Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

[KURTANGLE]

Il problema sta nel fatto che questa censura può essere esercitata con modalità arbitrarie quando non clientelari.

Per dire, la propaganda del genocidio uiguro ad opera dei cinesi non è bannata. Ci sono post sulla pagina dell' ambasciata cinese in US che dicono come "l'eradicazione dell'estremismo ha garantito la salute riproduttiva e la gender equality delle donne uigire", roba che fa accapponare la pelle da quanto è fatta bene

esatto

[Lukinosnake]

Vorrei ricordare a tutti quanti una cosa FONDAMENTALE:
La "censura" sui social è un qualcosa di molto recente ed è una risposta ad un problema.
A questo punto (il problema a cui si sta cercando di mettere una pezza) ci si è arrivati proprio perchè per anno e anni i social, ed internet in generale sono stati un far west, dove era possibile trovare qualsiasi cosa, con un controllo e regolamentazione molto basso, con le coseguenze che vediamo oggi sulla gente.

Quindi, in realtà, questi problemi sociali che stiamo affrontando oggi, con gente che è disposta a sovvertire delle elezioni sulla base di zero fatti reali ma solo in base alle parole del leader del culto che seguono è il risultato della MANCANZA di regolamentazione dei contenuti.

[KURTANGLE]

Però dire di aver vinto le elezioni e che queste siano state rubate non rientra più nel "esprimere le proprie idee" e "fare campagna elettorale".
Sono cose ben diverse e, come abbiamo visto nel caso di Trump, sono state proprio queste due cose a danneggiare la democrazia, non il bannarlo da Facebook.
Quello è solo la conseguenza di aver cercato in tutti i modi di danneggiare la democrazia.

Non tutto è sullo stesso piano di tutto.

io non dico che abbia fatto bene a parlare di brogli (anzi) dico che però non puoi bannarlo per questo.
Non è che abbia parlato di pedofilia......i brogli non sono un argomento taboo.
Giusto che posso esprimere le sue idee e giusto che possano esprimere le loro idee anche coloro che l'hanno smerdato sempre sui social.

Essere sui social oggi conta molto di più che andare in tv o comparire sui giornali.
Se banni un politico dai social lo condanni alla ghettizzazione.
Trump o Salvini (ma prima di lui i 5 Stelle e lo stesso Obama) senza un uso intelligente dei social non avrebbero mai preso i voti che hanno preso.
E da qui a 10 anni questo fenomeno (il potere mediatico dei social) si accrescerà ancora di più.
I social devono essere lo spazio libero per eccellenza, il luogo in cui un politico deve poter sempre manifestare il suo pensiero
(con tutti gli annessi e connessi)

[SimoneBW]

Il problema sta nel fatto che questa censura può essere esercitata con modalità arbitrarie quando non clientelari.

Per dire, la propaganda del genocidio uiguro ad opera dei cinesi non è bannata. Ci sono post sulla pagina dell' ambasciata cinese in US che dicono come "l'eradicazione dell'estremismo ha garantito la salute riproduttiva e la gender equality delle donne uigire", roba che fa accapponare la pelle da quanto è fatta bene

Le frasi di Trump sono molto meno gravi del genocidio degli Uiguri secondo Facebook.

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[KURTANGLE]

Vorrei ricordare a tutti quanti una cosa FONDAMENTALE:
La "censura" sui social è un qualcosa di molto recente ed è una risposta ad un problema.
A questo punto (il problema a cui si sta cercando di mettere una pezza) ci si è arrivati proprio perchè per anno e anni i social, ed internet in generale sono stati un far west, dove era possibile trovare qualsiasi cosa, con un controllo e regolamentazione molto basso, con le coseguenze che vediamo oggi sulla gente.

