    Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
    Sdrammatiziamo un po' questo scenario da Guerra Fredda con un po' di humor:

    nel nuovo set di Magic dedicato a LotR, Aragorn è stato rappresentato come ''afroamericano''



    https://epicstream.com/article/wizar...ddle-earth-set

    "cada vez que se folla tu mujer
    le hace ver las estrellas"

    Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
    Con il loro condottiero possono

    per essere nano è nano

    Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
    ma non ce la faranno mai a riprendere tutto , è utopia
    se il tuo alleato continua a inviarti armi sempre più numerosi e potenti vale la pena di provarci
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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    • KURTANGLE
      Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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      • Borgo D'io
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      io non so come si faccia a biasimare zelensky davvero
      è la NATO che andrebbe biasimata
      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


      grazie.




      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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      • Sean
        Csar
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        • In piedi tra le rovine
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        Zelensky caccia il generale che guida le truppe nel Donbass

        Il comandante della task force dell’Est rimosso con uno scarno comunicato. Pesano le perdite a Bakhmut. Il presidente ucraino: "Situazione sempre più complicata"

        Una notizia enorme che in Ucraina non fa rumore. Il presidente Zelensky ha appena cacciato il generale Eduard Mykhailovych Moskalyov, non esattamente uno qualunque. Si tratta infatti del comandante della task force dell'Est, ossia il gruppo speciale congiunto composto da membri dell'Esercito, della Marina e dell'Aviazione che opera nel Donbass. È un ufficiale con ottimi rapporti con i generali della Nato e uno dei collaboratori di Valerij Zaluznyj, il comandante in capo delle forze armate ucraine che sin dal primo giorno ha organizzato, e sta continuando a organizzare, la difesa del Paese aggredito da Putin.

        Il comandante Eduard Mykhailovych Moskalyov rimosso con uno scarno comunicato. Pesano le perdite sul fronte orientale e in particolare a Bakhmut. Il presi…
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • Sghebs
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          • Jan 2021
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          A me di questa guerra non convince nulla. Che problemi ha Putin a bombardare il Palazzo? Che gioco sta giocando? A me puzza un po' tutto. Qualcuno sta gettando ami e spera qualcuno abbocchi
          Originariamente Scritto da fedeita
          ma se io applicassi una pressione costante sul mio sterno sporgente, tipo con una cintura, riuscirei a rimodellare la cassa toracica e ad espanderla lateralmente?

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          • Sean
            Csar
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            • In piedi tra le rovine
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            «Modello coreano» per l’Ucraina: gli Usa valutano se congelare la guerra

            Anche in Corea c’era un invasore: la guerra si concluse senza un trattato di pace . Seul è poi passata da una dittatura di destra a una liberaldemocrazia, è stata un modello di riforme politiche. E il suo Pil ora ha superato quello italiano

            di Federico Rampini

            Non è una soluzione ottimale, lascerebbe aperti molti problemi, oltre a rappresentare uno strappo doloroso ai principi morali e giuridici della comunità internazionale. Ma si fa strada in America un’ipotesi di «congelamento» della guerra in Ucraina, all’insegna del «meno peggio» (se l’alternativa è continuare i combattimenti a tempo indefinito).

            Il precedente più citato è quello della guerra di Corea 1950-53, tuttora irrisolta
            visto che non esiste un trattato di pace tra i belligeranti. Quel cessate il fuoco di settant’anni fa però ha consentito alla Corea del Sud di “vincere la pace”, diventando uno dei paesi più progrediti e benestanti al mondo. «Dopo un anno di feroci combattimenti, molte migliaia di vittime, infrastrutture civili distrutte ed enormi altri danni, la guerra è in uno stallo. Nessuna delle parti accetta un negoziato. Sul campo di battaglia gli eserciti stremati si contendono piccole strisce di territorio a dei prezzi terribili. Incombe la minaccia di una escalation nucleare». Così comincia un’analisi sul New York Times di oggi a firma di Sergey Radchenko, docente di relazioni internazionali alla Johns Hopkins School of Advanced International Studies. L’effetto a sorpresa arriva subito dopo questo primo paragrafo: non si riferisce all’Ucraina di oggi bensì descrive la situazione in Corea nel 1951.

