Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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Circa l'economia russa non è mai stato affermato che le sanzioni non avrebbero avuto una ricaduta reale ed effettiva sul sistema produttivo, commerciale, gestionale, finanziario russo: come potrebbe essere altrimenti? Non si parla di un divieto di importare cavalie sulle tavole occidentali ma di sanzioni mai viste prima nella memoria recente, ma a dispetto di quanto andava berciando la propaganda queste formidabili sanzioni non hanno nè fermato la produzione militare, nè "isolato" la Russia, nè impedito che si onorasse il debito estero pagandolo in dollari, nè il malcontento interno, nè un sommovimento che avrebbe dovuto rovesciare il regime, nè la fame ecc...insomma, niente di quanto si squittiva ai tempi da parte di tutto il coro di astrologi e fatucchieri occidentali.
Se l'obiettivo era rallentare o fermare la produzione militare russa questo è stato completamente fallito: a parte che era una scemenza in sè, perchè, come mi permisi di ricordare ai tempi, la storia ci dice che nessuna guerra si è mai interrotta per mancanza di munizioni: si può non mangiare, ma le armi magicamente sbucano sempre fuori, in ogni guerra...ma qua si è mancato l'altro grande obiettivo, l'isolamento della Russia, perchè, come scrisse quel professore della Columbia University, è impossibile "isolare" una nazione-impero tanta vasta e che contiene nel ventre della sua terra preziosissimi tesori naturali, la vera riserva monetaria spendibile ovunque.
La Russia continua a vendere il petrolio, a fare affari con l'estero, è pappa&ciccia coi paesi arabi, ha spalancato e attivo tutto l'immenso mercato asiatico e, per inciso, continua a vendere il suo gas anche all'Europa:
L’Europa sta ancora comprando miliardi di euro di gas dalla Russia. Nonostante, infatti, la dipendenza europea dal gas di Mosca sia diminuita rispetto al periodo antecedente alla guerra in Ucraina, il gas russo continua a fluire verso le nazioni europee e nei primi nove mesi del 2024, il Vecchio con
ed è tutto questo commercio che le permette di avere montagne di valuta estera con la quale onorare il debito e continuare ad alimentare la sua macchina bellica, anche acquistando tutta quella tecnologia che serve oggidì per certe armi.
Quindi se l'obiettivo era fermare la guerra o mandare la Russia in "default" o creare un livello tale di povertà interna da portare ad una specie di "rovesciamento" del regime, ebbene sono stati tutti falliti.
Nel frattempo l'economia europea non se la passa meglio, la Germania è in crisi, l'industria soffre anche qua nonostante si possa commerciare col mondo intero...nell'attesa poi di capire che cosa succederà se gli USA decideranno davvero di imporre dazi all'Europa.
La differenza col popolo russo è che esso è abituato a sacrifici e privazioni, le masse occidentali meno, molto meno...e mentre non si vede segno neanche minimo di quelle "crepe nel regime" russo di cui ci favoleggiavano i pappagalli ammaestrati col tesserino da giornalista, tutto l'occidente vive una crisi peggiore di quella economica: crisi di sistema, con conseguente instabilità politica che potrebbe sfociare in instabilità sociale - per questo motivo è ora di mettere un punto alla guerra, come ben ha compreso Trump, e iniziare a voltare pagina.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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però pare che ormai sia poca roba di gas russo che circoli nei paesi UE
Saranno probabilmente limitate: l'import da Mosca è all'8% nel continente e al 2% in Italia, dove gli stoccaggi sono sopra la media comunitaria
Quanto gas importa ancora l'Europa dalla Russia?
