Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

[LARRY SCOTT2]

[The_machine]

se solo tendessimo la mano, e il male sulla terra a stelle e strisce si facesse gli affari suoi, ci sarebbe un rifiorire economico e culturale.

La Russia possiede risorse naturali strategiche, ma il modello politico autocratico e la sua politica imperialistica rappresentano una minaccia per la stabilità europea.

[Sean]

Bruxelles gli Usa isolano l’Europa: “Paghi di più per la difesa”

“Nessuno pensi che lo Zio Sam diventi lo Zio fesso”, ha avvertito il segretario della Difesa Hegseth. Cresce la preoccupazione tra i 27 di restare fuori dai negoziati sull’Ucraina: “Così si spacca l’alleanza”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/02/14/news/nato_usa_isola_europa_difesa-424001961/?ref=RHLF-BG-P1-S1-T1

[Sean]

La Russia tra euforia e calcoli: «L'Ucraina? Putin si sente abbastanza forte per arrivare all’obiettivo finale»

Dopo l'annuncio dell'avvio dei negoziati tra Usa e Russia per mettere fine alla guerra in Ucraina, gli ultranazionalisti temono la trappola: la tregua è anche rischiosa. I giornali si fanno beffe di Zelensky ed elogiano lo zar

di Marco Imarisio

Ai tempi dell’Unione Sovietica, la barzelletta era considerata la vera voce del popolo. E in Russia, l’umorismo spontaneo è ancora un termometro della società. Quando un determinato avvenimento fa subito nascere decine e decine di battute, che oggi si propagano via social e chat, significa che ha avuto un gradimento pressoché immediato. «Dopo la loro prima telefonata, i due presidenti hanno subito fissato un’altra serie di incontri: Trump deve finire di ascoltare la disquisizione di Putin sui peceneghi…». Questi ultimi erano la tribù nomade, spesso citata dal presidente russo, che faceva incursioni e saccheggi contro la Rus’ di Kiev, rivendicandone il territorio.

Sorvoliamo sul profluvio di nuove freddure sul conto di Volodymyr Zelensky, ormai trattato alla stregua di una specie di Fantozzi ucraino. «Come si chiama il tizio che è andato in giro a dire di avere ottenuto dagli Usa 177 miliardi di dollari, ne ha ricevuti in mano solo 55, e adesso è in debito di 500?». Mosca ride. L’allegria contagia anche gli organi di informazione sempre allineati ma in genere più paludati. Il quotidiano Moskovskij Komsomolets esibisce il seguente titolo in prima pagina: «Zelensky è nel panico: Trump si prepara a sventrare l’Ucraina come un’aringa».

Un esperto consultato dal giornale Rbk esprime fiducia nel fatto che «questo dialogo ci permetterà di raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati all’inizio dell’Operazione militare speciale». Curioso il ribaltamento storico operato dal sito di geopolitica Ura: «Putin è riuscito a strappare la cortina di ferro che l’Occidente aveva steso sulla Russia».

Oltre i frizzi e i lazzi destinati al nemico ucraino, esistono tre livelli di analisi sul senso di questa prima telefonata tra Vladimir Putin e Trump.

Del primo abbiamo già detto: è quello rivolto alla pancia della Russia. La Komsomolskaya Pravda non si sottrae al clima di giubilo, e nel suo editoriale recita un requiem per la tesi «nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina».

Il secondo livello è rappresentato dalla galassia ultranazionalista dei puri e duri, che domina la comunicazione social e televisiva, pur non avendo più alcun referente politico dopo la ribellione e la conseguente scomparsa di Evgenij Prigozhin. Sul sito di riferimento Tsargrad, creato dall’oligarca devoto Konstantin Malofeev, viene posto un dubbio: «Ma abbiamo poi così bisogno del congelamento dell’Operazione speciale? Dobbiamo sbrigarci in questi ultimi mesi a mettere mano su Kherson e Zaporizhzhia e a riprenderci le terre di Kursk conquistate dall’esercito ucraino. Perché una tregua rafforzerà sia noi che, certamente, il nostro nemico». Il canale Rybar avverte che sarà lunga: «Si parlerà sempre più spesso dei potenziali negoziati, ma le ostilità non cesseranno, se non altro perché tutto per ora si trova nella fase delle discussioni a distanza». Questo è il primo dubbio che si insinua tra tante certezze.

