Trump ha dei piani sull'Ucraina fin dalla metà anno scorso:
Due stretti consiglieri militari dell’ex presidente statunitense Donald Trump hanno pubblicato un piano per porre fine alla guerra in Ucraina in caso di vittoria del candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali. Il piano è stato stilato da Keith Kellogg e Fred Fleitz, entrambi capi di stato maggiore del Consiglio di sicurezza nazionale di Trump durante la sua presidenza nel periodo 2017-2021 ed è stato pubblicato sul sito dell’America First Policy Institute, un think tank pro-Trump in cui Kellogg e Fleitz ricoprono posizioni di spicco. Obiettivo fondamentale del programma dei due consiglieri dell’ex presidente è porre fine al più presto alle ostilità tra Russia e Ucraina, portando le due nazioni in guerra al tavolo delle trattative. Il fine dei negoziati dovrebbe essere quello di raggiungere un cessate il fuoco sulla base delle linee di battaglia prevalenti durante i colloqui di pace. Secondo il documento redatto dai militari, Mosca verrebbe persuasa a sedersi al tavolo delle trattative anche grazie alla promessa di una sospensione a lungo termine dell’adesione dell’Ucraina alla NATO. Qualora l’Ucraina decidesse di sottrarsi ai negoziati, il piano prevedrebbe di interrompere completamente il sostegno a Kiev, mentre – viceversa – se Mosca dovesse rifiutare i colloqui, Washington aumenterebbe gli aiuti al Paese est europeo.
Il piano di Trump per l’Ucraina: congelare la guerra, creare zone demilitarizzate e stop a Kiev nella Nato
Il Financial Times rivela le intenzioni del tycoon in caso di vittoria, raccontate dai suoi consiglieri
Sono articoli di giugno e ottobre '24. Il popolo americano ne è stato edotto durante la campagna elettorale, avendo Trump pubblicamente dichiarato che "se eletto metterò fine alla guerra in Ucraina (che con me non sarebbe mai iniziata)". Lo hanno votato, ha vinto, sta mettendo in atto la sua agenda, con in più la ovvia considerazione strategica che gli Stati Uniti non possono permettersi una saldatura Russia-Cina per le ragioni dette nei giorni scorsi e a cui tutti arriviamo.
Lo dobbiamo rimproverare perchè sta mantenendo la parola data alla sua nazione e/o perchè sta facendo gli interessi della sua nazione?
Come europei noi dovremmo chiederci gli interessi di chi stanno facendo quella cricca di ebeti che guida quell'organismo meramente economico, e fumisteria ideologica progressista, della UE. Questo ci deve interessare, non l'America di Trump.
Fino ad oggi un piano di pace l'UE non l'ha mai avuto. Si sono tarantolati adesso, che hanno visto l'America andare a sedersi al tavolo con la Russia...perchè invece per i nostri geni si può fare la pace senza la Russia...com'è la formuletta adesso, quella nuova, quella ripetuta non appena si apre bocca: "una pace giusta, duratura e sostenibile", perchè il "sostenibile" è un marchio UE, è tutto "sostenibile" lassù presso quella banda di inadeguati, talmente sostenibile che in Austria hanno votato destra estrema, in Germania la destra estrema è il secondo partito, in Francia la Le Pen ha avuto il 33% di voti, in America abbiamo un conservatorismo identitario ed antiliberalista al potere: sono rimasti i giapponesi sull'isola UE a non fare un minimo di autocritica per tutte le direzioni ideologiche che hanno impresso all'Europa, solo quegli idioti lì sono rimasti.
Per di più la pace per loro è continuare a dare armi e miliardi a Zelensky, col suo paese sull'orlo del crollo...cosa quest'ultima che a Zelensky non pare interessare poi troppo.
L'UE non è l'Europa, è una unione di mercanti, banchieri e finanzieri, che del benessere e della libertà dei popoli europei se ne strafregano, anzi con un odio intimo, interiore per il "populismo" (cioè per il popolo da cui il populismo si promana), cricca sinistra ed elitarista, mossa da una ideologia velenosa per l'organismo e l'identità dei popoli e delle nazioni. E' una torre che mi auguro la storia abbatta il prima possibile: per questo i venti contro di essa dovranno soffiare forte, è bene che soffino sempre più forte.
