Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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    Nato, Sánchez mantiene le spese per la difesa al 2% del Pil, nonostante l'impegno «firmato» di aumentarle al 5%

    Secondo un calcolo della rivista Le Grand Continent, sulla base dei parametri del 2024, per raggiungere il 5% del Pil gli europei dovrebbero spendere 510 miliardi di euro in più all’anno per la difesa

    Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha intenzione di mantenere le spese per la difesa al 2% del Pil: ha tenuto il punto al summit Nato di ieri, anche se ha firmato la dichiarazione finale in cui i membri dell’Alleanza si impegnano ad aumentarla al 5% del Pil entro il 2035. Volutamente la dichiarazione parla di «Alleati» generico e non di «noi», che avrebbe implicato tutti, come in una prima versione bloccata giovedì scorso da Madrid.

    Sánchez non ha sollevato questioni durante la sessione con i capi di Stato e di governo e con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump perché per Madrid fa fede l’intesa raggiunta domenica scorsa con il segretario generale della Nato Mark Rutte, con tanto di scambio di lettere interpretative della frase incriminata e poi emendata. E così al termine del summit il premier Sánchez ha ribadito che la Spagna rispetterà i nuovi obiettivi in termini di capacità concordati dai membri della Nato al summit, ma ritiene che l’attuale spesa per la difesa, pari al 2% del Pil, sia «sufficiente, realistica e compatibile con lo stato sociale». Madrid ritiene di poter raggiungere i target di capacità militari concordate spendendo il 2,1% del Pil. «Nel vertice di oggi (ieri, ndr), la Nato vince e la Spagna vince qualcosa di molto importante per la nostra società, ovvero la sicurezza e lo stato sociale», ha detto Sánchez ringraziando gli Alleati per aver dimostrato «rispetto per la sovranità della Spagna».

    Il presidente Trump non l’ha presa bene: «La Spagna è l’unico Paese della Nato che si rifiuta di pagare», ha detto in conferenza stampa. E poi ha attaccato: «Quando negozieremo con la Spagna per accordi commerciali le faremo pagare il doppio». Una minaccia pesante perché Washington può colpire Madrid, ma la risposta spagnola non potrà essere individuale perché la politica commerciale è di competenza europea e dunque è la Commissione che negozia e concorda a Ventisette le contromisure.

    Gli investimenti che saranno richiesti ai Paesi Ue per raggiungere i nuovi target sono ingenti. Secondo un calcolo della rivista Le Grand Continent, sulla base dei parametri del 2024, per raggiungere il 5% del Pil gli europei dovrebbero spendere 510 miliardi di euro in più all’anno per la difesa: la Spagna dovrebbe spendere 65,3 miliardi in più, ovvero un aumento medio di 9,32 miliardi in più all’anno e l’Italia 82,9 miliardi in più cioè 11,84 miliardi all’anno. Per la Francia la cifra ammonterebbe a 92,7 miliardi di euro in più, ovvero un aumento annuale medio di 13,24 miliardi. Per la Germania lo sforzo aggiuntivo sarebbe di 136,1 miliardi di euro, pari a 19,44 miliardi in più all’anno.

    ​CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Quanto costerà il 5% delle spese militari? «All’Italia 6-7 miliardi in più all’anno»

      I calcoli dell’Osservatorio Milex. L’accordo dell’Aia prevede di arrivare all’obiettivo nel 2035: per l’Italia significa portare l’attuale budget da 35 a 100 miliardi

      Ora che l’Italia ha sottoscritto l’impegno con la Nato a portare le spese militari al 5% del pil, quale cifra dovrà essere messa a bilancio? E quanto vale, in termini netti, il 5% del pil? A regime saranno 100 miliardi a fronte dei 35 attuali. Il che significa 6-7 miliardi aggiuntivi l’anno. La risposta l’ha fornita pochi minuti dopo le conclusioni del summit all’Aia, l’Osservatorio Milex, che monitora proprio i budget per le forze armate.

