Paradossalmente a zelenski converrebbe parlare con putin e fare la pace con lui riportando la Ucraina nella sfera di interessi russa e mantenendo il controllo sulle terre rare. Ma prima ancora che gli americani lo accopperebbero i suoi nazionalisti fanatici
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza MessaggioParadossalmente a zelenski converrebbe parlare con putin e fare la pace con lui riportando la Ucraina nella sfera di interessi russa e mantenendo il controllo sulle terre rare. Ma prima ancora che gli americani lo accopperebbero i suoi nazionalisti fanaticisigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
Premesso tutto può essere, ma mi sembra una forzatura.
Già stava per firmare un contratto col diavolo, cedendo l'unica cosa preziosa del paese...Da una rimozione di zelesky gli Usa avrebbero ottenuto ancora di più in terre rare?
Dopa la magra figura diplomatica statunitense, e la reazione composta (per una volta) di zelensky... è più semplice rimuoverlo? Secondo me in patria ha guadagnato qualche punto
Letteralmente tutto puo' essere. Magari il candidato americano, Zaluzhni, ha dato garanzie migliori agli americani. Magari Zelensky ha informationi compromettenti e vuole garanzie che gli americani non gli daranno. O magari Zelensky non voleva firmare l'accordo e quello che e' successo a telecamere accese non e' una sceneggiata.
Lo sapremo tra un po', a cose fatte
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Usa, Zelensky collabori con noi e con Mosca per la pace
«Abbiamo bisogno di un leader che possa trattare con noi, eventualmente trattare con i russi e porre fine a questa guerra». Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazional di Donald Trump Mike Waltz alla Cnn. «E se
diventa chiaro che le motivazioni personali o politiche del presidente Zelensky divergono dalla fine dei combattimenti in Ucraina, allora penso che abbiamo un vero problema tra le mani», ha aggiunto il funzionario della Casa Bianca
Speaker Camera Usa, Zelensky rinsavisca o si dimetta
Lo speaker della Camera Usa Mike Johnson ha suggerito, in un'intervista alla Nbc news, che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky debba dimettersi se non firma l'accordo sui minerali rari e se non accetta di porre fine alla guerra. «Qualcosa deve cambiare. Deve tornare in sé e presentarsi al tavolo dei negoziati in segno di gratitudine, oppure qualcun altro deve guidare il Paese al suo posto», ha detto il repubblicano che, tuttavia, ha definito la guerra in Ucraina «ingiusta» e Vladimir Putin «una persona pericolosa». «È un comunista della vecchia scuola. Non ci si può fidare di lui», ha detto Johnson.
Rubio: i Paesi europei non hanno un piano di pace
Proprio nelle stesse ore in cui si tiene a Londra il summit sul futuro dell'Ucraine e della difesa dell'Europa, ospitato dal primo ministro britannico Keir Starmer, il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha dichiarato che la maggior parte di paesi europei non ha alcun piano per porre al conflitto ucraino. «Ho chiesto a ogni ministro degli Esteri con cui mi sono incontrato: ditemi la vostra idea su come finirà tutto questo. La maggior parte non ha un piano», ha affermato il capo della diplomazia Usa in un'intervista all'emittente ABC.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Zelensky è finito. Si tratta solo di capire come uscirà di scena.
Non si sta nemmeno rendendo conto che lo tradiranno anche (alcuni) europei, ma non è per questo che è finito: è finito perchè ha perso (non solo lui, prima di lui hanno perso USA ed UE), la storia gira pagina e se gli Stati Uniti dicono che quella pagina va girata, la si volterà.
Tra l'altro l'Ucraina ha bisogno di un presidente di pace, devono ricostruire un paese....ma di noi
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Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza MessaggioParadossalmente a zelenski converrebbe parlare con putin e fare la pace con lui riportando la Ucraina nella sfera di interessi russa e mantenendo il controllo sulle terre rare. Ma prima ancora che gli americani lo accopperebbero i suoi nazionalisti fanatici
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Per parlare con Putin dovrebbe prima rimuovere il decreto che vieta di parlare con Putin. Introdotto da zelensky giusto per fortificare i negoziati di pace..si è cacciato in un bel pasticcio. Non vorrei essere al suo posto
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Proprio nelle stesse ore in cui si tiene a Londra il summit sul futuro dell'Ucraine e della difesa dell'Europa, ospitato dal primo ministro britannico Keir Starmer, il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha dichiarato che la maggior parte di paesi europei non ha alcun piano per porre al conflitto ucraino. «Ho chiesto a ogni ministro degli Esteri con cui mi sono incontrato: ditemi la vostra idea su come finirà tutto questo. La maggior parte non ha un piano», ha affermato il capo della diplomazia Usa in un'intervista all'emittente ABC.
