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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
A me sembra siano stati piuttosto rapidi. Ricordo i primi giorni in cui hanno vacillato, ma dopo le sanzioni sono state attivate di colpo e per grandi blocchi. Alcune, come quella pesantissima dello Swift, quasi subito.
La verità è che
A- C'era da capire come avrebbe reagito il popolo ucraino. Perché se avesse reagito come credevano i servizi russi, di fatto sarebbe stata un'annessione forzata, più che una guerra.
B- l America doveva capire meglio lo stato delle cose per poi agire e guadagnarci
Son d'accordo che è stato giusto temporeggiare i primi giorni per capire se ne valeva la pensa, se ci sarebbe stata una resistenza efficace.
Però se adesso si parla di inasprire le sanzioni...vuol dire che c'è ancora margine d'intervento e che quindi non hanno fatto tutto il possibile fin da quando hanno deciso di intervenire.
Può anche essere che le sanzioni rimaste siano tanto pesanti per loro quanto per noi.
Ad esempio bloccare l'export di determinati prodotti e materie prime.
Quindi prima di attivarle uno ci deve ragionare un po'
Grazie Mach era qualche pagina che non mettevi santini, poster e copertine a grandezza reale
Attendiamo l'apprezzamento di Marcu
Senza speranze ormai, l'ha proprio ammaliato.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Può anche essere che le sanzioni rimaste siano tanto pesanti per loro quanto per noi.
Ad esempio bloccare l'export di determinati prodotti e materie prime.
Quindi prima di attivarle uno ci deve ragionare un po'
Fare tutto il possibile non è sempre una buona idea. Anzi, non lo è quasi mai.
Più ci si spinge avanti più le sanzioni avranno effetto anche su chi le commina, chi le commina non sta attraversando una fase di tranquillità economica quindi giocarsi anche le carte più pesanti significa mettere sul piatto uno sforzo enorme a livello economico.
Emanciparsi dal gas russo sul lungo periodo sarebbe utile, nel senso di non dipendere più (ma solo in parte) però è una transizione che per essere non penalizzate richiede anni, farlo di botto farebbe malissimo con effetti sul benessere europeo e sull'industria che farebbe tornare in recessione. Non credo sia un prezzo pagabile allo stato attuale, ma nemmeno immaginabile.
"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
Può anche essere che le sanzioni rimaste siano tanto pesanti per loro quanto per noi.
Ad esempio bloccare l'export di determinati prodotti e materie prime.
Quindi prima di attivarle uno ci deve ragionare un po'
il problema è sempre quello, gli americani lo possono fare e ci rimettono poco o nulla, per noi invece sarà un bagno di sangue economicamente parlando....
dopo 80 anni ancora così stiamo...
e che 2 palle anche direi
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Scholz: “La Nato non entrerà in guerra”
«La Nato non entrerà in guerra. Su questo concordiamo tutti, sia in Europa che con gli Stati Uniti». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando al Bundestag. Scholz ha aggiunto che la Germania non supporterà un boicottaggio del petrolio e del gas russo ma tenterà di smarcarsi dalle importazioni cercando altri fornitori e aumentando l'uso delle energie rinnovabili. Il cancelliere ha anche evidenziato che l’offensiva della Russia «è in stallo nonostante la distruzione che porta ogni giorno».
Separatisti Donetsk, controlliamo oltre metà Mariupol
Le forze separatiste del Donetsk controllano oltre metà del territorio della città di Mariupol. Lo ha dichiarato il capo dell'autoproclamata repubblica secessionista filorussa, Denis Pushilin, al canale Rossiya-24.
Lavrov, "l'Occidente cerca un nuovo ordine mondiale"
"Quello che sta succedendo nel mondo non riguarda solo e non tanto l'Ucraina, ma gli sforzi per creare un nuovo ordine mondiale". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un discorso all'Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca., ha sottolineato, come riporta la Tass. L'obiettivo è "quello di contenere la Russia, così come qualsiasi altro Paese che agisce in modo indipendente sulla scena globale. Nell'ambito della direzione assunta dalla Nato nei confronti della Russia, l'Ucraina è stata scelta come strumento per sopprimere l'indipendenza della Russia", ha detto Lavrov.
La Stampa-Repubblica
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Molte nazioni con le risorse sotto il chiurlo sono regimi o pseudo tali propriò in virtù del fatto il territorio stesso genera ricchezza. Quindi non serve avere un popolo istruito, che lavora e produce. Ed il distacco tra super ricchi e poveri è molto più accentuato.
Questo ci porta ad un bivio ipocrita. Smarcarci sul piano energetico dai cattivi russi per arricchire, ad esempio, i sauditi e legittimarli sul piano internazionale con il Venezuela che non sarà più un paria ( a proposito, quel candidato presidente fantoccio filo americano che ci propinavano come rivale di Maduro e rilasciava intervistone al tg2 h24 che fine ha fatto?) oppure muoverci secondo i nostri interessi, perché, dove si casca, si casca sempre male.
Molte nazioni con le risorse sotto il chiurlo sono regimi o pseudo tali propriò in virtù del fatto il territorio stesso genera ricchezza. Quindi non serve avere un popolo istruito, che lavora e produce. Ed il distacco tra super ricchi e poveri è molto più accentuato.
