Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • The_machine
    Bodyweb Senior
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    Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio

    A parte che non leggi, o non sai cosa é scritto nella Repubblica di Platone, di certo non si parla di monarchia.
    Ciò detto continuo assolutamente a sostenere l'idea di uguaglianza distributista in cui ognuno ha diritto ed é capace, col frutto del suo lavoro, un tetto e una vita dignitosa e qualora lo meriti, anche di più. Allo stesso modo provare a dire che siamo tutti uguali e possiamo tutti elevervarci a Mercedes e iPhone 19 é una cazzat4 che serve solo a nutrire la gente di speranza mentre la si fotte con "siamo tutti umani, importiamo schiavi dal terzo mondo"
    Ho travisato, pensavo fossi ironico con la Repubblica di Platone. Le utopie piacciono anche a me, la parte difficile è sempre la messa a terra.
    Faccio fatica ad immaginare momenti storici (qui in occidente, ma non solo) in cui fosse più facile avere una vita dignitosa e aspirare (su base meritocratica) ad ottenere quel qualcosa di più a cui fai riferimento. Abbiamo accesso a tutte le informazioni nella modalità più distribuita possibile ed inimmaginabile fino a qualche decennio fa.
    Non ho ben capito il discorso sull'Iphone, ti riferisci al fatto che non tutti dovrebbero poter avere le stesse ambizioni?

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    • Sean
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      Trump: “Non escludo l’uso dell’esercito per occupare Panama e la Groenlandia. Se Hamas non rilascerà gli ostaggi sarà l’inferno”

      Il presidente eletto sulla Nato: «Il contributo degli alleati deve salire al 5%»

      Donald Trump ha annunciato che «cancellerà immediatamente» la decisione di Joe Biden di mettere al bando le trivellazioni offshore. «Noi - ha detto, parlando da Mar-a-Lago, in Florida - trivelleremo e lo faremo in molti posti e i prezzi dell'energia andranno giù fino a un livello molto basso». Trump si è detto «contrariato» e ha promesso di «ribaltare immediatamente» le azioni appena intraprese da Joe Biden in tema di protezione ambientale. «Drill, baby drill!», ha detto Trump ripetendo uno degli slogan della sua campagna, in riferimento al ritorno alle perforazioni e all'estrazione di petrolio e gas naturale.

      Trump ha annunciato l'intenzione di cambiare il nome al golfo del Messico. «Lo chiameremo golfo d'America, che bel nome!». Il magnate non ha escluso poi l'uso della forza militare per un'eventuale riconquista del canale di Panama e per l'annessione della Groenlandia. Rispondendo ad una domanda specifica di un giornalista a Mar-a-Lago, il presidente eletto non ha risposto che non la userebbe. Ha detto anche di valutare tariffe contro la Danimarca in relazione alla Groenlandia, che vorrebbe annettere agli Usa. Trump ha intenzione di usare invece solo la «forza economica» contro il Canada, il Paese che il presidente eletto vorrebbe diventasse il 51esimo Stato americano.​

      Secondo Trump, poi, «gli alleati della Nato dovrebbero spendere il 5% del Pil». Riguardo agli altri leader ha affermato che «hanno mostrato grande rispetto per il nostro Paese. La premier italiana Meloni è volata fin qui per poche ore solo per vedermi», ha detto Trump ricordando anche l'accoglienza di Emmanuel Macron a Parigi.

      Sui capitolo conflitti il tycoon ha affermato che se gli ostaggi in mano di Hamas non saranno rilasciati prima del suo insediamento, prima del 20 gennaio, «succederà l'inferno in Medio Oriente». Ha avvertito invece che la guerra tra Russia e Ucraina «potrebbe intensificarsi e diventare molto peggiore di come è adesso». La dichiarazione, nella prima conferenza stampa da presidente eletto, arriva dopo che Trump aveva promesso in campagna elettorale di far terminare il conflitto in 24 ore, dal momento del suo ritorno alla Casa Bianca.