La notizia ha agitato i mercati negli ultimi giorni, con il prezzo del gas che ha registrato significativi rialzi. Tuttavia, non sembra esserci motivo di grande preoccupazione. Lo stop ai transiti dall'Ucraina era previsto come si diceva dal 1 gennaio, l'anticipo di sei settimane costringerà qualche operatore di mercato a rivedere le sue previsioni, ma non certo drasticamente. Le forniture di gas russo all'Europa attraverso l'Ucraina, dopo quasi tre anni di guerra in Ucraina e di sanzioni a Mosca, sono molto ridotte. La Russia ha spedito circa 15 miliardi di metri cubi (bcm) di gas attraverso l'Ucraina nel 2023 - solo l'8% di quanto ne arrivava nel 2018-2019, quando la quota di gas russo sfiorava la metà del fabbisogno dell'Unione europea.
E l'Italia?
A maggio l'operatore di rete Snam riferiva che nella precedente stagione fredda le importazioni di gas dalla Russia si erano fermate sotto al 2% del totale. Lo scorso 31 ottobre ha chiuso la campagna di stoccaggio, accumulando 18,7 miliardi di metri cubi di gas, pari al 98,5% della capacità disponibile: sopra la media dell'Unione, ferma al 95%. Tanto che, d'ora in poi, l'Italia sarà proprio uno dei paesi che esporteranno gas verso l'Austria.
Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
Ah quindi possiamo quindi confermare Russia fallita? Intanto quel bastardo polacco continua a spingere sulla "minaccia globale" imboccato dallo zio Sam che giusto ieri ha annunciato una base americana in Polonia.
Andassero in culo, slavi e yankees
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggioperò pare che ormai sia poca roba di gas russo che circoli nei paesi UE
Saranno probabilmente limitate: l'import da Mosca è all'8% nel continente e al 2% in Italia, dove gli stoccaggi sono sopra la media comunitaria
Quanto gas importa ancora l'Europa dalla Russia?
La notizia ha agitato i mercati negli ultimi giorni, con il prezzo del gas che ha registrato significativi rialzi. Tuttavia, non sembra esserci motivo di grande preoccupazione. Lo stop ai transiti dall'Ucraina era previsto come si diceva dal 1 gennaio, l'anticipo di sei settimane costringerà qualche operatore di mercato a rivedere le sue previsioni, ma non certo drasticamente. Le forniture di gas russo all'Europa attraverso l'Ucraina, dopo quasi tre anni di guerra in Ucraina e di sanzioni a Mosca, sono molto ridotte. La Russia ha spedito circa 15 miliardi di metri cubi (bcm) di gas attraverso l'Ucraina nel 2023 - solo l'8% di quanto ne arrivava nel 2018-2019, quando la quota di gas russo sfiorava la metà del fabbisogno dell'Unione europea.
E l'Italia?
A maggio l'operatore di rete Snam riferiva che nella precedente stagione fredda le importazioni di gas dalla Russia si erano fermate sotto al 2% del totale. Lo scorso 31 ottobre ha chiuso la campagna di stoccaggio, accumulando 18,7 miliardi di metri cubi di gas, pari al 98,5% della capacità disponibile: sopra la media dell'Unione, ferma al 95%. Tanto che, d'ora in poi, l'Italia sarà proprio uno dei paesi che esporteranno gas verso l'Austria.
L’Europa sta ancora comprando miliardi di euro di gas dalla Russia. Nonostante, infatti, la dipendenza europea dal gas di Mosca sia diminuita rispetto al periodo antecedente alla guerra in Ucraina, il gas russo continua a fluire verso le nazioni europee e nei primi nove mesi del 2024, il Vecchio continente ha importato quasi il 20% di metano dal gigante eurasiatico, rispetto al 14,8% del 2023.