CorSera
Mi immagino Rubio parlare con il nostro grande Tajani. Il quale gli avrà risposto elencando il meraviglioso piano per la pace che consiste in quanto va a dire da due anni " auspichiamo una pace"
Ecco il piano.
Un po' li capisco questi tracotanti spocchiosi americani...ad avere a che fare con sta gente si sentiranno come rubare le caramelle ad un bambino
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza MessaggioDi tutte le dichiarazioni uscite in questi anni, questa è l'unica a cui potrei credere senza alcun dubbio.
Mi immagino Rubio parlare con il nostro grande Tajani. Il quale gli avrà risposto elencando il meraviglioso piano per la pace che consiste in quanto va a dire da due anni " auspichiamo una pace"
Ecco il piano.
Un po' li capisco questi tracotanti spocchiosi americani...ad avere a che fare con sta gente si sentiranno come rubare le caramelle ad un bambino
L'Inghilterra via Stati Uniti cerca di ritagliarsi un ruolo, una boccata di ossigeno nel mondo che verrà, e gli Stati Uniti gliela daranno. Arrivare, confidare, farsi ospitare a Londra vuol dire (per UE e Zelensky) essere letteralmente alla canna del gas, infilarsi nella casa colonica del maggiordomo del conte Dracula....ma di noi
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza MessaggioDi tutte le dichiarazioni uscite in questi anni, questa è l'unica a cui potrei credere senza alcun dubbio.
Mi immagino Rubio parlare con il nostro grande Tajani. Il quale gli avrà risposto elencando il meraviglioso piano per la pace che consiste in quanto va a dire da due anni " auspichiamo una pace"
Ecco il piano.
Un po' li capisco questi tracotanti spocchiosi americani...ad avere a che fare con sta gente si sentiranno come rubare le caramelle ad un bambino
Già se qualcuno dicesse una pace duratura e giusta sarebbe una novità
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Piano europeo per l’Ucraina: «Coalizione di volenterosi. Truppe e un mese di tregua per Kiev»
Vertice di Londra con 19 leader: sì al contingente anglo-francese. Proposta una tregua di un mese. Il premier britannico: «Oggi siamo al bivio della storia». Von der Leyen: «Riarmarsi»
È cominciato con gli abbracci al presidente ucraino Zelensky il vertice che ha visto riuniti ieri a Londra 19 leader europei e globali: un summit che se in un primo momento poteva sembrare poco più che una informativa sugli incontri alla Casa Bianca di quest’ultima settimana, si è trasformato in un passaggio cruciale per articolare una prima risposta allo scossone dato da Donald Trump alle certezze che fino a ora reggevano l’ordine internazionale.
«Oggi siamo a un bivio della Storia — ha detto il primo ministro britannico Keir Starmer, che faceva gli onori di casa —. Questo non è il momento per altri discorsi, è tempo di agire, è tempo di fare un passo avanti e guidare, di unirci attorno a un nuovo piano per una pace giusta e durevole» in Ucraina.
E il presidente francese Macron ha poi aggiunto che lui e il premier britannico propongono, per cominciare, una tregua limitata di un mese «nell’aria, nei mari e nelle infrastrutture energetiche», cioè dunque non sulla linea del fronte.
Starmer ha fatto sapere che al termine di circa due ore di colloqui a Lancaster House — colloqui definiti da Ursula von der Leyen «buoni e franchi» — si è raggiunto un accordo su quattro punti: continuare con gli aiuti militari all’Ucraina e intensificare le sanzioni economiche alla Russia; assicurare la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, con Kiev al tavolo di ogni trattativa; aumentare le capacità di difesa dell’Ucraina nell’eventualità di un accordo di pace, per scoraggiare ogni futura invasione; e infine mettere in piedi una «coalizione dei volenterosi» per garantire la pace grazie a un contingente militare da inviare in Ucraina.
