Originariamente Scritto da germanomosconi
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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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A me il fatto che ora si punti il dito contro "il green" che ha evitato di prosciugare un paio di fiumi invece dell'ostinata decisione lobbyzzata di coltivare mandorle e pistacchi in quantità industriale mi fa volare. La gente negli USA temo abbia un QI sotto i 70 ormai a forza di mangiare e bere mondezzaOriginariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
Quando prendi il mutuo per la casa, l’assicurazione “incendio e scoppio” è obbligatoria.Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza MessaggioA me il fatto che ora si punti il dito contro "il green" che ha evitato di prosciugare un paio di fiumi invece dell'ostinata decisione lobbyzzata di coltivare mandorle e pistacchi in quantità industriale mi fa volare. La gente negli USA temo abbia un QI sotto i 70 ormai a forza di mangiare e bere mondezza
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Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Nordio chiede la revoca dell’arresto per l’iraniano Abedini
«Il ministro Nordio ha depositato alla Corte di Appello di Milano la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano Abedini Najafabadi Mohammad». Lo rende noto il ministero della Giustizia. «In forza dell'articolo 2 del trattato di estradizione tra il governo degli Stati Uniti d'America e il governo della Repubblica italiana - si legge nella nota del ministero - possono dar luogo all'estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non può ritenersi sussistente. La prima condotta ascritta al cittadino iraniano di "associazione a delinquere per violare l'IEEPA" non trova corrispondenza nelle fattispecie previste e punite dall'ordinamento penale italiano; quanto alla seconda e terza condotta, rispettivamente di "associazione a delinquere per fornire supporto materiale ad una organizzazione terroristica con conseguente morte" e di "fornitura e tentativo di fornitura di sostegno materiale ad una organizzazione terroristica straniera con conseguente morte", nessun elemento risulta ad oggi addotto a fondamento delle accuse rivolte emergendo con certezza unicamente lo svolgimento, attraverso società a lui riconducibili, di attività di produzione e commercio con il proprio Paese di strumenti tecnologici avente potenziali, ma non esclusive, applicazioni militari», conclude la nota.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
Pompieri privati. Aspetto con ansia polizia privata. Se sei ricco assoldi Chuck Norris, se sei povero ti spetta il commissario Winchester. E c'è pure chi gli va dietro. Mannaggia tutto. Sembra Cyberpunk 2077.Originariamente Scritto da claudio96
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Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
Pompieri privati. Aspetto con ansia polizia privata. Se sei ricco assoldi Chuck Norris, se sei povero ti spetta il commissario Winchester. E c'è pure chi gli va dietro. Mannaggia tutto. Sembra Cyberpunk 2077.Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
Non sembra Cyberpunk, è Cyberpunk 2077 ma senza le brain dance e le cose fighe. È la versione triste di Cyberpunk, dove almeno per due Eddies ti scopav1 la qualsiasi **** androide che volevi. Invece noi ci becchiamo le budrillone della body positivitysigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Abedini è un uomo libero: domenica mattina ha lasciato il carcere di Opera e ha preso un aereo per Teheran
Il trentottenne ingegnere iraniano è stato rilasciato dalla quinta Corte d’Appello di Milano in esecuzione del provvedimento del Guardasigilli.Alla notizia ha sorriso, poi è scoppiato a piangere
Solo un sorriso quasi incredulo, e poi giù a piangere. Mohammad Abedini è un uomo libero. Il trentottenne ingegnere iraniano con permesso di soggiorno in Svizzera sino a ottobre 2025, di cui gli Stati Uniti chiedevano l’estradizione per la quale domenica mattina il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha invece comunicato ai giudici milanesi di non ritenere esistenti le condizioni, è stato rilasciato dalla quinta Corte d’Appello di Milano che, appunto in esecuzione del provvedimento del Guardasigilli sul quale per legge l’autorità giudiziaria non ha alcun margine di valutazione, ha revocato la custodia cautelare di Abedini: un dietro-front nel giro di tre settimane senza che giuridicamente sia mutato nulla, visto che era stato lo stesso ministro Nordio a invece sollecitare la custodia cautelare di Abedini il 20 dicembre, all’indomani dell’immotivato arresto a Teheran della giornalista italiana Cecilia Sala tre giorni dopo l’arresto il 16 dicembre dell’iraniano all’aeroporto di Malpensa su mandato d’arresto internazionale spiccato il 13 dicembre dagli Stati Uniti.
Abedini è stato dunque rimesso in libertà, intorno alle 9 di domenica mattina, dal carcere di Opera, dove era detenuto dopo una iniziale collocazione a Busto Arsizio e un brevissimo trasferimento in Calabria nel carcere di Rossano prima del ritorno appunto a Milano a Opera. E adesso è totalmente libero. Una volta uscito dal carcere, avrebbe potuto decidere di restare in Italia, o di andare in Svizzera, dove era diretto quando fu fermato a Malpensa proveniente da Istanbul. Ha scelto invece, insieme alla rappresentanza diplomatica del sui Parse, di imbarcarsi subito su un aereo diretto a Teheran. E infatti la magistratura iraniana ha rilasciato un comunicato annunciando il «prossimo» rientro: «Grazie al monitoraggio del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran e ai negoziati tra i servizi di intelligence della Repubblica Islamica dell'Iran e i servizi di intelligence italiani, il problema è stato risolto e ha portato al suo rilascio e al suo ritorno», ha annunciato Mizan Online, l'ufficio stampa della magistratura iraniana.
