Originariamente Scritto da SimoneBW
Visualizza Messaggio
Essere favorevoli ad un costante rinnovamento della società (per riassumere in un rigo la posizione progressista) non implica necessariamente essere favorevoli ad attuare - introiettare - su di sé lo stesso principio.
Per esempio, potrei supporre che i conservatori si "attaccano" a tradizioni, istituzioni e costrutti consolidati per poter sopperire ad un cronico scetticismo, dubbio, incertezza. Da qui una maggiore capacità "interna" a cambiare idea, purché ovviamente non vengano minate le certezze più intime.
Viceversa, un progressista accetta favorevolmente un cambiamento attorno a sé poiché consapevole di essere un centro di gravità permanente, per dirla con Battiato.
Ovviamente sto speculando, però il punto è che le semplificazioni, aka applicare uno stretto determinismo e principio di causalità alla sfera psicologica, può condurre a strade errate.
Nel merito della questione, non essendo esperto della Big five (che pure mi affascina molto) preferisco non entrarci.
Commenta