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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
Germania contraria a stop import petrolio e gas da Russia La Germania è contraria a bandire le importazioni di petrolio, gas e carbone dalla Russia. Lo ha spiegato la ministra degli Esteri Annalena Baerbock ad Ard, sottolineando che le sanzioni a Mosca in seguito all’invasone dell’Ucraina sono inutili se non sono sostenibili nel tempo.
Bene. Da fanalino di coda quali siamo, speriamo ci si accodi a questa linea con Germania che fa da apripista.
Così come mi auguro ste sanzioni inutili vengano tolte al popolo russo limitandosi a cecchinare con sanzioni mirate la cerchia putiniana.
Mosca approva l'elenco dei Paesi ostili, c'è anche l'Italia
Il governo della Federazione Russa ha approvato un elenco di stati e territori stranieri che "commettono atti ostili contro la Russia, le sue aziende e i suoi cittadini". La lista comprende anche l'Ue e quindi l'Italia. Tra gli altri ci sono Stati Uniti e Canada, Regno Unito, Ucraina, Montenegro, Svizzera, Albania, Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, San Marino, Macedonia del Nord, nonché Giappone, Corea del Sud, Australia, Micronesia, Nuova Zelanda, Singapore e Taiwan. Lo riporta l'agenzia russa Tass.
(Rai news)
Toh, un lume di ragione che come una fiammella in mezzo alla dormienza del senno si accende dalla Germania.
Il mio augurio è che col passare del tempo questo "fronte" europeo si allenti e poi si disgreghi. In fondo è solo l'impatto immediato dello shock della guerra che li ha uniti in prima istanza. Poi inizieranno a riemergere le differenze, i distinguo, i brontolii della pancia di ciascuno.
D'altro canto paesi come l'Ungheria e la Polonia erano visti come i reprobi cattivelli dalla UE, che era pure pronta a comminare sanzioni verso di essi: tutto dimenticato, tutto passato, tutto risolto?
D'altro canto la Germania stava stringendo accordi economici con la Russia, di grande portata fattuale e simbolica. D'altro canto ciascuno ha da badare a se stesso. La colla dell'idealismo, e dell'obbligo del fronte comune con gli USA, non potrà tenere assieme tutti e per sempre. Ciascuno deve rendere conto poi alla propria economia e al proprio popolo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Bene. Da fanalino di coda quali siamo, speriamo ci si accodi a questa linea con Germania che fa da apripista.
Così come mi auguro ste sanzioni inutili vengano tolte al popolo russo limitandosi a cecchinare con sanzioni mirate la cerchia putiniana.
Non penso servirà, il fine delle sanzioni è quello della devastazione economica, una misura "short of war" diciamo
Toh, un lume di ragione che come una fiammella in mezzo alla dormienza del senno si accende dalla Germania.
Il mio augurio è che col passare del tempo questo "fronte" europeo si allenti e poi si disgreghi. In fondo è solo l'impatto immediato dello shock della guerra che li ha uniti in prima istanza. Poi inizieranno a riemergere le differenze, i distinguo, i brontolii della pancia di ciascuno.
D'altro canto paesi come l'Ungheria e la Polonia erano visti come i reprobi cattivelli dalla UE, che era pure pronta a comminare sanzioni verso di essi: tutto dimenticato, tutto passato, tutto risolto?
D'altro canto la Germania stava stringendo accordi economici con la Russia, di grande portata fattuale e simbolica. D'altro canto ciascuno ha da badare a se stesso. La colla dell'idealismo, e dell'obbligo del fronte comune con gli USA, non potrà tenere assieme tutti e per sempre. Ciascuno deve rendere conto poi alla propria economia e al proprio popolo.
Ma speriamo di no, nel momento in cui ci dovesse succedere ci disgreghiamo dall'interno e diventiamo un teatro di guerra fredda. Dalle parole si passerà ai fatti (non palro di guerre, ma di azioni di sovversione, sabotaggio e altre cose. Insomma, quello che si è vissuto negli anni 70)
Toh, un lume di ragione che come una fiammella in mezzo alla dormienza del senno si accende dalla Germania.
Il mio augurio è che col passare del tempo questo "fronte" europeo si allenti e poi si disgreghi. In fondo è solo l'impatto immediato dello shock della guerra che li ha uniti in prima istanza. Poi inizieranno a riemergere le differenze, i distinguo, i brontolii della pancia di ciascuno.
D'altro canto paesi come l'Ungheria e la Polonia erano visti come i reprobi cattivelli dalla UE, che era pure pronta a comminare sanzioni verso di essi: tutto dimenticato, tutto passato, tutto risolto?
D'altro canto la Germania stava stringendo accordi economici con la Russia, di grande portata fattuale e simbolica. D'altro canto ciascuno ha da badare a se stesso. La colla dell'idealismo, e dell'obbligo del fronte comune con gli USA, non potrà tenere assieme tutti e per sempre. Ciascuno deve rendere conto poi alla propria economia e al proprio popolo.
