Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Irrlicht
    Bodyweb Senior
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    È un buonissimo inizio

    Stiamo a vedere questo mese e mezzo

    Per la seconda fase il punto ritiro Israele/presenza Hamas a Gaza credo sarà un bello scoglio da superare, così come scrive l'articolista
    Dall'altro lato anche la formazione di un governo alternativo che stia a genio ad entrambe le fazioni

    ma vedremo poi
    Last edited by Irrlicht; Ieri, 16:21:53.
    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

    "Un acceso silenzio
    brucerà la campagna
    come i falò la sera."

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    • KURTANGLE
      Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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      • Borgo D'io
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      si il vero nodo gordiano è la presenza di Hamas a Gaza dopo la fine della guerra.

      L'accordo odierno mi sembra comunque una "sconfitta politica" per Israele che non è stata in grado di liberare i suoi ostaggi in più di 400 giorni di occupazione della Striscia
      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


      grazie.




      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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      • Sergio
        Administrator
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        I pompieri privati di Los Angeles, gli edifici sopravvissuti agli incendi e le polemiche: «Costano anche 10mila dollari per un giorno»

        Anche nelle zone di Los Angeles devastate dagli incendi ci sono edifici sopravvissuti: alcuni, come il Palisades Village, grazie all'intervento di vigili del fuoco privati, che compensano le dimensioni ridotte del corpo dei vigili del fuoco locale. Il costo di queste squadre? «Fino a 10mila dollari al giorno»


        Tra i pochi edifici ancora rimasti a Pacific Palisades, il quartiere più colpito dagli incendi che da giorni stanno assediando Los Angeles, c’è il Palisades Village, un centro commerciale con negozi di abbigliamento e ristoranti di lusso.

        Si è salvato perché il suo proprietario, l’immobiliarista italo-americano Rick Caruso, ha ingaggiato pompieri privati per proteggerlo.

        Nella ricca enclave della ricca Los Angeles il ricorso ai pompieri a pagamento si è diffuso dopo che è diventato evidente che Cal Fire, l’agenzia statale californiana dei vigili del fuoco, non sarebbe riuscita a domare gli incendi. Ma in uno Stato dove le diseguaglianze economiche e sociali sono sempre più insostenibili l’impiego di vigili del fuoco a pagamento ha causato forti polemiche. Secondo i critici, infatti, è l’ennesima forma di privatizzazione di servizi essenziali e salvavita che finisce per togliere risorse alla comunità.

        Dietro al dibattito sui pompieri privati, però, c’è la debolezza del sistema americano con il suo governo ridotto al minimo e la carenza di quelli che per noi europei sono servizi essenziali.

        Per capirlo basta un raffronto sui numeri. Negli Stati Uniti il servizio dei vigili del fuoco è molto diverso rispetto all’Italia ed è nato come una forma di volontariato. In tutto il Paese, secondo la National Fire Protection Association (Nfpa), ci sono 29.452 dipartimenti dei vigili del fuoco, ma solo il 18% di questi è costituito interamente o prevalentemente da vigili del fuoco professionisti. La maggioranza dei pompieri americani (676.900, il 65%) sono volontari, mentre i vigili del fuoco professionisti costituiscono una minoranza (sono solo 364.300, il 35%) anche se proteggono il 70% della popolazione statunitense.

        La California è uno degli Stati americani con il maggior numero di vigili del fuoco professionisti impiegati dall’amministrazione statale. Cal Fire ha infatti 6.100 dipendenti, 2.600 pompieri stagionali e 600 volontari impegnati nella prevenzione, a cui si aggiungono 3.500 tra detenuti (sì, vengono impiegati nel servizio antincendio) e personale di sorveglianza.

        Nei giorni scorsi il governatore della California Gavin Newsom, per dimostrare lo sforzo dell’amministrazione statale ha dichiarato che ci sono «oltre 7.500 pompieri impegnati sul campo, in collaborazione con partner locali e federali, per rispondere agli incendi di portata storica attualmente in corso».

        La California però è uno stato che si estende per circa 424 mila chilometri quadrati, quasi una volta e mezzo l’Italia (che ha una superficie di 302 mila chilometri quadrati). E in Italia, per fare un raffronto, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco è composto da circa 36 mila persone, di cui 31 mila sono pompieri con ruoli operativi. Circa quattro volte quelli della California.

