Sono vere e proprie secchiate di merda, questa è la definizione giusta.
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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ma veramente trattati come degli handicappati e nessuna reazione sta cosa è allucinante, ma è così da 80 anni solo che abbiamo sempre fatto finta di sentirci onnipotentiOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Questi sono dilettanti allo sbaraglio. Distaccati dalla realtà, ma non dalle poltrone, incompetenti totali e senza alcuna visione a medio lungo termine.
L'incontro con Macron è stata per loro una gita. Nessuna azione condivisa e comune, nessun piano.
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza MessaggioQuesti sono dilettanti allo sbaraglio. Distaccati dalla realtà, ma non dalle poltrone, incompetenti totali e senza alcuna visione a medio lungo termine.
L'incontro con Macron è stata per loro una gita. Nessuna azione condivisa e comune, nessun piano.
L'UE emana un fetore cadaverico, forse per questo quei signori al tavolo a Parigi non distinguono più tra il loro di puzzo e quello delle secchiate di merda che arrivano da tutte le parti. L'UE fa senso, repulsa. Agli "amici" americani fai semplicemente schifo...e come biasimarli?
Nella Russia almeno riconoscono una nazione con ancora le palle e una spina dorsale, e un suo ruolo nel mondo, per questo ci si siedono al tavolo. A quei pagliacci di Parigi li hanno scavalcati come si fa con le pozze di fanghiglia, stando bene attenti a non sporcarsi gli stivali.
Il prossimo è Zelensky, che invece si è fidato degli americani. Adesso anche lui e tutti gli ucraini scopriranno il prezzo di quell'essersi affidati a quella piovra....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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allora la Russia è fallita con le sanzioni?
Ucraina, l’Ue pronta ad adottare il sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia
Avanti con le sanzioni anche se gli Stati Uniti dovessero revocare le proprie, ha messo in chiaro il commissario Ue Dombrovskis. Il via libera alle nuove misure restrittive verrà dato prima del terzo anniversario dell'invasione della Russia in Ucraina. Probabilmente già venerdì 21 febbraio
Avanti con le sanzioni anche se gli Stati Uniti dovessero revocare le proprie, ha messo in chiaro il commissario Ue Dombrovskis. Il via libera alle nuove misure restrittive verrà dato prima del terzo anniversario dell'invasione della Russia in Ucraina. Probabilmente già venerdì 21 febbraio
Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Comunque il migliore pdc che avremmo potuto avere in sta fase di guerra, è conte.
e non sto memando. Saremmo stati top tier in europa (con apertura alla russia).
invece abbiamo la patriottica cristiana che ce fa pagare di bolletta uno sfacelo
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio.
Ma lì rivotano farage, quindi sono più scemi di noi pare.
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Trump deluso dalle lamentele di Kiev
Nella conferenza stampa a Mar-a-Lago il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è anche dichiarato «deluso» dai commenti di Kiev sull'assenza dell'Ucraina nel confronto russo-americano. E ha aggiunto: «Penso di avere il potere di porre fine a questa guerra, e penso che stia andando bene. Ma oggi ho sentito: "Oh beh, non siamo stati invitati". Bene, siete stati lì per tre anni. Avreste dovuto finirla dopo tre anni. Non avreste mai dovuto iniziarla. Avreste potuto fare un accordo», ha affermato Trump parlando dell'Ucraina e, quindi, del presidente Zelensky.
Trump ha affermato che avrebbe potuto raggiungere un accordo per l'Ucraina «che avrebbe dato loro quasi tutto il territorio... E nessuna persona sarebbe stata uccisa. Ma hanno scelto di non farlo in quel modo». Zelensky, ha detto il presidente degli Usa, gli piace «personalmente», sostenendo, senza prove, che il leader ucraino ha una percentuale di consenso del «4%». «Sta bene, ma a me interessa di portare a termine il lavoro. Ora c'è una leadership che ha permesso che andasse avanti una guerra che non sarebbe mai dovuta accadere, anche senza gli Stati Uniti».
Trump: «Incontrerò Putin entro febbraio»
Il presidente degli Stati Uniti ha detto che «probabilmente» incontrerà il suo omologo russo Vladimir Putin prima della fine del mese, mentre cerca di raggiungere un accordo per porre fine alla guerra in Ucraina. Trump non ha risposto quando gli è stato chiesto se avesse una data in mente per l'incontro con Putin. I due hanno parlato per 90 minuti al telefono la scorsa settimana, innescando un disgelo vertiginoso nelle relazioni tra Stati Uniti e Russia. Trump ha poi aggiunto che i suoi colloqui «ad alto rischio» con il leader russo probabilmente si svolgeranno in Arabia Saudita.
