Originariamente Scritto da Jolly_Roger
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Fai bene ha dolerti per la censura.
Ho avuto modo di dire che tutti i russi, o tutti coloro che amano la Russia, la cultura russa e anche la televisione russa o quel che gli pare della Russia, ho avuto modo di dire che hanno tutta e piena la mia solidarietà.
Ieri ho letto di una mostra del libro per ragazzi (mi pare di Bologna) che non inviterà gli editori russi. Questo si aggiunge ai direttori di orchestra, ai cantanti lirici, a tutti i portatori di cultura e di lavoro russi che, per la sola colpa di non fare abiura pubblica avverso la propria patria, si vedono privati del lavoro o della loro arte o dello sport o altro.
Una mostra di libri per ragazzi...è questo che insegnano ai ragazzi, la nullificazione dell'altro, solo perchè l'altro tiene all'amor patrio, non vuol tradire la propria patria, perchè la patria, ci hanno sempre insegnato, non si tradisce: chi sta dando il giusto esempio tra le due parti?
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