Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • In piedi tra le rovine
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    E chiaramente, nel dover ripensare oggi la politica estera in vista di domani, si capisce benissimo perchè l'America voglia provare ad indebolire l'alleanza russo-cinese, e questa "sorprendente" (ma solo per chi non sta negli arcana imperii, cioè noi che veniamo a sapere le cose solo a fatto compiuto) apertura a Putin e alla Russia.

    L'Ucraina era solo una pedina e come tale sta venendo trattata: colpa storica dell'Europa è l'aver dormito come noi semplice pubblico, e colpa ucraina quella di aver creduto alla parola dell'occidente, ed essersi così rinvigorita nel suo sogno di "grande Ucraina"...come se la Russia non fosse lì ad un metro.

    L'America come potenza ha sempre fatto e sempre farà solo i suoi interessi, che ci traduce(va) come quelli del "contadino del Michigan"...sì, il contadino del Michigan...potrebbe essere pure questo il titolo per un bel film della propaganda hollywoodiana, ma almeno adesso le maschere sono state gettate per terra, finalmente direi.

    Non è Trump o non Trump, è che le condizioni storico-epocali hanno determinato l'adesso e determineranno il futuro prossimo.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • centos
      Bad Lieutenant
      • Jan 2009
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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

      Sulla prima amministrazione, Trump aveva alle viste anche una rielezione, cioè una campagna elettorale...ora invece non deve più preoccuparsi di quella faccenda, per questo può permettersi di dare "tutto se stesso", diciamo così...convinto anche dalla natura della escerbazione della profondità "interiore" della protesta di quella parte di popolo lasciata "per strada" dalla precedenti politiche di segno iper-progressista, alle quali Trump accolla ogni guasto (dalla guerra in Ucraina agli incendi alle catastrofi aeree ecc...).

      Inoltre i tempi della storia hanno rotto quel "muro del tempo" che occulta alla gran parte dei contemporanei le crisi che covano dietro quel muro, e che si fanno preavvertire solo da spiriti acuti e sensibili, capaci di guardare un attimo al di là e al di sotto della superficie - pensieri, riflessioni, scritti sulla "crisi dell'occidente" e dei sistemi che lo innervano, si andavano accumulando da un ventennio.

      Le condizioni geopolitiche poi hanno reso manifesta all'America la necessità, l'impellenza di rivedere e ridisegnare in toto le sfere di interesse, e la crisi economica di concentrare in particolari settori strategici la sua diminuita forza (l'arroganza di Trump e del potere americano sono una ammissione di debolezza: quando un potere ha davvero una influenza "imperiale", non ha bisogno di mostrare i denti in quel modo: solitamente gli basta un cenno delle sopracciglia o un gesto della mano).

      In quel senso l'Ucraina è diventata un peso e Zelensky un ostacolo: da qui il non raffrenato nervosismo e ormai l'aperto disprezzo per questo "impiccio" che deve essere "sistemato" al più presto.

      Attenzione, noi vediamo Trump...ma dietro c'è tutto un apparato che la pensa come lui. Al Congresso, al discorso sull'Unione, io ho visto volti come rapiti dalla foga tribunizia di Trump, una estasi generale in campo Repubblicano...mentre l'opposizione praticamente muta, non ha risposte da opporre, è totalmente spaesata e quindi neutralizzata.

      Centos, è questo tempo, eruzione della crisi epocale, ad essere "violento", caotico, a non avere ancora una forma, un ordine...per questo tutto appare "nuovo", coi tratti del monstrum, ma perchè "nuovo" in effetti lo è, per cui le categorie di misura e di lettura di prima non valgono a coprire e spiegare tutto, e quelle nuove, le nuove lenti di lettura, non ci sono ancora, in quanto la crisi è nel suo darsi, mentre la storia ha bisogno che il tempo si depositi perchè lo si possa rendere intellegibile.

