Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Françis1992
    Bodyweb Senior
    • Jun 2009
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    • L.A.
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    Siamo passati dai bollettini di Borrelli ai bollettini di Borrell


    Tessera N° 7

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    • Barone Bizzio
      Bodyweb Senior
      • Dec 2008
      • 11733
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      Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
      anche svezia e finlandia che chiedono di entrare nella nato, l'uk e la danimarca con le loro dichiarazioni irresponsabili, l'ex presidente giapponese che chiede l'atomica... posizioni folli, diplomazia completamente inesistente.

      bene le dichiarazioni di borrell che ha gelato la richiesta di entrare nella ue
      Invece è esattamente quello che va fatto. La Russia sta cercando di ottenere uno stato vassallo scommettendo contro l'immagine dell'Occidente. Sta perdendo finora

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      • marcu9
        Bodyweb Advanced
        • May 2009
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        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        • Mario12
          Bodyweb Advanced
          • Nov 2014
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          • Italia
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          comunque ho visto foto di un ambulanza che tentava di soccorrere un bambino , poi portato in obitorio su un carrellino e coperto con un asciugamano … non avrà avuto neanche 10 anni. che tragedia cristo santo

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
            • 120300
            • 3,357
            • 3,423
            • Italy [IT]
            • In piedi tra le rovine
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            Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
            Questa cosa che aiutare un paese militarmente sia un atto di guerra sta circolando un pò, probabilemte è l'onda lunga di qualche ondata di disinformazione. Ma nel diritto internazionale non è minimamente così. Ed è anche intuibile perché: se inviare aiuti militari ad un paese in guerra fosse un atto di guerra verso la parte avversa saremo già alla settima guerra mondiale

            Qualsiasi cosa che non comporti l'uso diretto della forza armata contro un altro Stato non è da considerarsi un atto di guerra. Questo pressapochismo (non tuo, ma di chi sparge queste "analisi") mi da troppo fastidio

            Detto questo...è giustissimo che l'Ucraina venga sostenuta militarmente
            E' una pazzia. L'Ucraina l'aiuti con la diplomazia, non inviandogli armi. Metti soltanto in pericolo la pace del resto d'Europa con quella scelta scriteriata.

            Hai ragione, hai fatto benissimo a correggermi al riguardo delle sfumature, che pure hanno un loro peso: non è un atto di guerra formale ma sostanziale, perchè prendi parte al conflitto alimentando le forze di uno dei due eserciti; ti esponi al pericolo di "incidenti" che possono essere causa di esasperate tensioni; ti esponi a ritorsioni anche militari, perchè se io Russia intecetto un convoglio di armi destinate all'Ucraina, e lo intercetto alla frontiera rumena e lì lo distruggo, poi che succede?

            I tedeschi erano o non erano legittimati ad affondare i convogli di armi inviati dagli USA alla Gran Bretagna? Sì che lo erano. Questo nemmeno a Norimberga glielo contestarono. Erano acque internazionali, ma le navi da trasporto erano americane o di altre nazioni.

            Vogliamo infilarci in un qualcosa che può assumere dimensioni incontrollate?
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • Barone Bizzio
              Bodyweb Senior
              • Dec 2008
              • 11733
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              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              E' una pazzia. L'Ucraina l'aiuti con la diplomazia, non inviandogli armi. Metti soltanto in pericolo la pace del resto d'Europa con quella scelta scriteriata.

              Hai ragione, hai fatto benissimo a correggermi al riguardo delle sfumature, che pure hanno un loro peso: non è un atto di guerra formale ma sostanziale, perchè prendi parte al conflitto alimentando le forze di uno dei due eserciti; ti esponi al pericolo di "incidenti" che possono essere causa di esasperate tensioni; ti esponi a ritorsioni anche militari, perchè se io Russia intecetto un convoglio di armi destinate all'Ucraina, e lo intercetto alla frontiera rumena e lì lo distruggo, poi che succede?

