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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
risolvi la metà dei problemi se non di più, ovvero costo dell'energia...
abbiamo il gas russo dietro casa a 2 lire, mentre no per andare dietro a Biden ci siamo scavati la fossa da soli
Ora non è che ce lo regalassero eh
anzi
mica sono scemi i russi, te lo fanno pagare come tutti gli altri
i prezzi ora sono alti per la situazione di incertezza
Originariamente Scritto da Lorenzo993
non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo
Ma capisci che tra avere un gasdotto che ti collega direttamente alla fonte (russa) e avere del gas che prima deve essere processato per essere stoccato nelle navi...poi riprocessato nei porti e consegnato a destinazione; e che uno è un gas di stato (quello russo) e l'altro di compagnie private (i vampiri americani), non è la stessa cosa e nè gli stessi costi.
La Germania si era fatta un gasdotto privato con la Russia, aveva il gas in casa a prezzi evidentemente convenientissimi per loro, per le loro industrie...tali da ripagarsi evidentemente l'investimento per la gigantesca opera del nord stream 2.
Ma che ci facciamo mandare il gas liquido da quella masnada di rapaci americani, quelle compagnie che ti succhiano il sangue, quando hai qua ad un metro la Russia coi suoi tesori naturali?
Che poi l'incertezza...ma la Russia i gasdotti li ha sempre tenuti aperti anche dopo le sanzioni: sono gli USA che hanno fatto saltare per aria il nord stream 2 ed è l'Ucraina che da qualche mese ha chiuso il passaggio del gas russo dal suo territorio.
L'Europa è senza risorse naturali. Credo che veramente sarebbe ora di ribaltare tutto, mandare a fanchiulo gli americani e fare affari con chi ci pare e piace, perchè la Cina per gas e petrolio si è attaccata alle mammelle russe, non se lo fa spedire dall'altro mondo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ciao, è stato un piacere, quella è la porta. Oltretutto va riconosciuto che la **** americana è i inferiore a quella europea, russa e pure cinese.
noto i commenti su reddit in linea con noi. se in europa ci fosse questo sentimento condiviso, sarebbe oro. Il problema è che vinceranno gli amici tuoi di afd con la lesbicazza ormai mimi cocò con la nuova amministrazione trump
quindi tra italia serva, e germania pure. questo sogno europeo va a farsi fottere.
inoltre vorrei far notare come il punto più basso dell'Europa, ce lo avremo con come leader in Italia la Meloni, in francia forse la Le pen, alice weidel in germania, europa la von der biden, kaja kallas agli affari esteri...
noto i commenti su reddit in linea con noi. se in europa ci fosse questo sentimento condiviso, sarebbe oro. Il problema è che vinceranno gli amici tuoi di afd con la lesbicazza ormai mimi cocò con la nuova amministrazione trump
quindi tra italia serva, e germania pure. questo sogno europeo va a farsi fottere.
inoltre vorrei far notare come il punto più basso dell'Europa, ce lo avremo con come leader in Italia la Meloni, in francia forse la Le pen, alice weidel in germania, europa la von der biden, kaja kallas agli affari esteri...
La lesbicozza (lesbica cozza) vincerà perché per anni la gente ti ha detto: basta immigrati e basta parlare di froci e trans. E gli Scholz, I Biden e compagnia cantante hanno ignorato e insultato questa gente ed ora hai voglia a dire che l'afgano va espulso dopo un attentato, l'afgano la non ci sarebbe mai dovuto essere, la gente sarebbe dovuta essere stata aiutata contro l'inflazione e invece ora ne pagano le conseguenze, nel momento storico peggiore.