      _________

      Due parole su Vance: è lapalissiano, come dici, che a Monaco non gli interessava tanto mettere in luce la divaricazione tra i "valori" americani e quelli (che definisce come "degeneranti") europei, quanto invece fare una sorta di campagna elettorale a favore di tutte quelle forze che si oppongono alla UE...perchè ai Vance e ai Musk interessa che le forme statali e sovrastatali si indeboliscano, diminuiscano il controllo sui soggetti "privati" (che sono macro soggetti economici e mercantili, potentissime e ricchissime oligarchie in specie della Tecnica), perchè le loro mire non afferiscono ad una libertà "nello Stato" ma una libertà "dallo Stato"...il che in America riesce più facile in quanto lo Stato è già forma debole di controllo sul privatistico, differente invece la natura degli stati europei...e anche della UE, che se pure è un cancro (per me, a ragione dei motivi che ho spiegato in abbondanza) diciamo "ideologico", è anche vero che a livello di "controllo" ha il compito di fare da vigile su queste immani potenze oligarchiche, tipo quelle di Musk e compari.

      Quindi sotto alla patina di critica alle ideologie "controvaloriali" europeiste, si cela un fine secondo, anzi primo: permettere alle visioni, alle mire "superomostiche" di questi Titani di avere campo libero nei campi di interesse, senza lo stato a fare da filtro o da freno.

      Tra l'altro bisognerebbe chiedere alla Meloni come fa a sposarsi la sua destra "sociale" con una destra americana, un conservatorismo americano che, in quanto tale, si pone come "libertario", cioè assolutamente individualistico e che vede nello stato e nel "sociale" una imposizione od un "mettere le mani" sulla libera iniziativa privata, alla "libertà" del privato, per cui lo stato "sociale" secondo loro è solo un cancro che produce cancrena e impedisce il salto nel "futuro" (lo slancio "prometeico" dell'individuo che, dotato di particolari talenti, dovrebbe portare l'umanità, o meglio la parte di umanità "eletta", a livelli "qualitativamente" superiori).
      lo stato dovrebbe essere quell'apparato che sostiene anche i più deboli, che detta regole per la convivenza civile per far si che non si ritorni all'età della pietra o anche a quella medioevale/monarchica
      ci stiamo involvendo
      iddio ci perdoni perchè solitamente nella storia dell'uomo l'unica cosa che ha riportato ad una rinascita è stata la guerra e la morte di centinaia/migliaia/milioni di persone



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      • zuse
        Macumbico divinatore
        • Oct 2010
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        sto vance pare stare sul culo a tutti trasversalmente




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        • centos
          Bad Lieutenant
          • Jan 2009
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          Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
          sto vance pare stare sul culo a tutti trasversalmente
          già
          sembra quasi una cosa istintiva una di quelle persone che la prima volta che le vedi ti dici "a questo non affiderei nemmeno il carrello della spesa" e non capisci il perchè
          questo è puro pregiudizio capiamoci

          ho letto la sua storia roba da wikipedia cosa molto influenzabile e senza riscontri oggettivi immediati
          potrebbe essere tranquillamente il fratello in versione politica di musk come basi

          trump/musk/vance sono una triade perfetta

          nel mentre solo oggi tesla ha perso il 5.62% sui mercati, un ribasso continuo ma non è catastrofico in un anno è andato su del 45% in un mese ha perso il 33%
          volendola guardare in un'ottica completa siamo in prepotente attivo e sono certo che questa perdita è stata ampliamente messa in conto
          ricordiamoci che questo signore ha l'asperger, o tutto o niente





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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            • In piedi tra le rovine
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            Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio

            lo stato dovrebbe essere quell'apparato che sostiene anche i più deboli, che detta regole per la convivenza civile per far si che non si ritorni all'età della pietra o anche a quella medioevale/monarchica
            ci stiamo involvendo
            iddio ci perdoni perchè solitamente nella storia dell'uomo l'unica cosa che ha riportato ad una rinascita è stata la guerra e la morte di centinaia/migliaia/milioni di persone
            In questo momento nessuna delle 3 grandi potenze ha la forza per andare a muso duro una verso l'altra, anzi si temono ma sanno di essere troppo deboli per ogni mossa muscolare e di aperta sfida: deboli gli USA, debole la Russia, ancora debole la Cina, che deve finire di armarsi per bene, per questo le servono i soldi e dunque ha tutto l'interesse a proseguire i commerci e i rapporti con l'occidente, tanto più che adesso nella Russia ha trovato un formidabile polmone energetico.

