Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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    Socialista col Rolex
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    Israele disgustoso, Meloni ochetta bacia scarponi Yankees
    Originariamente Scritto da claudio96

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    più o meno il triplo

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    • Sean
      Csar
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      • In piedi tra le rovine
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      La Meloni va ancora in giro dicendo di stare con la UE e con gli USA, quando USA ed UE assieme non ci vogliono più stare (o almeno non nelle forme precedenti) ed è proprio questo uno dei motivi del piano di "riarmo" europeo...quindi la Meloni in pratica tenta una superc@zzola alla quale non può credere nemmeno lei.

      Prima o poi riuscirà a dirci da che parte vuole stare.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • The_machine
        Bodyweb Senior
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

        L'onda lunga della "pace" si è mantenuta perchè appunto dopo la caduta del Muro la Russia era alle prese con dei disastri interni...per cui era una potenza gravemente diminuita, per questo c'è stata la pace in regime monopolare - ma anche così nulla ha a che farci in quella pace l'Europa sottoforma di UE: stavi sempre all'interno della sfera di controllo statunitense: con un solo egemone, la pace c'è per forza: ristabilitasi una potenza russa, potenza relativa ma capace di poter sostenere (militarmente) le sue ragioni di "sicurezza", la pace è andata a farsi benedire, in quanto nessuno ha provveduto (a differenza del dopoguerra, intendo II GM) a stabilire a tavolino le reciproche "garanzie" di sicurezza, ovverosia il riconoscimento delle reciproche sfere di influenza.

        E' fuori di dubbio invece che il regime bipolare (patto atlantico da una parte, patto di Varsavia dall'altra) nato con Yalta, abbia assicurato all'Europa i 50 anni di pace fino alla caduta del Muro...altrimenti da cosa sarebbe scaturita quella pace? Il fatto stesso che una invasione russa o americana delle rispettive zone di controllo avrebbe scatenato una guerra di massimo grado distruttivo, questo equilibrio di "potenze" (l'una non era superiore all'altra, per cui a conti fatti una guerra sarebbe stata annientante per entrambe) ha fatto sì che si mantenesse nel continente una stabilità ed una pace.
        Mi sembra che diciamo la stessa cosa. Questi ultimi 30+ anni di pace sono da attribuire non tanto a un equilibrio bipolare, ma piuttosto al predominio degli Stati Uniti. È proprio la perdita di questo monopolio americano e il ritorno di una Russia determinata a riaffermare la propria sfera di influenza a far riemergere conflitti.

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        • Ponno
          Socialista col Rolex
          • Feb 2013
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          La verità é che stare con gli USA é un suicidio senza senso, soprattutto in ottica USA in declino. Invece di essere lì a spingere che ok EU potente ma abbiamo la migliore marina e tra le migliori aeronautiche in Europa quella zona é nostra, con allegati contratti militari europei a Leonardo e Fincantieri stiamo a pensare alla riforma della giustizia e a criticare in Senato la EU (che é criticabilissima ma perché non fa abbastanza, non perché proclama troppo).
          Originariamente Scritto da claudio96

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          • zuse
            Macumbico divinatore
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            • White House
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            Mentre le oche starnazzanti europee si strappano le vesti inneggiando al riarmo contro il cattivo tiranno russo, non una parola sul tragico massacro compiuto oggi da quella metastasi in medio oriente.

            130 bambini morti in un solo giorno, nel silenzio totale politico. Ha avuto più risalto la notizia di due mucche di un colono morte a causa dei petardi di hamas che la strage di oggi.




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            • The_machine
              Bodyweb Senior
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              Non vedo una contraddizione. L'Europa sta parlando seriamente di riarmo solo ora, tre anni dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Questo ritardo indica che il riarmo non è una risposta diretta alla Russia (o comunque non principalmente), ma piuttosto un adattamento alle pressioni politiche dagli USA, mirata a ridurne la dipendenza strategica e aumentare la propria autonomia in politica estera e di difesa.

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              • Sean
                Csar
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                Witkoff: colloqui con la Russia sulla pace domenica a Gedda
                I colloqui per un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina continueranno domenica nella città saudita di Gedda. Lo dichiara l'inviato speciale del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff. In un'intervista a Fox News, rilasciata dopo la lunga telefonata di Trump con il presidente russo Vladimir Putin, Witkoff che è in prima linea nei dossier ucraino e mediorientale, ha affermato che i colloqui per un accordo di cessate il fuoco "inizieranno domenica a Gedda". Riferendosi a un cessate il fuoco sulle infrastrutture energetiche e sugli obiettivi nel Mar Nero, Witkoff ha aggiunto: "penso che entrambi i punti siano stati accettati dai russi". "Sono sicuramente fiducioso sul fatto che anche gli ucraini siano d'accordo", ha concluso.

                Repubblica
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • Sean
                  Csar
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                  Trump e Putin, la telefonata: «Cessate il fuoco di 30 giorni su centrali e reti energetiche»

                  Il presidente americano:«Colloquio positivo con il Cremlino». Ma non c’è il sì alla tregua completa. E lo zar: «Stop agli armamenti a Kiev»

                  Nel corso di una telefonata di due ore e mezza con Donald Trump, Vladimir Putin ha accettato ieri di sospendere per 30 giorni i bombardamenti sulle infrastrutture energetiche ucraine e ne ha dato «subito l’ordine all’esercito russo» . Ci sarà oggi uno scambio di 175 prigionieri russi con altrettanti ucraini, aggiunge il Cremlino.

                  La Casa Bianca ha celebrato la notizia. Sul suo social Truth, il presidente americano esprime soddisfazione per una telefonata «molto buona e produttiva». In effetti è la prima tregua accettata in tre anni di conflitto da entrambe le parti, ma resta il fatto che Putin non è arrivato ad accettare il pieno cessate il fuoco di un mese proposto dagli americani e approvato dall’Ucraina l’11 marzo a Gedda.

                  In realtà anche Zelensky a un certo punto, nell’ottobre 2024, aveva suggerito una tregua parziale sugli attacchi alle infrastrutture energetiche come primo passo verso la pace. Poi il mese scorso era andato a Gedda con una proposta più ampia di uno stop agli attacchi aerei e marittimi, ma gli americani l’avevano ritenuta insufficiente, spingendo Kiev ad accettare una tregua completa e incondizionata di 30 giorni. Ora Putin ha sollevato obiezioni alla stessa proposta.

                  Il leader russo ha posto come «condizione chiave per interrompere l’escalation del conflitto» e andare verso un accordo una «completa cessazione» degli aiuti militari e di intelligence stranieri a Kiev. Alcuni vi leggono il tentativo di Putin di ottenere queste concessioni anche solo per arrivare a una tregua di 30 giorni, altri credono che parli di un accordo di pace finale. Nel comunicato americano comunque non c’è alcun riferimento a queste condizioni menzionate in quello russo. Trump e il suo vicepresidente JD Vance hanno più volte criticato la spesa di miliardi di dollari da parte degli Stati Uniti nella guerra, ma ieri alcuni commentatori sulla tv di destra Fox News avvertivano che il presidente americano non può concedere ai russi una leva negoziale così importante come gli aiuti per ottenere una tregua. Sarebbe difficile per l'Ucraina e per gli europei accettare la cessazione degli aiuti militari a Kiev, visto il timore che Mosca possa approfittarne per riarmarsi e attaccare di nuovo.

                  Ieri, da Berlino, il cancelliere tedesco Scholz e il presidente francese Macron hanno dichiarato che la telefonata tra Putin e Trump va «nella giusta direzione», ma hanno ribadito che continueranno a fornire gli aiuti all’Ucraina: «Sosteniamo l’esercito ucraino nella sua guerra di resistenza contro l’aggressione russa», ha affermato Macron. Zelensky ha parlato con entrambi quando si è saputo l’esito della telefonata tra Trump e Putin. Il presidente ucraino, pur accettando come positivo lo stop agli attacchi sulle infrastrutture energetiche, ha affermato che Mosca si sta preparando a nuove offensive nei prossimi mesi e ha sottolineato che Putin tenta di indebolire Kiev togliendole gli aiuti militari.

                  C’è anche un’altra differenza tra i comunicati sulla telefonata pubblicati dalla Casa Bianca e dal Cremlino. Il primo parla di un cessate il fuoco su «energia e infrastrutture» suggerendo che non verranno colpiti né centrali e reti energetiche né strutture come ponti e strade. Invece il comunicato russo parla di una pausa che riguarda solo le «infrastrutture energetiche».
                  Di certo Putin punta alla normalizzazione dei rapporti con gli Stati Uniti e questo desiderio è condiviso da Trump. Hanno discusso di Medio Oriente, trovandosi d’accordo che l’Iran non dovrà «mai essere nella posizione di distruggere Israele». Hanno parlato di «enormi» accordi economici dopo la pace in Ucraina. Putin ha suggerito di organizzare partite di hockey tra squadre della National Hockey League nordamericana e della Kontinental Hockey League, che include, oltre alla Russia, Bielorussia, Kazakistan e Cina. La Casa Bianca sottolinea anche che inizieranno «immediatamente» i negoziati per «l’implementazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un pieno cessate il fuoco e una pace duratura» in Ucraina. Ma Putin sembra spingere più sulla normalizzazione con gli Usa, prendendo tempo sull’Ucraina.

                  ​CorSera
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
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                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • Sean
                    Csar
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                    L'accordo Trump-Putin punto per punto: il giallo dei due testi, le vera richiesta dello zar e la riabilitazione della Russia

                    Il colloquio telefonico ha confermato la solidità dell’asse tra il presidente americano e l’autocrate di Mosca, e la conseguente fragilità degli ucraini trattati dal principale alleato come un peso. E come tale scaricati

                    Due ore e mezza di telefonata tra Trump e Putin hanno dunque prodotto il sì russo a una tregua di 30 giorni: non quella totale già accettata dagli ucraini, ma uno stop limitato alle infrastrutture energetiche.

                    A essere ottimisti, lo si può vedere come un passo avanti verso la pace, o almeno verso l’interruzione di un conflitto che ha distrutto un Paese sovrano, sconvolto il quadro geostrategico mondiale e cancellato dopo 80 anni le certezze europee in termini di sicurezza e protezione americana. Un conflitto terribile, che oggi raggiunge i 1.120 giorni.

                    Il contesto, però, sembra confermare la solidità dell’asse tra il presidente americano e l’autocrate di Mosca, e la conseguente fragilità degli ucraini, all’improvviso trattati dal principale alleato come un peso. E come tale scaricati. Difficile, dunque, non condividere l’impressione espressa da Beppe Severgnini a Otto e mezzo, su La7: ovvero che Putin, anziché pagare le conseguenze della sua aggressione, stia «incassando una ricompensa».

                    Ecco il colloquio tra i leader, la reazione ucraina, le incognite della tregua debole punto per punto.
                    • L’accordo Trump-Putin
                      È essenzialmente questo: sì russo a 30 giorni di tregua, ma solo negli attacchi alle infrastrutture energetiche. Non dunque la tregua totale che gli ucraini avevano accettato nei colloqui con gli americani otto giorni fa. Concordato anche uno scambio di prigionieri da effettuare già oggi: 175 per parte.
                    • L’entusiasmo delle due parti
                      Quello americano lo ha espresso Trump in persona, sul suo social Truth: una telefonata «molto buona e produttiva», l’ha definita il presidente. Quello russo era stato anticipato dal negoziatore Kirill Dmitriev: «Oggi il mondo è diventato più sicuro». La Casa Bianca ha poi annunciato che inizieranno «immediatamente» i negoziati per «l’implementazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un pieno cessate il fuoco e una pace duratura».
                    • Il giallo dei due testi
                      Lo ha notato la nostra Viviana Mazza: c’è una differenza tra il comunicato pubblicato dalla Casa Bianca e e quello del Cremlino. «Il primo parla di un cessate il fuoco su “energia e infrastrutture” suggerendo che non verranno colpiti né centrali e reti energetiche né strutture come ponti e strade. Invece il comunicato russo parla di una pausa che riguarda solo le “infrastrutture energetiche”». Ma c’è un altro nodo importante.
                    • La vera richiesta di Putin
                      Il leader russo ha posto - come «condizione chiave per interrompere l’escalation del conflitto» - una «completa cessazione» degli aiuti stranieri - sia militari sia di intelligence - a Kiev. Da capire se la intenda come condizione alla tregua di 30 giorni o all’accordo di pace definitivo. In ogni caso è un punto decisivo.
                    • Perché la richiesta è irricevibile?
                      Perché corrisponde all’obiettivo strategico russo: fare dell’Ucraina un Paese neutralizzato e quasi smilitarizzato, con un esercito ridotto a 80 mila uomini dal milione attuale, privo di missili e con pochi aerei e carri armati. Un Paese indifendibile. Non a caso, il capo negoziatore ucraino Andrei Yermak è fermo: «Noi non accettiamo di discutere il nostro status e la riduzione delle nostre forze armate come vorrebbe Putin. E non accetteremo mai di riconoscere i territori occupati dalla Russia».
                    • La reazione ucraina
                      Volodymyr Zelensky mette in evidenza che «a tutti gli effetti la Russia respinge la tregua americana a cui noi avevamo già risposto subito con un netto “sì”» e ribadisce che Putin «non è affatto pronto a compiere alcun passo per porre fine alla guerra. In realtà continua le sue offensive militari verso Kharkiv, contro Sumy e Zaporizhzhia: vuole imporci il massimo delle pressioni per costringerci alle sue condizioni da una posizione di forza». Ma il presidente ucraino si ferma qui: memore dello scontro di fine febbraio con Trump, abbozza ed è pronto ad accettare la mini-tregua.
                    • Chi ci guadagna?
                      Lo stop, anche se parziale, va bene a entrambi: «L’Ucraina è in difficoltà per i continui attacchi alla sua rete energetica. Ma anche Kiev ha condotto ripetuti raid sulle infrastrutture petrolifere e di gas naturale in territorio russo», sottolineano Mazza e Lorenzo Cremonesi. D’Altronde, gli stessi, ucraini, e gli europei, prima della tregua totale concepita da Trump ne avevano proposto una limitata alle infrastrutture e agli attacchi aerei e marittimi. Con una tregua totale, sarebbe molto più difficile monitorare le violazioni e smascherare i tentativi russi di addebitarle agli ucraini.
                    • Ma allora cosa incassa Putin?
                      Incassa un risultato inestimabile: la definitiva riabilitazione della Russia da parte dell’America, da Stato canaglia a partner con lo stesso rango di superpotenza e mondato dalla responsabilità dell’aggressione. Non a caso, i due presidenti hanno parlato di molte altre cose: dagli «enormi» accordi economici che li attendono agli assetti in Medio Oriente, fino alla possibilità di incontri di hockey tra squadre delle rispettive leghe. Per dire di un clima surrealmente disteso.
                    • Trump dunque ha mollato del tutto?
                      Il capo della Casa Bianca ha sempre esibito la propria imprevedibilità come un'arma di pressione efficace, anche su Putin. A rivelare le sue intenzioni sarà il modo in cui risponderà alla richiesta russa di interrompere gli aiuti a Kiev. Ieri, nota Viviana, «alcuni commentatori della tv di destra Fox News avvertivano che il presidente americano non può concedere ai russi una leva negoziale così importante come gli aiuti per ottenere una tregua». D’altronde, gli ha già regalato la certezza di potersi tenere i territori conquistati e di non fare entrare l’Ucraina nella Nato, anziché scambiarle con concessioni altrettanto significative.
                    • E l’Europa?
                      I Paesi che si sono mossi, i Paesi leader, continuano ad assecondare le mosse di Trump – nessuno vuole strappi definitivi – ma senza cedere sulle linee rosse: il cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno detto che la telefonata tra Washington e Mosca va «nella giusta direzione», ribadendo però che non smetteranno di aiutare l’esercito ucraino «nella sua guerra di resistenza contro l’aggressione russa».
                    CorSera
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • KURTANGLE
                      Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                      • Jun 2005
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                      insomma mentre Putin e Trump stanno chiudendo la guerra
                      noi beoti UE ci riarmiamo per 800 miliardi (senza peraltro creare un esercito europeo)
                      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                      Originariamente Scritto da GoodBoy!
                      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                      grazie.