              I tedeschi erano o non erano legittimati ad affondare i convogli di armi inviati dagli USA alla Gran Bretagna? Sì che lo erano. Questo nemmeno a Norimberga glielo contestarono. Erano acque internazionali, ma le navi da trasporto erano americane o di altre nazioni.

              Vogliamo infilarci in un qualcosa che può assumere dimensioni incontrollate?
              Stai facendo esempi che riguardano un mondo che non esiste poi. Tempo fa si poteva dichiarare guerra anche per riscuotere debiti commerciali. Per il diritto internazionale dell'epoca era una cosa legale perché rientrante nelle prerogative di uno stato sovrano.

              Adesso non è più così. Infatti l'URSS non ha mai dichiarato di fare guerra agli USA perché mandavano armi ai Talebani quando ancora i talebani erano i bravi ragazzi.

              L'articolo di riferimento è il 2(4) della Carta ONU, in quello c'è tutto. Se serve posso pure indicare articoli di approfondimento per chi fosse interessato. Il punto è che (fortunatamente) ci siamo allontanati da certe regole che non erano minimamente in grado di gestire il disordine mondiale all'epoca, figuriamoci oggi.

              Detto questo: chiaramente c'è il rischio che ci siano incidenti, ma secondo me non ci sono alternative perseguibili.
              Le sanzioni anche intense e la diplomazia giocano un ruolo, ma se la Russia fa capitolare il governo ucraino nulla di questo sarà servito a nulla.

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              • epico
                L'informatore Esoterico
                • Nov 2003
                • 6731
                • 416
                • 2
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                Secondo il Sole 24 Ore, il governo successore di quello del filorusso Yanukovich "nasce da un processo di head hunting, la selezione è stata fatta da due società di selezione di personale?Pedersen & Partners e Korn Ferry che hanno individuato 185 potenziali candidati tra gli stranieri presenti a Kiev e tra i membri della comunità ucraina che lavorano in Canada, Stati Uniti e Regno Unito". "Dopo i colloqui - prosegue il pezzo - i cacciatori di teste hanno ristretto la rosa a 24 candidati con i requisiti richiesti per lavorare nell'esecutivo da ministri o funzionari altamente qualificati. L’iniziativa è stata sostenuta dalla Fondazione Renaissence, network di consulenza politica finanziato dall’uomo d’affari americano George Soros, 84 anni, origini ungheresi, emigrato a New York nel 1956, fondatore della Quantum Fund nel 1969, dalla fine degli anni 7o promotore di un network di fondazioni a scopo benefico e culturale presente in 25 Paesi".

                L'articolo cita poi il KyivPost, secondo il quale Soros "ha pagato 82,200 dollari per sostenere le due società coinvolte nella selezione di personale. Non sono notizie da sito complottista: lo scorso maggio lo stesso Soros ha detto a Fareed Zakaria di Cnn d’aver contribuito a rovesciare il regime filorusso per creare le condizioni di una democrazia filo-occidentale. La trasparenza, la schiettezza di queste affermazioni dovrebbero spazzare via l’aura cospiratrice che tuttavia molti blog scorgeranno. Tanto più che controparte e ostacolo nella marcia ucraina verso l’occidente è la Russia, che figura fra le potenze economiche emergenti ma - riporta oggi la classifica di Transparency - è fra i più corrotti al mondo: a fondo classifica, 136esimo su 175 Paesi".

                I precedenti nelle rivoluzioni dell'89
                A detta dello stesso Soros non sarebbe però la prima volta che il magnate interferisce personalmente nella politica interna di un paese straniero. Nell'intervista a Zakaria, questi dice al filantropo: "Una cosa che molte persone le riconoscono è l’aver finanziato gruppi e attività di dissidenti nell’Est Europa in Polonia e in Repubblica Ceca durante le rivoluzioni del 1989 (caduta del muro di Berlino, fine della Guerra Fredda, dissoluzione dell’Unione sovietica ndr). Sta facendo la stessa cosa in Ucraina?". A quel punto Soros risponde: "Ho una fondazione in Ucraina da prima che l’Ucraina diventasse indipendente dalla Russia. Questa fondazione è sempre stata in attività e ha giocato un importante ruolo negli eventi di oggi". L'articolo si conclude descrivendo l’Ucraina come "un caso di osmosi dei metodi dalla finanza applicati alla politica".