Solo allora, liberate le macerie da quella costruzione artificiale, si potrà, con la volontà e lo spirito autenticamente europei, costruire una "casa" comune, fondata secondo i crismi.
Due stretti consiglieri militari dell’ex presidente statunitense Donald Trump hanno pubblicato un piano per porre fine alla guerra in Ucraina in caso di vittoria del candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali. Il piano è stato stilato da Keith Kellogg e Fred Fleitz, entrambi capi di stato maggiore del Consiglio di sicurezza nazionale di Trump durante la sua presidenza nel periodo 2017-2021 ed è stato pubblicato sul sito dell’America First Policy Institute, un think tank pro-Trump in cui Kellogg e Fleitz ricoprono posizioni di spicco. Obiettivo fondamentale del programma dei due consiglieri dell’ex presidente è porre fine al più presto alle ostilità tra Russia e Ucraina, portando le due nazioni in guerra al tavolo delle trattative. Il fine dei negoziati dovrebbe essere quello di raggiungere un cessate il fuoco sulla base delle linee di battaglia prevalenti durante i colloqui di pace. Secondo il documento redatto dai militari, Mosca verrebbe persuasa a sedersi al tavolo delle trattative anche grazie alla promessa di una sospensione a lungo termine dell’adesione dell’Ucraina alla NATO. Qualora l’Ucraina decidesse di sottrarsi ai negoziati, il piano prevedrebbe di interrompere completamente il sostegno a Kiev, mentre – viceversa – se Mosca dovesse rifiutare i colloqui, Washington aumenterebbe gli aiuti al Paese est europeo.
Il piano di Trump per l’Ucraina: congelare la guerra, creare zone demilitarizzate e stop a Kiev nella Nato
Il Financial Times rivela le intenzioni del tycoon in caso di vittoria, raccontate dai suoi consiglieri
Lo dobbiamo rimproverare perchè sta mantenendo la parola data alla sua nazione e/o perchè sta facendo gli interessi della sua nazione?
Come europei noi dovremmo chiederci gli interessi di chi stanno facendo quella cricca di ebeti che guida quell'organismo meramente economico, e fumisteria ideologica progressista, della UE. Questo ci deve interessare, non l'America di Trump.
Fino ad oggi un piano di pace l'UE non l'ha mai avuto. Si sono tarantolati adesso, che hanno visto l'America andare a sedersi al tavolo con la Russia...perchè invece per i nostri geni si può fare la pace senza la Russia...com'è la formuletta adesso, quella nuova, quella ripetuta non appena si apre bocca: "una pace giusta, duratura e sostenibile", perchè il "sostenibile" è un marchio UE, è tutto "sostenibile" lassù presso quella banda di inadeguati, talmente sostenibile che in Austria hanno votato destra estrema, in Germania la destra estrema è il secondo partito, in Francia la Le Pen ha avuto il 33% di voti, in America abbiamo un conservatorismo identitario ed antiliberalista al potere: sono rimasti i giapponesi sull'isola UE a non fare un minimo di autocritica per tutte le direzioni ideologiche che hanno impresso all'Europa, solo quegli idioti lì sono rimasti.
Per di più la pace per loro è continuare a dare armi e miliardi a Zelensky, col suo paese sull'orlo del crollo...cosa quest'ultima che a Zelensky non pare interessare poi troppo.
L'UE non è l'Europa, è una unione di mercanti, banchieri e finanzieri, che del benessere e della libertà dei popoli europei se ne strafregano, anzi con un odio intimo, interiore per il "populismo" (cioè per il popolo da cui il populismo si promana), cricca sinistra ed elitarista, mossa da una ideologia velenosa per l'organismo e l'identità dei popoli e delle nazioni. E' una torre che mi auguro la storia abbatta il prima possibile: per questo i venti contro di essa dovranno soffiare forte, è bene che soffino sempre più forte.
Solo allora, liberate le macerie da quella costruzione artificiale, si potrà, con la volontà e lo spirito autenticamente europei, costruire una "casa" comune, fondata secondo i crismi.
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