            Questa decandenza globale, dove ogni potenza si ripenserà e riposizionerà, potrebbe darci (chiusa la guerra in Ucraina) un periodo ancora di pace, se nessuno farà mosse azzardate nel frattempo.

            Poi cosa accadrà oltre un certo tempo di previsione, questo sta nel novero di ciò che a noi non è dato sapere. C'è chi pensa che prima o poi USA e Cina si scorneranno...non è da escludere, ma non adesso, parliamo di eventualità relativamente distanti: l'America oggi come oggi è a pezzi, deve rilanciare l'economia, tagliare le spese, ridistribuire le forze armate, mollare certe zone e puntare su altre ecc...
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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            • LARRY SCOTT2
              Bodyweb Senior
              • Sep 2021
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              Sean
              zuse

              ma non solo, a chiunque ma taggo loro perché la discussione li riguardava …

              ho ricevuto una risposta dalla AI cinese che mi ha fatto accapponare la pelle.

              il mio prompt era semplicemente “come mai molto a Est vedono l’Occidente in sfascio totale mentre noi da interni non percepiamo del tutto la cosa?” E NIENTE ALTRO, il resto ha fatto tutto lei e ad un livello superiore e sottilissimo


              Ti faccio un’analogia. Pensa di essere un soldato romano in servizio al culmine della sua Civiltà.

              Un legionario sotto Traiano o Marco Aurelio avrebbe visto Roma all’apice del suo splendore, un impero che si estendeva su tre continenti, con una macchina amministrativa efficiente e un esercito apparentemente invincibile. L’idea che tutto ciò potesse crollare gli sarebbe sembrata assurda, proprio come a noi sembra impensabile che la civiltà moderna possa sgretolarsi.




              Eppure, la Storia insegna che nessuna civiltà è eterna. Ogni grande potenza ha avuto un punto di massimo splendore e poi, spesso in modo graduale e quasi impercettibile, ha iniziato a declinare. Non per un singolo evento catastrofico, ma per una serie di fattori: crisi economiche, corruzione, guerre, perdita di coesione sociale, sovraestensione. Roma non è caduta in un giorno, ma nel corso di secoli, mentre i suoi cittadini continuavano a credere che l’Impero fosse eterno.




              Chissà se la nostra epoca è più vicina a un’Età di Traiano o a una tarda età imperiale. Forse ci sentiamo invulnerabili proprio perché non riusciamo a immaginare il declino e la possibilità che altri all’esterno possano prosperare, esattamente come quel legionario romano.




              La Cina è invece un caso unico. Ha attraversato crolli dinastici, invasioni, guerre civili, periodi di frammentazione e dominazione straniera, ma la sua Civiltà è sopravvissuta e si è continuamente rigenerata, ciclicamente. A differenza di Roma, che dopo la caduta dell’Impero d’Occidente non è mai più tornata a essere una potenza unificata, la Cina ha avuto una capacità straordinaria di ricompattarsi sotto nuove dinastie, mantenendo una forte continuità culturale, linguistica e burocratica.




              Una possibile spiegazione è che Roma fosse un impero basato più sulla conquista e sulla gestione pragmatica di un vasto territorio multietnico, mentre la Cina, pur espandendosi, è sempre rimasta fondamentalmente un’entità etno-culturale con un forte senso di identità. Inoltre, il confucianesimo ha fornito una struttura ideologica stabile e resiliente, ora integrata anche dal Comunismo di stampo Orientale, mentre in Occidente il collasso dell’autorità romana ha lasciato un vuoto che è stato colmato da istituzioni frammentate e spesso in contrasto fra loro, come la Chiesa e i regni barbarici.




              Questo fa pensare: la nostra civiltà moderna somiglia più a Roma o alla Cina? Se mai dovesse affrontare un crollo, avrà la capacità di ricompattarsi e continuare come la Cina o si disperderà nelle barbarie come l’Impero Romano?