L’Europa sta ancora comprando miliardi di euro di gas dalla Russia. Nonostante, infatti, la dipendenza europea dal gas di Mosca sia diminuita rispetto al periodo antecedente alla guerra in Ucraina, il gas russo continua a fluire verso le nazioni europee e nei primi nove mesi del 2024, il Vecchio con
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La Russia sta operando in un’economia di guerra, con tassi d’interesse al 16%, inflazione elevata, e produzione limitata per difficoltà di approvvigionamento e carenza di manodopera (la forza lavoro va in guerra). Mentre noi affrontiamo sfide economiche in un contesto di equilibrio e stabilità (per dire, i tassi ci sembrano elevati se stanno attorno al 3%), la Russia sta gestendo una situazione emergenziale. Non serve propaganda per vedere la differenza: i dati forniti dalla stessa leadership russa dimostrano che l’economia del paese è sotto pressione su più fronti.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioLa Russia sta operando in un’economia di guerra, con tassi d’interesse al 16%, inflazione elevata, e produzione limitata per difficoltà di approvvigionamento e carenza di manodopera (la forza lavoro va in guerra). Mentre noi affrontiamo sfide economiche in un contesto di equilibrio e stabilità (per dire, i tassi ci sembrano elevati se stanno attorno al 3%), la Russia sta gestendo una situazione emergenziale. Non serve propaganda per vedere la differenza: i dati forniti dalla stessa leadership russa dimostrano che l’economia del paese è sotto pressione su più fronti.
Quelli sono i punti della propaganda occidentale tutti mancati, tutti falliti, tutti sbugiardati.
Stare ancora attaccati alla speranza che le sanzioni potranno qualcosa, anche un minimo effetto, sugli esiti della guerra è un completo astrarsi e perdere contatto con la realtà...poi che l'economia russa sia in sofferenza a causa delle sanzioni questo è chiaro, ma nell'ottica delle previsioni e delle ricadute sulla guerra è stato totalmente mancato l'obiettivo.
La guerra non finirà grazie alle sanzioni, ma finirà perchè il clima politico occidentale sta mutando di segno; perchè l'Ucraina non ha la forza per riconquistare i territori perduti e perchè l'occidente non può permettersi un aiuto di tale portata senza un limite temporale....ma di noi
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggiol'occidente tutto insieme non può permettersi di sostenere una guerra che la russia dall'altra parte conduce da sola?
...ma soprattutto, essendo questa una guerra per interposta nazione, l'Ucraina va verso un esaurimento delle sue forze: mancano gli uomini, sta venendo meno lo slancio, è diventata una guerra difensiva...per cui continuare a dare soldi e mezzi e forniture militari è fattualmente inutile per l'occidente, uno spreco di risorse a fondo perduto....ma di noi
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Le sanzioni sono giuste non solo per il loro impatto economico (o addirittura sulla guerra), ma come condanna morale e politica all'invasione russa. Anche sapendo che non avrebbero fermato la guerra, rappresentano una presa di posizione necessaria.
Quando si interviene su sistemi complessi come quello di un'economia nazionale, gli effetti sono difficili da prevedere con precisione, ma quello che è chiaro è che le sanzioni stanno colpendo duramente la Russia. I dati parlano chiaro: i costi per loro sono stati significativamente più alti rispetto ai disagi che stiamo vivendo noi. Dobbiamo evitare la narrativa per cui queste misure ci danneggino più di quanto facciano a loro, perché semplicemente non corrisponde alla realtà.
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La realta' che alle aziende e lavoratori italiani non frega un cazz o di dannegguare la Russia ma preferiscono vendgli tutto il trash made in Italy. Così come a chi paga la bolletta del gas non frega una Madonna degli ucraini bombardatiOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Sì beh c'è poco da aggiungere al pane pane, vino al vino di Travaglio: un condensato assai chiaro delle ultime vicende e di qualche pregresso.
Mi permetto solo di specificare che non solo USA e Inghilterra (e gli ultranazionalisti ucraini) sono stati (fin qui) i sabotatori di qualunque ipotetico accordo di pace, ma anche i paesi profondamente russofobi quali la Polonia, per dire il primo della lista di quelli ad Est, nazione non a caso complice nel sabotaggio del Nord Stream 2 e tra quelle che in Europa più hanno soffiato sul fuoco....ma di noi
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