Quest’ultimo è il punto più interessante e il più aperto a tensioni e interpretazioni: Londra e Parigi hanno dato vita a una «cabina di regia» attorno alla quale potranno associarsi altri Paesi. Starmer ha detto che «un certo numero di Stati hanno indicato oggi che vogliono essere parte dei piani che stiamo sviluppando», ma non ha fatto nomi specifici. Ha aggiunto però di essere consapevole che «non ogni nazione si sentirà in grado di contribuire, ma questo non può significare che ce ne rimaniamo seduti: al contrario, quelli che vogliono intensificheranno adesso i piani, con reale urgenza».
In ogni caso, sarà l’Europa che «dovrà assumersi il peso maggiore», anche se «lo sforzo dovrà avere un forte supporto americano». Fra i Paesi che potrebbero partecipare alla coalizione, la Polonia è candidato ovvio, data la sua capacità militare, anche se finora il governo di Varsavia sembrava riluttante a impegnarsi sul terreno; poi ci sono gli Stati nordici che fanno parte della Jef, l’alleanza militare a guida britannica; ma gli occhi sono anche sull’Italia, visto il ruolo chiave che Giorgia Meloni sta svolgendo nel tenere aperte le comunicazioni fra l’Europa e l’amministrazione Trump.
In ogni caso, il vertice di ieri è stato una sveglia per il Vecchio Continente, il momento della presa di coscienza che non può più stare a guardare: il segretario della Nato, Mark Rutte, ha riferito di aver ascoltato «nuovi annunci» da parte di diversi Paesi per «aumentare le spese per la Difesa»; e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha aggiunto che presenterà un «piano complessivo» al vertice di giovedì prossimo per «riarmare l’Europa» con urgenza.
Il timore che serpeggia, semmai, è quello di una perdita di centralità da parte dell’Unione europea, scavalcata dalle iniziative nazionali: d’altra parte Starmer è stato abbastanza esplicito, quando ha detto che «dobbiamo trovare quei Paesi in Europa che sono preparati a spingersi più in avanti, piuttosto che muoversi al passo di ogni singolo membro, di ogni singolo Paesi in Europa, che sarebbe alla fine un passo lento».
Insomma, a Londra ma anche a Parigi sembrano pensare che di fronte alla drammaticità dei tempi le liturgie della Ue appartengano al passato e che sia necessario muoversi con formati diversi e flessibili. Il vecchio ordine sta morendo e il nuovo sta nascendo.
CorSera...ma di noi
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Il Pentagono ordina lo stop al cyberspionaggio contro la Russia
Il segretario alla Difesa americano Pete Hegseth ha ordinato al Cyber Command degli Stati Uniti di fermare le operazioni contro la Russia, secondo quanto riferito da tre funzionari del Pentagono al New York Times.
La mossa fa parte di un piano più ampio per coinvolgere il presidente russo Vladimir Putin nei colloqui sull'Ucraina e nell'inizio di nuovi rapporti tra Mosca e Washington. La decisione sarebbe stata presa prima dello scontro
nello Studio Ovale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky.
CorSera...ma di noi
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Ucraina-Usa, gli italiani stanno con Zelensky: l'indagine Vis Factor/Adnkronos
Sentiment negativo all'88% sui social per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump
Per il presidente Usa sentiment negativo fino all'88%
Difatti il sentiment verso Donald Trump e gli Usa, in questa fase specifica, risulta oltremodo negativo arrivando a toccare l'88% di commenti e post analizzati. E’ quanto emerge da un instant sentiment realizzato, in esclusiva per Adnkronos, da Vis Factor, società leader a livello nazionale nella consulenza strategica politica e istituzionale, attraverso Human, la propria piattaforma di web e social listening sviluppata con algoritmo a base semantica italiana.
Per Zelensky sentiment positivo del 73%
Zelensky, invece, può godere di un sentiment positivo del 73%, accompagnato da emozioni come fiducia, sostegno e speranza. La maggior parte degli utenti esprime un desiderio collettivo di riformare l'approccio verso la diplomazia internazionale. Nel complesso, il tono dei commenti riflette una crescente ansia per il futuro delle relazioni internazionali tra Usa e Ucraina, ma anche tra Usa ed Ue.
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Nel frattempo, l'uomo più ricco del mondo (consapevole di non esserlo perché, oltre a non permettersi una legione cit, a differenza di altri ha gran parte del net worth legato ad hype su un unico titolo quotato in borsa e totalmente distaccato dagli utili) in questi due mesi ha perso 137 miliardi.
Un' Europa unita metterebbe a mani a coppa questi tecno feudatari in 6 mesi.
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