A me già aveva sorpreso questo "cedere" da parte della Germania riguardo il NS2. Infatti ipotizzavo una misura moolto temporanea e più che altro simbolica. Del tipo" vediamo cosa fanno i russi se messi alle strette da tutti noi"(tutto sotto forzatura USA, altrimenti non avrebbero fatto nemmeno quello). I russi stanno invece tirando come un treno con paraocchi...E probabilmente ci sarà una marcia indietro da parte dei crucchi. Essere quasi in primavera, aiuta. Ma non è comunque economicamente sostenibile. E ricordiamo che figure tedesche ci sono dietro Gazprom...
Ma speriamo di no, nel momento in cui ci dovesse succedere ci disgreghiamo dall'interno e diventiamo un teatro di guerra fredda. Dalle parole si passerà ai fatti (non palro di guerre, ma di azioni di sovversione, sabotaggio e altre cose. Insomma, quello che si è vissuto negli anni 70)
penso invece che questa situazione spazzerà via tante reticenze e divisioni interne. Quale miglior spinta all'unità che la minaccia militare esterna?
Toh, un lume di ragione che come una fiammella in mezzo alla dormienza del senno si accende dalla Germania.
Il mio augurio è che col passare del tempo questo "fronte" europeo si allenti e poi si disgreghi. In fondo è solo l'impatto immediato dello shock della guerra che li ha uniti in prima istanza. Poi inizieranno a riemergere le differenze, i distinguo, i brontolii della pancia di ciascuno.
D'altro canto paesi come l'Ungheria e la Polonia erano visti come i reprobi cattivelli dalla UE, che era pure pronta a comminare sanzioni verso di essi: tutto dimenticato, tutto passato, tutto risolto?
D'altro canto la Germania stava stringendo accordi economici con la Russia, di grande portata fattuale e simbolica. D'altro canto ciascuno ha da badare a se stesso. La colla dell'idealismo, e dell'obbligo del fronte comune con gli USA, non potrà tenere assieme tutti e per sempre. Ciascuno deve rendere conto poi alla propria economia e al proprio popolo.
A parole si condannano continuamente i nazionalismi accomunandoli al fascismo, poi ai fatti da 20 anni l'UE è fatta di paesi che curano in primis i loro interessi e poi fingono di essere uniti. Solo noi in Italia per ricevere i complimenti dalla Germania siamo stati sempre attenti a soddisfare ogni richiesta
I russi mi sa che devono ancora capire cosa sta succedendo, per adesso si basano sulle loro uniche fonti di informazione e sembra quasi tutto normale routine, come quando noi anni fa leggevamo delle varie guerre in giro per il mondo.
Dopo la prima settimana di questa operazione speciale il consenso su Putin era addirittura aumentato.
I russi mi sa che devono ancora capire cosa sta succedendo, per adesso si basano sulle loro uniche fonti di informazione e sembra quasi tutto normale routine, come quando noi anni fa leggevamo delle varie guerre in giro per il mondo.
Dopo la prima settimana di questa operazione speciale il consenso su Putin era addirittura aumentato.
l'aspetto militare interessa solo agli esaltati, la maggior parte della gente si renderà conto subito del nuovo corso economico post-sanzioni
La Russia annuncia la lista dei 'Paesi ostili', c'è anche l'Italia
Ci sono tutti i 27 Paesi dell'Unione europea - inclusa quindi l'Italia - ma anche gli Usa e il Regno Unito nella lista - compilata dal governo di Mosca - di Stati e territori stranieri "che commettono azioni ostili contro la Russia, le sue compagnie e i cittadini". Un elenco che segnala chi ha approvato o sostenuto le sanzioni contro Mosca e che include Paesi di primo piano ma, assieme all'Ucraina (per ovvie ragioni), vede anche l'inserimento di piccole nazioni, come Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, San Marino e Micronesia. Spicca la presenza - inedita - della Svizzera, che ha rotto la sua tradizionale neutralità per sostenere le misure internazionali contro la Russia. Ma oltre al valore 'politico' di questo elenco c'è anche una aspetto economico di grande impatto: infatti nel documento del governo si sottolinea che le controparti russe - pubbliche o private - "che hanno obbligazioni in valuta estera nei confronti di creditori stranieri dall'elenco dei Paesi ostili potranno pagarli in rubli". In pratica i bond emessi dallo Stato russo o da una qualsiasi istituzione pubblica o privata potrebbero perdere di valore, dal momento che nessuna controparte internazionale accetterebbe di essere saldata in una valuta il cui valore sta precipitando in maniera verticale. "La nuova procedura temporanea si applica ai pagamenti superiori a 10 milioni di rubli al mese (o un importo simile in valuta estera)" conclude la nota.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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