Quindi, in realtà, questi problemi sociali che stiamo affrontando oggi, con gente che è disposta a sovvertire delle elezioni sulla base di zero fatti reali ma solo in base alle parole del leader del culto che seguono è il risultato della MANCANZA di regolamentazione dei contenuti.

il problema è che i social oggi accentrano un potere mediatico tale che è una follia pensare di lasciarlo gestire liberamente ai loro proprietari. Serve un sistema di regolamentazione pubblico. Bannare un candidato in campagna elettorale oggi vuol dire dargli un grave svantaggio.....tra 15 anni vorrà dire farlo direttamente fuori.
Non possiamo permetterci una roba del genere

[Lukinosnake]

io non dico che abbia fatto bene a parlare di brogli (anzi) dico che però non puoi bannarlo per questo.
Non è che abbia parlato di pedofilia......i brogli non sono un argomento taboo.
Giusto che posso esprimere le sue idee e giusto che possano esprimere le loro idee anche coloro che l'hanno smerdato sempre sui social.

Essere sui social oggi conta molto di più che andare in tv o comparire sui giornali.
Se banni un politico dai social lo condanni alla ghettizzazione.
Trump o Salvini (ma prima di lui i 5 Stelle e lo stesso Obama) senza un uso intelligente dei social non avrebbero mai preso i voti che hanno preso.
E da qui a 10 anni questo fenomeno (il potere mediatico dei social) si accrescerà ancora di più.
I social devono essere lo spazio libero per eccellenza, il luogo in cui un politico deve poter sempre manifestare il suo pensiero
(con tutti gli annessi e connessi)

Il problema è che queste non sono idee esattamente come non lo è la pedofilia o la jihad.
Se parli di brogli sulla base di nulla sapendo di avere tanti esaltati che ti seguono e credono solo a te in modo assolutamente dogmatico, smettono di essere idee e diventano un mentire sapendo di mentire per manipolare le persone e danneggiare il processo democratico.

[KURTANGLE]

Il problema è che queste non sono idee esattamente come non lo è la pedofilia o la jihad.
Se parli di brogli sulla base di nulla sapendo di avere tanti esaltati che ti seguono e credono solo a te in modo assolutamente dogmatico, smettono di essere idee e diventano un mentire sapendo di mentire per manipolare le persone e danneggiare il processo democratico.

non servono prove per sostenere una teoria Lukino.....quello accade solo in Tribunale.
Io posso credere che le elezioni siano state truccate anche senza averne le prove, e se sono un candidato posso anche chiedere un riconteggio.
E' un mio diritto, altrimenti non esisterebbe il riconteggio

(ps spero si sia capito che non trovo preoccupante il ban attuale....la campagna elettorale è finita. Trovo estremamente preoccupante un ban in piena campagna elettorale, Trump non ha subito un vero e proprio ban ma alcuni suoi messaggi sono stati identificati come potenzialmente falsi/nocivi ecc. Ma non mi interessa parlare di questo adesso......sto affrontando in generale il tema social network e politica, Trump passerà i social network no, mi preoccupa il futuro)

[Lukinosnake]

il problema è che i social oggi accentrano un potere mediatico tale che è una follia pensare di lasciarlo gestire liberamente ai loro proprietari. Serve un sistema di regolamentazione pubblico. Bannare un candidato in campagna elettorale oggi vuol dire dargli un grave svantaggio.....tra 15 anni vorrà dire farlo direttamente fuori.
Non possiamo permetterci una roba del genere

Invece si che ce lo possiamo e dobbiamo permettere.
Se quel candidato smette di fare campagna elettorale e conincia a dire cose che metto a rischio la sicurezza nazionale o lo stesso processo democratico tutto si sposta su un altro piano.

[Françis1992]

Io sono d'accordo con Lukino. Ci devono essere delle regolamentazioni altrimenti sarebbe un far west. Ci sara' una commissione di etica che decide (btw ogni grande organizzazione ne ha una e questa commissione puo addirittura smentire l'ED, per dirne una).