      Il report sottolinea innanzitutto che l’accordo raggiunto prevede di portare le spese militari vere e proprie al 3,5%; la restante «fetta» dell’1,5% riguarda «spese per la sicurezza nazionale in senso lato, costi per la cybersicurezza, infrastrutture critiche, centrali elettriche e reti di telecomunicazione terrestri e satellitari, infrastrutture per la mobilità miliare» come strade o ferrovie.

      Milex calcola che nel 2025 l’Italia ha a bilancio 35,3 miliardi di euro, pari a circa l’1,57% del pil (il governo ritiene tuttavia che l’attuale impegno finanziario sia già vicino al 2%, includendo alcune voci co0mplementari). Ci vorranno dunque due punti di pil per arrivare all’obiettivo del 3,5%. «In valore assoluto - ecco un passaggio dell’analisi - questo significa che l’Italia per portare la spesa militare annua dagli attuali 35 a 100 miliardi, cioè triplicarla, dovrà reperire in manovra 6-7 miliardi di euro ogni anno per dieci anni». La cifra è superiore a quanto lo Stato stanzia per la pubblica istruzione, alla quale nel 2024 il bilancio pubblico riservava circa 79 miliardi.

      L’accordo Nato non indica come raggiungere il traguardo finale, ogni Stato potrà adottare una strategia autonoma. In ogni caso si tratta per l’Italia di un impegno finanziario notevole. Giorgia Meloni, in accordo con il ministro dell’economia Giorgetti, ha ribadito anche nella capitale olandese che l’Italia non farà scattare la clausola di salvaguardia per le spese militari nel 2026. Vale a dire che questa voce non potrà essere estrapolata dal bilancio nel calcolo del deficit. In più l’Italia, per rispettare il patto di stabilità Ue, non potrà aumentare ulteriormente il suo debito pubblico. Dunque occorrerà fare ricoprso a tagli di altre spese. O all’introduzione di nuove tasse.

      ​CorSera
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        • Big City
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        Ci deve essere sempre qualche scusa, il clima, le guerra , bla bla bla per giustificare la distruzione completa del popolo, ridotto alla schiavitù ed alla miseria dai burattinai del mondo
        Originariamente Scritto da Pesca
        lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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          La Meloni, a forza di tinte e permanenti, ha completamente mandato in pappa il cervello: ogni anno, per i prossimi 10, 6/7 miliardi in più di spesa militare, senza possibilità di allargare il debito pubblico, quindi avendo come via obbligata o il taglio delle spese o le nuove tasse...e senza considerare che in sostanza butti addosso ai prossimo governi (e generazioni) la croce di questo esborso, perchè tra 2 anni il mandato di Meloni scade, mentre la firma per la Nato no e ti sei impegnato a destinare alla "difesa" un bilancio che dagli attuali 33-35 miliardi dovrà passare a 60/70 per il 2035: https://www.adnkronos.com/internazio...WHoh42oIdpkNz9 e da lì inchiodarsi su quelle cifre: ma come si può pensare a riformare e sostenere il fisco, il lavoro, le famiglie, la sanità, l'istruzione, i giovani, andando in giro a firmare impegni decennali cavando sangue dalle rape?

          Soprattutto, per cosa e per chi? Ma come, non ci si doveva "sganciare" dall'America per fare finalmente "la difesa comune europea", in quanto gli USA erano diventati "inaffidabili/imprevedibili", insultavano gli europei definendoli parassiti e non erano più disposti a preoccuparsi della loro "difesa"?...per cui la soluzione non era il "rearm Europe" di quell'altra gallina strozzata della von del Leyen? Hanno invece deciso di ingrassare il tacchino americano: Trump diceva il vero quando dichiarava che: "c'è la fila per baciarmi le chiappe": i leccaculi europei (con la sola eccezione della Spagna) hanno nomi e cognomi.