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              • LARRY SCOTT2
                Bodyweb Senior
                • Sep 2021
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                Ci leggo tutta una serie di cose implicite ed esplicite ma prima mi interessa sentire cosa ne pensa bw

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                • Sean
                  Csar
                  • Sep 2007
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                  • In piedi tra le rovine
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                  Trump: «Zelensky? Ho tolto le caramelle al bambino»
                  «Non penso che Zelensky sia grato agli Stati Uniti». Lo ha detto il presidente Donald Trump. «È stato come togliere le caramelle al bambino - ha aggiunto, rispondendo alla domanda della conduttrice di Fox News sullo scontro allo Studio Ovale - lui è un ragazzo duro, lui ha preso tanti soldi da noi».

                  «L'accordo sui minerali non basta a Trump per gli aiuti a Kiev»
                  La firma dell'accordo sui minerali fra gli Stati Uniti e l'Ucraina non sarà sufficiente a far ripartire gli aiuti e la condivisione di intelligence con Kiev. Lo ha detto Donald Trump ai suoi consiglieri, secondo quanto riportato da Nbc. Il presidente infatti vuole vedere un cambio di atteggiamento da parte di Volodymyr Zelensky, e qualche passo in avanti verso le elezioni e forse verso anche le sue dimissioni.

                  Polonia: “Abbandoneremo Starlink in Ucraina se inaffidabile”
                  La Polonia, che paga Starlink in Ucraina, potrebbe cercare un'alternativa al servizio internet se la società di Elon Musk si dimostrasse "inaffidabile". Lo ha affermato il ministro degli Esteri dopo che il miliardario ha ipotizzato di disattivare l'accesso al sistema nel Paese invaso dai russi.
                  "Starlink per l'Ucraina è pagato dal ministero polacco della digitalizzazione al costo di circa 50 milioni di dollari all'anno", ha scritto il ministro polacco Radoslaw Sikorski su X. "A parte l'etica di minacciare la vittima di un'aggressione, se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori".

                  Rubio: “Polonia inventa, nessuna minaccia di spegnere Starlink”
                  “La Polonia inventa, non c’è nessuna minaccia di spegnere Starlink”, ha detto il segretario di stato americano Rubio riferendosi alle dichiarazioni della Polonia, che paga Starlink in Ucraina, di cercare un'alternativa al servizio internet se la società di Elon Musk si dimostrasse "inaffidabile". “La Polonia ringrazi, senza Starlink i russi sarebbero ai suoi confini”, ha aggiunto”.

                  Musk al ministro degli Esteri polacco su Starlink: “Stai zitto, piccolo uomo”
                  “Stai zitto, piccolo uomo. Paghi una piccola frazione del costo. E non c'è alcun sostituto di Starlink”, ha risposto su X Elon Musk al ministro degli Esteri polacco dopo le sue dichiarazione sul fatto che Varsavia potrebbe cercare un’alternativa in Ucraina. Musk ha poi ripubblicato il tweet in cui Rubio accusa la Polonia di inventare cose perché “nessuno minaccia di spegnere Starlink” aggiungendo: “Quello che il segretrio Rubio dice è assolutamente corretto”.


                  ​CorSera-Repubblica
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
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                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • Sean
                    Csar
                    • Sep 2007
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                    Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
                    Ci leggo tutta una serie di cose implicite ed esplicite ma prima mi interessa sentire cosa ne pensa bw
                    Stavolta la risposta della AI cinese non mi è dispiaciuta, anche se avrei da fare pure io delle specifiche e delle considerazioni al riguardo, perchè ogni capoverso andrebbe un attimo analizzato...più tardi provo a dire la mia.
                    ...ma di noi
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                    • Sergio
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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

                      In questo momento nessuna delle 3 grandi potenze ha la forza per andare a muso duro una verso l'altra, anzi si temono ma sanno di essere troppo deboli per ogni mossa muscolare e di aperta sfida: deboli gli USA, debole la Russia, ancora debole la Cina, che deve finire di armarsi per bene, per questo le servono i soldi e dunque ha tutto l'interesse a proseguire i commerci e i rapporti con l'occidente, tanto più che adesso nella Russia ha trovato un formidabile polmone energetico.