      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Zuckerberg chiude il programma di fact-checking di Meta (e strizza l'occhio a Trump e Musk): «Torniamo alle radici sulla libertà di espressione»

        Mark Zuckerberg annuncia importanti novità sulle piattaforme e la collaborazione con il neo-presidente Donald Trump. Il capo di X approva il cambiamento (ispirato al suo social): «È davvero fantastico»

        Il fallimento dei fact-checkers indipendenti

        Come? «È tempo di tornare alle nostre radici sulla libertà di espressione», spiega l'imprenditore dal proprio profilo personale. Si comincia dai fact-checkers. Sulla falsa riga di X, anche i social di Meta adotteranno il sistema di Community Notes. Si partirà, ovviamente, dagli Stati Uniti.
        Nel blog post, Meta commenta che il ruolo dei fact-checkers indipendenti non è andato come previsto: «L'intenzione del programma era di far sì che questi esperti indipendenti fornissero alle persone maggiori informazioni sulle cose che vedono online, in particolare le bufale virali, in modo che potessero giudicare da soli cosa vedevano e leggevano. Non è così che sono andate le cose, soprattutto negli Stati Uniti. Gli esperti, come tutti gli altri, hanno i loro pregiudizi e le loro prospettive». E così si passa alle note della community: «Abbiamo visto questo approccio funzionare su X, dove danno potere alla loro community di decidere quando i post sono potenzialmente fuorvianti e necessitano di più contesto, e le persone con una vasta gamma di prospettive decidono che tipo di contesto è utile che altri utenti vedano». Il programma sarà introdotto inizialmente negli Usa «nei prossimi due mesi».

        Inoltre, riporta l'imprenditore statunitense, «Semplificheremo le nostre politiche sui contenuti e rimuoveremo le restrizioni su argomenti come l'immigrazione e il genere, che non sono in linea con il discorso pubblico dominante». Modifiche anche al modo in cui vengono applicate le politiche per ridurre la maggior parte degli errori di censura. Maggior sforzo sarà rivolto ai contenuti illegali e violazioni gravi che richiedono un livello di sicurezza più elevato per l'intervento dei filtri.

        Non solo: «Riporteremo i contenuti civici. Stiamo ricevendo feedback che le persone vogliono tornare a vedere questo tipo di contenuti, quindi li reintrodurremo gradualmente su Facebook, Instagram e Threads, lavorando per mantenere le comunità amichevoli e positive». Per contenuti civici si intendono argomenti come immigrazione, identità di genere e genere. «Non è giusto che le cose possano essere dette in TV o al Congresso, ma non sulle nostre piattaforme».

        ​Una novità che è stata accolta con piacere anche dallo stesso Elon Musk che, in una mossa insolita fra rivali storici (l'anno scorso promettevano di scontrarsi in un «combattimento in gabbia» che, alla fine, non è mai avvenuto), ha lodato l'iniziativa del capo di Meta: «È davvero fantastico», commenta nel condividere una notizia dove si legge che Zuckerberg «promette un sistema simile a X». Anche Linda Yaccarino, Ceo del social, si è unita alle celebrazioni: «Il fact-checking e la moderazione non appartengono alle mani di pochi e selezionati custodi, che possono facilmente inserire i loro pregiudizi nelle decisioni. È un processo democratico che deve essere nelle mani di molti».​

        La collaborazione con Trump

        Zuckerberg ha anche annunciato che sarà trasferito il team dedicato alla fiducia, sicurezza e moderazione dei contenuti fuori dalla California e che il team di revisione dei contenuti sarà invece trasferito in Texas. «Questo aiuterà a rimuovere il timore che dipendenti di parte moderino i contenuti». Infine, sul proprio profilo su Threads, lo statunitense ha riferito che «Lavoreremo con il Presidente Trump per opporci ai governi stranieri che cercano di aumentare la censura verso le aziende americane. Gli Stati Uniti hanno le più forti protezioni costituzionali per la libertà di espressione al mondo, e il modo migliore per difendersi da questa tendenza di eccessiva ingerenza governativa sulla censura è con il supporto del governo americano».​

