Gente di merda, senza attenuanti.
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Il complotto vende....ci saranno già migliaia di video e di articoletti dove si dimostra chiaramente ché tutto finto....e preparato
Se dopo 23 anni ancora tiene banco il discorso Twins towers / 11 settembre e lo sbarco sulla luna....
POi chiaro uno non può essere ingegnere strutturale o tiratore/ esperto di balistica ma basterebbe un po' di senso critico e voglia di informarsi che il materiale serio è ovunque e si trova .
Tutto il resto è intrattenimentoOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Chi è JD Vance, il candidato di Trump alla vicepresidenza della Casa Bianca
Idolo dei «Maga», 39 anni: ha combattuto in Iraq, studiato a Yale e lavorato nella finanza con il trumpiano Peter Thiel. Aveva definito l'ex presidente repubblicano «riprovevole e nocivo», ma poi si è allineato
J.D. Vance è entrato nell’arena della convention repubblicana di Milwaukee con un sottofondo di musica country ed è stato nominato candidato alla vicepresidenza. Due anni fa la rivista New Statesman scrisse: «Primo: frequenta una università Ivy League e lavora per un prestigiosa rivista di diritto. Secondo: scrivi un memoir lirico sulle tue origini in una famiglia difficile. Terzo: diventa senatore di uno Stato del Midwest. Quarto: diventa presidente degli Stati Uniti. Questa è stata la traiettoria di Obama. Potrebbe essere anche quella di J.D. Vance?».
Contro i fondi all'Ucraina
Nel mondo del business c’è chi avrebbe preferito un «moderato» come il governatore del North Dakota, Doug Burgum, percepito come più vicino agli interessi di Wall Street, oppure il senatore Marco Rubio della Florida, di potenziale appeal per una parte dell’elettorato ispanico e considerato una importante voce sulla politica estera al Senato. Altri volevano il senatore afroamericano Tim Scott, per puntare alle minoranze, o una donna.
Il senatore dell’Ohio J.D. Vance è il più ideologicamente allineato a Trump — la sua retorica politica è profondamente basata sulla nostalgia dell’elettorato bianco — ed è la figura forse più adatta a entusiasmare lo zoccolo duro dell’elettorato Maga: non gli porterà nuovi voti di indecisi e moderati, osservano i critici.
Ma Don Trump Jr (il figlio) e Steve Bannon, l’ex stratega ora in prigione, sono suoi forti sostenitori, perché si è opposto strenuamente a nuovi fondi in Ucraina ed è favorevole a maggior dazi commerciali. Pur essendo un ex Marine, alla rivista Times, quando Biden volò in Normandia a giugno, Vance disse che «l’establishment di politica estera è ossessionato dalle analogie storiche con la Seconda guerra mondiale, una specie di fiaba che si raccontano». Di certo, a 39 anni trasmette una ventata millennial in questa corsa. E la moglie di origini indiane, Usha, conosciuta a Yale, con cui ha tre figli, e che lo ha accompagnato alla convention, è vista come un asset.
Contro Trump
La storia di Vance è nota perché raccontata nel bestseller «Elegia americana» del 2016, che è diventato anche un film: è cresciuto a Middletown, in Ohio, senza una figura paterna stabile e con la mamma alcolizzata, educato all’importanza di andare bene a scuola da una fiera nonna del Kentucky, «Mamaw», che rimase incinta a 13 anni, possedeva 19 pistole e una volta diede fuoco al nonno (che sopravvisse) quando non ne potè più della sua violenza e dell’alcolismo.
Quel memoir raccontava una comunità bianca economicamente depressa, la stessa comunità che, delusa dal partito democratico, permise a Trump di conquistare la presidenza nel 2016. In realtà, però, sia prima che dopo la vittoria di Trump nel 2016, Vance era un suo critico feroce: disse una volta di non aver ancora deciso se Donald fosse «un cinico stronzo come Nixon (che alla fine non è così male ma può essere anche utile) oppure l’Hitler americano». In un post su Facebook aggiunse: «Non sono sorpreso dall’ascesa di Trump, è colpa del partito. Che ci piaccia o no, siamo il partito delle persone a basso reddito, poco istruite e bianche e dico da tempo che se non offriamo qualcosa a queste persone (e magari anche ai neri working class) allora lo farà un demagogo».
La giravolta
Quando però decise di correre per il Senato nel 2022, Vance si trasformò in uno dei più fedeli sostenitori di Trump: ha sminuito l’attacco del 6 gennaio 2021 al Congresso, ha messo in dubbio che la vita dell’allora vicepresidente Mike Pence fosse a rischio. Alla conferenza annuale dei conservatori a Orlando, ha detto che consiglierebbe a Trump, se diventasse di nuovo presidente nel 2024, di «licenziare ogni singolo burocrate, ogni funzionario dell’amministrazione, rimpiazzandoli con i nostri uomini». Per ora uno dei suoi compiti più importanti sarà raccogliere fondi, specialmente nella Silicon Valley, dove ha lavorato per il fondo di venture capital del miliardario Peter Thiel dopo gli studi a Yale.
