Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sean
    Csar
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    Cina: nostre truppe di peacekeeping in Ucraina? Fake news
    La Cina smentisce che le sue truppe possano partecipare a un'operazione di peacekeeping in Ucraina, a cessate il fuoco raggiunto. "Sono notizie del tutto false, la posizione della Cina sulla crisi in Ucraina resta coerente e inequivocabile", ha replicato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, a chi gli chiedeva conferma se Pechino stesse considerando l'invio di truppe in Ucraina e a quali condizioni, in base a quanto riportato sabato da Welt am Sonntag. Secondo la testata tedesca, alcuni funzionari di Pechino avevano discusso a Bruxelles la possibilità che la Cina si unisse alle forze di peacekeeping in Ucraina.

    La Stampa
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • MarcoT
      one day you may
      • Jun 2013
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      Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio

      E noi?
      Ce la prendiamo allegramente in culo
      Originariamente Scritto da Lorenzo993
      non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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      • Sergio
        Administrator
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Steve Witkoff, l'inviato speciale per la Casa Bianca: «Putin mi è piaciuto. Un grande leader. Ci saranno elezioni in Ucraina»


        Steve Witkoff non considera Vladimir Putin un `tipo cattivo´. A dichiararlo è stato lo stesso inviato della Casa Bianca in una lunga intervista con il conduttore di podcast riferimento della destra americana Tucker Carlson, che nei mesi scorsi aveva lui stesso intervistato il presidente russo. Anzi, ha detto, è un «grande» leader che cerca di porre fine al conflitto in corso da tre anni tra Mosca e Kiev. «Mi è piaciuto. Ho pensato che fosse sincero con me», ha detto Witkoff nell'intervista. «Non considero Putin una `persona cattiva´. È una situazione complicata, quella guerra, e tutti i fattori che l'hanno determinata».

        Le autorità ucraine hanno acconsentito a tenere elezioni, al momento sospese a causa della legge marziale ha poi aggiunto. «Le elezioni ci saranno. Hanno acconsentito Ci saranno elezioni in Ucraina».

        I territori occupati dai russi in Ucraina sono la «questione chiave» del conflitto in Ucraina ha poi aggiunto. Le regioni occupate da Mosca, ha detto Witkoff, «sono di lingua russa, ci sono stati referendum dove la stragrande maggioranza delle persone ha indicato di voler essere guidata dai russi». «Credo che sia questa la questione chiave del conflitto, è come se nessuno ne volesse parlare», ha proseguito il diplomatico, «Questo è l'elefante nella stanza. L'elefante nella stanza è che ci sono problemi costituzionali in Ucraina su quello a cui possono rinunciare per quanto riguarda la cessione di territori. I russi hanno di fatto il controllo di questi territori. La domanda è: il mondo li riconoscerà come territori russi? Finirà? Può Zelensky sopravvivere politicamente se li riconosce come tali? Questa è la questione chiave del conflitto».

        Steve Witkoff nell'intervista a Tucker Carlson ha anche aggiunto che quando, nell`estate del 2024, si è verificato un tentativo di assassinio ai danni di Donald Trump, allora candidato alla presidenza degli Stati uniti, il presidente russo Vladimir Putin si è recato in chiesa a pregare per lui.

        CorSera
        Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
        Vi rendete conto chi é sta gente si?
        Stanno semplicemente sdoganando l'idea del "dittatore", in fondo non è così male. Potremmo usarne uno anche negli States, poi esportiamo il modello anche nel resto del mondo.



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        • Mario12
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          • Nov 2014
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          scusate , ma cosa vi aspettavate che dicessero ? devono far finire il conflitto , non peggiorare la situazione , è ovvio che adesso inizia la fase in cui si lecca il deretano a zio Vladdy.

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            • In piedi tra le rovine
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            Colloqui Russia-Usa a Riad in corso da oltre 9 ore
            I colloqui tra le delegazioni di Russia e Stati Uniti a Riad, in Arabia Saudita, durano da più di nove ore con tre pause. Lo ha riferito all'agenzia Tass una fonte vicina alla delegazione russa.