            Radchenko non è il primo a usare questo gioco delle analogie e in passato anch’io ho scritto sul “modello coreano”. Che non è certo esemplare: la Corea del Nord rimane una dittatura feroce, un regime del terrore dove la monarchia rossa dei Kim sottopone il suo popolo ad abusi, privazioni e sofferenze enormi. Inoltre Pyongyang è una minaccia per il mondo intero, a cominciare dai suoi vicini (Corea del Sud e Giappone) che sottopone a lanci missilistici, mentre persegue il suo programma di armamento nucleare. Però è un modello del “meno peggio”, visto che in settant’anni una nuova guerra lì non c’è stata, e a Seul è fiorita una delle economie più avanzate del pianeta nonché una democrazia rispettosa dei diritti umani.

            Radchenko ricorda il contesto del 1950-53. Anche in quel caso tutto ebbe inizio con una brutale aggressione, l’invasione della Corea del Sud voluta dal dittatore nordcoreano Kim Il-Song (il nonno dell’attuale despota, Kim Jong-Un). Fu decisivo il via libera dato dal leader sovietico Josif Stalin, che a sua volta si garantì l’appoggio del fondatore della Repubblica Popolare cinese, Mao Zedong. L’Unione sovietica forniva il grosso degli armamenti, ma la Cina comunista fece molto di più, mobilitando in appoggio ai nordcoreani fino a un milione di “volontari”, in realtà soldati del suo Esercito Popolare di Liberazione. In quel caso non ci fu una guerra per procura ma un conflitto diretto, l’unico (finora) nella storia ad aver opposto cinesi e americani. A evocare l’uso dell’arma nucleare fu soprattutto il comandante delle forze americane, generale Douglas MacArthur, ma fu sonoramente sconfessato e licenziato dal suo presidente, il democratico Harry Truman. A parte il tabù del nucleare, al generale MacArthur veniva anche addebitato un errore strategico, l’illusione di poter liberare anche la Corea del Nord, dopo aver ricacciato l’invasore oltre il confine del 38esimo parallelo.

            Anche in Corea era chiaro che vi era un aggressore e un aggredito. L’Onu condannò all’unanimità l’invasione del Sud. Gli americani vennero chiamati in soccorso da Seul ma non da soli, accanto alle loro truppe intervenne un corpo multinazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite. Una fine giusta di quel conflitto avrebbe dovuto infliggere dure sanzioni ai colpevoli. Ma prevalse in Occidente la stanchezza, in particolare fra gli americani che erano freschi reduci della seconda guerra mondiale. Le forze del blocco comunista sembravano disposte a combattere a oltranza, fino a che morì Stalin e la nuova leadership sovietica nel 1953 cambiò atteggiamento. La frontiera tra le due Coree fu ristabilita dov’era stata fissata dopo la seconda guerra mondiale, lungo il 38esimo parallelo. Né la Corea del Nord, né la Cina né l’Urss pagarono per l’aggressione criminale di cui erano colpevoli.

            Non ci fu alcun trattato di pace e il confine coreano rimane una zona ad altissima tensione, dove un conflitto potrebbe riesplodere in qualsiasi momento. Però in questi settant’anni la Corea del Sud ha operato due transizioni che hanno del miracoloso (per lo meno se viste alla luce della situazione nel 1953). Seul è passata da una dittatura di destra a una liberaldemocrazia, è stata un modello di riforme politiche. Al tempo stesso è passata dall’essere un paese poverissimo – negli anni Cinquanta era meno sviluppata di molte nazioni del Nordafrica o del Medio Oriente – al rango di superpotenza tecnologica. Due anni fa ha superato il Pil dell’Italia, pur avendo una popolazione più piccola (solo 51 milioni di abitanti). È un laboratorio di modernità per tanti aspetti fra cui la qualità dell’istruzione, che vede i suoi licei ai primissimi posti nelle classifiche internazionali PISA. La Corea del Sud è diventata perfino un’esportatrice di soft power, con la sua creatività culturale che spazia dal cinema alla musica K-Pop alla letteratura. Non si può replicare altrove un contesto storico ovviamente irripetibile.

            Però, tra chi riflette su come uscire dallo stallo attuale in Ucraina, il precedente coreano serve a ricordare che a volte la storia costringe ad accontentarsi del “meno peggio”. Tanto più se l’Occidente dovesse convincersi che una vittoria dell’Ucraina è impossibile. La voglia di voltare pagina nei nostri paesi non è giustificata dai sacrifici che abbiamo fatto: sono stati molto inferiori a quel che si temeva. Un anno fa l’Occidente cominciava a varare le prime sanzioni contro la Russia, che furono accompagnate da previsioni iper-allarmiste sui danni che ci saremmo auto-inflitti. Inverno al gelo! Maxi-recessione! Penurie alimentari! Milioni di profughi dall’emisfero Sud! Nessuno di quegli scenari apocalittici si è realizzato. Anche il costo dei nostri aiuti all’Ucraina rimane limitato (0,2% del Pil per gli Stati Uniti, la nazione che sta facendo di più) ed è una frazione di quel che abbiamo speso per proteggere noi stessi dal caro-energia.