        Mark Zuckerberg annuncia importanti novità sulle piattaforme e la collaborazione con il neo-presidente Donald Trump. Il capo di X approva il cambiamento (ispirato al suo social): «È davvero fantastico»
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          Beh, intanto verrebbe da domandarsi, in prima battuta, se adesso le starlette o pseudo tali decideranno di lasciare anche Instagram dopo questa giravolta zuckerbergeriana...poi domandarsi il motivo, perchè personaggi simili non si muovono a caso: forse che l'ideologia woke non "premia" a livello di partecipazione e di penetrazione nelle masse, visto il risultato elettorale americano e certe inclinazioni politiche che stanno emergendo anche in Europa?

          Per quanto riguarda Trump, bisogna capire se è serio o no quando parla di Panama e Groenlandia...e anche del 5% del Pil per la Nato, una quota abnorme per gli stati europei, che tra l'altro non se la passano bene economicamente.

          Mi pare un ritorno alle dottrine americane incentrate sul controllo del proprio continente, sono atteggiamenti decisamente aggressivi fossero confermati, e quell' "invito" ai paesi europei ad aumentare le loro spese per la Nato al 5%, un passare le patate bollenti europee agli europei, del tipo: volete la sicurezza? Pagatevela.

          Vedremo nel concreto, di parole ne sono state dette tante in questi mesi, adesso dopo il 20 gennaio inizieranno a contare i fatti.
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          • The_machine
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            Adesso come farete senza i complotti woke?

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            • germanomosconi
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              • pordenone
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              Lo vedo bene Trump sto giro, sta facendo delle sparate mica da poco
              Originariamente Scritto da Marco pl
              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
              Originariamente Scritto da master wallace
              IO? Mai masturbato.
              Originariamente Scritto da master wallace
              Io sono drogato..

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              • Steel77
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Zuckerberg chiude il programma di fact-checking di Meta (e strizza l'occhio a Trump e Musk): «Torniamo alle radici sulla libertà di espressione»

                Mark Zuckerberg annuncia importanti novità sulle piattaforme e la collaborazione con il neo-presidente Donald Trump. Il capo di X approva il cambiamento (ispirato al suo social): «È davvero fantastico»

                Il fallimento dei fact-checkers indipendenti
                che bel riposizionamento

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                • Sergio
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                  Minghia, baciamo le mani, prostriamo il culo, ma non la chiamavamo mafia noi in Italia questa?



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                  • Sean
                    Csar
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                    Zuckerberg e la resa definitiva a Trump (e Musk): cosa c'è dietro la fine del fact-checking negli Usa e cosa succederà in Europa

                    L'amministratore delegato di Meta modifica le politiche di moderazione dei contenuti: «Troppa censura, serve più libertà»

                    Ironia della sorte: la prima notizia etichettata come potenzialmente falsa da Facebook, nel 2017, riguardava Donald Trump (e una fantomatica fuga di notizie causata dal suo smartphone).

                    Ieri, alla vigilia del secondo mandato del tycoon alla Casa Bianca e nel tentativo ormai esplicito di riposizionarsi al fianco del neopresidente, Mark Zuckerberg ha annunciato una serie di modifiche alle politiche di moderazione dei contenuti sulle sue piattaforme.

                    La più importante riguarda la chiusura del programma introdotto otto anni fa per arginare la circolazione di notizie false su Facebook e Instagram che affida a siti di informazione e fact-checker terzi la valutazione di post apparentemente falsi al fine di etichettare quelli fuorvianti.

                    La novità coinvolgerà in una prima fase i soli Stati Uniti, nei prossimi mesi, per «ripristinare la libertà di espressione», come Zuck ha argomentato in un video. Che nel linguaggio e nei concetti espressi ricalca quelli del neo presidente Usa: i fact-checker sono «troppo politicamente di parte» e si è «arrivati a un punto in cui ci sono troppi errori e censura». E ancora: «Stiamo eliminando una serie di restrizioni su argomenti come l'immigrazione, l'identità di genere e il genere».