            Trump, stiamo parlando di linee demarcazione e Zaporizhzhia

            "Stiamo parlando delle linee di demarcazione (territoriale), di chi avrà la proprietà della centrale nucleare" di Zaporizhzhia: lo ha detto Donald Trump parlando alla Casa Bianca con i reporter.

            https://www.repubblica.it/esteri/202...LF-BG-P1-S1-T1
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • Sean
              Csar
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              L'errore della Casa Bianca: un giornalista (per sbaglio) nella chat sui piani di guerra Usa nello Yemen

              Il direttore di «The Atlantic» racconta l'accaduto e rivela il disprezzo dei vertici dell'amministrazione per l'Europa. Trump: «Non ne sapevo nulla»

              Jeffrey Goldberg non ci voleva credere. Poi le bombe sono esplose davvero. «Il mondo ha scoperto poco dopo le 14 (ora della costa orientale Usa) del 15 marzo che gli Stati Uniti stavano bombardando gli Houthi nello Yemen. Io l’ho saputo due ore prima», scrive il direttore della rivista The Atlantic rivelando un caso clamoroso di fallimento dell’amministrazione Trump nella gestione di informazioni classificate. «La ragione è che Pete Hegseth, il segretario della Difesa, mi ha mandato via messaggio i piani di guerra alle 11:44 del mattino, incluse informazioni precise su armi, obiettivi, tempistica».

              Goldberg racconta in un articolo di essere stato incluso l’11 marzo per errore dal consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz in una chat sulla piattaforma Signal in cui alti funzionari discutevano piani militari segreti. All’inizio pensava si trattasse di profili falsi. «Non potevo credere che i leader della sicurezza nazionale degli Stati Uniti potessero davvero comunicare piani imminenti di guerra via Signal. Non potevo credere che il consigliere di Sicurezza nazionale degli Stati Uniti fosse stato così avventato da includere il direttore dell’Atlantic... Non ho mai visto una falla come questa». Brian Hughes, portavoce del consiglio di Sicurezza nazionale, ha confermato l’apparente autenticità della chat cui partecipavano 18 persone, tra cui il vicepresidente JD Vance, il direttore della Cia John Ratcliffe, il capo dello staff della Casa Bianca Susie Wiles, il consigliere Stephen Miller, l’inviato Steve Witkoff. Hegsetgh, secondo Goldberg, ha condiviso dettagli che avrebbero potuto mettere a rischio la sicurezza delle truppe e dell’intelligence.

              ​ Il resoconto è anche illuminante per il modo in cui i membri del governo americano parlano dell’Europa. Vance si dice contrario all’operazione contro gli Houthi, che hanno lanciato attacchi contro Israele e le rotte commerciali dopo la guerra a Gaza, perché solo il 3% del commercio Usa passa dal Canale di Suez, mentre vi passa il 40% di quello europeo e c’è «un rischio reale» che gli americani non capiscano «perché è necessario» intervenire. Il vicepresidente, che pubblicamente non contraddice mai Trump, aggiunge: «Non sono certo che il presidente sia consapevole di quanto sia incoerente questo con il suo messaggio sull’Europa» e suggerisce di aspettare un mese, dato anche il rischio che un attacco faccia aumentare il prezzo del petrolio.

              Hegseth replica che aspettare aumenta i rischi che qualcuno riveli i piani o che Israele compia un attacco in modi diversi da quelle voluti dagli americani. Waltz spiega che, date le limitate risorse degli europei, solo gli Usa possono riaprire le rotte commerciali, ma «il presidente ha detto di determinare come far pagare gli europei». Vance cede: «Se pensi che dovremmo, facciamolo. Odio salvare di nuovo l’Europa...». E Hegseth: «Condivido totalmente il tuo disgusto per gli scrocconi europei. È PATETICO. Ma siamo i soli sul pianeta che possono farlo». E Miller conclude: «Il presidente è stato chiaro: luce verde. Ma spieghiamo all’Egitto e all’Europa cosa ci aspettiamo in cambio... dev’esserci un guadagno economico se gli Usa ripristinano con successo la libertà di navigazione ad alto costo».

              ​CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
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              «nessun vincolo univa questi morti
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • KURTANGLE
                Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                • Jun 2005
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                "Patetici"
                "scrocconi"
                .....
                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                grazie.