Vance: “Mi preoccupa l’allontanamento della Ue dai valori comuni”
"La minaccia che mi preoccupa di più nei confronti dell'Europa non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno; ciò che mi preoccupa è la minaccia dall'interno, l'allontanamento dell'Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d'America". Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance alla conferenza sulla sicurezza di Monaco
Vance: “In Europa la libertà di parola è in ritirata”
"In Gran Bretagna e in tutta Europa, temo, la libertà di parola è in ritirata. A quanto pare, non si può imporre l'innovazione o la creatività, così come non si può forzare le persone su cosa pensare, cosa sentire o cosa credere, e crediamo che queste cose siano certamente collegate. E sfortunatamente, quando guardo l'Europa oggi, a volte non è così chiaro cosa sia successo ad alcuni dei vincitori della Guerra Fredda". Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance alla conferenza sulla sicurezza di Monaco
Si si, dobbiamo seguire di più gli Stati Uniti, certo, vero Ponno ?
La «lezione» sulla democrazia di JD Vance in cui difende gli estremisti. Poi incontra la leader dell’AfD
«Più di Mosca pericoloso reprimere il popolo». Sdegno in Germania. Nemmeno una parola sull'Ucraina
JD Vance è venuto a fare una lezione agli europei sulla democrazia. E dal podio più alto che gli è stato offerto — nel Paese che tra otto giorni andrà a votare —, il vicepresidente americano ha spiegato che i rischi non sono la Russia o la Cina, ma l’erosione dei valori democratici in Europa. Se non proprio la repressione del «popolo». Vance ha dipinto un’Europa in cui il free speech, la libertà di parola, è in ritirata, in cui la Commissione di Bruxelles «bullizza le aziende», e ha più volte usato la parola «sovietici» riferendosi agli europei. Ha iniziato l’intervento, come se fosse a un comizio in America — ma in realtà interessato alle clip da estrarre per i social — raccontando con dovizia di dettagli l’arresto di un uomo in Gran Bretagna, perché protestava vicino a una clinica che praticava aborti e la condanna, in Svezia, di una campagna anti-Islam in cui venivano bruciati dei Corani.
Guerra fredda
«Molti di voi in questa sala — ha incalzato — ricordano i difensori della democrazia contro le forze più tiranniche di questo continente durante la Guerra fredda. Pensate a chi censurava i dissidenti, chiudeva le chiese, cancellava le elezioni: erano i buoni? No di certo, e per fortuna hanno perso. Hanno perso perché non rispettavano l’incredibile dono della libertà». E ha continuato: «Non potete costringere le persone a pensarla in un certo modo, a sentire in un certo modo. Ma quando guardiamo l’Europa oggi, a volte non è chiaro cosa sia accaduto ad alcuni dei vincitori della Guerra fredda». Si è dilungato sull’elezione in Romania, ripetendo di fatto la versione russa: «Di fronte a tribunali che cancellano elezioni, dobbiamo chiederci se rispettiamo gli standard». E riferito alle pesanti ingerenze di Mosca, «se la vostra democrazia può essere distrutta con qualche centinaia di migliaia di dollari di pubblicità digitale, allora vuole dire che non è molto forte». Sulla Commissione che «minaccia» le aziende dei social media, ha detto che «si nascondono dietro a parole da epoca sovietica come disinformazione». Ha preso in giro la Ue, sostenendo che se l’America è sopravvissuta a 10 anni di rimproveri di Greta Thunberg, «voi potete sopravvivere ad alcuni mesi di Elon Musk».
Per chiudere in un crescendo: «Non si può ottenere un mandato democratico censurando gli avversari o mettendoli in prigione. Né ignorando l’elettorato». Per appropriarsi infine delle parole di papa Giovanni Paolo II, non abbiate paura: «Non dovremmo avere paura del nostro popolo, anche quando esprime opinioni in disaccordo con il suo establishment». Il discorso di quest’Europa distopica, irriconoscibile per chi era in sala, ha lasciato la platea di stucco. Solo una piccola parte alla fine ha applaudito. Il primo a reagire è stato Boris Pistorius, il ministro della Difesa tedesco, che ha preso la parola dopo Vance. «Non posso iniziare — ha esordito — con il testo che ho preparato». «Se capisce bene», ha ripreso, il vicepresidente Usa paragona l’Europa ai regimi autoritari. «È inaccettabile. La democrazia non vuole dire che una minoranza rumorosa decide cos’è la verità. La democrazia dev’essere in grado di difendersi contro gli estremisti».