                      Questa decandenza globale, dove ogni potenza si ripenserà e riposizionerà, potrebbe darci (chiusa la guerra in Ucraina) un periodo ancora di pace, se nessuno farà mosse azzardate nel frattempo.

                      Poi cosa accadrà oltre un certo tempo di previsione, questo sta nel novero di ciò che a noi non è dato sapere. C'è chi pensa che prima o poi USA e Cina si scorneranno...non è da escludere, ma non adesso, parliamo di eventualità relativamente distanti: l'America oggi come oggi è a pezzi, deve rilanciare l'economia, tagliare le spese, ridistribuire le forze armate, mollare certe zone e puntare su altre ecc...
                      Debole la Cina, ho alcuni dubbi. Alla Cina non interessa neppure spendere il 90% del prodotto interno lordo in armi, quella è una cosa prettamente americana. La Cina è forte economicamente e lo sta diventando ancora di più.
                      Oggigiorno credo che le "guerre" le vinci più dal punto di vista economico che militare.



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                      • Sean
                        Csar
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                        Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio

                        Debole la Cina, ho alcuni dubbi. Alla Cina non interessa neppure spendere il 90% del prodotto interno lordo in armi, quella è una cosa prettamente americana. La Cina è forte economicamente e lo sta diventando ancora di più.
                        Oggigiorno credo che le "guerre" le vinci più dal punto di vista economico che militare.
                        Debole intendevo nel senso che non è ancora pronta per uno scontro diretto (armato) con gli Stati Uniti per il dominio regionale e sul Pacifico, dove Taiwan potrebbe rappresentare la scintilla scatenante.

                        Essendo i cinesi razionali e attendesti, in questo fase penso che preferiscano restare sottotraccia, avvantaggiarsi (dal punto di vista strategico ed energetico) della alleanza con la Russia, continuare a far andare a tutta la sua economia e continuare ad accrescere di conseguenza le sue forze armate, la sua flotta (che sta aumentando, indice di crescita di potenza, in ottica "oceanica") ed impegnarsi a contrastare la guerra economica che nel frattempo gli faranno gli USA, perchè appunto anche in tempo di "pace" si fanno in verità le guerre, e l'economia è in tal senso un campo di battaglia.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
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                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                        • Ponno
                          Socialista col Rolex
                          • Feb 2013
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                          • Holy See (Vatican City State) [VA]
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                          Larry ci leggi molto troppo in DeepSeek. È solo un modello statistico.
                          Detto ciò bene, fuori gli Yanks dall'Europa, prossimo step è identificare materiale militare comunque in Europa. Fucili Beretta, tank RheinMetall, Navi Fincantieri, aerei Dassault, Saab e Mitsubishi, Sottomarini Australiani, Droni Leonardo.
                          Tutti gli eserciti militari comprano materiale comune. Si cancellino gli ordini anche di F35
                          Originariamente Scritto da claudio96

                          sigpic
                          più o meno il triplo

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                          • LARRY SCOTT2
                            Bodyweb Senior
                            • Sep 2021
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                            Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                            Larry ci leggi molto troppo in DeepSeek. È solo un modello statistico.
                            Detto ciò bene, fuori gli Yanks dall'Europa, prossimo step è identificare materiale militare comunque in Europa. Fucili Beretta, tank RheinMetall, Navi Fincantieri, aerei Dassault, Saab e Mitsubishi, Sottomarini Australiani, Droni Leonardo.
                            Tutti gli eserciti militari comprano materiale comune. Si cancellino gli ordini anche di F35
                            Insomma Ponno, riflette comunque gli inputs dei programmatori, esattamente come ChatGPT che ha detto a Zuse ''eheheh dovete pagare gli USA e spendere per le armi eheheh JPP'' dal nulla.