Ma per trovare una possibile risposta all’unica domanda che conta davvero, bisogna passare alla categoria degli agenti stranieri, politologi ed esperti dissidenti che vivono all’estero. Cosa vuole davvero Putin? La sintesi che segue è di Tatiana Stanovaya, una delle figure più serie nella diaspora dell’opposizione russa.

«Ambisce ad ottenere un’Ucraina priva di potenziale bellico, con una Costituzione riscritta e con la garanzia del non-ingresso nella Nato. Putin è pronto anche al fallimento di questi negoziati. Per il Cremlino, l’Occidente non ha alcun modo per revocare le conquiste territoriali e per scongiurare una disgregazione dell’Ucraina. Con l’aiuto di Trump questo processo potrebbe accelerare, ma senza il suo aiuto avverrà comunque, prima o poi. Nel frattempo, Putin continuerà ad acquietare Trump offrendo concessioni che il presidente americano presenterà come un “meraviglioso deal”. Ma queste minuzie non distoglieranno la Russia dal suo obiettivo finale: ottenere un’Ucraina “amica” a proprie condizioni». È una delle poche analisi che al momento va oltre l’indignazione di parte per l’inedito asse russo-americano.

I commercianti della via Arbat, la vecchia strada nel centro di Mosca, hanno subito capito l’antifona. Fuori dai loro negozi, al posto della sagoma cartonata a grandezza naturale di Xi Jinping e di Putin, richiamo per i turisti che si fanno il selfie, è subito apparsa quella di Trump abbracciato al presidente russo.

CorSera

[M K K]

A cosa serve la difesa se non a sostenere i casini causati dagli stessi usa / nato?
fosse per me dimezzerei almeno tutto il comparto difesa e investirei sull interno.
Meglio pattuglie dei carabinieri nelle citta che militari in giro per il mondo

[Irrlicht]

L'ultima frase è indubbiamente un grande si

[Luke91]

Trump è veramente una disgrazia

Immagino che molti qui dentro si siano pentiti di averlo sostenuto

Ma dopotutto fa il suo lavoro andando all attacco, guarda gli interessi dell America in un mondo sempre più difficile dove superpotenze orientali spaventano un po' tutti

Noi europei, per dire, abbiamo deciso di stare a guardare, impotenti, le altre economie crescere e prendere una posizione, subendo senza reagire un tracollo che ci impoverirà di brutto

Mi fa ridere che la Nato (usa) ci ha imposto di sostenere l'Ucraina e quindi sostenere gli Usa nostri alleati nel loro obbiettivo, e poi mette dazi soprattutto all'Europa

Siamo proprio degli ebeti

[Sean]

A cosa serve la difesa se non a sostenere i casini causati dagli stessi usa / nato?
fosse per me dimezzerei almeno tutto il comparto difesa e investirei sull interno.
Meglio pattuglie dei carabinieri nelle citta che militari in giro per il mondo

Anche questo ha a che fare con quello che vorrà o non vorrà essere l'Europa in specie in relazione a quel vecchio arnese della guerra fredda che è la Nato.

Una unione di stati che non ha una politica estera comune e nemmeno uno strumento suo proprio di difesa per far "agire" quella politica estera, non è una unione. Se devi dissipare le risorse per contribuire alla Nato, invece di investire su di una tua propria struttura militare, ti consegni di fatto ad una eterna subalternità agli USA, che sono i dominus della Nato.

Ha senso aumentare le spese militari per alleggerirne gli USA e restare all'interno di una "alleanza" militare che è lo strumento, la propaggine imperialistica USA in Europa, ovvero nel tuo spazio proprio? Anche perchè quando poi si tratta di andare a colloquiare per una eventuale "pace" in Ucraina, nessuno ti si calcola di striscio...

Finchè l'Europa non si chiarirà allo specchio cosa vuol essere e dunque fare, sarà tutto inutile...ed i soldi per la spesa militare meglio dedicarli a quello che serve nei vari paesi: sanità, scuola, strutture, investimenti, industria, economia.