L'ingerenza
Tantissimi i commenti indignati, senza distinzione di colori politici. Eccone alcuni. «Discorso ben peggiore del previsto: nella migliore delle ipotesi, irrilevante per le preoccupazioni sulla sicurezza europea; nella peggiore, una palese interferenza nelle elezioni tedesche, in favore dell’estrema destra dell’AfD» (Carl Bildt, ex premier svedese); «Parla l’America o la Russia?» (Guy Verhofstadt, ex premier belga); «Un capolavoro di intelligenza malevola: far finta di difendere i valori liberali, quando si intende l’opposto, ma con abbastanza verità da renderlo credibile per taluni» (Mujtaba Rahman, Crisis Group). «Il messaggio è che l’America è una democrazia e l’Europa l’Unione Sovietica» (Yaroslav Trofimov, capo commentatore del Wall Street Journal).
Un alto diplomatico ha paragonato questo discorso a quello che fece Putin a Monaco nel 2007, quando definì la fine dell’Urss «la più grande tragedia geopolitica del XX secolo»: fu l’inizio del revanscismo. Non bastasse, JD Vance ha poi incontrato la leader dell’estrema destra AfD, Alice Weidel. A un mese dal voto l’endorsement è chiaro. E il «popolo» che Vance vuole liberare è il suo, incurante che quasi l’80% dei tedeschi ritenga le loro idee pericolose. Andrea Stroppa, l’uomo di Musk in Italia, ha chiesto alle truppe di Elon di scatenarsi nel diffondere il discorso di Vance: «I giornali lo censureranno. Voi sapete come fare». La Faz pubblica un commento a caldo: «Una tale ingerenza nella politica interna in Germania da parte degli Usa è senza precedenti. Ma stavolta, Washington non cerca di impedire il ritorno dei nazi, chiede invece agli altri partiti di lavorare con l’AfD». Sull’Ucraina, da parte del vicepresidente degli Stati Uniti, neppure una parola.
«Più di Mosca pericoloso reprimere il popolo». Sdegno in Germania. Nemmeno una parola sull'Ucraina
...ma di noi
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popoli studiosi scriveranno
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nella necropoli deserta»
La «lezione» sulla democrazia di JD Vance in cui difende gli estremisti. Poi incontra la leader dell’AfD
«Più di Mosca pericoloso reprimere il popolo». Sdegno in Germania. Nemmeno una parola sull'Ucraina
JD Vance è venuto a fare una lezione agli europei sulla democrazia. E dal podio più alto che gli è stato offerto — nel Paese che tra otto giorni andrà a votare —, il vicepresidente americano ha spiegato che i rischi non sono la Russia o la Cina, ma l’erosione dei valori democratici in Europa. Se non proprio la repressione del «popolo». Vance ha dipinto un’Europa in cui il free speech, la libertà di parola, è in ritirata, in cui la Commissione di Bruxelles «bullizza le aziende», e ha più volte usato la parola «sovietici» riferendosi agli europei. Ha iniziato l’intervento, come se fosse a un comizio in America — ma in realtà interessato alle clip da estrarre per i social — raccontando con dovizia di dettagli l’arresto di un uomo in Gran Bretagna, perché protestava vicino a una clinica che praticava aborti e la condanna, in Svezia, di una campagna anti-Islam in cui venivano bruciati dei Corani.