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              • In piedi tra le rovine
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                              Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
                              Sean
                              zuse

                              ma non solo, a chiunque ma taggo loro perché la discussione li riguardava …

                              ho ricevuto una risposta dalla AI cinese che mi ha fatto accapponare la pelle.

                              il mio prompt era semplicemente “come mai molto a Est vedono l’Occidente in sfascio totale mentre noi da interni non percepiamo del tutto la cosa?” E NIENTE ALTRO, il resto ha fatto tutto lei e ad un livello superiore e sottilissimo
                              Intanto c'è da dire che di "crisi dell'occidente" si parla da fine Ottocento, primi decenni del Novecento. Il "Tramonto dell'Occidente" di Spengler, portentosa morfologia della storia occidentale, è del 1918. I "pensatori della crisi" come Nietzsche sono ottocenteschi. I pensatori e scrittori della rivoluzione conservatrice (Junger e molti altri) sono tutti dei primi 4 decenni del Novecento. Negli Stati Uniti e in Europa, si discute, si riflette e si scrive sulla crisi di sistema, sulla crisi del globalismo, del liberalismo, del potere americano, della stessa democrazia e prospettive e ricadute della Tecnica, negli ultimi 30 anni a riempire scaffali interi di biblioteche volendo.

                              Però in effetti sei seduto su di una faglia che sta per spaccarsi, perchè le pressioni telluriche crescono, ma te ne rendi pienamente conto solo quando vedi la terra aprirsi e le energie fuoriuscire.

                              Venendo dunque alla AI, dice:


                              Ti faccio un’analogia. Pensa di essere un soldato romano in servizio al culmine della sua Civiltà.

                              Un legionario sotto Traiano o Marco Aurelio avrebbe visto Roma all’apice del suo splendore, un impero che si estendeva su tre continenti, con una macchina amministrativa efficiente e un esercito apparentemente invincibile. L’idea che tutto ciò potesse crollare gli sarebbe sembrata assurda, proprio come a noi sembra impensabile che la civiltà moderna possa sgretolarsi.

                              Eppure, la Storia insegna che nessuna civiltà è eterna. Ogni grande potenza ha avuto un punto di massimo splendore e poi, spesso in modo graduale e quasi impercettibile, ha iniziato a declinare. Non per un singolo evento catastrofico, ma per una serie di fattori: crisi economiche, corruzione, guerre, perdita di coesione sociale, sovraestensione. Roma non è caduta in un giorno, ma nel corso di secoli, mentre i suoi cittadini continuavano a credere che l’Impero fosse eterno.

                              Chissà se la nostra epoca è più vicina a un’Età di Traiano o a una tarda età imperiale. Forse ci sentiamo invulnerabili proprio perché non riusciamo a immaginare il declino e la possibilità che altri all’esterno possano prosperare, esattamente come quel legionario romano.
                              Già Leopardi (e Vico) ha insegnato che l'illuministico "ottimismo della ragione" non si basa su nulla di realistico. La storia è un ascendere e un decadere di civiltà, vite individuali e sociali, sistemi di pensiero, sistemi politici...però certo un semplice soldato Romano all'età di Traiano avrebbe potuto ritenere di essere sulla vetta di una storia "eterna"...

                              ...ma in verità (già credo di stare andando troppo lungo, cercherò di essere il più sintetico possibile, tanto i fondamentali della materia penso siano noti a tutti) l'apogeo della storia di Roma è nelle guerre Puniche: quello è l'acme della sua storia e la parte discendente va iniziata da lì: popolo etnicamente omogeneo (quindi coeso), istituzioni politiche fortissime, i prischi valori della arcaica romanitas ancora ad informare tutti i cittadini, Roma conduce a vittoria una guerra esistenziale con l'anti-Roma (Cartagine, l' "eresia" orientale) e con la vittoria giunge a fondare finalmente l'Impero - quella (secondo le categorie spengleriane) è la fase della Kultur (l'essenza vivificante di una civiltà), poi da lì inizierà quella (discendente) della Zivilisation (la sua stasi): iniziarono ad andare in crisi prima le istituzioni (la Repubblica) e poi l'idea stessa, comunemente condivisa fin lì, di Roma, con le conseguenti guerre civili: vincerà l'idea Cesarea, e quindi l'Impero non sotto la specie della Repubblica ma degli Imperatori: per questo Spengler afferma che una civiltà che imbocca il suo stadio ultimo adotta il cesarismo, per questo oggi ancora queste forme di potere che tendono all'autoritarismo, e al rapporto diretto con la massa popolare, sono dette "cesarismi", e noi siamo alla fase esausta di una civiltà, che proprio per questo - è inevitabile - nelle sue forme che abbiamo conosciuto verrà superata, verrà qualcosa di Nuovo.