        Il vento di questi giorni avrebbe reso difficile per chiunque spegnere gli incendi della California, ma la sproporzione di forze è evidente. È una conseguenza del sistema americano, dove le tasse sono basse, il governo «leggero» e i servizi pubblici ridotti al minimo (basti pensare alla sanità).

        In questo sistema sono i privati a fornire la maggior parte dei servizi che in Europa sono pubblici. E quindi nella patria del capitalismo dove (quasi) tutto si può comprare, se si hanno i soldi necessari si può comprare (quasi) tutto. Anche i vigili del fuoco.

        Non sorprende che con l’aumentare della pericolosità degli incendi a causa del surriscaldamento globale si siano diffuse anche le agenzie di vigili del fuoco private. Spiega il New York Times:

        «Una squadra di pompieri privati di due persone con un piccolo veicolo può costare 3.000 dollari al giorno, mentre una squadra più numerosa di 20 pompieri con quattro autopompe può arrivare a 10.000 dollari al giorno, secondo Bryan Wheelock, vicepresidente di Grayback Forestry, un’azienda di pompieri privati dell’Oregon. Assumerli non è così semplice come pubblicare un post sui social media: la maggior parte non lavora direttamente con i proprietari di casa. Secondo Deborah Miley, direttrice esecutiva della National Wildfire Suppression Association, che rappresenta più di 300 gruppi di vigili del fuoco privati, circa il 45% di tutti i vigili del fuoco che lavorano oggi negli Stati Uniti sono impiegati privatamente. La maggior parte di loro lavora come appaltatori governativi nella lotta contro gli incendi selvaggi, ha dichiarato, integrando le squadre antincendio locali quando necessario».

        In molti casi sono le compagnie di assicurazioni che assumono i pompieri privati e li offrono come servizio aggiuntivo di protezione nel pacchetto assicurativo per gli immobili di maggior valore. Tra coloro che li hanno usati per primi a Los Angeles ci furono, nel 2018, Kim Kardashian e Kanye West che secondo Tmz poterono salvare dalle fiamme la loro villa da 60 milioni di dollari di Calabasas, sulle montagne di Santa Monica, grazie a pompieri privati. In questi giorni è toccato all’immobiliarista Caruso.

        «La nostra proprietà è in piedi. Tutto ciò che ci circonda è scomparso. È come una zona di guerra» aveva detto mercoledì scorso Caruso, dopo che la zona è stata investita dall’incendio.

        I pompieri privati offrono anche servizi di prevenzione, per esempio ripulendo dalla vegetazione il terreno intorno agli edifici e ricoprendoli con delle coperture ignifughe temporanee. Ieri, riporta il Los Angeles Times, c’erano pompieri privati di 5 diverse compagnie con camion e autopompe anche di fronte alla casa di Caruso a Brentwood, un quartiere lussuoso a est di Pacific Palisades, investito in parte dallo stesso incendio (le case di due dei figli dell’immobiliarista sono invece state distrutte dai roghi iniziati la scorsa settimana). Caruso, a lungo repubblicano poi diventato indipendente, è stato candidato sindaco di Los Angeles alle elezioni vinte dall’attuale prima cittadina democratica Karen Bass. In questi giorni l’ha criticata più volte per la mancata prevenzione degli incendi. Ma non è l’unico tra i ricchi che residenti di Pacific Palisades e Los Angeles che si è avvalso di pompieri privati. Anche perché molti, come spiega Variety, devono proteggere proprietà di immenso valore: non solo le case, ma anche quello che contengono.

        «Molte delle persone ricche e potenti che occupano questi spazi hanno oggetti di valore fuori dal comune. “Sai che tipo di opere d’arte possiede la maggior parte di queste persone? Le case sono come musei”, ha detto un agente di spettacolo, parlando a condizione di anonimato. In effetti, persone come l’ex dirigente di Nbc Universal Ron Meyer e il premio Oscar Leonardo DiCaprio hanno collezioni ampie e insostituibili. Pezzi di Murakami, Salvador Dalì e Basquiat sono in possesso di Leo» ricorda Variety.