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                • Maverick87
                  Bodyweb Senior
                  • Mar 2012
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                  • Centro Italia
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                  ci sono dei negoziati in atto, manda qualche mediatore no le armi! tanto è evidente che putin qualcosa deve prendersi se stanno trattando se no continuavano finché non li sterminavano

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                  • Sean
                    Csar
                    • Sep 2007
                    • 120300
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                    • In piedi tra le rovine
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                    Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                    Stai facendo esempi che riguardano un mondo che non esiste poi. Tempo fa si poteva dichiarare guerra anche per riscuotere debiti commerciali. Per il diritto internazionale dell'epoca era una cosa legale perché rientrante nelle prerogative di uno stato sovrano.

                    Adesso non è più così. Infatti l'URSS non ha mai dichiarato di fare guerra agli USA perché mandavano armi ai Talebani quando ancora i talebani erano i bravi ragazzi.

                    L'articolo di riferimento è il 2(4) della Carta ONU, in quello c'è tutto. Se serve posso pure indicare articoli di approfondimento per chi fosse interessato. Il punto è che (fortunatamente) ci siamo allontanati da certe regole che non erano minimamente in grado di gestire il disordine mondiale all'epoca, figuriamoci oggi.

                    Detto questo: chiaramente c'è il rischio che ci siano incidenti, ma secondo me non ci sono alternative perseguibili.
                    Le sanzioni anche intense e la diplomazia giocano un ruolo, ma se la Russia fa capitolare il governo ucraino nulla di questo sarà servito a nulla.
                    Il diritto internazionale, Barone...hai ragione, esiste...ma prima ancora esistono gli stati di guerra e nella guerra il diritto viene diciamo sospeso per non usare il termine "cancellato".

                    L'Onu chi la guarda? Qua è diverso il caso della belligeranza per interposte nazioni, perchè la Nato si estende fin quasi ai confini russi, e sarà la Nato a consegnare quelle benedette armi all'Ucraina. Non si deve arrivare all' "incidente" per poi scoprire come o non come lo si "sistema".

                    Stanno cantando le armi in quella terra di Ucraina, non i tomi di diritto internazionale, e uno dei due belligeranti è un paese dotato di uno sterminato arsenale nucleare: l'Europa e la Nato gli stanno danzando attorno elevando, per ciò stesso, la tensione a livelli esasperati e dunque pericolosissimi...con tutto che mi pare ormai ci si intenda su di un fatto: si vuol mettere la Russia con le spalle al muro, condizione che non favorisce la serenità di chi sta con le spalle al muro.

                    Che gioco è? Un gioco pericoloso, anzi pericolosissimo, sempre evitato difatti in maniera diretta nei decenni trascorsi. Siamo su punti mai sperimentati nemmeno durante la guerra fredda, tranne che per l'incidente di Cuba.

                    In guerra nessuno vieterebbe alla Russia di intercettare e distruggere quei rifornimenti di armi che verranno "consegnati dalla Nato". La dichiarazione di stasera del ministero degli esteri russo non è una dichiarazione di guerra ai paesi UE...ma è ciò che possiamo definire come un "avvertimento", dato da un paese in guerra, dunque un avvertimento che deve essere, per ciò stesso, preso sul serio. Non è una dichiarazione di guerra ma ai miei occhi è un qualcosa che sta un attimo prima: ci dice che si possono rischiare "incidenti", di cui si riterrebbero responsabili i paesi UE, con la volontà di inviare quelle armi ad un esercito belligerante in teatro di guerra - dove ovviamente la Russia si sente in diritto di impedire che quell'esercito queste armi le riceva.