Trump, non schiererò truppe, se Ue vuole farlo
Gli Stati Uniti non schiereranno mai truppe in Ucraina. Lo ha affermato il presidente americano Donald Trump in una conferenza stampa a Mar-a-Lago, in Florida. Trump ha detto che non si opporrà allo schieramento di truppe di una missione europea di pace in Ucraina, qualcosa di cui i leader europei hanno parlato nel vertice di Parigi. «Se vogliono farlo, è fantastico. Sono completamente a favore. Se vogliono farlo, andrebbe bene», ha detto ai giornalisti notando che Francia e Regno Unito hanno espresso la loro disponibilità. Gli Stati Uniti, ha suggerito, non parteciperanno «perché siamo molto lontani».
Trump ha continuato dicendo che «nessuno mi ha chiesto di rimuovere tutte le truppe americane dall'Europa se ci fosse un accordo di pace, quindi non penso che dovremmo farlo. Non vorrei farlo. Ma questa domanda non è mai stata sollevata». Trump ha definito i colloqui odierni con i funzionari russi come «molto buoni», aggiungendo che vogliono «fare qualcosa». «Vogliono fermare la barbarie selvaggia», ha detto. «Sia la Russia sia l'Ucraina stanno perdendo migliaia e migliaia di soldati, e anche molte persone sono state uccise».
Gli Stati Uniti e la Russia hanno concordato quattro principi dopo i colloqui durati più di quattro ore in Arabia Saudita, ha affermato il segretario di Stato Marco Rubio, tra cui la nomina di un team di alto livello per aiutare a «negoziare e lavorare fino alla fine del conflitto in Ucraina» in un modo che sia «accettabile per tutte le parti coinvolte». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che non è stato invitato ai colloqui, ha affermato che l'Ucraina non «cederà agli ultimatum della Russia» e in precedenza aveva affermato che si sarebbe rifiutato di firmare qualsiasi accordo negoziato senza il coinvolgimento di Kiev.
CorSera...ma di noi
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Da Coca Cola e Nestlé, da Barilla a Ferrero: i grandi gruppi sono rimasti in Russia. E con le loro tasse finanziano un terzo delle spese militari di Mosca
Sono oltre 2mila le aziende occidentali che non hanno mai smesso di fare affari in Russia. Nutrita la pattuglia italiana, che comprende pure Perfetti, Campari, Marcegaglia, Smeg, Mapei, De Longhi, Safilo, Benetton, Geox e Calzedonia
Centinaia di migliaia di morti, palate di miliardi buttati in armi, sanzioni, proclami, accostamenti al terzo Reich nazista. Eppure le imprese occidentali, statunitensi ed europee, in Russia non hanno mai smesso del tutto di fare affari. Non c’è solo il gas russo, che ha smesso di arrivare in Europa attraverso i gasdotti per prendere la via del mare ed esserci recapitato in forma del più costoso gas liquefatto. Ci sono anche 2.245 aziende occidentali, di cui un terzo sono multinazionali, che sono sempre rimaste attive in Russia. Lo scorso gennaio le imprese internazionali presenti nei confini russi sono anzi aumentate di 7 unità.
Dall’inizio della guerra, quelle che hanno cessato completamente la loro attività sono state meno di 500, poco più di una su dieci. Altre 1.360 l’hanno soltanto ridotta, la maggioranza non ha cambiato nulla. I dati sono contenuti nell’ultima rilevazione del Kyiv School of Economics Institute (KSE), in cui si sottolinea pure come i profitti realizzati in Russia ammontino a “decine di miliardi di dollari”, rimasti per lo più in Russia.
Mosca distingue infatti tra paesi amici e ostili. Le aziende di Stati Uniti, Regno Unito e Ue rientrano nella seconda categoria e possono quindi rimpatriare solo fino alla metà dei loro profitti. Le aziende di paesi amici, come Cina, India e Turchia, possono teoricamente mandare in patria tutti i loro guadagni, ma in pratica sono spinte a reinvestire i soldi in Russia. La decisione finale sul rimpatrio degli utili viene comunque presa da Mosca che così può esercitare un controllo su capitali in entrata e in uscita e gestire gli impatti sulla valuta nazionale.