            La guerra in Corea costò 13 volte di più al contribuente americano, senza contare i 34.000 soldati americani morti su quel fronte. Però i sondaggi indicano ovunque la stessa tendenza, dagli Usa all’Italia: una progressiva erosione dei consensi verso gli aiuti a Kiev. Per quanto riguarda gli Stati Uniti mi riferisco per esempio all’ultimo sondaggio Associated Press-Norc Center: mentre nel maggio 2022 il 60% degli americani intervistati si diceva favorevole all’invio di armi all’Ucraina, nove mesi dopo questa percentuale è scesa al 48%, pur rimanendo la maggioranza relativa (i contrari sono il 29%). I consensi sono più bassi sugli aiuti economici, forse una conseguenza della pubblicità data ai casi di corruzione per i quali Zelensky ha licenziato alcuni ministri. L’opinione pubblica americana, su questo come su quasi ogni altro tema, è divisa per simpatie di partito: l’appoggio all’Ucraina ha numeri maggiori tra i democratici, inferiori tra i repubblicani. Non vacilla per adesso il consenso bipartisan al Congresso, dove i repubblicani si limitano a chiedere maggiori controlli sul modo in cui gli aiuti vengono spesi. Però il tema dell’Ucraina tornerà in gioco durante la battaglia per la nomination repubblicana, visto che Donald Trump contesta tutto ciò che Joe Biden sta facendo (anche) in questo campo. Giusta o sbagliata, la stanchezza delle opinioni pubbliche condizionerà alcuni governi.

            Il “modello coreano” tornerà ad essere discusso, con tutti gli svantaggi che comporta: primo fra questi va ricordata la dimensione dell’aggressore; ben più della Corea del Nord, infatti, la Russia potrebbe usare un cessate-il-fuoco per riarmarsi, ricostituire i suoi arsenali, e preparare nuovi attacchi. In questo senso è interessante uno scenario evocato pochi giorni fa sul Wall Street Journal E’ la possibilità che le tre maggiori potenze europee (Regno Unito, Francia e Germania) offrano delle formali garanzie di sicurezza all’Ucraina: promesse vincolanti di intervenire in sua difesa, forse sotto forma di trattati. Queste garanzie potrebbero fare da “ponte” in attesa di un ingresso di Kiev nella Nato, che non può avvenire in tempi brevi.

            CorSera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • M K K
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              L'avevo già previsto io da tempo....
              Comunque spianerebbe la strada a una nuova guerra fredda...con la differenza che la Russia potrebbe contare sulla Cina.
              Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
              Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
              Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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              • Testa
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                Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
                L'avevo già previsto io da tempo....
                Comunque spianerebbe la strada a una nuova guerra fredda...con la differenza che la Russia potrebbe contare sulla Cina.
                se oh ma chi sei
                Naturalissimo

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                • Sean
                  Csar
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                  Una soluzione coreana si potrebbe ottenere solo se l'occidente decidesse che la guerra si sta prolungando all'infinito e non ha più senso (per motivi economici, politici, di consenso) foraggiarla...perchè di fatto una soluzione coreana in Ucraina vorrebbe dire la vittoria della Russia, visto che Putin otterrebbe la Novorossiya, cioè le terre ricche del Donbass, tutta la fascia costiera fino quasi ad Odessa, la Crimea di fatto...e all'Ucraina resterebbero le zone rurali interne, l'unico sbocco al mare dato da Odessa e militarmente controllato dai russi, lo smembramento del territorio nazionale, un paese in macerie.

                  Il ruolo della Corea del Sud a questo punto sarebbe ribaltato sulla parte russa che è la più ricca e quella con più possibilità di commercio, avendo le rotte marine libere.