                    Bisogna essere coscienti del rischio.

                    Se il governo ucraino capitola l'incendio si spegne. E' già un successo per tutti. Ci sono due strade: la diplomatica o la bellica. A me stanno bene entrambe pur di disinnescare questo pericoloso ardere non solo delle armi ma vedo anche di tante volontà, che pure hanno responsabilità di comando e di governo, e che vengono attirate da quelle fiamme, come se non si conoscesse fin dall'alba dei tempi che il fuoco dà luce, calore ma anche brucia.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • Ponno
                      Socialista col Rolex
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                      • 12911
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                      • 363
                      • Holy See (Vatican City State) [VA]
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                      Originariamente Scritto da epico Visualizza Messaggio
                      Secondo il Sole 24 Ore, il governo successore di quello del filorusso Yanukovich "nasce da un processo di head hunting, la selezione è stata fatta da due società di selezione di personale?Pedersen & Partners e Korn Ferry che hanno individuato 185 potenziali candidati tra gli stranieri presenti a Kiev e tra i membri della comunità ucraina che lavorano in Canada, Stati Uniti e Regno Unito". "Dopo i colloqui - prosegue il pezzo - i cacciatori di teste hanno ristretto la rosa a 24 candidati con i requisiti richiesti per lavorare nell'esecutivo da ministri o funzionari altamente qualificati. L’iniziativa è stata sostenuta dalla Fondazione Renaissence, network di consulenza politica finanziato dall’uomo d’affari americano George Soros, 84 anni, origini ungheresi, emigrato a New York nel 1956, fondatore della Quantum Fund nel 1969, dalla fine degli anni 7o promotore di un network di fondazioni a scopo benefico e culturale presente in 25 Paesi".

                      L'articolo cita poi il KyivPost, secondo il quale Soros "ha pagato 82,200 dollari per sostenere le due società coinvolte nella selezione di personale. Non sono notizie da sito complottista: lo scorso maggio lo stesso Soros ha detto a Fareed Zakaria di Cnn d’aver contribuito a rovesciare il regime filorusso per creare le condizioni di una democrazia filo-occidentale. La trasparenza, la schiettezza di queste affermazioni dovrebbero spazzare via l’aura cospiratrice che tuttavia molti blog scorgeranno. Tanto più che controparte e ostacolo nella marcia ucraina verso l’occidente è la Russia, che figura fra le potenze economiche emergenti ma - riporta oggi la classifica di Transparency - è fra i più corrotti al mondo: a fondo classifica, 136esimo su 175 Paesi".

                      I precedenti nelle rivoluzioni dell'89
                      A detta dello stesso Soros non sarebbe però la prima volta che il magnate interferisce personalmente nella politica interna di un paese straniero. Nell'intervista a Zakaria, questi dice al filantropo: "Una cosa che molte persone le riconoscono è l’aver finanziato gruppi e attività di dissidenti nell’Est Europa in Polonia e in Repubblica Ceca durante le rivoluzioni del 1989 (caduta del muro di Berlino, fine della Guerra Fredda, dissoluzione dell’Unione sovietica ndr). Sta facendo la stessa cosa in Ucraina?". A quel punto Soros risponde: "Ho una fondazione in Ucraina da prima che l’Ucraina diventasse indipendente dalla Russia. Questa fondazione è sempre stata in attività e ha giocato un importante ruolo negli eventi di oggi". L'articolo si conclude descrivendo l’Ucraina come "un caso di osmosi dei metodi dalla finanza applicati alla politica".
                      o posti sti articoli o falla finita con ste idiozie.