                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                • Sean
                  Csar
                  • Sep 2007
                  • 122056
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                  Beh, almeno si ha una conferma che (parlando degli USA) quanto si dice in campagna elettorale corrisponde al vero sentire "politico" di chi si presenta agli elettori, almeno per certi riguardi (politica estera), perchè poi è chiaro che una quota di balle le raccontano tutti - per dire, l' "età dell'oro" trumpiana, in 4 anni e in una congiuntura simile per il mondo tutto, dove per cercare di riequilibrare la bilancia commerciale ricorri all'arma (spuntata e controproducente, a detta dei più) dei dazi, del protezionismo, quando ormai i buoi sono abbondantemente scappati (il globalismo inteso come dislocazione globale della produzione, in specie lì dove i costi del lavoro sono minori, è ormai troppo avanti per poter essere "controllato"), questa età dell'oro è solo uno slogan...mentre invece la volontà di non buttare più soldi per la difesa in Europa è un convincimento radicato.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
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                  nella necropoli deserta»

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                  • zuse
                    Macumbico divinatore
                    • Oct 2010
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                    Mq più che altro parliamo dell'ennesimo paradosso.

                    Gli americani non vogliono aiutare i "patetici scrocconi europei" con il problema del canale di Suez, e si comportano come stessero salvando loro il traffico merci europeo.

                    Non si considera il fatto gli houthi attaccano come risposta al conflitto in medio-oriente con lo scopo di gravare su chi supporta Israele nel genocidio. Massacro ampliamento supportato dagli USA e che senza gli aiuti statunitensi nel sostegno di Israele, non avrebbe luogo (oppure ci sarebbe, ma con conseguenze gravissime per lo stato terrorista).







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                    • LARRY SCOTT2
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                      Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggio
                      "Patetici"
                      "scrocconi"
                      .....
                      Ma vadano a fanculo che nella loro guerra di indipendenza se non era per il Regno di Francia (ironico visto che era proprio il tipo di Regime che disprezzavano gli angloamericani ribelli) e l'Imperio Ispanico che li ha inondati di armi risorse e addestratori, gli inglesi li avrebbero ricacciato a vivere coi castori nelle foreste del New England.

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                      • LARRY SCOTT2
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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        L'errore della Casa Bianca: un giornalista (per sbaglio) nella chat sui piani di guerra Usa nello Yemen

                        Il direttore di «The Atlantic» racconta l'accaduto e rivela il disprezzo dei vertici dell'amministrazione per l'Europa. Trump: «Non ne sapevo nulla»

                        Jeffrey Goldberg non ci voleva credere. Poi le bombe sono esplose davvero. «Il mondo ha scoperto poco dopo le 14 (ora della costa orientale Usa) del 15 marzo che gli Stati Uniti stavano bombardando gli Houthi nello Yemen. Io l’ho saputo due ore prima», scrive il direttore della rivista The Atlantic rivelando un caso clamoroso di fallimento dell’amministrazione Trump nella gestione di informazioni classificate. «La ragione è che Pete Hegseth, il segretario della Difesa, mi ha mandato via messaggio i piani di guerra alle 11:44 del mattino, incluse informazioni precise su armi, obiettivi, tempistica».

                        Goldberg racconta in un articolo di essere stato incluso l’11 marzo per errore dal consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz in una chat sulla piattaforma Signal in cui alti funzionari discutevano piani militari segreti. All’inizio pensava si trattasse di profili falsi. «Non potevo credere che i leader della sicurezza nazionale degli Stati Uniti potessero davvero comunicare piani imminenti di guerra via Signal. Non potevo credere che il consigliere di Sicurezza nazionale degli Stati Uniti fosse stato così avventato da includere il direttore dell’Atlantic... Non ho mai visto una falla come questa». Brian Hughes, portavoce del consiglio di Sicurezza nazionale, ha confermato l’apparente autenticità della chat cui partecipavano 18 persone, tra cui il vicepresidente JD Vance, il direttore della Cia John Ratcliffe, il capo dello staff della Casa Bianca Susie Wiles, il consigliere Stephen Miller, l’inviato Steve Witkoff. Hegsetgh, secondo Goldberg, ha condiviso dettagli che avrebbero potuto mettere a rischio la sicurezza delle truppe e dell’intelligence.

                        Il resoconto è anche illuminante per il modo in cui i membri del governo americano parlano dell’Europa. Vance si dice contrario all’operazione contro gli Houthi, che hanno lanciato attacchi contro Israele e le rotte commerciali dopo la guerra a Gaza, perché solo il 3% del commercio Usa passa dal Canale di Suez, mentre vi passa il 40% di quello europeo e c’è «un rischio reale» che gli americani non capiscano «perché è necessario» intervenire. Il vicepresidente, che pubblicamente non contraddice mai Trump, aggiunge: «Non sono certo che il presidente sia consapevole di quanto sia incoerente questo con il suo messaggio sull’Europa» e suggerisce di aspettare un mese, dato anche il rischio che un attacco faccia aumentare il prezzo del petrolio.

