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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza MessaggioScusate l'ignoranza, ma in che senso l'hanno fatto tutti? Ci saranno pure in russia i malgioglio e gli infermi.
Il servizio militare è obbligatorio. Lo fai appena concluse le superiori (non so come funzioni per chi si ferma prima, andrà anche a fasce d'età) oppure puoi avere una deroga se sei iscritto all'università, ma una volta finita devi servire (con qualche libertà in più immagino. Del tipo che se sei un ingegnere farai magari una prima parte in comune poi per il restante farai parte del genio militare o simili)
Quindi dire che verranno chiamati quelli che hanno fatto il servizio militare significa, di base, tutti i maschi russi sani che hanno potuto farlo.
Poi ce ne sono altri che hanno falsificato documenti vari (ci sono servizi anche per quello eh eh jpp) e risulta che l'hanno fatto senza nemmeno esserci andati. Ma in teoria verranno chiamati lo stesso (senza magari avere mai provato a sparare in vita loro).
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza MessaggioTutti quelli sani ed idonei.
Il servizio militare è obbligatorio. Lo fai appena concluse le superiori (non so come funzioni per chi si ferma prima, andrà anche a fasce d'età) oppure puoi avere una deroga se sei iscritto all'università, ma una volta finita devi servire (con qualche libertà in più immagino. Del tipo che se sei un ingegnere farai magari una prima parte in comune poi per il restante farai parte del genio militare o simili)
Quindi dire che verranno chiamati quelli che hanno fatto il servizio militare significa, di base, tutti i maschi russi sani che hanno potuto farlo.
Poi ce ne sono altri che hanno falsificato documenti vari (ci sono servizi anche per quello eh eh jpp) e risulta che l'hanno fatto senza nemmeno esserci andati. Ma in teoria verranno chiamati lo stesso (senza magari avere mai provato a sparare in vita loro).
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L’ex consigliere di Putin: «Qui in Russia c’è malessere. Chi vuole morire per Kherson?»
Per Gleb Pavlovskij il tabù della mobilitazione è stato infranto: «Ci saranno altre chiamate, ma lo zar non è più forte»
«Cosa vuole che importi, se la mobilitazione sarà parziale o generale. Quando si improvvisa, non ci sono limiti né confini». A ogni frase, una dotta citazione. Dalla sua casa di Mosca, Gleb Pavlovskij esercita il ruolo di grillo parlante, forte di una immunità implicita che gli deriva dal suo passato di dissidente perseguitato dall’Urss, papà del web russo, consigliere personale di Putin dal 1996 al 2011. «È del tutto evidente che appena sarà chiaro che le nuove reclute sono insufficienti oppure vengono impiegate male, ci saranno altre chiamate. Ormai il tabù è stato infranto».
Una mossa del genere solo per reclutare soldati?
«Anche tappare i buchi al fronte in una guerra è importante. Forse, è un modo per ridurre le ostilità e creare uno stallo. Il ridimensionamento delle azioni belliche spesso richiede un supplemento di forze umane. Al momento, è una concessione alle pressioni della lobby militare».
Cosa può succedere in Russia?
«La smobilitazione della nostra società, il suo distacco dalla politica e la convinzione di non contare nulla, sono un pilastro dell’attuale potere, che Putin non ha intenzione di far crollare. Per questo si tratta di una mobilitazione fatta in modo tale da permettere a molti di eluderla».
Finalmente emergerà il dissenso?
«I russi hanno smesso di essere cittadini nel senso lato della parola, ma non intendono certo andare in trincea. Già da febbraio è in atto una protesta strisciante, che nella sua forma più semplice e incisiva si chiama emigrazione. Anche questo è un fattore politico reale. Ora c’è un secondo flusso. Persone che si radicalizzeranno contro la loro patria, e non torneranno più».
Qual è il nuovo pericolo per Putin?
«L’irritazione e la frustrazione crescenti nelle famiglie. Gli avversari principali della mobilitazione sono le donne. Da loro passa la linea di scissione tra il potere e l’elettorato a lui più leale. Come si manifesterà la frattura, non lo so».
Lo zar sta perdendo consenso?
«Oggi il suo potere non si presenta forte. Lui ha smesso di apparire capace di risolvere qualunque problema. Una volta, ai funerali di Boris Nemtsov, fu lui a parlare della nostra tendenza a crearci da soli delle difficoltà».
È la sua posizione attuale?
«Alla fine del 2021 il sistema Russia era, come si dice dalle nostre parti, ricoperto di cioccolato. Non al suo apice, ma tutti si sentivano perfettamente a proprio agio. Erano perfino in corso processi positivi di rinnovamento dello Stato. Tutto questo è stato bruciato, per sempre».
Da dove viene la minaccia più grande?
«Dall’accumulo di diversi fattori distruttivi. In Russia si crolla per consunzione, non per cortei che fin dal 1917 non hanno mai prodotto effetti. Il fronte interno sta diventando variegato. Come tutti i russi, guardo spesso film tramite risorse Internet di contrabbando: sono piene di pubblicità aggressive, allo stesso tempo anti-Ucraina e antiputiniane, che descrivono gli atti delle autorità come un complotto contro il popolo».
Che significa questo?
«C’è un malessere diffuso. Gli uomini forti dei dicasteri e dei servizi speciali non digeriscono il rafforzamento del ruolo di Kadyrov e di altri personaggi. Gli ultranazionalisti sono sdegnati dal modo in cui si conduce la guerra e non molleranno più la presa sul Cremlino».