Guerra fredda
«Molti di voi in questa sala — ha incalzato — ricordano i difensori della democrazia contro le forze più tiranniche di questo continente durante la Guerra fredda. Pensate a chi censurava i dissidenti, chiudeva le chiese, cancellava le elezioni: erano i buoni? No di certo, e per fortuna hanno perso. Hanno perso perché non rispettavano l’incredibile dono della libertà». E ha continuato: «Non potete costringere le persone a pensarla in un certo modo, a sentire in un certo modo. Ma quando guardiamo l’Europa oggi, a volte non è chiaro cosa sia accaduto ad alcuni dei vincitori della Guerra fredda». Si è dilungato sull’elezione in Romania, ripetendo di fatto la versione russa: «Di fronte a tribunali che cancellano elezioni, dobbiamo chiederci se rispettiamo gli standard». E riferito alle pesanti ingerenze di Mosca, «se la vostra democrazia può essere distrutta con qualche centinaia di migliaia di dollari di pubblicità digitale, allora vuole dire che non è molto forte». Sulla Commissione che «minaccia» le aziende dei social media, ha detto che «si nascondono dietro a parole da epoca sovietica come disinformazione». Ha preso in giro la Ue, sostenendo che se l’America è sopravvissuta a 10 anni di rimproveri di Greta Thunberg, «voi potete sopravvivere ad alcuni mesi di Elon Musk».
Per chiudere in un crescendo: «Non si può ottenere un mandato democratico censurando gli avversari o mettendoli in prigione. Né ignorando l’elettorato». Per appropriarsi infine delle parole di papa Giovanni Paolo II, non abbiate paura: «Non dovremmo avere paura del nostro popolo, anche quando esprime opinioni in disaccordo con il suo establishment». Il discorso di quest’Europa distopica, irriconoscibile per chi era in sala, ha lasciato la platea di stucco. Solo una piccola parte alla fine ha applaudito. Il primo a reagire è stato Boris Pistorius, il ministro della Difesa tedesco, che ha preso la parola dopo Vance. «Non posso iniziare — ha esordito — con il testo che ho preparato». «Se capisce bene», ha ripreso, il vicepresidente Usa paragona l’Europa ai regimi autoritari. «È inaccettabile. La democrazia non vuole dire che una minoranza rumorosa decide cos’è la verità. La democrazia dev’essere in grado di difendersi contro gli estremisti».
L'ingerenza
Tantissimi i commenti indignati, senza distinzione di colori politici. Eccone alcuni. «Discorso ben peggiore del previsto: nella migliore delle ipotesi, irrilevante per le preoccupazioni sulla sicurezza europea; nella peggiore, una palese interferenza nelle elezioni tedesche, in favore dell’estrema destra dell’AfD» (Carl Bildt, ex premier svedese); «Parla l’America o la Russia?» (Guy Verhofstadt, ex premier belga); «Un capolavoro di intelligenza malevola: far finta di difendere i valori liberali, quando si intende l’opposto, ma con abbastanza verità da renderlo credibile per taluni» (Mujtaba Rahman, Crisis Group). «Il messaggio è che l’America è una democrazia e l’Europa l’Unione Sovietica» (Yaroslav Trofimov, capo commentatore del Wall Street Journal).
Un alto diplomatico ha paragonato questo discorso a quello che fece Putin a Monaco nel 2007, quando definì la fine dell’Urss «la più grande tragedia geopolitica del XX secolo»: fu l’inizio del revanscismo. Non bastasse, JD Vance ha poi incontrato la leader dell’estrema destra AfD, Alice Weidel. A un mese dal voto l’endorsement è chiaro. E il «popolo» che Vance vuole liberare è il suo, incurante che quasi l’80% dei tedeschi ritenga le loro idee pericolose. Andrea Stroppa, l’uomo di Musk in Italia, ha chiesto alle truppe di Elon di scatenarsi nel diffondere il discorso di Vance: «I giornali lo censureranno. Voi sapete come fare». La Faz pubblica un commento a caldo: «Una tale ingerenza nella politica interna in Germania da parte degli Usa è senza precedenti. Ma stavolta, Washington non cerca di impedire il ritorno dei nazi, chiede invece agli altri partiti di lavorare con l’AfD». Sull’Ucraina, da parte del vicepresidente degli Stati Uniti, neppure una parola.
