If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
Per Mosca «possibile trovare terreno comune»
«Abbiamo individuato alcun punti su cui è possibile trovare terreno comune»: lo ha detto, al termine dei colloqui con la delegazione ucraina in una località segreta in Bielorussia, Vladimir Medinsky, capo negoziatore russo, consigliere presidenziale al Cremlino.
Le carte in tavola di Putin
Il riconoscimento dell’annessione della Crimea alla Russia è un elemento con il quale Putin alza la posta nella partita sull’Ucraina. Le altre condizioni di cui il capo del Cremlino ha parlato nel colloquio con Macron erano già note: L’Ucraina deve diventare uno stato neutrale, non deve entrare nella Nato, deve essere «denazificata» (il che, nel linguaggio brutale, può alludere a un cambio di governo e alla cacciata di Zelensky). Anche l’ingresso di Kiev nella ue viene ritenuto dal Cremlino un «atto ostile». In questi termini, non c’è la minima concessione alla controparte.
Cosa chiedono le parti in causa
Se i primi commenti, al termine della giornata di colloqui a Gomel, sono improntati a un cauto ottimismo, nel concreto le posizioni di Russia e Ucraina non sembrano essersi avvicinate. I rappresentanti arrivati in Bielorussia da Kiev avevano messo sul tavolo l’immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe dal territorio. Zekensky insiste inoltre nella sua intenzione di aderire alla Ue e forse anche alla Nato. Punti ritenuti irricevibili dalla controparte. Putin infatti ha ribadito nella telefonata avuta con Macron ha ribadito che il suo obiettivo è un’Ucraina «neutrale e smilitarizzata». Chiede inoltre che la Crimea, occupata da Mosca nel 2014, divenga ufficialmente territorio russo.
Nei prossimi giorni nuovo incontro tra le parti
Un ulteriore spiraglio di ottimismo scaturisce dalle parole del capo delegazione di Mosca Vladimir Medinsky secondo il quale i negoziati tra Russia e Ucraina proseguiranno al confine tra Polonia e Bielorussia. Lo fa sapere il Cremlino, citato dalla Tass. Secondo il negoziatore di Mosca i colloqui si terranno «nei prossimi giorni».
Repubblica
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Putin a Macron: «Stop attacchi a civili»
In una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente russo Vladimir Putin si è impegnato oggi a «sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni»: lo ha reso noto una nota dell’Eliseo. Il comunicato ufficiale della Presidenza della Repubblica Francese spiega che Macron ha «reiterato la richiesta della Comunità internazionale di fermare l'offensiva russa contro l'Ucraina, e ha riaffermato la necessità di mettere in campo un cessate il fuoco immediato. In occasione dell'inizio dei negoziati tra la delegazione russa e quella ucraina, il presidente della repubblica francese ha chiesto 1) di fermare gli attacchi e i bombardamenti contro i civili e le abitazioni 2) di lasciare intatte tutte le infrastrutture civili 3) di lasciare libere e sicure le strade, in particolare quella di uscita dalla città di Kiev. Putin ha confermato la volontà di impegnarsi su questi tre punti». Macron stasera all’Eliseo incontrerà Ursula von der Leyen e Olaf Scholz.
Repubblica
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Gente, il nodo Crimea non è robetta da poco ed interconnesso alla questione Nato. Se non riconosciuto da ambo le parti sono problemi. E torniamo punto da capo.Qualora l ucraina non rimanga neutrale, fosse anche tra 20anni , potrebbe rivendicare una sua terra. Ed in caso di alleanze si parlerebbe di territorio occupato da difendere.
A me in cima alla lista pare che i russi mettano sempre la questione della neutralità dell'Ucraina, ovvero la sua non adesione alla Nato.
La Crimea è di fatto della Russia dal 2014 ed è sempre stata russa: tutte le cancellerie sanno che fu in effetti un regalo del regime sovietico all'Ucraina, regalo senza effetti concreti, visto che l'Ucraina era inglobata nell'URSS, per cui tutto restava in "famiglia", per così dire, perchè nessuno avrebbe potuto immaginarsi il crollo sovietico...con la Crimea che si ritrovò ucraina e non più russa.
La Crimea lo considero un falso problema ad un tavolo di una trattativa, visto che qualcosa occorre mollare, altrimenti che trattativa è?
Sono comunque colloqui molto difficili, in ballo ci sarebbe anche il Donbass che, con buona volontà, potrebbe essere risolto dando a quelle terre una larghissima autonomia...ma la Russia le ha però riconosciute come repubbliche a sè stanti...e dunque Putin dovrebbe fare un passo indietro.