                    Il nuovo modello dell'ad di Meta è, non a caso, X dell'ex nemico Elon Musk, che delega agli utenti la correzione o l'aggiunta di elementi di contesto alle informazioni considerate false. «È fantastico», ha infatti commentato l'addetto all'efficienza di Trump. L'Europa, invece, si sta interrogando sul rispetto delle regole da parte di X con un procedimento di infrazione avviato un anno fa.

                    E l'Europa è stata attaccata frontalmente da Zuckerberg, che aveva già preso le distanze rimpiazzando il britannico Nick Clegg nel ruolo di presidente degli Affari globali con Joel Kaplan, americano e repubblicano di ferro: attua «un sempre crescente numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì», dice l'imprenditore, contando sul supporto di Trump «per respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società americane e premono per una censura maggiore».

                    Al momento, Meta fa però sapere di non avere intenzione di eliminare i fact-checker in Europa, compresi gli italiani Pagella Politica e Open, sottoposti a rinnovi annuali e quindi coperti per il 2025, e che prima di fare modifiche esaminerà i suoi obblighi. La norma di riferimento è il regolamento sui servizi digitali (Dsa).

                    Spiega al Corriere l'avvocato ed esperto di digitale Ernesto Belisario che, secondo il Dsa, «le piattaforme hanno l'obbligo legale di mantenere misure efficaci per mitigare i rischi sistemici, inclusa la disinformazione. Qualsiasi modifica significativa ai sistemi di moderazione dei contenuti, come l'eliminazione del fact-checking di terze parti, deve essere valutata nell'ambito delle valutazioni di rischio obbligatorie. Il gestore della piattaforma dovrebbe dimostrare che i metodi alternativi adottati sono ugualmente efficaci nel contrastare la diffusione di contenuti fuorvianti, in conformità con gli obblighi del Dsa».

                    Tommaso Canetta, vicedirettore di Pagella Politica, non è ottimista: «Nulla impedisce a Zuckerberg di chiudere la collaborazione che ha in molti Paesi europei e in un secondo tempo affrontare le conseguenze. Ci dobbiamo aspettare il peggio» ha dichiarato all'Agi. Al Wall Street Journal , il docente di psicologia della Cornell University Gordon Pennycook ha detto che «se si rimuovono i fact checker professionisti dall'ecosistema, i giudizi degli utenti comuni peggioreranno».

                    Secondo Walter Quattrociocchi, ordinario di Data Science and Complexity a La Sapienza di Roma, la mossa di Meta «nasconde un'ammissione implicita: il fact-checking non funziona». Spiega al Corriere che, al contrario, «spesso peggiora le cose, rafforzando la polarizzazione e consolidando le echo chamber . Eppure milioni di dollari sono stati spesi. Le piattaforme social non sono progettate per essere strumenti di informazione, ma macchine per l'intrattenimento. Imporre dall'alto un modello di controllo non ha mai funzionato. La verità, nella sua accezione più ampia, è spesso ambigua, contestuale e soggetta a interpretazioni». L'antidoto, secondo Quattrociocchi? «Una riflessione collettiva sul nostro comportamento online».

                    Riflessione che non può più prescindere dalla consapevolezza del ruolo chiave delle piattaforme nella comunicazione e nella propaganda politica, al di là di quello che si può circoscrivere in modo netto come vero o falso.

                    https://www.corriere.it/tecnologia/2...tml?refresh_ce
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                    • Sean
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                      Groenlandia, Panama e Golfo del Messico: perché sono sotto la minaccia di Trump

                      La Groenlandia

                      L’isola artica, territorio autonomo della Danimarca, era già finita nel mirino di Donald Trump durante il suo primo mandato. Dopo la vittoria del 5 novembre la questione è tornata di nuovo di attualità. Il primo ministro Múte Bourup Egede ha parlato di un possibile referendum sull’indipendenza da Copenaghen. L’isola ha una superficie di oltre 2 milioni di chilometri quadrati, sette volte l’Italia, e soli 56 mila abitanti. È coperta di ghiacci per oltre il 90 per cento del territorio. Ma è ricca di risorse minerarie non ancora sfruttate: gas, petrolio, carbone e soprattutto terre rare, che scarseggiano invece negli Stati Uniti d’America. La posizione è strategica: affaccia sul Mar Artico, dove la calotta estiva si riduce sempre più e si aprono nuove vie di navigazione, come il mitico “passaggio a Nord-Ovest”