        Si tratta di persone che di solito possiedono molte altre proprietà oltre a quelle distrutte dagli incendi di questi giorni e che anche nel peggiore dei casi non rimarranno senza casa. Per gli americani della classe media e operaia non è così: perdere la casa per loro significa non avere più un posto in cui vivere. E spesso — come è successo a molti residenti di Altadena, storico quartiere nero losangelino che è stato il secondo più colpito dagli incendi di questi giorni — significa non potersi permettere più di vivere a Los Angeles, una città dove i prezzi delle case sono già altissimi e diventeranno ancora più cari a causa della penuria di case causata dai roghi. Figuriamoci se possono permettersi dei pompieri privati.

        CorSera
        Sean, in parte sta cosa è vera, ma considera che qui si tratta di un emergenza particolare, un po' come quando in Italia c'era il Covid ed i posti letto erano limitati in ospedale. Cosa succedeva? Chi aveva i soldi poteva curarsi, chi non li aveva no, è da sempre così e lo è ovunque.

        Ti garantisco però che se in US chiami polizia o vigili del fuoco arrivano in pompa magna dopo pochi minuti e la loro azione è sempre risolutiva.
        Per farti un esempio, ho visto una squadra di pompieri con camion incluso lavorare alle 10:00 di sera per "salvare" un gattino rimasto su un albero, gratis, con il sorriso in viso. Sembra una storia romantica, da cartoni animati, ma è vera.



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        • Sean
          Csar
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          Il punto però Sergio è sempre quello che, se non ci si rimette al buon cuore, alla buona volontà dei volontari, lo stato di suo fa poco o nulla...anche in un comparto come i pompieri, che per la società è fondamentale.

          In quell'articolo si dice che il 65% del corpo dei pompieri statunitense è formato da volontari, e che i professionisti sono solo il 35%...quindi, finchè le cose vanno bene, cioè finchè le emergenze sono gestibili, diciamo "normali", funziona...ma appena il sistema finisce sotto stress si possono creare dei grossi problemi, con tutta la buona volontà che ci possono mettere quei cittadini che prestano opera volontaria.

          Sulla questione dei pompieri privati, esistono perchè per l'appunto lo stato lascia degli spazi "vuoti" per così dire...dove agisce il privato con le sue idee, le sue iniziative personali...ma in certi settori di massima utilità pubblica questo sistema può portare ad una netta separazione tra chi può e chi non può (permettersi quei servizi).

          Se non vado errato, però correggimi, le uniche branche dove lo stato mantiene un controllo suo proprio e assoluto sono l'esercito (non esiste un esercito "privato") e anche le forze di polizia. In quest'ultimo caso mi pare queste siano alle dipendenze delle contee, delle città ma comunque appunto sono cosa pubblica, cioè l'ordine pubblico è cosa pubblica, anche se poi esistono delle agenzie di sicurezza private ma queste ci sono, magari con differenze che ignoro, anche in Europa.

          I vigili del fuoco fanno un mestiere di grosso sacrificio (mi è capitato una volta di vederli all'opera a casa di un vicino e sono stati straordinari, bravissimi), molto faticoso, di fondamentale importanza per la sicurezza collettiva, e non possono non essere, in quanto appunto decisivi per la collettività, che alle dipendenze dello stato...altrimenti in casi di catastrofi si crea un saliscendi tra quelli che possono ricevere soccorso pagando e quelli che no perchè non possono pagare...ma sia questi che quelli sono tutti cittadini dello stato, e non si può ammettere disuguaglianza su base di censo in certe materie.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • Sergio
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Il punto però Sergio è sempre quello che, se non ci si rimette al buon cuore, alla buona volontà dei volontari, lo stato di suo fa poco o nulla...anche in un comparto come i pompieri, che per la società è fondamentale.

            In quell'articolo si dice che il 65% del corpo dei pompieri statunitense è formato da volontari, e che i professionisti sono solo il 35%...quindi, finchè le cose vanno bene, cioè finchè le emergenze sono gestibili, diciamo "normali", funziona...ma appena il sistema finisce sotto stress si possono creare dei grossi problemi, con tutta la buona volontà che ci possono mettere quei cittadini che prestano opera volontaria.