«Più di Mosca pericoloso reprimere il popolo». Sdegno in Germania. Nemmeno una parola sull'Ucraina
AHAHAHAHAHA ma ''ingerenza in Germania degli USA senza precedenti'' cosa che hanno 20k di soldati americani sul loro ''territorio'' (notevolmente ritagliato ad hoc dagli USA stessi) da 80 anni aahahhahaha
è un discorso con certi passaggi anche condivisibili, per esempio dove avverte che l'UE, incastrata tra i giganti del nuovo ordine multipolare, rischia di finire schiacciata; o dove avverte sul potere crescente degli oligarchi del "tecno-feudalesimo":
Accanto a questa nuova articolazione multipolare dell’equilibrio mondiale, si riaffaccia, tuttavia, con forza, e in contraddizione con essa, il concetto di “sfere di influenza”, all’origine dei mali del XX secolo e che la mia generazione ha combattuto.
Tema cui si affianca quello di figure di neo-feudatari del Terzo millennio - novelli corsari a cui attribuire patenti - che aspirano a vedersi affidare signorie nella dimensione pubblica, per gestire parti dei beni comuni rappresentati dal cyberspazio nonché dallo spazio extra-atmosferico, quasi usurpatori delle sovranità democratiche.
Quale diventa, quindi, il prezzo della sicurezza? La minaccia dell’uso, se non la pratica, della violenza?
Si tratta di interrogativi che riguardano, in primo luogo, proprio l’Unione Europea.
L’Europa intende essere oggetto nella disputa internazionale, area in cui altri esercitino la loro influenza, o, invece, divenire soggetto di politica internazionale, nell’affermazione dei valori della propria civiltà?
Può accettare di essere schiacciata tra oligarchie e autocrazie?
Con, al massimo, la prospettiva di un “vassallaggio felice”.
Bisogna scegliere: essere “protetti” oppure essere “protagonisti”?
Però sulla Russia, (che è il passaggio che ha fatto irritare quella portavoce di Peskov)
Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali.
Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto - anziché di cooperazione - pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista.
Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa.
L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura.
sbaglia, perchè l'ideologia germanica della conquista dello "spazio vitale" aveva alle viste, per l'appunto, la conquista di tutto l'Est fino agli Urali, con come substrato ideologico il razzismo biologico, ovverosia la razza superiore per diritto naturale e di sangue deve dominare su quella inferiore, cioè gli slavi (per i quali era previsto diventassero schiavi degli Herren, dei Signori), con chiaramente la deportazione (all'inizio, poi con gli sviluppi bellici divenne sterminazione) degli ebrei, cioè di un particolare e determinato gruppo etnico.
Mattarella non può dimenticarsi che fu la Russia sovietica a resistere a quel piano, la storia non può essere saltata a piacimento. E' proprio questo uso distorto e falsificatorio della storia da parte dei regimi democraticisti che fa sì che i popoli non ascoltino nè si fidino più delle elite politiche (e delle caste mediatiche) al potere.
Quella russa nei confronti della Ucraina è una invasione di stampo imperialista ottocentesco, è come se l'Austia-Ungheria avesse invaso il Trentino per rivendicare i diritti "storici" su quella regione di lingua e usanze tedesche: la parte est dell'Ucraina è russofila e russofona: Mattarella nel suo articolato discorso, lascia per strada il tema del nazionalismo ucraino, che non ha dato la minima autonomia a quella gente e a quelle regioni di confine ucraine, e che ha favorito la guerra civile: anche i nazionalismi sono uno dei "mali" del Novecento, ma Mattarella si dimentica di citarlo tra quelli.