                      Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
                      ci sono dei negoziati in atto, manda qualche mediatore no le armi! tanto è evidente che putin qualcosa deve prendersi se stanno trattando se no continuavano finché non li sterminavano
                      Ma infatti, se si parlano gli parlassero
                      Originariamente Scritto da claudio96

                      sigpic
                      più o meno il triplo

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                      • Barone Bizzio
                        Bodyweb Senior
                        • Dec 2008
                        • 11733
                        • 404
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                        Il diritto internazionale regola anche la guerra e viene chiamato 'diritto umanitario': non è ovviamente il diritto che si applica in pace ma non vige l'anarchia. Infatti sono 80 anni che nessuno stato fa più bombardamenti a tappeto, al massimo usano munizioni a grappolo. Il punto non è poi nemmeno se questo diritto poi viene fatto rispettare con dei tribunali internazionali, ma piuttosto è importante perchè alla violazione di una norma, anche se rimane senza sanzione, poi discendono una serie di conseguenze di natura politica che nessuno nella storia può ignorare. Un esempio è tutto ciò che si è messo in modo dopo l' 11 Settembre e le enormi violazioni del diritto internazionale, iniziando con l'invasione dell' Afghanistan e passando per Guantanamo. Sono stati momenti fondamentali nella perdita del prestigio degli Stati Uniti, del loro soft power e tante altre cose. Nel momento in cui Putin facesse cose simili (ad esempio bombardando i civili) ne pagherebbe le conseguenze a livello politico.e di opinione pubblica.

                        Al di là di questa precisazione, per me quelle della Russia sono a questo punto provocazioni vuote perchè i fatti, fino ad ora, non stanno dalla loro parte. Non avrebbero alcun interesse a, per dire, attaccare un convoglio al confine tra Ucraina e Romania o Polonia perchè in quel momento diverrebbero insostenibili anche per la Cina - dato che sarebbero cercando loro apertamente un conflitto con la NATO. Al di là delle giustificazioni più o meno possibili, sarebbe una azione spiegabile solamente alla luce di voler far finire il mondo in un gigantesco fungo atomico, cosa che francamente stento a credere.
                        Quindi, per come la vedo io, la Russia sta cercando di far leva sulla paura per cercare di mantenere quel vantaggio a livello militare che ancora ha, prima che questo si appiani a furia di aiuti militari spediti da praticamente tutta Europa. Intendiamoci, se pure la Svezia ha violato la sua dottrina di neutralità e la Germania ha cancellato trenta anni di politica estera forse bisognerebbe valutare che la Russia abbia fatto il passo più lungo della gamba

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                        • epico
                          L'informatore Esoterico
                          • Nov 2003
                          • 6731
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                          Scelti i nomi con un processo di head hunting, la selezione è stata fatta da due società di selezione di personale Pedersen & Partners e Korn Ferry


                          Sconcertante

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                          • Barone Bizzio
                            Bodyweb Senior
                            • Dec 2008
                            • 11733
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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Non sono al corrente dell'attuale stato delle cose e tra l'opinione pubblica russa e nemmeno sull'apparato che fa da corte a Putin, anche se ho letto anche io in questi giorni di alcuni oligarchi che hanno preso certe distanze da questa azione militare, da questa invasione, segno che il fronte dei cortagiani non è compatto...ma le ragioni di stato si difendono con la politica e con l'esercito. Sarebbe interessante capire se quest'ultimo è tutto e convintamente dietro alle ragioni che incarna Putin nella sua qualità di capo di stato.

                            Qui sono in ballo questioni che la Russia sente come determinanti per il suo futuro: la Nato in Ucraina sarebbe un coltello puntato alla gola di chiunque andasse a guidare quel Paese, perchè si tratta proprio di sicurezza e indipendenza nazionali.

                            Questa soverchiante ragione di stato se è difesa dalla politica e dai militari consentirà a Putin di far fronte alle ripercussioni e ai dubbi anche interni, perchè una dialettica esiste ovunque (esisteva pure nella Italia fascista o nella Germania nazionalsocialista, dunque figuriamoci nella Russia post-sovietica). Se invece il seme del dubbio dovesse trasformarsi in una pianta velenosa capace di intossicare il meccanismo, considerando che un trono non si regge da solo, tutti gli scenari sarebbero possibili.