Cosa pensa dei referendum?
«Spiegare contemporaneamente la mobilitazione e i referendum è abbastanza difficile, anche per gli strateghi del Cremlino, che sono molto bravi. Senz’altro è un tentativo di tranquillizzare questo “partito della guerra” e dire che in fin dei conti la Russia sta ottenendo qualcosa».
Riuscirà?
«Per nulla. C’è grande differenza tra il posto della Crimea e di Kiev nell’immaginario collettivo russo, e quello riservato a Kherson. Chi vuole morire per Kherson? Nessuno».
La minaccia nucleare è un bluff?
«Nella testa di Putin no, ma in realtà sì. Il presidente non decide da solo. E i circoli di governo non saranno mai pronti all’utilizzo di tale strumento. Putin sa che potrebbe scontrarsi non con una fronda, ma con un vero contrattacco interno».
La guerra in Ucraina potrebbe essere sostituita da una guerra all’Occidente collettivo?
«Una carta rischiosa, ma possibile. Siamo in una situazione simile a quella del 2014-15 quando le nostre truppe, non avendo potuto conseguire successi in Ucraina, sono andate a combattere in Siria, e tutti hanno subito dimenticato il Donbass. Dalla Moldavia al Caucaso, l’ipotesi di un cambio di scenario non è da escludere. In una vecchia pellicola sovietica su una spia che opera negli alti ambienti nazisti, uno dei protagonisti si lamenta: “È impossibile capire la logica di un dilettante”. Per altro, quello è il film che convinse Putin a diventare agente segreto».
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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L'atomica la si decide in 3, cioè Putin, il capo di stato maggiore e il ministro della difesa...e chiaramente tutto lo stato maggiore, perchè senza i militari, gli apparati di sicurezza, i servizi segreti, in Russia non si governa.
I richiamati alle armi serviranno per riempire di presenza militare i territori conquistati in un'ottica di congelamento del conflitto e appropriazione di quei territori, concordo con chi la legge così.
Credo che il disegno attuale sia quello di una Russia allargata e di una Ucraina ridotta...e quindi questi che verranno arruolati serviranno come carne da trincea, per tenere al sicuro il fronte...e quindi liberare dai compiti di difesa le truppe più esperte al combattimento.
Si va verso un tempo lungo, molto lungo, anni...La carta alla quale si aggrappa Putin e prendere tempo, scommettere sulla malferma tenuta del fronte occidentale, sul malcontento, sulle crisi economiche e sociali europee.Last edited by Sean; 25-09-2022, 18:50:54....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Ovviamente, come ci si può aspettare solo dai grandi uomini di parola e con a cuore il destino e il benessere del proprio popolo, la chiamata alle armi dei riservisti si è rivelata la buffonata che ci si aspettava, ove vengono chiamate tutte le fasce d'età, persone senza nessuna esperienza alle armi, addirittura anziani e disabili, e persone che in linea generale non rientravano all'interno delle indicazioni rilasciate per l'arruolamento forzato dei 300 mila.Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Gary Visualizza MessaggioOvviamente, come ci si può aspettare solo dai grandi uomini di parola e con a cuore il destino e il benessere del proprio popolo, la chiamata alle armi dei riservisti si è rivelata la buffonata che ci si aspettava, ove vengono chiamate tutte le fasce d'età, persone senza nessuna esperienza alle armi, addirittura anziani e disabili, e persone che in linea generale non rientravano all'interno delle indicazioni rilasciate per l'arruolamento forzato dei 300 mila.
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Potevano direttamente rapire la gente sulle camionette nelle vie dello shopping e lasciarli in Ucraina nel mezzo del nulla, il risultato sarebbe il medesimo e con meno clamore.
Ah no, non hanno più le vie dello shopping. Peccato.Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Gary Visualizza MessaggioPotevano direttamente rapire la gente sulle camionette nelle vie dello shopping e lasciarli in Ucraina nel mezzo del nulla, il risultato sarebbe il medesimo e con meno clamore.
Ah no, non hanno più le vie dello shopping. Peccato.
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Kirill, per chi muore in Ucraina lavati tutti i peccati
Il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha annunciato oggi nel suo sermone che ai soldati che muoiono in Ucraina saranno lavati tutti i peccati. "Siamo consapevoli che chi muore adempiendo al proprio dovere militare si sacrifica per gli altri - ha detto Kirill, secondo quanto si vede in un video pubblicato da Disclose tv su Twitter -. Questo sacrificio lava via tutti i peccati commessi". Nei giorni scorsi Kirill aveva esortato i fedeli ad arruolarsi con queste parole: "Vai coraggiosamente a compiere il tuo dovere militare. E ricorda che se muori per il tuo Paese, sarai con Dio nel suo regno".
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioKirill, per chi muore in Ucraina lavati tutti i peccati
Il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha annunciato oggi nel suo sermone che ai soldati che muoiono in Ucraina saranno lavati tutti i peccati. "Siamo consapevoli che chi muore adempiendo al proprio dovere militare si sacrifica per gli altri - ha detto Kirill, secondo quanto si vede in un video pubblicato da Disclose tv su Twitter -. Questo sacrificio lava via tutti i peccati commessi". Nei giorni scorsi Kirill aveva esortato i fedeli ad arruolarsi con queste parole: "Vai coraggiosamente a compiere il tuo dovere militare. E ricorda che se muori per il tuo Paese, sarai con Dio nel suo regno".
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Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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