            Sulla questione dei pompieri privati, esistono perchè per l'appunto lo stato lascia degli spazi "vuoti" per così dire...dove agisce il privato con le sue idee, le sue iniziative personali...ma in certi settori di massima utilità pubblica questo sistema può portare ad una netta separazione tra chi può e chi non può (permettersi quei servizi).

            Se non vado errato, però correggimi, le uniche branche dove lo stato mantiene un controllo suo proprio e assoluto sono l'esercito (non esiste un esercito "privato") e anche le forze di polizia. In quest'ultimo caso mi pare queste siano alle dipendenze delle contee, delle città ma comunque appunto sono cosa pubblica, cioè l'ordine pubblico è cosa pubblica, anche se poi esistono delle agenzie di sicurezza private ma queste ci sono, magari con differenze che ignoro, anche in Europa.

            I vigili del fuoco fanno un mestiere di grosso sacrificio (mi è capitato una volta di vederli all'opera a casa di un vicino e sono stati straordinari, bravissimi), molto faticoso, di fondamentale importanza per la sicurezza collettiva, e non possono non essere, in quanto appunto decisivi per la collettività, che alle dipendenze dello stato...altrimenti in casi di catastrofi si crea un saliscendi tra quelli che possono ricevere soccorso pagando e quelli che no perchè non possono pagare...ma sia questi che quelli sono tutti cittadini dello stato, e non si può ammettere disuguaglianza su base di censo in certe materie.
            Sta cosa del 65% è 35% la prima volta che la sento, i vigili del fuoco sono esattamente come polizia ed esercito, pagati dallo stato. Basta googlare per scoprirlo, che poi siano più i volontari dei pagati mi sembra proprio strano. Ora indago e poi ti dico.
            Che esista anche il privato non puoi non ammetterlo dai, altrimenti hanno ragione loro e parliamo di comunismo, c'è polizia privata, sicurezza privata. L'importante è che il servizio statale funzioni.



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            • Sergio
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              Ok Sean, ho controllato ed in effetti le percentuali sono quelle con variazioni a secondo della zona, se città sono più professionisti e se è una zona rurale sono più volontari.
              I volontari però non è che siano persone prese a caso, sono tutti ugualmente sottoposti ad addestramento e pagati molto meno, alle volte un po', altre solo simbolicamente.
              Ora voglio immaginare che chi dirige le squadre sia un professionista e chi fa il lavoraccio manuale sia spesso il volontario.
              A questo punto sono stupito due volte, una esattamente come te, scoprire che i vigili del fuoco sono formati da molti volontari (anche se addestrati), mi fa sentire meno tranquillo, sinceramente.
              Voglio sperare che se una zona X ha bisogno di 100 vigili del fuoco ce ne siano 100 professionisti e 130 volontari e non 20 professionisti e 50 volontari.
              L'altra cosa che mi stupisce è invece che qualche d'uno faccia qualche cosa di così importante e rischioso e lo faccia gratuitamente per il bene della comunità, qui ancora una volta torniamo al valore del senso civico, totalmente differente.



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              • Sean
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                Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio

                Sta cosa del 65% è 35% la prima volta che la sento, i vigili del fuoco sono esattamente come polizia ed esercito, pagati dallo stato. Basta googlare per scoprirlo, che poi siano più i volontari dei pagati mi sembra proprio strano. Ora indago e poi ti dico.
                Che esista anche il privato non puoi non ammetterlo dai, altrimenti hanno ragione loro e parliamo di comunismo, c'è polizia privata, sicurezza privata. L'importante è che il servizio statale funzioni.
                Se ti capita informati, così a titolo di curiosità e a tempo perso, perchè magari stiamo ragionando sulla base di un articolo che ci dà dei dati errati, perchè pure i giornali vanno presi con le debite precauzioni anche se parliamo del Corriere Sera.