CorSera...ma di noi
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J.D. Vance, l’eroe dei diseredati ex caporale in Iraq: il vice di Trump incarna l’isolazionismo americano
Cresciuto nell’America rurale, 39 anni, oggi senatore dell’Ohio, l’autore di “Elegia americana” è contrario all’aborto e ai diritti delle persone Lgbtq+
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39 anni...allora qualche giovane ancora può entrare alla Casa Bianca..
Una ottima scelta di Trump: Vance è un veterano della guerra in Iraq, che in una intervista di anni fa definì come "sbagliata"; ha a cuore i problemi delle masse bianche rurali e operaie, la famosa America "profonda" da cui proviene e sulla quale ha scritto un libro di successo.
Conservatore, contrario ai fondi all'Ucraina, contrario all'aborto, contrario alla ideologia omosessualista...ha tutte le qualità e la tempra del "buon vecchio americano", di coloro che Bibbia e revolver, ma qualche volta poi anche la penna (Whitman, Melville....) hanno letteralmente edificato e dunque poi raccontato gli Stati Uniti.
Tenace. Muove i primo passi da una America che viene sempre più lasciata indietro (le ideologie dei sinistri che parlano degli "ultimi" e si dimenticano che gli ultimi oggi spesso sono i prossimii, i più vicini, i connazionali...e che non c'è bisogno di cercarli al di là delle frontiere), povera, e arriva a Yale e a 39 anni con ogni probabilità alla Casa Bianca come vice.
Se consideriamo che dall'altra parte il ticket è mummia Biden e rincitrullita Harris, sulla proposta dei profili offerti agli elettori non c'è confronto. Trump ci stupirà, già sento i fegati di mezza Europa saltare per aria come popcorn, a cominciare da quello di Zelensky....ma di noi
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Il padiglione segnalato e il rimpallo con la polizia: così Thomas Crooks è riuscito a sparare indisturbato
Agenti federali e locali si rimbalzano la responsabilità per non aver inviato preventivamente uomini sul tetto dell’edificio. L’Fbi esamina il cellulare cercando i «perché» dietro l’attentato
Gli «esploratori» del Secret Service mandati a compiere la ricognizione a Butler in vista del comizio di Trump hanno subito notato il punto più «a rischio». Il grande capannone dell’American Glass Research, una struttura vicina a un parcheggio dal quale si aveva una visuale ottima dell’evento.
Gli agenti lo segnalano nel report, annotano che è all’esterno del perimetro e durante una riunione avvenuta una settimana fa con le autorità della contea concordano che dovrà essere controllato. Inoltre, servirà presidiarlo con un team adeguato durante la cerimonia. Da chi?
Qui inizia il rimpallo fatale, il mancato coordinamento che porta al disastro, la disputa che diventa materia di inchiesta interna e benzina per le faide politiche. Secondo la versione dei federali sono gli uomini dell’Emergency Service Unit della Pennsylvania, reparto mandato in supporto con i suoi «specialisti», tra teste di cuoio e tiratori. Non è così, ribattono i locali, ci è stato detto che rientrava sotto la giurisdizione del Secret Service, dovevano essere quelli arrivati da fuori a prendere posizione. E comunque, in questi casi, è Washington «a gestire lo show» perché conta di più. Dibattito formale visto in decine di film e telefilm ma che è diventato una trama pericolosa quanto scivolosa.
Il risultato sconcertante è stato che nessuno è andato a «occupare» l’edificio, la bolla di sicurezza non era più tale in quanto c’era un «buco» sfruttato da Thomas Crooks. L’assassino è arrivato con il suo fucile, è salito sul tetto e solo allora chi era presente se ne è accorto. Hanno lanciato l’allarme, lo hanno filmato con i telefonini. «Eccolo, è lì…». Una sequenza rapida, incalzante.
È stato raccontato che un poliziotto (locale) ha tentato di raggiungerlo ma ha ripiegato quando il killer gli ha puntato l’arma. Poteva fare sicuramente di più. Poco dopo il ventenne ha iniziato a sparare contro Donald Trump e la folla, per poi essere eliminato dal tiro di uno dei Counter Sniper del Secret Service che lo hanno avvistato con le loro «ottiche».