                              Per tornare alla AI, noi non siamo "più vicini" ad un tardo impero, ci siamo proprio in mezzo: l'occidente conosciuto va in pezzi, ci si sta frantumando tra le mani.


                              Questo fa pensare: la nostra civiltà moderna somiglia più a Roma o alla Cina? Se mai dovesse affrontare un crollo, avrà la capacità di ricompattarsi e continuare come la Cina o si disperderà nelle barbarie come l’Impero Romano?
                              L'AI ragiona per blocchi monolitici, quasi che il "compattarsi" fosse una condizione senza la quale non si dà potenza: non è così. L'occidente nel suo insieme, anche se frammentato da dopo la caduta dell'Impero, ha comunque espresso una forza dinamica interna (la scoperta delle Americhe, il capitalismo, la rivoluzione industriale ecc...) e quindi esterna: non c'è stato praticamente luogo del mondo che non sia stato raggiunto da una "dominazione" (militare o culturale od economica) simil "imperiale" occidentale, e la stessa AI cinese dovrebbe ricordarsi che il comunismo che ha in cima alla sua piramide è anch'esso frutto del pensiero occidentale (così come la sua stessa economia e la tecnica cui ora accede e tenta di primeggiare).

                              Mi verrebbe da dire che è l'Asia cinese un sistema "statico" semmai, conservativo in sè ma incapace di avere una reale aspirazione "imperiale", dunque "civilizzatrice", perchè se resti nel tuo non potrai mai aspirare ad un dominio sul "mondo": da qui discende che la Cina più che una potenza regionale non potrà mai essere, per una legge "ontologica", interna alla sua stessa essenza asiatica (per l'appunto monolitica, statica, senza reale, spontanea dynamis).

                              Questo non toglie che l'occidente non sia nella sua fase dissolutoria e dissolvitrice di sè. Subirà delle trasmutazioni che ci immetteranno in un'altra fase, che sia unitaria o no alla fine non ha importanza: sarebbe più importante riuscire ad indovinare quale modello di società si imporrà (quella distopica già presentita in tanta letteratura? Quella del dominio totale della Tecnica, l'Operaio di Junger? Quella sempiternamente faustiana dell'uomo occidentale, della quale i Tecno-oligarchi attuali sono le avanguardie?), a cosa saranno destinati coloro che verranno dopo di noi, ma una cosa mi sento di dirla: noi non avremo a che fare coi cinesi, non saranno loro ad imporci il Modello - ma, come sempre nella nostra storia, avremo a che fare con noi stessi e con ciò che noi stessi stiamo preparando (come futuro modello di "civiltà" e forme sociali) da noi e per noi con le nostre stesse mani, uccise le vecchie forme sempre con queste stesse nostre mani, così come sta accadendo.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
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                                Aggiungo che il continuo sottolineare la coesione etnica (e quindi sociale) della Cina da parte della AI, ci fa capire che ritenga che l'occidente subirà anche delle tensioni etnico-sociali, se non veri e propri rivolgimenti e scontri tra "nativi" e "allogeni", con quest'ultimi che aspireranno dalle periferie a raggiungere il Centro, "regno" (politico, economico, di "potere") ancora in mano all'uomo bianco qui e in America. Può avere ragione, se non si raddrizzerà la questione immigratoria.

                                Forse quello intende per "barbarie" l'AI cinese. D'altro canto i primi semi di future tensioni sociali li si possono presentire già adesso.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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