Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

[Mario12]

Times: “Putin ad Abramovich: li distruggerò”

“Digli che li spazzerò via”. Sarebbe questa la risposta data da Vladimir Putin a un biglietto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, contenente le condizioni di Kiev per un accordo di pace e consegnate mercoledì al Cremlino dall’oligarca russo Roman Abramovich. Lo riporta il Times. Abramovich sarebbe giunto a Mosca dopo una tappa a Istanbul. E dopo aver incontrato Zelensky a margine della sua partecipazione ai primi negoziati fra russi e ucraini. Negoziati durante i quali, a inizio marzo, avrebbe manifestato sospetti sintomi di avvelenamento (al pari di due delegati ucraini), da cui frattanto risulta essere guarito.

la vedo malissimo

[Ponno]

Con 16 gradi in ufficio alle 10:45 hai già perso la capacità di digitare per perdita di sensibilità

E la Madonna bob, 16 gradi ho detto, mica 6

Ponno ha la cotenna che lo tiene al caldo. Seriamente, ho passato l'inverno a casa tra i 16°C e i 19°C al massimo. Si sta piuttosto bene.

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Ma infatti maglietta e pantaloni lunghi della tuta o al massimo felpina comoda e si sta una pacchia

Le temperature massime e minime degli edifici , salvo alcune eccezioni come stabilimenti che richiedono processi a temperatura particolare, stalle o edifici rurali senza i.pianto di riscaldamento ecce cc sono normate da molto tempo, in inverno temeprartea media del aria di 20° e in estate 26 , con una tolleranza di due gradi. Inoltre per gli impianti di raffrescamento c'è un Delta massimo tra t interna ed estera di 7/8 ° .
Poi ovviamente uno a casa sua fa quello che gli pare visto che paga e non poco .
Di persone che stanno in t-shirt o pantaloncini anche in inverno dentro casa con camino e termosifoni a palla H24 ne conosco... Specialmente meridionali..

Termosifone a cannone, finestra aperta perché l'aria é pesante e naso che si secca in sedici secondi.

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[Mario12]

Con 16 gradi in ufficio alle 10:45 hai già perso la capacità di digitare per perdita di sensibilità

la maglietta termica fa davvero la differenza

[Sean]

Kiev smentisce tentato avvelenamento propri negoziatori
Il capo dei negoziatori di Kiev e consigliere del presidente ucraino Zelensky, Podolyak, ha smentito il tentativo di avvelenamento di due componenti del team negoziale. «Ci sono molte speculazioni», ha detto Podolyak a Hromadske, parlando di «varie teorie del complotto» e invitando ad attenersi a «comunicazioni ufficiali». Tutti i negoziatori ucraini, ha detto, stanno «lavorando come al solito».

CorSera

[Sean]

Times: “Putin ad Abramovich: li distruggerò”

“Digli che li spazzerò via”. Sarebbe questa la risposta data da Vladimir Putin a un biglietto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, contenente le condizioni di Kiev per un accordo di pace e consegnate mercoledì al Cremlino dall’oligarca russo Roman Abramovich. Lo riporta il Times. Abramovich sarebbe giunto a Mosca dopo una tappa a Istanbul. E dopo aver incontrato Zelensky a margine della sua partecipazione ai primi negoziati fra russi e ucraini. Negoziati durante i quali, a inizio marzo, avrebbe manifestato sospetti sintomi di avvelenamento (al pari di due delegati ucraini), da cui frattanto risulta essere guarito.

Pure questa mi pare una iperbole giornalistica, perchè per "spazzarli via" dovresti prendere Kiev e non mi pare l'aria e i movimenti sul terreno, le forze in campo, le dichiarazioni dello stato maggiore indicano che si sta andando a concentrarsi verso l'est, vedremo poi se anche con tutta la costa o con la sola Crimea (di fatto già russa).

La capitale non viene bombardata intensamente, i palazzi governativi non vengono attaccati, non la si sta nemmeno circondando, non la si sta assediando e le forze russe, se ancora sono in quella zona, stanno a chilometri di distanza.

Inoltre con 200mila uomini (ma ora sono meno con morti e feriti) non puoi fare questo e quello. Con quella forza numerica l'obiettivo dovrà per forza essere necessariamente ridotto perchè lo dice la logica.

[marcu9]

Grandi !