Questo ci porta ad un bivio ipocrita. Smarcarci sul piano energetico dai cattivi russi per arricchire, ad esempio, i sauditi e legittimarli sul piano internazionale con il Venezuela che non sarà più un paria ( a proposito, quel candidato presidente fantoccio filo americano che ci propinavano come rivale di Maduro e rilasciava intervistone al tg2 h24 che fine ha fatto?) oppure muoverci secondo i nostri interessi, perché, dove si casca, si casca sempre male.
Sinceramente non ho approfondito le soluzione di breve termine, cioè per metterci una pezza adesso nel contesto di guerra e sanzioni...però sul lungo termine ci sono alternative che ridurrebbero la dipendenza energetica: nucleare in primis e poi le rinnovabili.
Infatti credo il tema non sia il lungo termine (come nella maggior parte dei problemi) il problema è l'impatto immediato e la situazione preesistente.
Non c'è molto buffer per ammortizzare un altro shock dopo quello 2020-21 a meno di decidere di sacrificare economicamente almeno 2 o 3 anni e con sacrificio non intendo che le cose andranno un po' meno bene, intendo che per alcune categorie di persone e alcuni settori vuol dire fare la fame o chiudere
"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
Mosca, missione peacekeeping Nato? Molto pericolosa
Inviare forze di peacekeeping in Ucraina sarebbe una decisione "imprudente e estremamente pericolosa": lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in una conference call con alcuni giornalisti. Peskov, riporta il Guardian, ha avvertito che qualsiasi contatto fra le forze russe e della Nato "potrebbe avere serie conseguenze difficilmente rimediabili". La settimana scorsa la Polonia ha annunciato che presenterà una proposta per una missione di peacekeeping in Ucraina al prossimo vertice della Nato. Anche il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha sottolineato che con l'invio di una missione di peacekeeping ci sarebbe "quello scontro diretto tra forze russe e della Nato che tutti hanno cercato di evitare e che tutti hanno detto che non deve verificarsi".
Repubblica
...ma di noi
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Scholz: “La Nato non entrerà in guerra”
«La Nato non entrerà in guerra. Su questo concordiamo tutti, sia in Europa che con gli Stati Uniti». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando al Bundestag. Scholz ha aggiunto che la Germania non supporterà un boicottaggio del petrolio e del gas russo ma tenterà di smarcarsi dalle importazioni cercando altri fornitori e aumentando l'uso delle energie rinnovabili. Il cancelliere ha anche evidenziato che l’offensiva della Russia «è in stallo nonostante la distruzione che porta ogni giorno».
Separatisti Donetsk, controlliamo oltre metà Mariupol
Le forze separatiste del Donetsk controllano oltre metà del territorio della città di Mariupol. Lo ha dichiarato il capo dell'autoproclamata repubblica secessionista filorussa, Denis Pushilin, al canale Rossiya-24.
Lavrov, "l'Occidente cerca un nuovo ordine mondiale"
"Quello che sta succedendo nel mondo non riguarda solo e non tanto l'Ucraina, ma gli sforzi per creare un nuovo ordine mondiale". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un discorso all'Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca., ha sottolineato, come riporta la Tass. L'obiettivo è "quello di contenere la Russia, così come qualsiasi altro Paese che agisce in modo indipendente sulla scena globale. Nell'ambito della direzione assunta dalla Nato nei confronti della Russia, l'Ucraina è stata scelta come strumento per sopprimere l'indipendenza della Russia", ha detto Lavrov.
La Stampa-Repubblica
quello che dice lavrov non è per nulla tranquillizzante ...
Da podcast russo che seguo, ma si tratta di persona normale, non espertone opinionista etc, ho trovato interessante un'osservazione sulla propaganda russa.
Questa persona è contro la guerra, putin etc. anche se si fa un po' i fatti propri
Evidenziava come la tv abbia ancora un potere enorme sulle generazioni più vecchie. E, fino a qui, niente di nuovo.
Ma il punto interessante è l'evoluzione della propaganda che ha notato negli anni. Prima era molto più banale. Si sparava a zero, pochi fatti etc. Ora l'approccio è diverso. Si strumentalizza un fatto reale in corso. O accaduto. Suffragato da immagini, interviste etc.
é più sottile e a lungo andare molto più convincente.
Ora mettiamo finisca la guerra tra 2 mesi. Ma le sanzioni rimangano
la retorica del "è l'occidente che ce l'ha con noi" troverebbe un seguito reale dovuto agli effettivi disagi nella vita di tutti i giorni con la sensazione di essere odiati dai paesi che prima si amavano e dove si voleva passare le vacanze (non sono tutti oligarchi, molti, sopratutto aree centrali, risparmiano anni per farsi le 2 settimane in Italia). In una nazione trattata come paria, che si sta buttando tra le braccia dei cinesi.
è benzina per un forte nazionalismo. E future scelte belliche, sarebbero ben più supportate e comprese.
Nel frattempo a causa delle sanzioni verranno colpiti un sacco gli europei. Gli USA no, la Cina no.
Ogni indipendenza energetica verrà ricercata bussando la porta di stati, sul piano etico morale, forse ben peggiori della Russia.
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