          Come se non bastasse, se Trump andrà avanti con la fissa dei dazi, quei servi osceni non eviteranno nemmeno quella mannaia, nonostante si siano appena inchinati al diktat del 5% per gli USA/Nato...e sono talmente degeneri e schiavi nell'anima, da star pure giubilando perchè "il 10% di dazi non è male, è sostenibile": in tutta la storia umana non è mai apparsa una tale abominevole classe servile, di insetti coprofagi:

          "Se tu permetti agli scaragaggi di moltiplicarsi, è evidente che nascano i diritti degli scarafaggi, e nasceranno dei cantori per celebrarli [...] Perchè dovrei ascoltarlo colui che viene a parlarmi in nome della pestilenza?" (A. de Saint-Exupéry: Cittadella, 1948)
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
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          • KURTANGLE
            Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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            • Borgo D'io
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            io spero davvero che aldilà delle chiacchiere e delle firme poi nella sostanza ci si astenga dallo spendere quelle folli somme
            Originariamente Scritto da SPANATEMELA
            parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
            Originariamente Scritto da GoodBoy!
            ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


            grazie.




            PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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            • fede79
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              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              La Meloni, a forza di tinte e permanenti, ha completamente mandato in pappa il cervello: ogni anno, per i prossimi 10, 6/7 miliardi in più di spesa militare...

              "Se tu permetti agli scaragaggi di moltiplicarsi, è evidente che nascano i diritti degli scarafaggi, e nasceranno dei cantori per celebrarli [...] Perchè dovrei ascoltarlo colui che viene a parlarmi in nome della pestilenza?" (A. de Saint-Exupéry: Cittadella, 1948)
              Se non sbaglio l'IMU sulla prima casa erano qualcosa come 4-5 miliardi, per dire cosa siano 6 miliardi nel nostro contesto.

              Bellissima la citazione di Saint-Exupéry preso da Cittadella.
              sigpic
              Free at last, they took your life
              They could not take your PRIDE

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              • SimoneBW
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                La Meloni, a forza di tinte e permanenti, ha completamente mandato in pappa il cervello: ogni anno, per i prossimi 10, 6/7 miliardi in più di spesa militare, senza possibilità di allargare il debito pubblico, quindi avendo come via obbligata o il taglio delle spese o le nuove tasse...e senza considerare che in sostanza butti addosso ai prossimo governi (e generazioni) la croce di questo esborso, perchè tra 2 anni il mandato di Meloni scade, mentre la firma per la Nato no e ti sei impegnato a destinare alla "difesa" un bilancio che dagli attuali 33-35 miliardi dovrà passare a 60/70 per il 2035: https://www.adnkronos.com/internazio...WHoh42oIdpkNz9 e da lì inchiodarsi su quelle cifre: ma come si può pensare a riformare e sostenere il fisco, il lavoro, le famiglie, la sanità, l'istruzione, i giovani, andando in giro a firmare impegni decennali cavando sangue dalle rape?

                Soprattutto, per cosa e per chi? Ma come, non ci si doveva "sganciare" dall'America per fare finalmente "la difesa comune europea", in quanto gli USA erano diventati "inaffidabili/imprevedibili", insultavano gli europei definendoli parassiti e non erano più disposti a preoccuparsi della loro "difesa"?...per cui la soluzione non era il "rearm Europe" di quell'altra gallina strozzata della von del Leyen? Hanno invece deciso di ingrassare il tacchino americano: Trump diceva il vero quando dichiarava che: "c'è la fila per baciarmi le chiappe": i leccaculi europei (con la sola eccezione della Spagna) hanno nomi e cognomi.

                Come se non bastasse, se Trump andrà avanti con la fissa dei dazi, quei servi osceni non eviteranno nemmeno quella mannaia, nonostante si siano appena inchinati al diktat del 5% per gli USA/Nato...e sono talmente degeneri e schiavi nell'anima, da star pure giubilando perchè "il 10% di dazi non è male, è sostenibile": in tutta la storia umana non è mai apparsa una tale abominevole classe servile, di insetti coprofagi:

                "Se tu permetti agli scaragaggi di moltiplicarsi, è evidente che nascano i diritti degli scarafaggi, e nasceranno dei cantori per celebrarli [...] Perchè dovrei ascoltarlo colui che viene a parlarmi in nome della pestilenza?" (A. de Saint-Exupéry: Cittadella, 1948)
                Sean, ma pensi davvero che c'erano alternative alle firme di ieri? L'Europa è, nei fatti, un possedimento americano con limitata autonomia. Non si esce a costo 0 da questa situazione. Lo spauracchio della Russia serve solo a giustificare la macelleria sociale a cui si dovrà ricorrere per coprire le spese. Purtroppo qualcuno ancora ci crede. Qui si ride e si scherza, ma da questo sistema non ci si può uscire. Abbiamo perso la guerra e questo è il costo da pagare.