L'UE non dovrebbe essere un problema ma forse lo può diventare se si dovesse dotare di un esercito, per cui una Ucraina nella UE porterebbe comunque soldati stranieri sotto alle porte russe.
Ci sono un sacco di questioni in campo. Se il termine "neutralità" viene inteso correttamente, l'Ucraina dovrebbe rinunciare anche alla UE.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Sì, beh a me quello che preoccupa è che da una parte ho come la percezione che si stia provando l'azzardo di tentare un cambio di leadership in Russia da parte dell'occidente, dunque stringendo il cappio con le sanzioni e alimentando la resistenza ucraina per far allungare i tempi e dunque far crescere un malcontento in Russia...e dall'altra il non vedere diplomazia al lavoro ma anzi annunci di far arruolare stranieri in Ucraina e inviare armi non solo di difesa.
Tanti attori stanno gettando benzina sul fuoco, ciascuno di essi perseguendo un fine ultimo o azzardi, scommesse...invece qua mi piacerebbe vedere gettare delle coperte sul fuoco per soffocarlo, perchè se l'azzardo con Putin non riesce e quello ha dietro per davvero i gangli e le colonne della sua nazione, e se questa nazione la si mette alle strette, e se non si lascia una possibile via onorevole per chiudere questa invasione salvando la faccia, e se dunque non agisce la diplomazia ma l'invio di armi anche di offesa in Ucraina, e dunque di sostengno bellico ai militari ucraini, ecco tutto questo si traduce in uno stato di "guerra" che vede coinvolti anche i paesi europei...e siccome gli incendi che scoppiano ad Est sono per questo continente sempre stati i più pericolosi, non stiamo agitando bagnoschiuma ma materiale altamente infiammabile.
Io penso che i governi Occidentali non abbiano come fine ultimo il regime change. Questo è una riflessione di qualche analista nostrano che secondo me è abbastanza poco lucido. Il regime change potrebbe essere un effetto secondario scaturente dalla risposta diplomatico-economica occidentale, che fino ad ora èstata eccezionale. Abbiamo scelto di non rispondere militarmente ma con sanzioni durissime, decise da tutti i paesi europei come quasi mai era successo prima d'ora e a cui parteciperà anche la Svizzera, che era sempre stata neutrale. Inoltre abbiamo deciso giustamente di aumentare il supporto militare all' Ucraina e eventualmente finanziare la guerriglia. Anche la Svezia ha inviato aiuti militari, come non aveva mai fatto nella sua storia recente. Questi sono segni di coesione che potrebbero far rinsaldare il blocco occidentale a scapito di quello euroasiatico (se ha ancora senso ragionare per blocchi). Paradossalmente, l'europa per essere unita ha bisogno di un nemico comune ed il governo russo sta giocando molto bene la parte, per ora.
Che conseguenze ha avuto tutto questo per la Russia? Ora, mi sembra chiaro che a Mosca si aspettavano una reazione completamente diversa sia da parte degli Ucraini che da parte degli Europei. Miravano a prendersi Kiev facilmente e a vedere una Europa divisa sulle sanzioni da applicare. E' accaduto l'esatto opposto, anche a causa di una intelligence americana che, bisogna dargliene atto, ha surclassato la controparte. L'aver sbandierato ai media l'invasione russa ha di fatto negato ogni effetto sorpresa.
Tutta questa inaspettata reazione occidentale si è ripercossa sul fronte interno russo, ed è testimoniato dal fatto che, oltre le proteste di piazza, alcuni tra i più importanti oligarchi russi si sono apertamente schierati contro questa invasione. Cercati le dichiarazioni di Mikhail Fridman, Oleg Deripaska e Anatolji Chubais: direi che non lasciano spazio a dubbi.
L'Occidente ha quindi tutto l'interesse a lasciar crescere questo malcontento spontaneo di cui Putin è il responsabile. E' che sia debole lo dimostra sia la narrativa che sta cambiando, tentando di spiegare l'offensiva militare come 'gentile' verso i civili - nel mentre che le truppe di Khadirov e quelle bielorusse si preparano a commettere atrocità incidibili - sia, soprattutto, le richieste che ha fatto oggi: Ucraina neutrale e riconoscimento...della Crimea! Non sta avanzando nemmeno pretese sulle repubbliche separatiste e non so perchè.
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta