Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

[Ponno]

e quindi?

cmq sto vedendo video orribili dalla siria, massacri di civili, compresi donne e bambini, addirittura uno a cui viene tolto il cuore da vivo pare... belli questi musulmani " moderati "

Vabbè che in Siria sarebbe successo questo era ampiamente pronosticabile. Purtroppo la gente parla sempre troppo presto

[germanomosconi]

tesla -14% oggi, no no ma i dazi sono una furbata

[M K K]

5 gr di gluta pre nanna e risale

[zuse]

tesla -14% oggi, no no ma i dazi sono una furbata

Ancora 2-3 mesi così e l utente jumeriah supererà elon musk a net worth

[Sean]

Kiev propone una «tregua parziale». Ma Rubio: «Dovrà cedere territori»

Zelensky incontra Bin Salman a Gedda. Il segretario di Stato: «Concessioni da entrambi i lati»

Nessuno a Kiev vuole che a Gedda avvenga neppure una pallida replica dello scambio a viso duro avvenuto il 28 febbraio alla Casa Bianca tra Zelensky, Trump e JD Vance. Tutt’altro: adesso la parola d’ordine è cercare la massima armonia con gli americani; lavorare per ripristinare la cooperazione militare, soprattutto quella vitale con l’intelligence; firmare l’accordo per la collaborazione con Washington sullo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine; infine collaborare al meglio per avviare il dialogo con la Russia finalizzato a porre fine al conflitto, cercando di favorire la mediazione americana.

Ma nessuno nasconde che i prossimi giorni della trasferta saudita saranno carichi d’insidie. Trump da quando è diventato presidente il 20 gennaio ha accusato Zelensky di essere «un dittatore impopolare che è stato la causa della guerra». Il suo dialogo con Putin appare invece diretto, collaborativo. Ma adesso confonde le acque con dichiarazioni contraddittorie: prima dice di «preferire trattare più con Putin che non con Zelensky», quindi afferma che l’Ucraina «non ha le carte per giocare» e addirittura potrebbe «venire sconfitta».

Ma poi accenna alla possibilità di imporre «nuove sanzioni» contro la Russia e persino all’idea di cancellare almeno una parte del blocco della cooperazione militare con gli ucraini.

Regna l’incertezza e non è chiaro se sia la conseguenza della mancanza di un piano politico netto da parte di Trump, oppure una strategia volutamente caotica per confondere le parti, o infine nasconda la decisione già assunta di stare dalla parte di Putin.

La conseguenza più evidente resta che i russi ne stanno traendo grandi vantaggi sui campi di battaglia. La fine degli aiuti militari Usa alle unità ucraine facilita le avanzate russe nel Kursk e la loro campagna nel Donbass, che comunque appare in stallo. Da Gedda i membri della delegazione ucraina, che comprende sia il ministro della Difesa Rustem Umarov che quello degli Esteri Andriy Sybiha, fanno sapere che proporranno un «cessate il fuoco parziale», che includa sia la battaglia sul Mar Nero che i tiri di missili a lungo raggio.

Per «oliare» i primi contatti con i russi potrebbe facilitare un massiccio scambio di prigionieri di guerra tra le due parti già nelle prossime settimane.

Ieri sera i colloqui di Zelensky con Bin Salman sarebbero stati seguiti da quelli del leader saudita con Rubio, ma non era previsto un incontro diretto Zelensky-Rubio. Parlando con i reporter al seguito, il segretario di Stato Usa è stato molto cauto, spiegando che al momento si cerca di sondare la disponibilità ucraina «a fare concessioni sui territori che la Russia ha conquistato» a partire dal 2014. «Potrebbe aiutare una loro dichiarazione, in cui ammettono che è tempo di mettere fine a questa guerra tanto costosa in termini di vite umane. Noi non intendiamo porre alcuna condizione. Vogliamo vedere dove gli ucraini siano pronti ad arrivare e poi andare a verificare cosa sono pronti a fare i russi, per capire quanto distanti siano le due posizioni», ha detto.

Gli ucraini restano convinti che sia necessario essere flessibili per costringere Putin a mostrare le carte. Sino ad oggi la pressione americana è stata tutta contro Kiev. E però le rare volte che Mosca ha parlato è stato evidente che Putin non si è mosso di un millimetro: continua a pretendere la piena sovranità sulle quattro regioni invase, comprese le aree ancora in mano agli ucraini, oltre al disarmo e alla neutralità di Kiev. In poche parole, la resa di Zelensky.

CorSera

[Sean]

Usa: media, Witkoff in settimana da Putin

L'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff si recherà a Mosca questa settimana per incontrare il Presidente russo Vladimir Putin, hanno riferito oggi i media statunitensi, citando fonti che hanno familiarità con l'incontro di alto livello. L'incontro con Putin è previsto alcuni giorni dopo l'incontro chiave di oggi in Arabia Saudita tra funzionari statunitensi e ucraini, che si concentrerà su un possibile cessate il fuoco nella guerra con la Russia. Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha infatti incontrato ieri il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman (MBS) – che ha incontrato anche il presidente ucraino Volodymir Zelenski – e ha discusso degli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, ha dichiarato il Dipartimento di Stato.

Stasera Witkoff si recherà a Doha per unirsi ai mediatori qatarioti ed egiziani nei negoziati sull'accordo di cessate il fuoco e sugli ostaggi a Gaza; domani incontrerà il primo ministro del Qatar e giovedì si recherà a Mosca, anche se l'agenda potrebbe cambiare «a seconda dei negoziati in Qatar e dell'agenda di Putin», secondo Axios. Questo sarebbe il secondo incontro di Witkoff con Putin, con il quale il rappresentante del presidente Donald Trump ha avuto un incontro di tre ore durante un viaggio nella capitale russa a febbraio per la liberazione del cittadino statunitense Mark Fogel. Fogel era stato condannato a 14 anni in un carcere russo dopo essere stato arrestato per possesso di marijuana prescritta da un medico. Da parte sua, Trump ha già espresso in passato il desiderio di incontrare Putin per cercare di sbloccare le relazioni tra Stati Uniti e Russia.

CorSera

[miketyson]

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2025/03/11/attacco-con-droni-su-mosca-stop-ai-voli-in-due-aeroporti_058011be-6fab-4ea6-8abf-f35a91a84c90.html

Mosca attaccata da droni

[The_machine]

Chissà cosa pensano oggi gli elettori di Trump considerando che buona parte degli americani sta investita in azionario e che l'idea di fondo era votarlo per stare meglio economicamente.

[zuse]

I cinesi hanno tra l'altro messo su contro sanzioni certosine che vanno a colpire per lo più i settori lavorativi dove Trump ha preso più voti.

[The_machine]

Spero che sappia quello che fa e non sia semplicemente la versione più rimbambita di Biden

[LARRY SCOTT2]

Spero che sappia quello che fa e non sia semplicemente la versione più rimbambita di Biden

Temo ...

[Ponno]

Sa benissimo quello che fa, distruggere gli stati uniti così che le corporazioni possano comprare tutto e creare questo bellissimo stato anche più turbo capitalista.

[germanomosconi]

Sa benissimo quello che fa, distruggere gli stati uniti così che le corporazioni possano comprare tutto e creare questo bellissimo stato anche più turbo capitalista.

uno che sa quello che fa non annuncia dazi in mondovisione per poi toglierli il giorno dopo.
temo che il buon mac non abbia tutti i torti

[Virulogo.88]

Chissà cosa pensano oggi gli elettori di Trump considerando che buona parte degli americani sta investita in azionario e che l'idea di fondo era votarlo per stare meglio economicamente.

sono abbastanza incazzato.

[zuse]

sono abbastanza incazzato.

Vi cambierà molto? Tanto scarichi sul consumatore finale.
Un produttore di vino che conosco fa la bottiglia (ai fornitori italiani) sui 4,90 euro. Nel mercato Usa, la stessa la vende sui 25 dollari. Guadagnandoci più o meno lo stesso (semplicemente ha più ordini). Vorrà dire che con questi dazi magari al consumatore verrà un 30. Se non c'è un calo della domanda, non cambierà niente per voi. Potrete guadagnare alla grande e piangere il morto con aiuti statali per gli agricoltori come fate sempre mentre girate col Ferrarino.


PS: prosecco mediocre