                        Hegseth replica che aspettare aumenta i rischi che qualcuno riveli i piani o che Israele compia un attacco in modi diversi da quelle voluti dagli americani. Waltz spiega che, date le limitate risorse degli europei, solo gli Usa possono riaprire le rotte commerciali, ma «il presidente ha detto di determinare come far pagare gli europei». Vance cede: «Se pensi che dovremmo, facciamolo. Odio salvare di nuovo l’Europa...». E Hegseth: «Condivido totalmente il tuo disgusto per gli scrocconi europei. È PATETICO. Ma siamo i soli sul pianeta che possono farlo». E Miller conclude: «Il presidente è stato chiaro: luce verde. Ma spieghiamo all’Egitto e all’Europa cosa ci aspettiamo in cambio... dev’esserci un guadagno economico se gli Usa ripristinano con successo la libertà di navigazione ad alto costo».

                        ​CorSera
                        ''Goldberg'' ... e figurarsi ...

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                        • LARRY SCOTT2
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          L'errore della Casa Bianca: un giornalista (per sbaglio) nella chat sui piani di guerra Usa nello Yemen

                          Il direttore di «The Atlantic» racconta l'accaduto e rivela il disprezzo dei vertici dell'amministrazione per l'Europa. Trump: «Non ne sapevo nulla»

                          Jeffrey Goldberg non ci voleva credere. Poi le bombe sono esplose davvero. «Il mondo ha scoperto poco dopo le 14 (ora della costa orientale Usa) del 15 marzo che gli Stati Uniti stavano bombardando gli Houthi nello Yemen. Io l’ho saputo due ore prima», scrive il direttore della rivista The Atlantic rivelando un caso clamoroso di fallimento dell’amministrazione Trump nella gestione di informazioni classificate. «La ragione è che Pete Hegseth, il segretario della Difesa, mi ha mandato via messaggio i piani di guerra alle 11:44 del mattino, incluse informazioni precise su armi, obiettivi, tempistica».

                          Goldberg racconta in un articolo di essere stato incluso l’11 marzo per errore dal consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz in una chat sulla piattaforma Signal in cui alti funzionari discutevano piani militari segreti. All’inizio pensava si trattasse di profili falsi. «Non potevo credere che i leader della sicurezza nazionale degli Stati Uniti potessero davvero comunicare piani imminenti di guerra via Signal. Non potevo credere che il consigliere di Sicurezza nazionale degli Stati Uniti fosse stato così avventato da includere il direttore dell’Atlantic... Non ho mai visto una falla come questa». Brian Hughes, portavoce del consiglio di Sicurezza nazionale, ha confermato l’apparente autenticità della chat cui partecipavano 18 persone, tra cui il vicepresidente JD Vance, il direttore della Cia John Ratcliffe, il capo dello staff della Casa Bianca Susie Wiles, il consigliere Stephen Miller, l’inviato Steve Witkoff. Hegsetgh, secondo Goldberg, ha condiviso dettagli che avrebbero potuto mettere a rischio la sicurezza delle truppe e dell’intelligence.

                          Il resoconto è anche illuminante per il modo in cui i membri del governo americano parlano dell’Europa. Vance si dice contrario all’operazione contro gli Houthi, che hanno lanciato attacchi contro Israele e le rotte commerciali dopo la guerra a Gaza, perché solo il 3% del commercio Usa passa dal Canale di Suez, mentre vi passa il 40% di quello europeo e c’è «un rischio reale» che gli americani non capiscano «perché è necessario» intervenire. Il vicepresidente, che pubblicamente non contraddice mai Trump, aggiunge: «Non sono certo che il presidente sia consapevole di quanto sia incoerente questo con il suo messaggio sull’Europa» e suggerisce di aspettare un mese, dato anche il rischio che un attacco faccia aumentare il prezzo del petrolio.