Qualche cifra, solo nel 2023, le multinazionali presenti in Russia hanno incassato 197 miliardi di dollari (188 miliardi di euro) con profitti per poco meno di 17 miliardi. Hanno pagato a Mosca tasse per 21,6 miliardi di dollari, che diventano 41,6 miliardi se si considera pure il 2022. Una cifra che equivale a un terzo del bilancio delle spese militari russe previste nel 2025. I soli gruppi europei hanno registrato ricavi, nel 2023, per 81 miliardi, versando imposte per 3 miliardi. Sarebbe forse il caso di ricordarsi queste cifre quando si suggerisce di inviare nuove truppe occidentali sul terreno di guerra, mettendo in conto la morte di migliaia e migliaia di giovani individui.
I maggiori contributori del bilancio russo sono i colossi dei beni di consumo Mars, Nestlé, and Procter & Gamble, che, da sole, hanno versato in un anno 1,5 miliardi di tasse a Mosca. Ci sono poi colossi come Coca-Cola, Pepsi, Philip Morris, Metro, L’Oreal, aziende farmaceutiche come la francese Sanofi, la svizzera Novartis e le inglesi AstraZeneca e GSK, oppure banche come l’austriaca Raiffeisen.
Nutrita la pattuglia italiana, che conta in tutto 142 gruppi. Tra i nomi spiccano quelli di Ferrero, Barilla, De Cecco, Perfetti, Parmalat (proprietà francese), Campari, Recordati, Marcegaglia, Smeg, Mapei, De Longhi, Safilo, Benetton, Boggi, Twinset, Brunello Cucinelli, Geox e Calzedonia.
Sono ancora nel paese ma hanno sospeso gli investimenti Saipem (controllata al 13% dal Tesoro), Pirelli, Enel Green Power (controllato al 24% dal Tesoro), Tenaris, Lavazza e Menarini. Tra chi se n’è andato si annoverano Unicredit, Buzzi Unicem, Luxottica, Prada, Leonardo, Illy, Intesa Sanpaolo, Autogrill, Eni, Enel, Moncler.
Il gruppo dolciario Ferrero fattura in Russia oltre 740 milioni di dollari, Perfetti si ferma a 270 milioni. Barilla mette a bilancio ricavi da 170 milioni. La filiale di Benetton incassa 121 milioni e ha un organico di quasi 500 dipendenti. Per Calzedonia la Russia vale quasi 400 milioni l’anno, e lo staff supera le 2mila persone. Campari ha ricavi per 110 milioni, Geox per 77 milioni. Il gruppo Marcegaglia, che ha acquistato un sito di Severstal, fattura 58 milioni. Mapei ha in Russia 225 addetti che generano ricavi per una trentina di milioni. I 60 dipendenti di Smeg alimentano un fatturato poco inferiore ai 40 milioni.
L’Italia è comunque solo ottava nella classifica delle aziende rimaste in Russia. A svettare sono gli Stati Uniti con 795 imprese, seguiti dalla Germania (495) e della Gran Bretagna (292). Londra si è distinta in questi anni per essere un accanita propugnatrice di azioni militari più imponenti contro Mosca. Chissà cosa avrebbe detto Winston Churchill, tirato spesso in causa in questi tre anni come esempio di chi seppe assumere, seppure in un secondo momento, una posizione intransigente contro Hitler. Vengono poi la Cina (260 aziende),la Francia (185), il Giappone (181), la Svizzera (168). Dopo l’Italia si piazzano l’Olanda (112 imprese) e, al decimo posto, la Finlandia che, nonostante l’adesione alla Nato in funzione anti-Russia, conta ancora 102 società che operano e fatturano in Russia.
...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Leggetevi il testo dell'ultimo ordine esecutivo. Trump ha appena trasformato l'America in una autocrazia. Tagliare i ponti, immediatamente, e cacciare gli americani dalle basi su suolo europeo deve essere la priorità numero uno proprio. Da iniziare ieri.Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza MessaggioLeggetevi il testo dell'ultimo ordine esecutivo. Trump ha appena trasformato l'America in una autocrazia. Tagliare i ponti, immediatamente, e cacciare gli americani dalle basi su suolo europeo deve essere la priorità numero uno proprio. Da iniziare ieri.
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza MessaggioLeggetevi il testo dell'ultimo ordine esecutivo. Trump ha appena trasformato l'America in una autocrazia. Tagliare i ponti, immediatamente, e cacciare gli americani dalle basi su suolo europeo deve essere la priorità numero uno proprio. Da iniziare ieri.