                      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                      • Sean
                        Csar
                        • Sep 2007
                        • 122025
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                        Quel piano è tutto da vedere, per adesso ci sono solo le chiacchiere. La stessa Meloni ieri alla camera ha detto che i soldi non ci sono. Per gli stati si tratta di fare debiti, debiti per accedere alla quota spettante dei 150 miliardi UE: https://www.lastampa.it/esteri/2025/...=LSHA-P2-S1-T1 e poi debiti pluriennali per la restante parte, che ciascun paese dovrà mettere coi soldi suoi (cioè a debito).

                        Inoltre ieri una cosa giusta la Meloni l'ha detta: quel piano è un "doppione" di quello della Nato, per il quale dovrai versare altri punti percentuale del Pil, come chiede l'America...quindi soldi di qua (per il piano UE) e soldi di là (per aumentare le spese per la Nato)...ok che i soldi si stampano, la zecca ce l'hai, ma poi la carta straccia comunque qualcuno domani dovrà pagarla. I debiti restano anche se un governo sparisce.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • The_machine
                          Bodyweb Senior
                          • Nov 2004
                          • 17992
                          • 421
                          • 30
                          • Send PM

                          Qualcuno metterebbe la mano sul fuoco credendo nella protezione della NATO?

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
                            • 122025
                            • 3,661
                            • 3,653
                            • Italy [IT]
                            • In piedi tra le rovine
                            • Send PM

                            Escluderei la protezione Nato, perchè sarebbe come farla entrare dalla finestra dopo che la Russia ha fatto la guerra per non farla entrare dalla porta...

                            Più in generale, se adesso si arrivasse ad una pace credo che l'Europa avrebbe degli anni di tranquillità, in quanto la Russia ha appena bruciato immani risorse in quella guerra e avrebbe da pensare a ricostituirsi anche economicamente, in specie se davvero ci sarà la distensione con gli USA, sanzioni tolte o diminuite ecc...

                            Però per il prossimo futuro ci sarà da tenere d'occhio la situazione dei Baltici e ancora la stessa Ucraina, perchè credo che il fine ultimo, recondito della Russia sia arrivare a controllare il governo (non per forza con azioni militari) di quella nazione, perchè sul piano del lungo orizzonte, in specie se gli USA molleranno davvero la presa in Europa, tutto potrà accadere...ma per l'immediato, ripeto, la mia convinzione è che la Russia starà buona per un tot anni in quanto ora avranno preminenza gli affari, il commercio, l'economia ecc...
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • M K K
                              finte ferie user
                              • Dec 2005
                              • 67571
                              • 3,045
                              • 2,700
                              • Macao [MO]
                              • Miami
                              • Send PM

                              Ha vinto lo sport
                              Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                              Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                              Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                              • Mario12
                                Bodyweb Advanced
                                • Nov 2014
                                • 17063
                                • 466
                                • 334
                                • Italia
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggio
                                insomma mentre Putin e Trump stanno chiudendo la guerra
                                noi beoti UE ci riarmiamo per 800 miliardi (senza peraltro creare un esercito europeo)
                                in realtà non stanno chiudendo nulla ...
                                se non trovano un modo per togliere dai piedi Zelensky non si chiude proprio nulla , la guerra continua , perchè nessuna delle due parti accetta compromessi.

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