Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

[Sean]

Io credo che se il paese da cui provengono quegli ultrà la smettesse di violare risoluzioni ONU fin dalla sua nascita; di rubare continuamente la terra altrui per insediarvi "coloni"; di tenere prigioniero un intero popolo in un lager a cielo aperto, avendo su di essi potere di vita o di morte; di torturare quel popolo dando o negando cibo, acqua, energia, medicine; di agire in spregio a qualunque legge umana e divina; di perpetrare crimini e iniquità con la legge del più forte, con solo la cieca potenza...forse le cose anche per essi migliorerebbero.

Senza giustizia non esiste pace - per nessuno. Puoi anche essere il più forte, sei solo un forte criminale...e gli olandesi le spendessero due mezze parole per i veri soli ed unici oppressi dal tallone sionista, che pure la corte dell'Aja s'è svegliata, possono farlo pure loro con in testa quella barzelletta di re che hanno.

[SimoneBW]

Ancora non gli sparano però.

Questi so campioni mondiali di piagnisteo. So intoccabili.

[Ponno]

Questi so campioni mondiali di piagnisteo. So intoccabili.

Si, finché la misura sarà colma e qualcuno si ricorderà che la storia é un uroboro e via a piangere di nuovo. Magari questa sarà la volta buono che impareranno, o forse no, considerando che sarebbe l'ennesima dall'inizio della storia

[Steel77]

potete dire che la guerra di "invasione" a Gaza non ha alcun senso e non servirà a sconfiggere hamas....e ne possiamo discutere
ma una volta che invadi la striscia per un anno è "normale" che muoiano migliaia di donne e bambini.....parliamo di un territorio minuscolo con una densità di popolazione pazzesca e una popolazione giovanissima.
In Donbass non muore nessuno perché il territorio è enorme e semi-spopolato
e grazie al kazzo direi


E' pura logica

Ma che si trattasse di un territorio minuscolo mica lo hanno scoperto una volta iniziate le operazioni. Quindi vuol dire o che se ne fregano dei "danni collaterali" o che addirittura questi danni sono uno degli obiettivi prefissati.

Se non è dolo pieno è almeno eventuale

[marcu9]

Ucraina, la mossa di Biden: 500 missili a Kiev prima dell'insediamento di Trump

https://www-iltempo-it.cdn.ampproject.org/c/s/www.iltempo.it/esteri/2024/11/09/news/ucraina-armi-usa-joe-biden-invio-missili-intercettori-trump-putin-40836813/amp/

[X3me]

Ancora non gli sparano però.

Non possono.

[Sean]

Il consigliere di Trump, Lanza: “La Crimea è persa, da Zelensky ci aspettiamo una visione realistica della pace”
"La Crimea è persa": così il consigliere di Donald Trump, Bryan Lanza, alla Bbc, alla quale ha sottolineato che la nuova amministrazione Usa si concentrerà sul raggiungimento della pace in Ucraina invece di focalizzarsi sul ripristino dell'unità territoriale del Paese. Dal presidente Volodymyr Zelensky ci si aspetta "una visione realistica della pace, e se venisse al tavolo a dire che la pace ci sarebbe solo con la Crimea ci mostrerebbe di non essere serio", perché "la Crimea è persa", ha sostenuto Lanza.

Repubblica

[Sean]

La Crimea è da un pezzo che è persa. Nel frattempo si sono aggiunte Mariupol, mezzo Donbass, la striscia sulla costa che congiunge Crimea a Russia. Pure quelle sono perse.

[zuse]

Sto facendo refresh su Skyscanner come un pazzoh

[zuse]

La Crimea è da un pezzo che è persa. Nel frattempo si sono aggiunte Mariupol, mezzo Donbass, la striscia sulla costa che congiunge Crimea a Russia. Pure quelle sono perse.

Zelensky capirà cosa vuol dire essere "alleati" degli Usa.

Un bel volo pindarico, "o così o così, stacce. Buona vita, abbiamo altro da fare Bro"

Si sentirà truffato.


