Originariamente Scritto da KURTANGLE
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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Originariamente Scritto da huntermastertu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.Originariamente Scritto da luna80Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
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Originariamente Scritto da Luke91 Visualizza MessaggioSopra i palestinesi ci sono i napoletani
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Originariamente Scritto da Luke91 Visualizza Messaggio
Sopra i palestinesi ci sono i napoletani
ahhahaahahahahaOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
e sopra i napoletani c'è kurt
haahahahahahahahahaOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Che belli i roghi!Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Elezioni presidenziali in Polonia, il sovranista Nawrocki vince il ballottaggio. Sconfitto il candidato europeista
Polonia, i risultati definitivi: il sovranista Nawrocki batte l'europeista Trzaskowski dopo uno spoglio all'ultimo voto che ha raccolto il 49,11% dei voti
Come previsto è stato un duello giocato al fotofinish: il candidato sovranista Karol Nawrocki ha vinto le elezioni in Polonia con meno di due punti di vantaggio. Ha ottenuto il 50,89% dei voti (10.606.628) in una serrata lotta contro il sindaco liberale di Varsavia, l'europeista Rafał Trzaskowski fermatosi al 49,11% (10.237.177 voti).
L'affluenza alle urne è stata del 71,63%, la più alta in assoluto di un ballottaggio presidenziale dalla fine del comunismo. Il dato aveva fatto sperare il campo europeista: una speranza poi rivelatasi illusoria.
Cosa cambia ora in Polonia - e in Europa
Lo scenario complica enormemente il lavoro del governo di coalizione guidato da Donald Tusk, patrono politico di Trzaskowski, che ora rischia di vedere ulteriormente bloccato il suo programma progressista da un presidente dell’opposizione, dotato del potere di veto sulle leggi.
Ma la sfida rappresenta molto di più di una semplice resa dei conti di politica interna: ha ricadute sul futuro dell’integrazione europea.
Dopo il risultato ora ci si può aspettare che la Polonia intraprenda una strada più nazionalista sotto la guida del suo nuovo leader, sostenuto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La Casa Bianca era infatti entrata a gamba tesa nella campagna elettorale: il gruppo dei conservatori americani Cpac ha tenuto la scorsa settimana il suo raduno internazionale proprio in Polonia per dare una spinta a Nawrocki.
Chi è Nawrocki
Ex pugile dilettante, senza esperienza politica, Nawrocki è stato scelto dal Partito conservatore Pis per cercare di rilanciare con un volto nuovo il partito sconfitto alle ultime politiche dopo la svolta autoritaria realizzata nei due mandati, dal 2015 al 2023.
Storico specializzato in crimini nazisti e comunisti, si è presentato come l’incarnazione dei valori tradizionali e patriottici in stile Maga: contrario all’aborto e ai diritti Lgbtq+, vuole norme più stringenti sui migranti, maggior sovranità del Paese dentro la Ue ed è pronto a rinnegare il sostegno polacco all’Ucraina che non vuole entri nella Nato. Oltre a quello della Casa Bianca, ha l'appoggio del premier ungherese, Viktor Orbàn.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio[....]- Climber
- ex Istruttore
- ex P.Trainer AFFWA
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Operazione segreta di Kiev in Siberia, così l'Ucraina ha sorpreso tutti: i droni «sbucati» dai camion e diciotto mesi di preparazione
L'operazione «tela di ragno» su quattro basi russe: i droni causano 7 miliardi di danni all'aviazione di Mosca. Nemmeno Trump è stato avvertito
L'operazione «tela di ragno» su quattro basi russe: i droni causano 7 miliardi di danni all'aviazione di Mosca. Nemmeno Trump è stato avvertito
Il re di droni. Scherzano gli ucraini su X ricordando quando Trump diceva a Zelensky seduto nello Studio Ovale «non hai carte». Piccoli, compatti, costati poche migliaia di dollari, fabbricati in casa e fatti penetrare in territorio russo a bordo di truck, lanciati verso i bombardieri russi, sono loro i protagonisti dell’operazione ragnatela che ha colpito le basi russe dalla Siberia al confine con i Paesi Nato danneggiando bombardieri per un valore stimato di sette miliardi di dollari.