                          Hegseth replica che aspettare aumenta i rischi che qualcuno riveli i piani o che Israele compia un attacco in modi diversi da quelle voluti dagli americani. Waltz spiega che, date le limitate risorse degli europei, solo gli Usa possono riaprire le rotte commerciali, ma «il presidente ha detto di determinare come far pagare gli europei». Vance cede: «Se pensi che dovremmo, facciamolo. Odio salvare di nuovo l’Europa...». E Hegseth: «Condivido totalmente il tuo disgusto per gli scrocconi europei. È PATETICO. Ma siamo i soli sul pianeta che possono farlo». E Miller conclude: «Il presidente è stato chiaro: luce verde. Ma spieghiamo all’Egitto e all’Europa cosa ci aspettiamo in cambio... dev’esserci un guadagno economico se gli Usa ripristinano con successo la libertà di navigazione ad alto costo».

                          ​CorSera
                          Si comunque il pianeta è in bilico tra l'essere dominato da:

                          - questi qua, che sembrano dei cattivi del West usciti da un film di Sergio Leone
                          - in Asia, da gente che non ha colonizzato il Mondo culturalmente ma economicamente e con le merci e si ritiene superiore al resto del Mondo ed esistenti da cinquemila anni
                          - da altre parti, gente pronta a decapitarti se disegni un tizio del Rub-Al-Khali morto 1400 anni fa
                          - nella nostra bellissima Europa gente che si indigna se ritieni che uno con una parrucca non sia una donna e pensa solo a imporre nuove ''regole e tasse'' e a sostituire i nativi
                          - il continente ''nero'' che esplode di white (come no ... ) walkers che hanno un gigacraving ma anche un odio osceno per l'Occidente

                          Invoco la Grande Palla di Fuoco che già una volta mondò il pianeta da quei rettiloni

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                            Dopo il grand reset, o ww3 inevitabilmente l'uomo bianco tornerà a dominare
                            Originariamente Scritto da Pesca
                            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                            • Sean
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                              Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio

                              Si comunque il pianeta è in bilico tra l'essere dominato da:

                              - questi qua, che sembrano dei cattivi del West usciti da un film di Sergio Leone
                              - in Asia, da gente che non ha colonizzato il Mondo culturalmente ma economicamente e con le merci e si ritiene superiore al resto del Mondo ed esistenti da cinquemila anni
                              - da altre parti, gente pronta a decapitarti se disegni un tizio del Rub-Al-Khali morto 1400 anni fa
                              - nella nostra bellissima Europa gente che si indigna se ritieni che uno con una parrucca non sia una donna e pensa solo a imporre nuove ''regole e tasse'' e a sostituire i nativi
                              - il continente ''nero'' che esplode di white (come no ... ) walkers che hanno un gigacraving ma anche un odio osceno per l'Occidente

                              Invoco la Grande Palla di Fuoco che già una volta mondò il pianeta da quei rettiloni
                              Che il mondo torni ad una conformazione multipolare, come in fondo è quasi sempre stato nella storia, è un fatto che andrebbe accolto con favore, perchè è bene che ci sia una sorta di equilibrio che non permetta il dominio di un solo soggetto, il che rappresenterebbe una dispotica imposizione di una unica visione sul globo tutto.

                              E' altresì chiaro che un mondo formato da diversi poli e sfere di influenza può mantenersi in una sorta di "pace" solo col riconoscimento reciproco di quelle sfere, perchè un mondo multipolare può dare più occasioni di contrasto (e guerre) che non un mondo dove a comandare e fare da arbitro è solo uno o al più due egenoni (come accadde nel periodo della guerra fredda).

                              Per i prossimi anni, due potranno essere le principali situazioni di tensione: in Europa, come si sistemerà la questione ucraina, perchè una pace fatta coi piedi potrebbe sicuramente riaprire una guerra; inoltre che intenzioni avrà la Russia sul ricreare quella sua sfera di influenza su alcuni altri paesi confinanti o che considera sue "dipendenze" storiche.

                              In Asia e nel Pacifico come andrà a finire queste tensione e competitività continua tra Cina e America, perchè la Cina reclama i suoi spazi e considera inaccettabile, in quanto potenza, che l'America le impedisca di crearsi una sua dimensione "oceanica" nel Pacifico e di influenza regionale presso il circondario - senza parlare poi di Taiwan, perchè la Cina è caratterizzata da un forte nazionalismo, e che quell'isola non solo si consideri "indipendente" ma sia pure una sorta di punta di lancia americana dirimpetto alla Cina, questo ai loro occhi è inammissibile.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • LARRY SCOTT2
                                Bodyweb Senior
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                                Ma certo Sean, anche io accolgo il multipolarismo ... se solo la maggior parte dei soggetti che si pongono come ''polo'' non fossero indecenti.

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