Quando ai russi dai del "nazista" si irritano, a buona ragione: contro il nazismo hanno pagato il tributo di sangue più grande, circa 20 milioni di morti, nel mentre l'Ucraina dell'ovest spalancava le porte alle SS, gli consegnava gli ebrei ivi presenti, la gente ucraina si arruolava a frotte per andare a fare da guardie nei campi di sterminio: dal punto di vista dei russi, è ovviamente "blasfemia" dimenticarsi o saltare tutti questi pezzi per strada.
Mattarella invece fa bene a scuotere la UE, ma ormai è troppo tardi, anche perchè dovresti porre la precondizione che, e senza la quale, nessuna autonomia sarebbe possibile: il taglio della catena che ti costringe entro e sotto il dominio americano: non c'è la volontà, non ci sono le personalità e nè la minima idea di cosa vorresti essere oltre ad una moneta unica.
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Trump ha dichiarato che con Putin hanno parlato della seconda guerra mondiale, di come sono riusciti insieme a sconfiggere il nemico, delle numerose vittime che hanno avuto ( aggiungerei con un rapporto un tantino sbilanciato).
Tutto detto da uno che al massimo ha a cuore la storia del McDonald's.
Invece noi via di paragone russo coi nazisti. Quando statisticamente hanno tutti un parente che in quel periodo c'è rimasto. Ed hanno costruito tutta la retorica della guerra in Ucraina soprattutto facendo leva su questo sentimento storico.
AHAHAHAHAHA ma ''ingerenza in Germania degli USA senza precedenti'' cosa che hanno 20k di soldati americani sul loro ''territorio'' (notevolmente ritagliato ad hoc dagli USA stessi) da 80 anni aahahhahaha
Questi stanno perennemente in trip
Vance ha largamente ragione su molti passaggi, che d'altra parte sono gli stessi che hanno permesso a lui e a Trump di vincere le elezioni in America. L'UE si è ridotta ad essere una fumisteria ideologica dove si diffondono le astrazioni più intossicanti e contro le quali, se muovi una critica, vieni additato come "fascista": immigrazione stravolgente e deregolamentata, l'apologia dell'omosessualismo, la teologia gender, il green assurto ad idolatria: un totalitarsimo ideologico contro il quale i popoli non hanno altra arma che votare per partiti estremisti o "reazionari".
La Germania invece di risentirsi perchè qualcuno mette il dito nelle sue piaghe, avrebbe dovuto aprire bocca quando quegli americani e i cocchi ucraini gli fecero saltare per aria il nord stream 2 e la sua strategia energetica: quel silenzio tombale su quello che fu un vero e proprio atto di guerra, quelle labbra esangui dalle quali non si mormorò nemmeno la minima protesta, ci dicono di un paese disanimato, arreso, perduto: è più che naturale che il padrone poi ti venga pure a fare la lezioncina su come si gestisce una "democrazia".
Le tre potenze attorno alle quali si aggregherà il nuovo ordine mondiale multipolare (USA, Cina, Russia) hanno in comune il tratto autoritario ed identitario, che permette cioè un decisionismo atto ai tempi veloci di questo presente, e un substrato valoriale che pone in primo piano la "identità" (oligarchico-mercantil-materialista e messianico-veterobiblista per gli USA; gerarchico-zarista, con preminenza dei valori tradizionali, familiari, religiosi e culturali indigeni per la Russia; etnico-culturale, tradizionalmente e religiosamente asiatica, che discende direttamente dal Celeste Impero, col partito unico a fare le veci del "divino imperatore" in Cina) tutto il contrario delle derive ideologiche indifferentiste della UE: per quello a loro modo quelle 3 potenze si "intendono" a meraviglia, e anche per questo quello UE è un sistema perdente, perchè il mondo sta andando in tutta un'altra direzione, e gli americani lo hanno capito benissimo.
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