                            Putin gioca una partita delicatissima, uno di quegli snodi storici che coinvolgono capi e nazioni, per cui deve a questo punto portare a casa un risultato, quello prefissato o qualcosa che ad esso assomigli.
                            A me, pragmaticamente, pare che le ragione di Stato per questioni di carattere esistenziale sia subordinata all' esecuzione di un piano militare. La guerra è costosa e va finanziata: sto leggendo che ogni giorno di guerra costa alla Russia 20 miliardi di dollari, una enormità. Le sanzioni, al di là delle nostre convizioni sulla tenuta dell'economia russa, si stanno rivelando pesantissime. Sia Shell che BP hanno deciso di interrompere le joint ventures con Rosneft, e gli oligarchi hanno perso 126 (CENTOVENTISEI) miliardi di dollari in 4 giorni. Queste perdite economiche immense sarebbero giustificabili sulla base di successi militari sui quali fare ricompattare la popolazione e distribuire un po' di spolia opima agli oligarchi, ma non so nemmeno per quanto tempo. In assenza di progressi dal punto di vista militare, ogni giorno in più è un danno per l'economia russa e aumenta il malcontento.
                            Alla fin fine, si torna sempre alla supremazia della dimensione economica su tutte le altre. Putin sa che non può affamare la propria gente perchè tutto, e dico tutto il suo prestigio nasce non dall'aver ricostruito la russia zarista ma dall' aver tolto la Russia dalla depressione economica nella quale si era trovata negli anni 90. Quindi presumo, spero che seguirà più miti consigli

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                            • Barone Bizzio
                              Bodyweb Senior
                              • Dec 2008
                              • 11733
                              • 404
                              • 108
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                              Giusto per intenderci sul cosa rappresenti l' Ucraina per la Russia - la NATO è un fattore importante ma non è minimamente quello decisivo. Questo è un articolo scritto da Rya Novosty e poi cancellato (ovviamente non prima che qualcuno lo salvasse).

                              La fonte è un sito ucraino ma c'è la versione originale dell' articolo, se non vi fidate usate pure google translate.
                              C'è un passaggio in particolare che mostra quale sia la visione russa su quello che sta accadendo:
                              A new world is being born before our eyes. Russia’s military operation in Ukraine has ushered in a new era – in three dimensions at once. And of course, in the fourth, internal Russian. Here begins a new period both in ideology and in the very model of our socio-economic system – but this is worth talking about separately a little later.
                              Russia is restoring its unity; the tragedy of 1991, this terrible catastrophe in our history, its unnatural dislocation, has been overcome. Yes, at a great cost, yes, through the tragic events of a virtual civil war, because now brothers, separated by belonging to the Russian and Ukrainian armies, are still shooting at each other, but there will be no more Ukraine as anti-Russia. Russia is restoring its historical fullness, gathering the Russian world, the Russian people together – in its entirety of Great Russians, Belarusians and Little Russians.
                              If we had abandoned this, if we had allowed the temporary division to take hold for centuries, then we would not only betray the memory of our ancestors, but would also be cursed by our descendants for allowing the disintegration of the Russian land.
                              Vladimir Putin has assumed, without a drop of exaggeration, a historic responsibility by deciding not to leave the solution of the Ukrainian question to future generations. After all, the need to solve it would always remain the main problem for Russia – for two key reasons. And the issue of national security, that is, the creation of anti-Russia out of Ukraine and an outpost for the West to put pressure on us, is only the second most important among them.
                              The first would always be the complex of a divided people, the complex of national humiliation – when the Russian house first lost part of its foundation (Kyiv), and then was forced to come to terms with the existence of two states, not one, but two peoples. That is, either to abandon their history, agreeing with the insane versions that “only Ukraine is the real Rus,” or to gnash one’s teeth helplessly, remembering the times when “we lost Ukraine.
                              Now this problem is gone – Ukraine has returned to Russia. This does not mean that its statehood will be liquidated, but it will be reorganized, re-established and returned to its natural state as a part of the Russian world. Within what boundaries, in what form will the alliance with Russia be consolidated (through the CSTO and the Eurasian Union or the Union State of Russia and Belarus)? This will be decided after the end is put in the history of Ukraine as anti-Russia. In any case, the period of the split of the Russian people is coming to an end.