                Sul resto rimango della mia idea, Sergio, per il motivo che parliamo di servizi pubblici, e il pubblico è materia dello Stato, e tutti i cittadini devono essere uguali di fronte allo Stato. La sicurezza privata non si occupa di ordine pubblico...perchè di questo passo si arriverà ad avere una giustizia privata, dei tribunali privati e pure una giuria privata

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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                  Ok Sean, ho controllato ed in effetti le percentuali sono quelle con variazioni a secondo della zona, se città sono più professionisti e se è una zona rurale sono più volontari.
                  I volontari però non è che siano persone prese a caso, sono tutti ugualmente sottoposti ad addestramento e pagati molto meno, alle volte un po', altre solo simbolicamente.
                  Ora voglio immaginare che chi dirige le squadre sia un professionista e chi fa il lavoraccio manuale sia spesso il volontario.
                  A questo punto sono stupito due volte, una esattamente come te, scoprire che i vigili del fuoco sono formati da molti volontari (anche se addestrati), mi fa sentire meno tranquillo, sinceramente.
                  Voglio sperare che se una zona X ha bisogno di 100 vigili del fuoco ce ne siano 100 professionisti e 130 volontari e non 20 professionisti e 50 volontari.
                  L'altra cosa che mi stupisce è invece che qualche d'uno faccia qualche cosa di così importante e rischioso e lo faccia gratuitamente per il bene della comunità, qui ancora una volta torniamo al valore del senso civico, totalmente differente.
                  Sei stato rapidissimo...è anche importante capire se i giornalisti ce la raccontano giusta.

                  Sullo spirito di dedizione e sacrificio di chi cerca di attenuare certi squilibri e certi "scompensi" statali, c'è solo da ammirare, su questo non c'è assolutamente da mettere parola.

                  L'11 settembre, mentre la gente scendeva le scale delle Torri gemelle, quei pompieri le salivano pur sapendo di praticamente andare incontro alla morte...e sapere che parecchi di loro erano dei volontari fa apparire tutto ancora più tragico, straniante, di sicuro ammirevole.
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                    Anche in Italia funziona che c'è un componente del personale permanente che ha superato il concorso pubblico ed una parte di volontari che devono solo seguire un corso.



                    Non ho trovato informazioni sulle percentuali (volontari vs permanenti) in Italia, però in Trentino (che si avvale dell'autonomia, quindi caso a parte) leggo:

                    Il Corpo Permanente VVF Trento è formato da professionisti ed attivo solamente nel capoluogo, mentre il resto della provincia è interamente coperto dai corpi Volontari. Sono infatti 238 i corpi dei vigili del fuoco volontari sparsi sull'intero territorio della Provincia Autonoma di Trento, con oltre 6.000 uomini, dislocati nella maggior parte dei comuni della provincia, a loro volta suddivisi in distretti, che grossomodo corrispondono alle vallate trentine. I Corpi VVF volontari sono rappresentati dalla Federazione provinciale dei corpi dei vigili del fuoco volontari del Trentino[57] principale ente di rappresentanza di questi ultimi e diretto referente della Provincia per le attività connesse con il soccorso pubblico rese dai vigili del fuoco volontari.
                    Insomma, in larga parte si avvale dei volontari.

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                    • Sean
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                      In Italia i volontari sono 6mila su di un totale di 36mila (quest'ultimo dato è nell'articolo del CorSera, quello sui volontari l'ho preso qua: https://it.indeed.com/guida-alla-car...oco-volontario
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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        In Italia i volontari sono 6mila su di un totale di 36mila (quest'ultimo dato è nell'articolo del CorSera, quello sui volontari l'ho preso qua: https://it.indeed.com/guida-alla-car...oco-volontario
                        Non mi sembra una fonte molto affidabile Indeed. Il dato non si parla con altri dati ufficiali.

                        Solo nella provincia di Trento leggo questi numeri relativi ai volontari:


                        13 unioni distrettuali

                        239 Corpi
                        5817 vigili in servizio attivo
                        1230 Vigili Allievi

                        Il punto di fondo però è che la presenza di vigili del fuoco volontari sembrava qualcosa di fuori dal mondo, da associare al capitalismo smodato e degenerato negli USA. Poi informandosi si scopre che pure in Italia funziona così, e che nel Trentino in larga parte si fa affidamento a questi volontari dai tempi dell'impero austriaco.

