Trump grazia 73 persone, tra cui Steve Bannon
Lo comunica la Casa Bianca. Commutate le condanne di altri 70.
Il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump ha concesso la grazia a 73 persone, tra cui - come preannunciato - il suo ex consigliere Steve Bannon. Lo ha comunicato la Casa Bianca. Poco prima di lasciare il suo incarico, "il presidente Donald J.
Trump ha concesso la grazia a 73 persone e ha commutato le condanne di altre 70", ha reso noto la sua amministrazione in una nota.
Tra le persone cui il presidente uscente ha concesso la piena grazia c'è anche un cittadino italiano: l'imprenditore fiorentino Tommaso Buti. Il suo nome compare nell'elenco diffuso dalla Casa Bianca, dove si sottolinea che Buti "non è stato condannato negli Stati Uniti". Tramite la sua legale Valeria Calafiore Healy, l'uomo d'affari ha ringraziato Trump. "Il provvedimento del presidente americano - sottolinea il suo avvocato in una nota - riguarda ipotizzati reati contro il patrimonio occorsi più di 20 anni fa e per i quali l'imprenditore italiano fu già processato in Italia e alla fine prosciolto dalla Corte di Appello nel 2007. La grazia che gli è stata concessa lo libera dall'ingiustizia che avrebbe continuato a patire se fosse stato costretto a subire un processo una seconda volta sugli stessi fatti per cui era già stato giudicato".
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Lo comunica la Casa Bianca. Commutate le condanne di altri 70.
Il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump ha concesso la grazia a 73 persone, tra cui - come preannunciato - il suo ex consigliere Steve Bannon. Lo ha comunicato la Casa Bianca. Poco prima di lasciare il suo incarico, "il presidente Donald J.
Trump ha concesso la grazia a 73 persone e ha commutato le condanne di altre 70", ha reso noto la sua amministrazione in una nota.
Tra le persone cui il presidente uscente ha concesso la piena grazia c'è anche un cittadino italiano: l'imprenditore fiorentino Tommaso Buti. Il suo nome compare nell'elenco diffuso dalla Casa Bianca, dove si sottolinea che Buti "non è stato condannato negli Stati Uniti". Tramite la sua legale Valeria Calafiore Healy, l'uomo d'affari ha ringraziato Trump. "Il provvedimento del presidente americano - sottolinea il suo avvocato in una nota - riguarda ipotizzati reati contro il patrimonio occorsi più di 20 anni fa e per i quali l'imprenditore italiano fu già processato in Italia e alla fine prosciolto dalla Corte di Appello nel 2007. La grazia che gli è stata concessa lo libera dall'ingiustizia che avrebbe continuato a patire se fosse stato costretto a subire un processo una seconda volta sugli stessi fatti per cui era già stato giudicato".
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