                  Ad oggi non è una soluzione che gli ucraini possono accettare su carta, cioè figliata da una pianificazione. Solo se se quello sbocco si impone da sì, come frutto della guerra, potrà essere accettato in quanto "male" necessario (visto che, come nel caso della guerra di Corea, le alternative non esistono).
                  ...ma di noi
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                  • The_machine
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Una soluzione coreana si potrebbe ottenere solo se l'occidente decidesse che la guerra si sta prolungando all'infinito e non ha più senso (per motivi economici, politici, di consenso) foraggiarla...perchè di fatto una soluzione coreana in Ucraina vorrebbe dire la vittoria della Russia, visto che Putin otterrebbe la Novorossiya, cioè le terre ricche del Donbass, tutta la fascia costiera fino quasi ad Odessa, la Crimea di fatto...e all'Ucraina resterebbero le zone rurali interne, l'unico sbocco al mare dato da Odessa e militarmente controllato dai russi, lo smembramento del territorio nazionale, un paese in macerie.

                    Il ruolo della Corea del Sud a questo punto sarebbe ribaltato sulla parte russa che è la più ricca e quella con più possibilità di commercio, avendo le rotte marine libere.
                    Più probabile secondo me che si verifichi l'esatto opposto, nel giro di qualche anno gente che dal Dombass russo scappa verso l'Ucraina occidentale.

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                    • miketyson
                      Bodyweb Senior
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                      • Send PM

                      Secondo gli studi del servizio geologico ucraino, giacimenti di litio dal grandissimo potenziale sono stati individuati attorno alla zona di Mariupol, la città portuale del Donbass dilaniata dai bombardamenti russi.


                      ci potrebbe essere correlazione con tutto ciò?20.000 concessioni minerarie del valore di 1miliardo anno l'una?
                      Alboreto is nothing

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                      • Sean
                        Csar
                        • Sep 2007
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                        Originariamente Scritto da miketyson Visualizza Messaggio
                        https://www.renewablematter.eu/artic...zone-di-guerra

                        ci potrebbe essere correlazione con tutto ciò?20.000 concessioni minerarie del valore di 1miliardo anno l'una?
                        Quella economica non è stata la prima causa della guerra ma certo ogni guerra ha anche motivazioni economiche, in fondo si conquistano terre, mari...e quindi ricchezza.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                        • germanomosconi
                          Bodyweb Senior
                          • Jan 2007
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                          • pordenone
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                          Originariamente Scritto da miketyson Visualizza Messaggio
                          https://www.renewablematter.eu/artic...zone-di-guerra

                          ci potrebbe essere correlazione con tutto ciò?20.000 concessioni minerarie del valore di 1miliardo anno l'una?
                          Ma infatti non è una terra del ***** come detto qua su BW da più di qualcuno
                          Originariamente Scritto da Marco pl
                          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          IO? Mai masturbato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          Io sono drogato..

                          Commenta

                          • LARRY SCOTT2
                            Bodyweb Senior
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                            Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                            Con il loro condottiero possono


                            Paragone menagramo, visto che il Bonaparte in Russia finì abbastanza male

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                            • Irrlicht
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                              • Aug 2021
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                              "L'agenzia statale russa Ria Novosti, citando i servizi d'emergenza della città, aveva scritto che lo spazio aereo su San Pietroburgo era stato chiuso a causa di un oggetto volante non identificato.

                              Le forze russe del distretto aereo occidentale, di cui fa parte San Pietroburgo, hanno compiuto oggi un'esercitazione, facendo alzare in volo i caccia per identificare e intercettare un obiettivo fittizio.

                              Lo annuncia il ministero della Difesa, citato dalle agenzie russe. Dovrebbe essere questo il motivo della chiusura dello spazio aereo, poi riaperto, su San Pietroburgo, anche se il ministero non lo chiarisce"
                              (Ansa)
                              Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                                "Drone precipita a 100 chilometri da Mosca
                                Un drone "è precipitato" vicino a Kolomna. Secondo il governatore, il drone doveva "probabilmente" compiere un attacco a una infrastruttura civile...

                                In Russia esplosioni nella notte, a fuoco una raffineria di Rosneft
                                Le autorità locali hanno confermato sul social network VK che c'è stata un'esplosione nella raffineria, aggiungendo che non c'è "alcun motivo di preoccupazione". Secondo l'agenzia di stampa RIA Novosti, un drone sarebbe stato avvistato sull'area prima dell'incendio...

                                Il ministero della Difesa russo ha detto che due droni ucraini sono stati neutralizzati la notte scorsa dai sistemi di difesa elettronica mentre erano diretti contro infrastrutture civili nella regione di Krasnodar, sul Mar Nero"
                                (Ansa)
                                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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