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                  Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio

                  Sean, ma pensi davvero che c'erano alternative alle firme di ieri? L'Europa è, nei fatti, un possedimento americano con limitata autonomia. Non si esce a costo 0 da questa situazione. Lo spauracchio della Russia serve solo a giustificare la macelleria sociale a cui si dovrà ricorrere per coprire le spese. Purtroppo qualcuno ancora ci crede. Qui si ride e si scherza, ma da questo sistema non ci si può uscire. Abbiamo perso la guerra e questo è il costo da pagare.
                  E' tutto giusto quello che dici, anche se dopo ormai quasi un secolo da quella sconfitta tombale per l'Europa (perchè due, come ho detto spesso, sono i chiodi che hanno sigillato la bara dell'Europa: la prima, catastrofica, guerra mondiale; la seconda, apocalittica, guerra mondiale) si potrebbe iniziare a ragionare ed agire diversamente...perchè altrimenti quei pupazzi la dovrebbero smettere di parlare di "Europa", perchè qua non esiste nessuna Europa ma un padrone, che ultimamente ti sputa pure in faccia, ed una infilata di servi senza nemmeno la dignità della schiena dritta, perchè ricordiamoci che si può essere schiavi con le catene a mani e piedi, ma conservando una libertà interiore: questa la differenza tra chi subisce la sua schiavitù, la condizione servile che però indossi come un lutto...e chi invece servo lo è per natura e nell'anima, come adorando le catene e godendo nello slinguazzare la punta e pure la suola del lercio stivale da mandriano del padrone.
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                    Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
                    Ci deve essere sempre qualche scusa, il clima, le guerra , bla bla bla per giustificare la distruzione completa del popolo, ridotto alla schiavitù ed alla miseria dai burattinai del mondo
                    "eh ma sei complottista"

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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

                      E' tutto giusto quello che dici, anche se dopo ormai quasi un secolo da quella sconfitta tombale per l'Europa (perchè due, come ho detto spesso, sono i chiodi che hanno sigillato la bara dell'Europa: la prima, catastrofica, guerra mondiale; la seconda, apocalittica, guerra mondiale) si potrebbe iniziare a ragionare ed agire diversamente...perchè altrimenti quei pupazzi la dovrebbero smettere di parlare di "Europa", perchè qua non esiste nessuna Europa ma un padrone, che ultimamente ti sputa pure in faccia, ed una infilata di servi senza nemmeno la dignità della schiena dritta, perchè ricordiamoci che si può essere schiavi con le catene a mani e piedi, ma conservando una libertà interiore: questa la differenza tra chi subisce la sua schiavitù, la condizione servile che però indossi come un lutto...e chi invece servo lo è per natura e nell'anima, come adorando le catene e godendo nello slinguazzare la punta e pure la suola del lercio stivale da mandriano del padrone.
                      L'europa, come entità politica, non esiste, non è mai esistita e probabilmente non esisterà mai. Siamo solo una colonia di quei merdosi. Siamo dominati militarmente, economicamente ma, e questo è il dramma, culturalmente. La maggior parte degli europei si beve, senza spirito critico, tutta l'immondizia che esce da quella fogna. Uno schifo di paese che ormai viaggia a 100.000 morti l'anno per overdose da oppioidi e dove la metà della popolazione è diagnosticata depressa.