                              Anche a voler essere benevolenti, è una postura incredibilmente aggressiva, dove gli interessi degli Ucraini, 44 milioni di persone la maggior parte delle quali intenzionate a combattere, non sono minimamente prese in considerazione.

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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
                                • 120300
                                • 3,357
                                • 3,423
                                • Italy [IT]
                                • In piedi tra le rovine
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                                Il diritto internazionale regola anche la guerra e viene chiamato 'diritto umanitario': non è ovviamente il diritto che si applica in pace ma non vige l'anarchia. Infatti sono 80 anni che nessuno stato fa più bombardamenti a tappeto, al massimo usano munizioni a grappolo. Il punto non è poi nemmeno se questo diritto poi viene fatto rispettare con dei tribunali internazionali, ma piuttosto è importante perchè alla violazione di una norma, anche se rimane senza sanzione, poi discendono una serie di conseguenze di natura politica che nessuno nella storia può ignorare. Un esempio è tutto ciò che si è messo in modo dopo l' 11 Settembre e le enormi violazioni del diritto internazionale, iniziando con l'invasione dell' Afghanistan e passando per Guantanamo. Sono stati momenti fondamentali nella perdita del prestigio degli Stati Uniti, del loro soft power e tante altre cose. Nel momento in cui Putin facesse cose simili (ad esempio bombardando i civili) ne pagherebbe le conseguenze a livello politico.e di opinione pubblica.

                                Al di là di questa precisazione, per me quelle della Russia sono a questo punto provocazioni vuote perchè i fatti, fino ad ora, non stanno dalla loro parte. Non avrebbero alcun interesse a, per dire, attaccare un convoglio al confine tra Ucraina e Romania o Polonia perchè in quel momento diverrebbero insostenibili anche per la Cina - dato che sarebbero cercando loro apertamente un conflitto con la NATO. Al di là delle giustificazioni più o meno possibili, sarebbe una azione spiegabile solamente alla luce di voler far finire il mondo in un gigantesco fungo atomico, cosa che francamente stento a credere.
                                Quindi, per come la vedo io, la Russia sta cercando di far leva sulla paura per cercare di mantenere quel vantaggio a livello militare che ancora ha, prima che questo si appiani a furia di aiuti militari spediti da praticamente tutta Europa. Intendiamoci, se pure la Svezia ha violato la sua dottrina di neutralità e la Germania ha cancellato trenta anni di politica estera forse bisognerebbe valutare che la Russia abbia fatto il passo più lungo della gamba
                                Tu pensi che quegli aiuti potranno cambiare le sorti del conflitto? Ne accelererebbero la conclusione pro Russia, semmai, perchè non ci sarebbero più remore ad usare la forza bruta - sempre che qualcuno in Ucraina sia capace di utilizzarli e sempre che arrivino intatti.

                                Forse potranno tornare buoni per la guerriglia ad Ovest. Non cambieranno il destino dell'Ucraina, è in questo che si sta ingannando Zelensky, con quella sua follia di arruolare europei per la sua causa persa, di invocare il mondo dietro di lui.

                                Sta chiamando giovani europei a fare di una terra straniera la tomba della loro esistenza. Non è un inno alla guerra questo? Non sanno nemmeno per cosa si va a combattere, per chi: chi sono gli ucraini? Cosa accade in quel paese? Che volti hanno davvero quei personaggi di cui qua i media dipingono il santino? I loro fini sono davvero così buoni o giusti? Non è una danza folle tutto questo?
                                Last edited by Sean; 01-03-2022, 00:23:20.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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