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                        • Sean
                          Csar
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio



                          Il punto di fondo però è che la presenza di vigili del fuoco volontari sembrava qualcosa di fuori dal mondo, da associare al capitalismo smodato e degenerato negli USA. Poi informandosi si scopre che pure in Italia funziona così, e che nel Trentino in larga parte si fa affidamento a questi volontari dai tempi dell'impero austriaco.
                          Il dato è confermato anche qua: https://www.linkiesta.it/2022/08/car...ncendi-italia/

                          Il dato di fondo è che negli USA i volontari sono la maggioranza, sono loro a far funzionare il corpo dei pompieri; in Italia invece i volontari coprono i vuoti di organico, non è che qua "funziona così": in America funziona così. Da qui si conferma la natura anomica e deregolamentata del capitalismo americano, lasciato completamente in mano ai privati, il che ci fa tornare alla natura di profonda disuguaglianza di quella società basata sul capitale selvaggio, perchè deregolamentato.

                          Tra l'altro i sindacati dei vigili del fuoco affermano questo:

                          Il “fenomeno” dei Vigili del Fuoco volontari, tra l’altro, non è visto di buon occhio dai sindacati dei Vigili del Fuoco professionisti, che chiedono a gran voce le risorse per assumere più personale disponibile in modo permanente. I sindacati Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf, in occasione dello stato d’agitazione proclamato a fine luglio, hanno chiesto un piano triennale di assunzioni che prevede 4.500 nuove unità per lavorare in emergenza, in modo tale da arrivare a quota 40.000 unità operative e 5.000 unità del ruolo tecnico professionale.

                          «I volontari esistono per coprire le lacune a livello di organico. Ma, se ci pensi, non ci sono i poliziotti volontari, i carabinieri volontari, i soldati volontari. Un Corpo moderno dello Stato non può affidarsi a una componente volontaria. La domanda che bisogna porsi è: un Corpo dello Stato può sottostare alle necessità e agli orari di un personale che non è obbligato a presenziare? Secondo me, non è questo il giusto approccio», afferma Piergallini.
                          per cui viene vista (a ragione) come una disfunzione del sistema, una mancanza dello stato, non come un cardine senza il quale si ha una gravissima deficienza di funzionamento: se agli americani togli i volontari, non gli resta che pagarsi 10mila dollari al giorno ai pompieri privati in caso di incendio su vasta scala.

                          Il sistema oligarchico liberista americano fa storia a parte.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • The_machine
                            Bodyweb Senior
                            • Nov 2004
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                            Scusa Sean, ma hai letto le informazioni che ho riportato?



                            Qui è la stessa Protezione Civile della provincia di Trento a indicare i numeri:

                            Attualmente il numero di iscritti è distribuito in:
                            217 Comuni
                            1 Federazione
                            13 Unioni distrettuali
                            239 Corpi vigili del fuoco volontari
                            6.401 Vigili del fuoco volontari
                            1.230 Allievi vigili del fuoco volontari

                            586.973 Ore annue dedicate alla comunità
                            28.315 Interventi annui

                            Volontari che gestiscono interamente la pronvincia di Trento. Il Trentino è, tra l'altro, una delle regioni italiane più organizzate e dove le cose funzionano meglio.

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
                              • 120845
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                              • Italy [IT]
                              • In piedi tra le rovine
                              • Send PM

                              Sì l'ho letto ma noi stiamo parlando dello stato italiano, non della regione autonoma del Trentino. In Italia i numeri sono quelli riportati dalla giornalista del CorSera e il sistema dei vigili del fuoco è nella stragrande maggioranza dei suoi effettivi composto da un organico professionista statale, ovverosia funziona in quanto tale...in USA è su base volontaria con una percentuale minore di professionisti statali, cioè l'esatto contrario...ovverosia senza volontari o non funziona o funzionerebbe a metà, perchè anche in quel comparto lo stato lascia fare all'iniziativa privata.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
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                                • Italy [IT]
                                • In piedi tra le rovine
                                • Send PM

                                Concludo: cosa succede se tu stato lasci tutto in mano all'iniziativa privata? Che i cittadini che hanno i soldi possono avere determinati servizi e garanzie, chi no no...è per questa ragione che in USA possono nascere e nascono i vigili del fuoco privati, che ti chiedono 10mila dollari al giorno per non farti andare la casa in cenere.

                                In Italia possono nascere i vigili del fuoco privati? No, perchè i vigili sono un corpo dello stato. Al più ci possono essere i volontari a dare una mano.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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