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                      • Mario12
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                        Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggio
                        io spero davvero che aldilà delle chiacchiere e delle firme poi nella sostanza ci si astenga dallo spendere quelle folli somme
                        per arrivare a quei 400 miliardi sarà fondamentale rubare denaro anche ad avvocati o gente di tale rango economico.
                        l'unica sostanza che vedrai sarà un bel missile di tasse che ti arriverà su per il cul0

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                        • Sean
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                          Nato, per la Difesa italiana un conto da 450 miliardi di euro fino al 2035

                          Gli effetti dell’obiettivo Nato di portare le spese al 5% del Prodotto interno lordo del nostro Paese. Le preoccupazioni di Banca d’Italia, Bce, Upb e Corte dei Conti

                          Come fare una manovra aggiuntiva di finanza pubblica da circa otto miliardi l’anno, ogni anno, per dieci anni. Per un totale di circa 450 miliardi di maggiore spesa da qui al 2035, quando in base agli impegni presi dall’Italia al vertice Nato de L’Aia ciascun membro dell’Alleanza dovrà aumentare i propri stanziamenti di bilancio dal 2% al 5% del prodotto interno lordo. Per raggiungere l’obiettivo l’Italia dovrebbe aumentare il budget annuale per la difesa e la sicurezza dai 46 miliardi attuali (il 2% del Pil che secondo il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti sarebbe già raggiunto nel 2025 riclassificando alcune spese, anche se i dati Nato provvisori indicano ancora l’1,5%), a 110 miliardi. La spesa complessiva del decennio per gli armamenti raddoppierebbe per arrivare a quasi 900 miliardi.​

                          I calcoli

                          E questo se tutto va bene, perché i calcoli informali del governo sono stati fatti a Pil invariato che invece, anche se poco, quasi certamente aumenterà, rendendo più salato il conto. La premier Giorgia Meloni parla di impegno «significativo, ma sostenibile» e garantisce che «nessun euro sarà tolto alle priorità degli italiani». Di sicuro sarà un compito difficilissimo, perché l’impatto della scelta sui conti pubblici italiani ancora fragili rischia di essere pesante. Almeno, questo dicono la Banca centrale europea, la Banca d’Italia, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, e la Corte dei conti. E lo stesso ministro dell’Economia non nasconde le sue perplessità, se non altro perché le regole europee, che lui definisce «stupide e senza senso», non aiutano.

                          La clausola trappola

                          Una di queste è l’esclusione delle maggiori spese per la difesa dal computo del deficit, la «clausola di salvaguardia» proposta da Bruxelles nel piano per agevolare il riarmo. Fino al 2029 la Ue è disposta a concedere un «bonus» a ogni Paese per spendere fino all’1,5% del Pil in più per la difesa. Ma per un Paese come l’Italia che ha già il deficit oltre il 3% del Pil ed è soggetto alla procedura per il disavanzo eccessivo non funziona. Chi è sotto il 3% può sforare senza rischi, chi è sopra, come noi, rischia «di non uscire mai più» dalla procedura come dice Giorgetti, che punta a rientrare sotto il tetto del deficit nel 2026.

                          Le proiezioni

                          Secondo l’Ufficio di Bilancio se ci limitassimo a una maggior spesa per la difesa di 0,25 punti di Pil nel ‘25 e altrettanti nel ‘26, per un totale di 12,3 miliardi, il deficit tornerebbe sotto al 3% un anno dopo, nel 2027. Se usassimo tutto il margine, l’1,5% del Pil, addio: rientreremmo sotto il 3% nel 2030, ma ci ritorneremmo stabilmente dal 2034. L’impatto sul debito, che è il vero tallone d’Achille della finanza pubblica italiana, sarebbe ancora più evidente. Con l’1,5% di spesa in più per la difesa (la Nato però ci chiede il 3%) il debito in rapporto al Pil tornerebbe a salire nel 2032 e raggiungerebbe il 139% nel 2041 (25 punti in più dello scenario prefigurato dal governo nel Piano di Bilancio, che al 2041 vede il debito al 114%). Anche la Bce è preoccupata per l’impatto che potrebbe avere l’uso della clausola Ue nei paesi più indebitati. Figuriamoci una spesa ancora più alta.