[MarcoT]

L'europa ha pagato per farsi inculare
tanto valeva darli a paola boa

[Sean]

Trump è veramente una disgrazia

Immagino che molti qui dentro si siano pentiti di averlo sostenuto

Ma dopotutto fa il suo lavoro andando all attacco, guarda gli interessi dell America in un mondo sempre più difficile dove superpotenze orientali spaventano un po' tutti

Trump fa gli interessi dell'America, come tutti i presidenti americani dal primo all'ultimo.

"Desiderare" la vittoria elettorale di Trump era, almeno per me, funzionale ad una sola cosa: rendere eclatante la crisi in seno all'occidente e soprattutto all'Europa, e dunque nella crisi aprire spazi per nuove sistemazioni e posizionamenti, perchè nel mondo adesso c'è uno scenario geopolitico in decomposizione, il che vuol dire che poi (ci vorranno anni) ci sarà un nuovo "ordine mondiale" di segno multipolare.

Ecco, in quello spazio da costruire c'è l'occasione per distanziarsi dagli USA e per l'Europa avere la chance storica (che è anche l'ultima) di aprire un secolo nuovo, voltando pagina rispetto all'ultimo di secolo.

Le premesse non sono incoraggianti: qua mancano volontà, visioni politiche, idealità. C'è piuttosto un "lasciarsi andare", come foglia sul fiume...Staremo a vedere.

L'alternativa è il risorgere in seno al continente dei nazionalismi, ma in un mondo multipolare i nazionalismi che cosa potranno contare? E' una categoria del trapassato pure quella.

[Irrlicht]

Non "ci" distaccheremmo da niente

[germanomosconi]

L'europa ha pagato per farsi inculare

esattamente.

[LARRY SCOTT2]

Si però si decidano in EU e anche i sinistri: quandlo gli USA fanno i Moloch Globalisti del Destino Manifesto e si infilano negli affari altrui, invadono paesi, creano rvoluzioni dei gessetti colorati, sostituiscono dopo vent'anni di occupazione militare una fazione di estremisti persiani di montagna con la stessa fazione di estremisti persiani di montagna, etc .... ''eh la democrazia esportata cattiva, eh il neocolonialismo, eh abbasso la globalizzazione, etc''.

Iniziano a farsi i c4zz1 loro e GLI STESSI piagnucolano come zoomerine mestruate davanti a Tony Effe a torso nudo?

[The_machine]

Ha senso aumentare le spese militari per alleggerirne gli USA e restare all'interno di una "alleanza" militare che è lo strumento, la propaggine imperialistica USA in Europa, ovvero nel tuo spazio proprio? Anche perchè quando poi si tratta di andare a colloquiare per una eventuale "pace" in Ucraina, nessuno ti si calcola di striscio...

Direi no. Aveva senso nell'ottica di "viaggiare gratis", ci ha concesso di investire nel welfare risparmiando sulla sicurezza che era garantita.

[Luke91]

Trump fa gli interessi dell'America, come tutti i presidenti americani dal primo all'ultimo.

"Desiderare" la vittoria elettorale di Trump era, almeno per me, funzionale ad una sola cosa: rendere eclatante la crisi in seno all'occidente e soprattutto all'Europa, e dunque nella crisi aprire spazi per nuove sistemazioni e posizionamenti, perchè nel mondo adesso c'è uno scenario geopolitico in decomposizione, il che vuol dire che poi (ci vorranno anni) ci sarà un nuovo "ordine mondiale" di segno multipolare.

Ecco, in quello spazio da costruire c'è l'occasione per distanziarsi dagli USA e per l'Europa avere la chance storica (che è anche l'ultima) di aprire un secolo nuovo, voltando pagina rispetto all'ultimo di secolo.

Le premesse non sono incoraggianti: qua mancano volontà, visioni politiche, idealità. C'è piuttosto un "lasciarsi andare", come foglia sul fiume...Staremo a vedere.

L'alternativa è il risorgere in seno al continente dei nazionalismi, ma in un mondo multipolare i nazionalismi che cosa potranno contare? E' una categoria del trapassato pure quella.

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