                      La giugulare delle vie marittime

                      Il canale di Panama è uno delle vie marittime più trafficate al mondo, con oltre 14 mila navi che l’hanno utilizzato nel 2022. È stato costruito dagli Stati Uniti tra il 1907 e il 1914, dopo che Washington aveva organizzato la secessione dalla Colombia del territorio e creato la Repubblica di Panama, indipendente ma sotto stretta tutela Usa. La Zona del Canale, a statuto speciale, era sotto controllo diretto statunitense, con un contratto di affitto terminato soltanto nel 1999. Il canale ha una lunghezza di 81 chilometri e una profondità massima di 15,4 metri. Ogni nave paga una tariffa per poter transitare, fino a 2 mila dollari per le più grandi. Tariffe che adesso Trump vorrebbe fossero abbassate nei confronti dei mercantili americani, con la minaccia di “riprendersi” l’infrastruttura costruita oltre un secolo fa.

                      Il paradiso dell’oro nero

                      Il Golfo del Messico è un bacino di acque interne di 1,6 milioni di chilometri quadrati, tra Stati Uniti, Messico e isole caraibiche. Una sorta di Mediterraneo del Nuovo Mondo, con clima tra il temperato e il tropicale, spiagge da sogno e una miriade di località turistiche. Ma è anche una dei più grandi bacini per le riserve di idrocarburi. I pozzi offshore sul lato statunitensi forniscono un sesto della produzione di petrolio degli Stati Uniti, circa 1,7 milioni barili al mondo. La produzione messicana è all’incirca equivalente, 1,6 milioni di barili. L’estrazione comporta grossi rischi ambientali, come ha mostrato l’incidente della piattaforma Deepwater Horizon della Bp, esplosa nel 2010. L’Amministrazione Biden ha ordinato uno stop alle nuove trivellazione ma Trump ha già promesso che riprenderanno senza limitazioni.



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                        Con una giravolta che nemmeno i dervishi, adesso Zukkerberg ammette apertamente che è stata applicata fin qui censura sulle sue piattaforme, costrizione della "libertà di espressione" negata o sottoposta a regime di controllo da agenti terzi (i fact-checker), misteriose figure che hanno il compito di controllare quello che si può o non si può dire, scrivere, esprimere, proporre, criticare...sulla base di quale criterio o sanzione legittima non si sa: sono tenutari della Verità e della sua Univoca Interpretazione?

                        Per quanto riguarda questa famelica voglia americana di annettersi la Groenlandia, occupare Panama e il suo canale, le mire sul Golfo del Messico, niente di diverso da quanto fatto dagli USA fin qui nella loro abominevole storia: minacciare, ricattare, invadere, occupare, distruggere, sterminare se occorre.