[Lukinosnake]

non servono prove per sostenere una teoria Lukino.....quello accade solo in Tribunale.
Io posso credere che le elezioni siano state truccate anche senza averne le prove, e se sono un candidato posso anche chiedere un riconteggio.
E' un mio diritto, altrimenti non esisterebbe il riconteggio

Non è stata esposta come una teoria. È stata esposta ai seguaci come una cosa certa, nonostante i risultati in tribunale, i riconteggi.

Stai parlando di una cosa diversa da quella che è avvenuta.

Democrazia non equivale ad anarchia.

[Liam & Me]

questo ovviamente prescinde dalle responsabilità penali.
Se un politico istiga alla violenza o all'odio razziale sui social è giusto che ne risponda penalmente

Ma ad ora che uno viene incriminato e processato (forse) hai fatto in tempo a fare una strage.

In questo caso è andata bene che la polizia era mezza in combutta coi manifestanti, altrimenti altro che 4 morti. Veniva una carneficina.

Come hanno detto altri, se un imam su Twitter incitasse i musulmani in Italia ad agire contro gli infedeli, sono convinto che tutti vorrebbero che gli fosse chiuso l'account. Perchè se lo lasci fare e procedi solo per vie legali, fanno in tempo ad accadere i disastri.

In generale credo di essere molto contro la censura, ma col la pelle della gente non si scherza.

[KURTANGLE]

Io sono d'accordo con Lukino. Ci devono essere delle regolamentazioni altrimenti sarebbe un far west. ).

è quello che sto dicendo anche io.
solo che ritengo assurdo che a decidere siano dei privati.
deve essere pubblico il controllo (e bipartisan)

Non è stata esposta come una teoria..

nella comunicazione politica nulla è esposto come teoria

[Lukinosnake]

questo ovviamente prescinde dalle responsabilità penali.
Se un politico istiga alla violenza o all'odio razziale sui social è giusto che ne risponda penalmente

Peccato però che alla fine i politici non finiscono mai per pagare responsabilità penali e sapendolo fanno il ***** che vogliono.

[KURTANGLE]

Ma ad ora che uno viene incriminato e processato (forse) hai fatto in tempo a fare una strage.

In questo caso è andata bene che la polizia era mezza in combutta coi manifestanti, altrimenti altro che 4 morti. Veniva una carneficina.

Come hanno detto altri, se un imam su Twitter incitasse i musulmani in Italia ad agire contro gli infedeli, sono convinto che tutti vorrebbero che gli fosse chiuso l'account. Perchè se lo lasci fare e procedi solo per vie legali, fanno in tempo ad accadere i disastri.

In generale credo di essere molto contro la censura, ma col la pelle della gente non si scherza.

2 annotazioni:

1) sono d'accordo col controllo ma almeno quando si parla di politici il controllo dovrebbe essere pubblico e non privato
2) la libertà di manifestare il proprio pensiero va tutelata in maniera molto più "aggressiva" quando a parlare sono dei politici piuttosto che dei capi religiosi degli imprenditori ecc. Perché nel primo caso si rischia di minare le basi della democrazia, nel secondo meno.

[Barone Bizzio]

Però dire di aver vinto le elezioni e che queste siano state rubate non rientra più nel "esprimere le proprie idee" e "fare campagna elettorale".
Sono cose ben diverse e, come abbiamo visto nel caso di Trump, sono state proprio queste due cose a danneggiare la democrazia, non il bannarlo da Facebook.
Quello è solo la conseguenza di aver cercato in tutti i modi di danneggiare la democrazia.

Non tutto è sullo stesso piano di tutto.

Nel merito, secondo me, hai ragione. Anche se i brogli fossero veri - e conoscendo gli USA non me ne sorprenderei- Trump non è stato abbastanza furbo da evitarli o dimostrarli e non è saputo stare al gioco. Avrebbe dovuto evitare di postare.

Però credo che il problema principale della censura non sia Trump ma sia molto più profondo. Appena ho tempo elaboro meglio