Ripetiamo, bw aveva predetto tutto due anni e mezzo fa

[Sean]

Zelensky capirà cosa vuol dire essere "alleati" degli Usa.

Un bel volo pindarico, "o così o così, stacce. Buona vita, abbiamo altro da fare Bro"

Si sentirà truffato.


Ripetiamo, bw aveva predetto tutto due anni e mezzo fa

Gli americani hanno sempre fatto così. Prima ti illudono coi cioccolatini e poi ti danno un bel calcio in chiulo e tanti saluti.

Gli unici paesi di cui non si sono (purtroppo) ancora stancati siamo noi, Germania e Giappone...ma in Giappone gli servono quelle formidabili basi marittime per il controllo e la pronta reazione sul Pacifico; noi sul Mediterraneo (e Aviano come base per i bombardieri strategici); la Germania, con quella ovviamente controlli tutta l'Europa e hai l'affaccio sulla Russia...comunque a calci in chiulo ti ci trattano lo stesso, non si fanno mica di questi problemi. I tedeschi gli fanno saltare per aria i gasdotti. Noi siamo invece talmente insignificanti che ti consultano per ultimo e ti rimandano a casa (a cuccia) con la bandierina a stelle e strisce e un bacetto...e il bello è che i nostri chihuahua che si definiscono "premier" (piace ai nani rivestirsi di parolone e medaglione e damascate poltrone) scondinzolano pure quando il padrone li degna finalmente di un invito, uno sguardo, una mezza telefonata.

Craxi, che schierò i carabinieri a Sigonella in faccia a Reagan, per far rispettare il diritto internazionale, al confronto è uno statista da peso massimo...ma pare passato un secolo, si è andati degradando anche lì, che poi toccava fare comunque le cose di nascosto, ma ancora una mezza politica tua ci provavi a metterla in piedi (il rapporto coi paesi arabi, per esempio, coi libici, coi palestinesi...).

Non che sulle grosse questioni, quelle davvero grosse, avevi poi reali margini di manovra eh...Mattei poraccio, lo hanno fatto fuori...un pò come col nord stream 2...chi tocca l'energia o il petrolio salta per aria.

[LARRY SCOTT2]

[LARRY SCOTT2]

Oh comunque son fissati i russi ed i churkas dell'Asia Centrale con ste bandiere rosse falce e martello neh

[The_machine]

Certo che leggere queste frasi di Mussolini che provengono dall'inizio del 900 fa effetto:

https://www.lavocedelpatriota.it/cosa-scriveva-mussolini-nel-1919-dellucraina/

Su “IL POPOLO D’ITALIA” nel 1919 un giovane Benito Mussolini commentava la riconquista di Kiev da parte degli ucraini che si opponevano all’armata rossa. Sorprendenti le similitudini con gli avvenimenti recenti.

“L’avvenimento è epico. Mai popolo ha combattuto con più fede per la propria libertà; mai popolo ha difeso il suo diritto alla vita ed alla indipendenza in condizioni più difficili, (…) insidiato dai panrussi, senza armi, senza mezzi, solo, sotto gli sguardi diffidenti o indifferenti di tutta Europa, il popolo ucraino libera il suo territorio dalla peste bolscevica e riconquista la sua capitale. I popoli liberi sono commossi da questo spettacolo di grandezza, anche se i loro governi vogliono ignorarlo. Gli Ucraini non solo difendono sé stessi, ma l’Europa” (“Il Popolo d’Italia”, 6 settembre 1919).

“La mancanza di spazio non ci permette di rilevare come vorremmo il grande delitto compiuto dal panrussismo (il giorno precedente D’Annunzio compiva l’impresa di Fiume n.d.r.). I russi sono stranieri in Ucraina e l’occupazione di Kyjiv in nome della Grande Russia è un abominevole attentato alla libertà dei popoli.