Passano pochi minuti e un nucleo di agenti raggiunge il cadavere dell’omicida, lo perquisisce e trova una sorta di telecomando. L’ipotesi da confermare è che dovesse servire ad attivare una carica rudimentale nascosta all’interno della sua vettura. Al momento non è ancora chiara la pericolosità dell’ordigno (ne sarebbero stati rinvenuti in totale tre), tuttavia gli inquirenti valutano un modus operandi già usato da terroristi professionisti e sparatori di massa americani: crei un diversivo, colpisci la folla, disorienti le difese.
Crooks, oltre a preparare la presunta trappola, aveva acquistato alla vigilia dell’attacco una cinquantina di proiettili. Altra mossa ricorrente degli shooters protagonisti di stragi, anche se spesso tendono a rifornirsi con largo anticipo e con scorte ben più ampie. È comunque un piccolo tassello dell’indagine concentrata sui passi di Thomas, sui contatti, sul cellulare (esaminato al 70 per cento, dicono), sull’esistenza di eventuali mandanti per ora simili a fantasmi.
Lui non era titolare di armi ma si è impossessato di uno dei fucili del padre. Dalle verifiche è emerso che il genitore ne aveva comprati una ventina mentre il figlio, oltre a essere appassionato di caccia, frequentava un poligono — il Clairton Sportsmen’s club — a trenta minuti dalla sua abitazione di Bethel Park. Tutti luoghi nei sobborghi meridionali di Pittsburgh. Il genitore non ha mai colto nulla nel comportamento del ragazzo? È rimasto sorpreso come molti dal vederlo «mutare» in un attentatore pronto a eliminare The Donald? L’Fbi gli avrà fatto queste domande insieme ad altre per scoprire le motivazioni di un tipo definito — al solito — timido, riservato, schivo.
Bravo in matematica e con gli scacchi, preciso nel lavoro alla mensa di una casa di cura, con le uniche stranezze (note) emerse dopo il tentativo di entrare nel club di tiro del liceo. Lo avevano bocciato per due ragioni: aveva atteggiamenti definiti «strani» e non era riuscito a superare il test pratico.
«Ha mancato clamorosamente il bersaglio distante appena 15 metri», ha raccontato un amico. Un particolare in contrasto con quanto avvenuto sabato pomeriggio a Butler dove il suo proiettile ha sfiorato la tempia di Trump a 120 metri. Thomas era sdraiato come un vero cecchino sul tetto della vetreria che qualcuno si è dimenticato di controllare. Storia che resta comunque ancora in sviluppo nell’attesa di individuare il perché.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioJ.D. Vance, l’eroe dei diseredati ex caporale in Iraq: il vice di Trump incarna l’isolazionismo americano
Cresciuto nell’America rurale, 39 anni, oggi senatore dell’Ohio, l’autore di “Elegia americana” è contrario all’aborto e ai diritti delle persone Lgbtq+
https://www.repubblica.it/esteri/202...LF-BG-P3-S1-T1
Sulla contrarietà all'aborto meglio non commentare
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
Buonanotte, ennesimo specchietto per le allodole
Sulla contrarietà all'aborto meglio non commentare
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L'aborto è una questione che coinvolge meno il vicepresidente (che è figura decorativa, non ha un ruolo definito di governo e lo diventa governativa solo in caso di crisi o impedimento del presidente) e molto, anzi tutto, il congresso, la corte suprema, i singoli stati americani.
L'aborto è un diritto, non è un diritto? In America la questione è aperta. La corte suprema due anni fa ha deliberato che l'aborto "non è un diritto costituzionale": https://www.altalex.com/documents/ne...diritto-aborto
per cui il dibattito legislativo e normativo è materia scottante.
La posizione personale di Vance d'altra parte è quella di milioni di americani. Ci sono stati pro e stati contro, un pò come per la pena di morte....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Personalmente non sono un radicale oppositore dell'aborto, ma ritengo però che un atto simile, una simile scelta, non vada fatta alla leggera: non può essere la pillolina che si prende per far passare il mal di testa dopo una serata di bagordi, ma dovrebbe coinvolgere al più profondo livello la coscienza di chi si appresta a decidere della vita di un futuro bambino e dunque uomo - quindi il tema non dovrebbe riguardare soltanto i capricci e le lune e le isterie e gli egoismi della donna ma tutti, in cima a tutti lo stato.
Non può essere un diritto assoluto del singolo individuo, visto che coinvolge la vita di un altro individuo (il feto è una persona in fieri).
Allora prima del diritto del singolo dovrebbe venire quello dello stato. In questo senso l'aborto dovrebbe essere l'ultima ratio: prima di arrivare lì dovrebbe essere compito dello stato proporre delle alternative alla donna che vuole abortire. Questo dovrebbe fare uno stato che abbia a cuore una politica della famiglia e in primis della natalità.
...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
Tutto quello che vuoi, ma dall'altra parte c'è kamala Harris.Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Si sentirà unto dal signore
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