Il primo risultato della tela del ragno ucraina è sicuramente di natura militare. I colpi hanno messo fuori uso 41 cacciabombardieri, il 34% dei vettori strategici di missili da crociera russi secondo l’intelligence ucraina. Tra gli obiettivi colpiti, i TU-95 (il grande bombardiere strategico noto come «Bear», «orso» dell’era sovietica, in aria dal 1952, utilizzato in origine per trasportare bombe nucleari, ma poi per lanciare missili da crociera), i TU-22M3 (bombardiere supersonico a lungo raggio) e gli A-50 (la Russia ne possiede meno di dieci per un valore di 350 milioni di dollari.). Tutti, dal febbraio 2022, sono stati impiegati per bombardare le città ucraine, obiettivi civili compresi.
Quanti che siano quelli messi fuori uso e per quanto tempo, l’operazione ha dunque il risultato di salvare vite ucraine. Un ex ufficiale di Kiev che dirige il gruppo di analisi Frontelligence Insight spiega che, sebbene i danni non influenzeranno direttamente la posizione di Mosca sul campo di battaglia, sono comunque significativi. «Riducono le capacità strategiche della Russia ossia la sua capacità di proiettare potenza a livello globale, la sua capacità di sferrare attacchi nucleari e la postura militare complessiva in Eurasia». E la ragione è facile da capire. Quando uno stato maggiore pianifica una guerra, non si limita a un teatro o a una specifica parte della linea del fronte ma valuta le capacità militari nel complesso per attuare la volontà politica della leadership. Tradotto: Putin da ieri fa meno paura.
Operazioni come queste sono difficili e complesse da progettare. Su modello di quelle messe a punto del Mossad contro Hezbollah messo in ginocchio dai pager, i cerca persone, richiedono tempi di preparazione lunghi — in questo caso 18 mesi — oltre che agenti altamente addestrati. Ma hanno una resa in termini di immagine e di propaganda potentissime perché confermano sia la capacità di penetrare in territorio nemico ma anche la vulnerabilità dell’avversario. Un risultato notevole, se si considera che il colpo arriva a poche ore da un nuovo round negoziale in cui Putin si apprestava, ancora una volta, a dare le carte e a dettare la linea.
E il vantaggio non riguarda solo Kiev. Ma anche gli alleati europei. Una fonte ucraina conferma che uno degli aeroporti colpiti è la base aerea di Belaya, nell’oblast’ russa di Irkutsk, a più di 4 mila chilometri dall’Ucraina. Ma ad essere prese di mira è anche la base aerea di Olenya nell’oblast di Murmansk in Russia, oltre quella di Diaghilev nell’oblast di Ryazan e di Ivanovo nell’omonimo Oblast. Si tratta di un raggio d’azione che va dalla Siberia al confine con la Nato e dunque di un attacco che ridimensiona la minaccia che Mosca esercitata sui Paesi del fianco Est, sulla Finlandia e sulla Norvegia, vicino alle quali, di recente, il Cremlino aveva dato ordine di ammassare aerei.
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La leadership russa ne esce danneggiata anche a livello interno. Secondo le prime informazioni diffuse dai blogger, la geolocalizzazione di un attacco dimostra che i droni ucraini sono stati assemblati all’interno di un magazzino in affitto a Chelyabinsk sulle pendici degli Urali, vicino al confine con il Kazakistan, possibile via di rifornimento per i componenti. Inoltre — a detta di Kiev— gli agenti coinvolti nell’operazione sono rientrati tutti in patria sani e salvi. Ossia, il nemico può entrare e uscire dal Paese quando vuole, un monito per il futuro.
E infine: l’«operazione ragnatela» è destinata a fare scuola, con implicazioni che vanno oltre questo conflitto. Condotta da Vasyl Malyuk, capo dell’Sbu, lo stesso uomo che ha progettato l’attentato a Aleksandr Dugin e altre operazioni in territorio russo, è da considerare un modello. E non solo per il suo costo — i droni possono essere acquistati per poche centinaia di dollari l’uno, ma il valore di 41 bombardieri pesanti ammonta a miliardi.
Trasformare camion-in piattaforme mobili per i droni-kamikaze, in grado di posizionarsi in punti di lancio vicini ai target e sorprendere lo scudo è una tattica che potrà essere adottata anche in mare, con il ricorso ad una portacontainer. Inoltre, sempre su modello israeliano, l’operazione ha visto l’impiego dell’intelligenza artificiale. L’anno scorso, l’intelligence militare ucraina ha scansionato i bombardieri russi e ha addestrato l’Ai a riconoscerli ed eseguire algoritmi di attacco in picchiata. E lo avrebbe fatto — ironia della sorte — sulla base di modelli dell’epoca sovietica esposti in un museo dell’aviazione a Poltava.
Passato e futuro, uomo e tecnologia al servizio di un solo obiettivo: attirare il nemico al centro della tela. E bloccarlo.
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