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza MessaggioA me il fatto che ora si punti il dito contro "il green" che ha evitato di prosciugare un paio di fiumi invece dell'ostinata decisione lobbyzzata di coltivare mandorle e pistacchi in quantità industriale mi fa volare. La gente negli USA temo abbia un QI sotto i 70 ormai a forza di mangiare e bere mondezza
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioAbedini è un uomo libero: domenica mattina ha lasciato il carcere di Opera e ha preso un aereo per Teheran
https://milano.corriere.it/notizie/c...tml?refresh_ce
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Incendi a Los Angeles, l'attore di Milano Alessandro Nori: «Come in un film, la mia casa è distrutta e ho perso tutto. Ora ho solo due paia di pantaloni e tre camicie»
L'attore, regista e produttore di Senago trasferitosi a Los Angeles 15 anni fa: «Siamo scappati alle due di notte, scenario distopico. Sto bene ma abbiamo perso i ricordi di una vita. Alcune cose sono vive, quando muoiono è un lutto»
«Per prima cosa è arrivato il vento. Poi abbiamo sentito il fumo. Alle due del pomeriggio abbiamo visto le fiamme avvicinarsi sulla collina, sempre di più, alle sei è saltata la corrente, alle nove di sera abbiamo sentito in radio l’ordine di evacuazione per i comuni vicini. Alle due di notte siamo scappati anche noi. Poi è arrivato il fuoco». Gli sembrava quasi la sceneggiatura di uno dei suoi film ma era la realtà. Alessandro Nori, 37enne attore e regista di Senago da quindici anni trasferitosi a Los Angeles per inseguire il suo sogno hollywoodiano, ha la voce rotta. Risponde da Alhambra, otto miglia dalla Downtown di L.A, dove si è rifugiato dopo che i roghi californiani degli ultimi giorni, oltre a causare almeno 11 vittime, hanno ridotto in cenere il suo quartiere e la sua casa, al pari di quella di star come Paris Hilton e Anthony Hopkins. «Ma ancora non realizzo. Ogni tanto chiudo gli occhi e penso che casa mia sia ancora al suo posto».
Come sta?
«Non so ancora dirlo. Alterno momenti di ottimismo ad altri di sconforto. Fisicamente sto bene, però…»
Però?
«Ho perso tutto, abbiamo perso tutto. La nostra casa, la nostra quotidianità, i ricordi e i sacrifici di una vita. Mi sembra irreale. È uno scenario distopico, apocalittico».
Cosa è successo?
«Abito - per meglio dire abitavo – ad Altadena, a Nord-est di Los Angeles, verso l’interno, nella casa del mio compagno Aaron. Martedì pomeriggio abbiamo iniziato a vedere il fuoco avvicinarsi sempre di più, abbiamo capito che dovevamo preoccuparci. La sera abbiamo riempito due valigie alla rinfusa, alle due di notte siamo scappati. Con noi c’era anche la nonna di Aaron, una signora di 92 anni che può muoversi soltanto in sedia a rotelle».
Dove siete andati?
«Siamo stati ospitati da alcuni cugini. Di notte non riuscendo a dormire siamo tornati per controllare. Non c’era più niente, le fiamme avevano divorato la casa. Tutto il quartiere era distrutto, eppure alcuni edifici si sono inspiegabilmente salvati. Quella dei nostri vicini, ad esempio. Nel giardino ci sono gli alberi ancora in fiore. Da noi invece soltanto cenere. Altadena praticamente non c’è più. Persino i pompieri erano sconvolti».
Cosa vi hanno detto?
«La maggior parte delle abitazioni non hanno nemmeno provato a salvarle, soltanto quelle con piccoli fuochi. Come in guerra con i feriti incurabili. Gli idranti erano a secco, avevano solamente l’acqua delle loro manichette. I rabbocchi erano impossibili».
Sta bene, ed è quanto di più conta.
«Certo, ma la gente sta vivendo un dramma. Non stanno bruciando le ville milionarie dei vip, ci sono città intere di sfollati che non hanno più niente, i miei unici averi sono due paia pantaloni e tre camicie. La gente dice che sono soltanto cose, ma non è così. Ci sono investimenti, ci sono i ricordi di una vita che non ti ridarà mai indietro nessuno».
Quali ricordi?
«I miei primi copioni della scuola di recitazione, tutte le testimonianze degli ultimi 15 anni. Penso al mio compagno, che in questa casa ci è cresciuto. Ogni tanto gli vengono dei flash, si ricorda qualcosa a cui teneva. Quel mobiletto tramandato da generazioni, le foto da bambino, quelle del papà che non c’è più. Alcune cose sono vive. E quando muoiono è un lutto»
Che farà adesso?
«Non lo so, il focus cambia ogni giorno. All’inizio era rimanere vivi, poi, procurarsi da mangiare e da bere, adesso dobbiamo cercare una nuova sistemazione. Ma non è facile, le case sono praticamente finite. Molte sono bruciate e ci sono migliaia di sfollati. L’offerta è precipitata e la domanda salita a dismisura. Una sola cosa mi conforta».
Quale?
«L’umanità della gente, la solidarietà che la comunità ha manifestato in questo dramma. Tutti aiutano tutti. Forse è questo il vero sogno americano».
https://milano.corriere.it/notizie/c...tml?refresh_ce...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Non è molto difficile mettersi nei panni della gente che sta subendo il devastante incendio in atto...perchè basta che ciascuno pensi a casa propria, a tutto quello che contiene e che un attimo dopo non c'è più...
E' gravemente minacciata anche la fu villa di Thomas Mann, la sua abitazione del periodo californiano e dove scrisse il Doctor Faustus. La conta reale delle vittime, delle perdite materiali e non la si potrà fare solo alla fine...mentre è già chiaro che le polemiche dureranno più dell'incendio, molto a lungo....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Mancano ancora 52 anni, tempo al tempo, ci arriveremo, stiamo solo prendendo le misure.
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