                          Prudenza obbligatoria

                          Solo questo basterebbe a spiegare la prudenza italiana nell’affrontare l’incremento della spesa militare concordata in ambito Nato, anche se gli accordi de L’Aia sono molto più «comodi» rispetto a quanto prefigurato alla vigilia: dieci anni per raggiungere gli obiettivi, con la verifica nel 2029 e un ampliamento delle spese ammissibili. In ogni caso l’Italia non chiederà l’attivazione della clausola Ue nel ‘25 e nel ‘26, poi si valuterà anche in funzione dell’economia. L’impatto della maggior spesa per la difesa sulla crescita sarà comunque limitato, e questa è un’altra preoccupazione di Giorgetti.

                          Tante armi poco Pil

                          Gli investimenti nel settore militare sono quelli che «pagano» di meno in termini di ritorno sull’economia. Secondo l’Ufficio di Bilancio il moltiplicatore è pari a 0,5: ogni euro speso nella difesa produce un aumento del reddito di 50 centesimi. Dunque non si ripaga, né ha effetti strutturali positivi a lungo termine, come possono avere gli investimenti nelle infrastrutture, nell’istruzione e nella sanità, che sono i settori che hanno il moltiplicatore più alto, anche superiore a 1. Questo perché buona parte della spesa per la difesa viene assorbita dalle importazioni, in media circa il 60%, e va ad arricchire Paesi stranieri. Arrivare a spendere l’1,5% in più l’anno (37 miliardi) entro il 2029 porterebbe a una crescita cumulata del Pil di appena un punto in più, in quattro anni, rispetto allo scenario di base.

                          Scelte difficili

                          L’esclusione della spesa per la difesa dal deficit, altro motivo di diffidenza sulla clausola Ue, si esaurirà comunque nel 2029. Dopodiché la maggior spesa per il riarmo, che sarà divenuta strutturale, dovrà essere coperta con le risorse dei bilanci nazionali. La Commissione Ue usa un eufemismo quando afferma che si dovranno «riorientare le priorità di bilancio»: c’è il rischio concreto che per finanziare la difesa servano tagli ad altre spese o nuove tasse. Se arrivasse al 5%, dunque 110 miliardi l’anno, la spesa militare rappresenterebbe, dopo le pensioni (oggi 122 miliardi), la maggior spesa di bilancio, più della sanità (88 miliardi), quasi il doppio di quanto si spende per la scuola (56) o le politiche sociali (66).

                          ​CorSera

                          File Allegati
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Ponno
                            Socialista col Rolex
                            • Feb 2013
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                            • Holy See (Vatican City State) [VA]
                            • Send PM

                            "Questo perché buona parte della spesa per la difesa viene assorbita dalle importazioni, in media circa il 60%, e va ad arricchire Paesi stranieri."
                            Chissà quali paesi, magari gli stessi che ti stanno forzando a fare tutto ciò.
                            Invece di tirare fuori le palle e dire che si aumentiamo la spesa ma solo in compagnie europee.
                            Servi maledetti
                            Originariamente Scritto da claudio96

                            sigpic
                            più o meno il triplo

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                            • KURTANGLE
                              Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                              • Jun 2005
                              • 36938
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                              • Borgo D'io
                              • Send PM

                              Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio

                              Sean, ma pensi davvero che c'erano alternative alle firme di ieri? L'Europa è, nei fatti, un possedimento americano con limitata autonomia. .

                              lo siamo dal 45
                              eppure al 5% non ci siamo mai neanche lontanamente avvicinati
                              quindi si, si poteva e si doveva dire di no
                              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                              Originariamente Scritto da GoodBoy!
                              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                              grazie.




                              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                              • SimoneBW
                                Bodyweb Advanced
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                                Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggio


                                lo siamo dal 45
                                eppure al 5% non ci siamo mai neanche lontanamente avvicinati
                                quindi si, si poteva e si doveva dire di no
                                Non puoi, comandano loro. Quando Leopoldo chiedeva più gomma i bravi contadini detto Congo si impegnavano per estrarne di più. Se non riuscivano si tagliava loro un braccio.

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