Un aspetto che mi ha sempre incuriosito è quello relativo alla presunta superiorità morale della sinistra. O meglio, questo è ciò che spesso viene ironicamente contestato dalle persone di destra ogni volta che emerge uno scandalo che coinvolge figure progressiste: "E questi sarebbero quelli della superiorità morale?".
Il punto è che proprio chi è conservatore si sente moralmente superiore ai progressisti. Non è un paradosso? In questo caso, la superiorità morale sarebbe data (semplificando al massimo) dal condurre una vita retta secondo i classici valori conservatori: Dio, patria e famiglia.
Peccato che anche da quelle parti gli scandali non siano affatto rari. Voglio dire, non sono i conservatori italiani quelli che si sono innamorati di Berlusconi, lo stesso che frequentava mafiosi e tradiva costantemente la moglie con un harem di minorenni? Negli USA, sono i conservatori ad idolatrare Trump, quello che aveva promesso di rivelare i famosi "Epstein file" sui democratici pedofili, salvo poi fare marcia indietro da presidente perché verosimilmente quei documenti riguardavano i suoi vizietti con i minorenni. E con Putin siamo sempre li, infatti andava d'amore e d'accordo con Berlusconi.
Insomma, i conservatori vivono questo continuo contrasto tra una proiezione di se ancorata a certi valori, ma una realtà che vede i loro idoli rappresentare l'opposto e probabilmente (immagino) anche il loro vissuto.
Un discorso analogo lo si potrebbe fare per la componente "sociale" della destra. Infatti si dice sempre che la sinistra è distaccata dai problemi reali delle persone, e di nuovo, chi rappresenterebbe la voce reale delle persone comuni? Un San Francesco moderno? No, sono di nuovo i Berlusconi, i Trump e i Putin: espressioni del capitalismo che si manifesta nell'accumulo smodato di ricchezze senza farsi scrupoli.
Una dissonanza cognitiva allarmante.
Il punto è che proprio chi è conservatore si sente moralmente superiore ai progressisti. Non è un paradosso? In questo caso, la superiorità morale sarebbe data (semplificando al massimo) dal condurre una vita retta secondo i classici valori conservatori: Dio, patria e famiglia.
Peccato che anche da quelle parti gli scandali non siano affatto rari. Voglio dire, non sono i conservatori italiani quelli che si sono innamorati di Berlusconi, lo stesso che frequentava mafiosi e tradiva costantemente la moglie con un harem di minorenni? Negli USA, sono i conservatori ad idolatrare Trump, quello che aveva promesso di rivelare i famosi "Epstein file" sui democratici pedofili, salvo poi fare marcia indietro da presidente perché verosimilmente quei documenti riguardavano i suoi vizietti con i minorenni. E con Putin siamo sempre li, infatti andava d'amore e d'accordo con Berlusconi.
Insomma, i conservatori vivono questo continuo contrasto tra una proiezione di se ancorata a certi valori, ma una realtà che vede i loro idoli rappresentare l'opposto e probabilmente (immagino) anche il loro vissuto.
Un discorso analogo lo si potrebbe fare per la componente "sociale" della destra. Infatti si dice sempre che la sinistra è distaccata dai problemi reali delle persone, e di nuovo, chi rappresenterebbe la voce reale delle persone comuni? Un San Francesco moderno? No, sono di nuovo i Berlusconi, i Trump e i Putin: espressioni del capitalismo che si manifesta nell'accumulo smodato di ricchezze senza farsi scrupoli.
Una dissonanza cognitiva allarmante.
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