                        Nemmeno il Canada in quella teoria rinnovatamente espansionistica non è al sicuro. Il famoso "Passaggio a Nord-Ovest" era la chimera che cercarono i primi coloni americani, perchè avrebbe permesso di aprire le vie del commercio verso le Indie e la Cina, perchè, come affermò un deputato americano del Congresso a fine Ottocento: "chi controlla il Pacifico controlla il mondo", e questo controllo e dominio sul Pacifico, vera ossessione americana, è uno scopo mai venuto meno, solo che nel frattempo la Cina è diventata una potenza economica e dunque militare: sullo sfondo, di là da ogni attuale conflitto o mira, è questo grande collidere di potenze che assume contorni sempre più netti.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • The_machine
                          Bodyweb Senior
                          • Nov 2004
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Con una giravolta che nemmeno i dervishi, adesso Zukkerberg ammette apertamente che è stata applicata fin qui censura sulle sue piattaforme, costrizione della "libertà di espressione" negata o sottoposta a regime di controllo da agenti terzi (i fact-checker), misteriose figure che hanno il compito di controllare quello che si può o non si può dire, scrivere, esprimere, proporre, criticare...sulla base di quale criterio o sanzione legittima non si sa: sono tenutari della Verità e della sua Univoca Interpretazione?
                          Considera che su questa piattaforma di nome Bodyweb sei tu una di quelle "misteriose" figure.
                          Non è una critica, ma anzi, solo voler riportare a qualcosa di più familiare il concetto di moderazione di uno spazio condiviso e virtuale.
                          Chiaro, la scala di BW e quella di FB sono diverse ma il concetto è sempre lo stesso. Zuk, padrone di casa FB aveva definito delle linee guida che venivano a cascata messe a terra, qualcosa di simile a ciò che può fare Sergio qua dentro. I paradossi e le ambiguità in questa gestione che si possono verificare su FB possono verificarsi anche qua dentro. Qui oramai c'è poco da moderare e immagino che chi modera non abbia un compenso economico, ma se così fosse non mi stupirei se un domani Sergio decidesse di fare la stessa giravolta e lasciare la moderazione direttamente a degli algoritmi.

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
                            • 120735
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                            • Italy [IT]
                            • In piedi tra le rovine
                            • Send PM

                            Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio

                            Considera che su questa piattaforma di nome Bodyweb sei tu una di quelle "misteriose" figure.
                            Non è una critica, ma anzi, solo voler riportare a qualcosa di più familiare il concetto di moderazione di uno spazio condiviso e virtuale.
                            Chiaro, la scala di BW e quella di FB sono diverse ma il concetto è sempre lo stesso. Zuk, padrone di casa FB aveva definito delle linee guida che venivano a cascata messe a terra, qualcosa di simile a ciò che può fare Sergio qua dentro. I paradossi e le ambiguità in questa gestione che si possono verificare su FB possono verificarsi anche qua dentro. Qui oramai c'è poco da moderare e immagino che chi modera non abbia un compenso economico, ma se così fosse non mi stupirei se un domani Sergio decidesse di fare la stessa giravolta e lasciare la moderazione direttamente a degli algoritmi.
                            Scusami Machine, ma qua al massimo si moderano i comportamenti non le idee: il contenuto degli scritti non è mai stato posto a "controllo" censorio: questo fa tutta la differenza del mondo: sono mai (io o altri moderatori) intervenuto a censurare un che di scritto che "non mi piacesse"? Qui mica c'è una politica pro questo o quel partito, pro questa o quella corrente di pensiero, ideologia ecc...C'è solo una moderazione che fa come i vigili per strada: controlla il traffico, il comportamento che non trascenda, non le idee o l'espressione di pareri, concetti, contenuti e pensieri.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • germanomosconi
                              Bodyweb Senior
                              • Jan 2007
                              • 15573
                              • 628
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                              • pordenone
                              • Send PM

                              e pensare che Trump era letteralmente finito 4 anni fa.....
                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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                              • M K K
                                finte ferie user
                                • Dec 2005
                                • 66700
                                • 2,896
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                                Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio

                                Considera che su questa piattaforma di nome Bodyweb sei tu una di quelle "misteriose" figure.
                                Non è una critica, ma anzi, solo voler riportare a qualcosa di più familiare il concetto di moderazione di uno spazio condiviso e virtuale.
                                Chiaro, la scala di BW e quella di FB sono diverse ma il concetto è sempre lo stesso. Zuk, padrone di casa FB aveva definito delle linee guida che venivano a cascata messe a terra, qualcosa di simile a ciò che può fare Sergio qua dentro. I paradossi e le ambiguità in questa gestione che si possono verificare su FB possono verificarsi anche qua dentro. Qui oramai c'è poco da moderare e immagino che chi modera non abbia un compenso economico, ma se così fosse non mi stupirei se un domani Sergio decidesse di fare la stessa giravolta e lasciare la moderazione direttamente a degli algoritmi.
                                Gia ci sono gli **** a limitare il mio razzismo
                                Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                                Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                                Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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