[Sean]

L'offensiva russa per avanzare in Ucraina prima dell'avvio dei negoziati: l'Armata guadagna 100 metri al giorno

I 100 mila nuovi soldati di Putin: sono 5 contro 1. Il giorno dell'insediamento di Trump sarà una data traguardo per i due eserciti

Meno missili e invece molti più droni: così i russi cercano di guadagnare il massimo del territorio ucraino possibile in vista dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. La logica della guerra la raccontano gli ufficiali ucraini che dalle linee calde del fronte vengono per brevi licenze nella capitale.

«I russi stanno premendo, attaccano con tutto ciò che possono, sanno che entro una settantina di giorni Trump potrebbe aprire i negoziati con Putin e allora probabilmente anche i combattimenti saranno meno accesi, il fronte rischia poi di congelarsi», dice, tra i tanti, Igor, tenente maggiore trentenne della 44esima Brigata Meccanizzata che ha combattuto a lungo nel Donbass e da poco è stata spostata nella zona di Kupiansk.

Sono in tanti a sostenerlo, il 20 gennaio, quando Biden lascerà il posto a Trump, potrebbe rappresentare una sorta di data traguardo e ripartenza per i due eserciti. A quel punto, ciò che Putin sarà riuscito a prendersi rimarrà sotto il suo controllo. Per gli ucraini varrà il principio specularmente simile: ciò che saranno riusciti a tenersi del loro territorio diventerà il confine dell’eventuale cessate il fuoco del futuro.

«Siamo in una fase difficilissima della guerra. I nostri veterani della prima ora, generosi e coraggioso, sono morti, feriti o hanno lasciato. Da maggio-giugno sono arrivate le nuove leve, molto meno motivate, impreparate a restare sotto il fuoco continuo per intere settimane. Ci difendiamo con le armi super-tecnologiche donate dagli Stati Uniti e dagli alleati europei. Però ci mancano soldati, ecco il motivo delle nostre lente, ma continue ritirate», spiega Vitaly, sergente maggiore 54enne di un’unità dell’intelligence militare che opera tra Donetsk e Lyman, nel Donbass centrale.

Una situazione estremamente complessa a quasi 1.000 giorni dall’inizio dell’invasione russa, che per i comandi ucraini è adesso aggravata dall’incubo del possibile blocco delle armi americane per ordine di Trump. Va comunque aggiunto che i russi continuano a incassare perdite gravissime, sino al triplo di quelle nemiche.

Alcuni osservatori occidentali segnalano che da metà estate i russi subirebbero circa 1.000 tra morti o feriti quotidiani. Nonostante questo, avanzano, poco, ma progressivamente: in alcuni settori contesi come a Chasiv Yar verso Kramatorsk meno di 100 metri al giorno, in altri più dinamici come la direzione di Pokrovsk e Mirnograd anche un chilometro.

I comandi di Kiev segnalano che, sui 1.300 chilometri di fronte caldo, la proporzione numerica tra soldati ucraini e russi è adesso uno a cinque. Negli ultimi tempi Putin sarebbe riuscito a reclutare circa 100.000 nuovi effettivi per 5 brigate. E nel Donbass le sue unità avrebbero occupato nel solo mese di ottobre circa 490 chilometri quadrati di territorio: relativamente poco, però tanto se si tiene conto che è stata l’avanzata più importante da quelle veloci dei primi due mesi. Dinamiche simili si replicano nella piccola enclave che dal 6 agosto gli ucraini occupano nella regione russa di Kursk. Originariamente era ampia oltre 1.000 chilometri quadrati, ma da inizio ottobre Putin ne ha ordinato la «liberazione veloce» e adesso sembra vi abbia concentrato circa 10.000 soldati nordcoreani.

Le notizie restano frammentarie, pare che ormai gli ucraini controllino meno di 500 chilometri quadrati. Mentre i russi mostrano di voler prendere l’intera regione di Zaporizhzhia. Ufficiali della Legione dei volontari stranieri dispiegati con gli ucraini nella zona testimoniano di ingenti concentrazioni di truppe russe. «Le reclute ucraine mancano d’addestramento e disciplina, hanno difficoltà a reggere gli intensi bombardamenti», ci dicono.

CorSera