Originariamente Scritto da M K K
Visualizza Messaggio
Se le cose stanno così ci si chiede a che cosa dovrebbe servire lo stato: l'America si fonda sull'individualismo radicale, l'iniziativa privata e l'impresa privata, e l'intervento dello stato nella cosa pubblica è ridotto al lumicino, questo per ragioni storiche e religiose, dove per il puritanesimo ed il protestantesimo, fortemente incentrati sul vecchio testamento di stampo giudaico, non esiste segno più chiaro del favore divino dell'essere toccati dalla ricchezza (materiale): il bene collettivo è un concetto che afferisce alle società organiche, non alle individualistiche e mercantili, per questo negli USA è una astrusità anche l'idea dello stato come ente "sociale": se l'individuo è il fautore unico delle sue fortune, perchè "eletto" dal dio, lo Stato non ha il diritto di intromettersi e far diventare parte di quelle fortune anche la comunità: per questo motivo, come scriveva ieri Gaggi sul Corriere, nemmeno la sanità in America è un "diritto" e per quel motivo essa pure dipende dalla conquista del singolo, con l'aiuto del favore del dio: se raggiungi la ricchezza con essa ottieni anche la "salvezza", salute compresa.
Ma anche così fosse, che cosa dà il diritto agli accumulatori seriali di capitale di lucrare sulla salute della gente che pure stipula delle assicurazioni? Chi ti autorizza a negare dei rimborsi o a rilasciarli al ribasso o a minacciare di portarla per le lunghe andando in tribunale, quando comunque il soggetto ha stipulato una polizza, cioè un contratto? all'interno della logica del lucro siamo alla cresta sul lucro, al vampirismo...per cui serve l'ente regolatore e "morale", altrimenti viene a mancare quel cardine che ogni società dovrebbe avere tra i suoi fondanti: la giustizia, l'equità...e nemmeno queste spettano allo stato? Se è così allora parliamo di società barbara, tribale, quello che difatti sono esattamente gli Stati Uniti - ma nella logica della violenza che sola governa una (dis)umanità siffatta, si deve mettere in conto il punto di rottura dell'individuo che si aliena e che risponde a colpi di rivoltella, o in potenza le reazioni che possono sorgere dalla frattura di un corpo sociale inesistente, dove ci sono solo due gruppi divaricati e inconcialibili: i "salvati" od "eletti", con tanto di imprimatur divino, ed i "dannati".
Commenta