L'America, come tutto l'occidente, vive una crisi: il fatto che non riesca più a riflettere la sua influenza sul globo (che va scomponendosi attorno a diversi nuclei, diventando multipolare) è la prova di questa crisi, che in politica estera si sostanzia in una necessità di reflusso entro logiche più ristrette e che afferiscono ai veri interessi americani, che ovviamente divergono da quelli europei, visti anzi come opposti (anche ideologicamente, basta rileggersi il discorso di Vance a Monaco di qualche giorno fa) a quelli USA e dispendiosi oltre ogni sostenibilità.
Sul piano geopolitico l'interesse dell'America è tutto incentrato sul Pacifico e quindi sulla Cina. Essendosi accorti dell'enorme errore che hanno fatto regalando la Russia alla Cina, ecco spiegato il repentino riaccredito di Putin e i "punti di principio" (tra i quali futuri accordi economici) discussi coi russi in Arabia.
Al tempo stesso, l'anima oligarchico-mercantile dell'America vede nella possibilità di poter colonizzare e sfruttare (depredare) economicamente l'Ucraina, a sconto dei miliardi "prestati" per la guerra (per i quali occorrerebbe sapere se, come credo, l'Ucraina ha firmato degli accordi e di che tipo nel menre gli arrivavano soldi e materiali), una sorta di manna dal cielo per la propria economia: senza aver perso un uomo ha "conquistato" un paese: questa è una indubbia vittoria. Non è servito fare una guerra come in Iraq: le risorse ucraine sono lì su di un piatto d'argento intonso del sangue americano.
Sul piano interno, non c'è niente di nuovo. E' una repubblica oligarchica dove la ricchezza viene vista come segno di predestinazione: non si arriva alla presidenza senza essere miliardari o essere appoggiati e finanziati da dei miliardari e dalle grandi corporazioni. Il senato americano è composto ancora oggi per la sua metà da dei milionari in dollari. Le lobby sono sempre state parte costituente del quadro politico perchè lo stato è al servizio del capitale privato. Sul piano dei "valori" prima di quelli "liberali" vengono quelli veterotestamentari: la natura puritana dei fondatori fa sempre e di continuo capolino.
Quella che si apre è una nuova epoca, or ora ai suoi vagiti. Per l'Europa l'occasione storica per potersi dare una forma nuova, gli stessi americani la stanno invitando a fare da sola.
Nel momento in cui si apre la nuova epoca l'Europa si trova però vuota di ogni sostanza ed energia politica e ideale (è soltanto un mercato del pesce con appesi dei cartelli di fumestiera ideologica)...e, in questa congiuntura epocale, con la peggiore, ridicola e pagliaccesca classe politica di tutta intera la sua storia plurimillenaria.
Invece di ripensarsi politicamente, e saldarsi geostrategicamente alla Russia, è molto più probabile che si frantumerà in tanti pezzi sparsi, certificando quella sua dissolvenza già in atto.
L'Europa vive la fine della fiera delle illusioni in cui si è baloccata per 80 anni, sperimenta, nel genuino senso etimologico, la sua catastrofe, il capovolginento della proiezione di sè, il dissolvimento della sua forma vuota: solo le macerie saranno reali....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
Eppure si è sempre detto, anche qui, che i rischi per la democrazia provenissero da est! Sinceramente non ho letto direttamente l'ordine esecutivo ma, se è confermato quello che viene riportato, la cosa è piuttosto grave. Mi domando, non c'è un altro organo amministrativo che possa dire la sua? Oppure ormai sia ai livelli di Palpatine(Musk)?
Pensare che il programma di governo europeo sarebbe così semplice se non fossimo in mano a idioti:
1. Esercito con coordinamento europeo.
2. Aumentare spese militari SOLO ad aziende europee, eventualmente sud coreane o giapponesi se necessario (ma tra Rein Metall, Leonardo, Airbus, etc non ci sarebbe manco bisogno)
3. Tagliare i ponti con gli Usa sanzionando a iosa compagnie sul suolo europeo che hanno base in america + basi militari da riprendere.
4. Bloccare immigrazione illegale così da abbassare di molto i conati pro Yankees di AfD, Meloni etc.
5. Aumentare le relazioni con l'Asia, sud est asiatico e Cina in primis.
6. Parlare con la Russia in silenzio, contentino a noi e torniamo ad essere il tuo miglior mercato o ti fai tradire dallo zio Sam anche tu?
7. Re iniziare a spingere soft Power e controllo in Africa
7 punti per una Europa veramente al centro ma chi lo fa? Van der Leyen che manco la fanno sedere in Turchia? Scholz che piglia coppini pure dalle Lesbiche? Macron ?Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
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C'è un link dove si riassume un pò la notizia di questo ordine esecutivo? non riesco a trovarlo sui media soliti....ma di noi
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