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[M K K]

Finalmente

[MarcoT]

Times: “Putin ad Abramovich: li distruggerò”

“Digli che li spazzerò via”. Sarebbe questa la risposta data da Vladimir Putin a un biglietto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, contenente le condizioni di Kiev per un accordo di pace e consegnate mercoledì al Cremlino dall’oligarca russo Roman Abramovich. Lo riporta il Times. Abramovich sarebbe giunto a Mosca dopo una tappa a Istanbul. E dopo aver incontrato Zelensky a margine della sua partecipazione ai primi negoziati fra russi e ucraini. Negoziati durante i quali, a inizio marzo, avrebbe manifestato sospetti sintomi di avvelenamento (al pari di due delegati ucraini), da cui frattanto risulta essere guarito.

Cazz0

[MarcoT]

Kiev smentisce tentato avvelenamento propri negoziatori
Il capo dei negoziatori di Kiev e consigliere del presidente ucraino Zelensky, Podolyak, ha smentito il tentativo di avvelenamento di due componenti del team negoziale. «Ci sono molte speculazioni», ha detto Podolyak a Hromadske, parlando di «varie teorie del complotto» e invitando ad attenersi a «comunicazioni ufficiali». Tutti i negoziatori ucraini, ha detto, stanno «lavorando come al solito».

CorSera

Ma qui si sta ribaltando la situazione

[valium]

voi per chi tifate? Siate onesti

[M K K]

Spero che si risolva tutto con un fungo gigante

[Sean]

Vieterei le maschere di Zorro (ovviamente cancellando tutti i libri, fumetti, film e cartoni sul personaggio), che, malandrino, disegnava una Z sulle vesti dei malfattori o malcapitati.

[Giampo93]

Te spiezo in due

[Testa]

Spero che si risolva tutto con un fungo gigante

Allucinogeno

[marcu9]

A oggi abbiamo visto una speculazione su un prodotto realizzato con greggio acquistato a prezzi pre-crisi ucraina. I problemi veri arriveranno quando le compagnie dovranno raffinare il petrolio acquistato con i nuovi (carissimi) prezzi di mercato.


Il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani l’ha definito “una colossale truffa”. In effetti è difficile dare contro al responsabile del dicastero, a proposito del rialzo dei costi di benzina e gasolio nelle ultime 4 settimane, in coincidenza dell’invasione russa dell’Ucraina.
Certo è che, come dicevamo in questa analisi di qualche giorno fa, le tensioni internazionali hanno scombussolato i prezzi delle materie prime (di cui la Russia, come nel caso del greggio, è il terzo esportatore mondiale). Ma non dobbiamo immaginare che il prezzo al dettaglio di un bene risenta con effetto immediato dei cambiamenti macroeconomici. Nei depositi di stoccaggio e nelle raffinerie italiane esistono sufficienti scorte realizzate con un greggio i cui costi sono stati negoziati ben prima dello scoppio delle ostilità. E ricordiamo anche che i contratti di fornitura del greggio, così come quelli delle materie prime, hanno durate temporali lunghe, con indicizzazioni del costo delle materie prime ad altri beni primari, e prezzi che quasi sempre restano bloccati a tutela delle parti che quel contratto lo firma


IL PROBLEMA SARA' DOMANI

Quindi Cingolani ha ragione. Si tratta, più che di una truffa, di qualcuno che ci ha mangiato sopra, aumentando il costo dei carburanti al dettaglio e accampando come scusa quella della crisi internazionale. Aumenti che in buona parte sono stati influenzati dai costi di raffinazione (sui quali pesa il costo della bolletta energetica: le raffinerie consumano gas ed elettricità), da quelli di trasporto (i carburanti viaggiano su autocisterne, e queste hanno motori a gasolio) e soprattutto da quelli di stoccaggio momentaneo. Questo è forse il nodo meno conosciuto della filiera: il carburante dalla raffineria alla pompa fa almeno due passaggi, ossia nei depositi di stoccaggio che hanno sede nelle varie province italiane e sono gestiti da privati. Immagazzinare i carburanti in questi luoghi ha un costo di affitto delle cisterne, che è dettato dalle leggi di mercato. E in momenti come questi, qualcuno ci ha fatto la cresta a nostre spese.

Il vero problema non è oggi, che il governo ha deciso di mettere uno stop all’impazzimento dei prezzi con una riduzione delle accise di 15-20 centesimi al litro, ma sarà domani o dopodomani, ovvero quando le compagnie petrolifere si troveranno a dover raffinare una materia prima sempre più difficile da trovare, e reperita a costi sempre maggiori. Quello di oggi rappresenta un pannicello caldo, un contentino che non fa certo dimenticare ai consumatori quanto è cresciuto il prezzo della benzina negli ultimi anni.

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