È fantastico come siano le destre attuali a proporre le de-escalation, e le sinistre a fomentare ( senza alcun piano in merito, solo buttare benzina sul fuoco e vedere solo dopo cosa brucia, se casa del vicino o la tua)
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Seggi chiusi in Francia, tranne che nelle città
Seggi chiusi nella stragrande maggioranza dei comuni francesi. Rimangono aperti fino alle 20 solo quelli nelle grandi città.
Alle 17 affluenza al 59,7%. Boom confermato
la partecipazione al voto in Francia alle 17 è del 59,7%. Si conferma dunque il boom di affluenza già registrato alle 12. Nel 2022, al secondo turno, aveva depositato la scheda nell'urna il 38,1% degli aventi diritto. La crescita è dunque di 21 punti percentuali. Anche in questo caso occorre risalire al 1981 per trovare un dato più alto.
Macron convoca vertice all'Eliseo
Dalle 18.30 è in corso una riunione all'Eliseo: vi prendono parte il presidente Macron, il primo ministro Attal e i principali esponenti della maggioranza di governo. Subito dopo la diffusione dei primi dati, dopo le 20, sono attese delle dichiarazioni pubbliche del presidente
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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Sorpresa in Francia: sinistra avanti, Le Pen terza
Sorpresa ai risultati preliminari del secondo turno delle elezioni legislative in Francia. Il Nuovo Fronte Popolare è primo, conquistando tra 180 e 215 seggi, secondo l'istituto di sondaggi Ifop. Segue il campo presidenziale macroniano con 150-180 seggi. Infine, al terzo posto, Rassemblement National e alleati avrebbero tra i 120 e i 150 seggi. I repubblicani e vari esponenti della destra raccoglierebbero tra i 60 e i 65 seggi. Nessuno dei tre blocchi principali ottiene la maggioranza assoluta
Proiezioni Elab: sinistra prima con 175-205, macroniani secondi con 150-175, Le Pen terzo con 115-150
Il Nuovo Fronte Popolare (Nfp), il blocco di sinistra, al secondo turno delle elezioni legislative in Francia, ha conquistato tra i 175 ed i 205 seggi, affermandosi come prima forza. E' quanto indica una proiezione dell'istituto Elabe per l'emittente Bfmtv. Ensemble, la maggioranza presidenziale, ha ottenuto tra 150 e 175 seggi, mentre il Rassemblement National (Rn) e i suoi alleati, hanno conquistato tra i 115 ed i 150 seggi. I Repubblicani infine tra 60 e 70 seggi.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSorpresa in Francia: sinistra avanti, Le Pen terza
Sorpresa ai risultati preliminari del secondo turno delle elezioni legislative in Francia. Il Nuovo Fronte Popolare è primo, conquistando tra 180 e 215 seggi, secondo l'istituto di sondaggi Ifop. Segue il campo presidenziale macroniano con 150-180 seggi. Infine, al terzo posto, Rassemblement National e alleati avrebbero tra i 120 e i 150 seggi. I repubblicani e vari esponenti della destra raccoglierebbero tra i 60 e i 65 seggi. Nessuno dei tre blocchi principali ottiene la maggioranza assoluta
Proiezioni Elab: sinistra prima con 175-205, macroniani secondi con 150-175, Le Pen terzo con 115-150
Il Nuovo Fronte Popolare (Nfp), il blocco di sinistra, al secondo turno delle elezioni legislative in Francia, ha conquistato tra i 175 ed i 205 seggi, affermandosi come prima forza. E' quanto indica una proiezione dell'istituto Elabe per l'emittente Bfmtv. Ensemble, la maggioranza presidenziale, ha ottenuto tra 150 e 175 seggi, mentre il Rassemblement National (Rn) e i suoi alleati, hanno conquistato tra i 115 ed i 150 seggi. I Repubblicani infine tra 60 e 70 seggi.
Repubblica
settimana deve aver dato proprio i suoi frutti.
Il sorpasso di NFP era impronosticabile ed anche il recupero di Macron.
Certo così nessuno ha la maggioranza, praticamente ingovernabile, sarà tempo di inciuci se vogliono tirarsi fuori.sigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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[ Le ipotesi che si stanno improvvisando in queste ore sono un governo di unione nazionale orientato verso il centro, con i riformisti della gauche e i Republicains, che hanno ottenuto - senza Eric Ciotti passato con Marine Le Pen - un risultato lusinghiero, ad oltre 60 seggi.]
(Ansa)Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
Il martellamento anti RN di questa
settimana deve aver dato proprio i suoi frutti.
Il sorpasso di NFP era impronosticabile ed anche il recupero di Macron.
Certo così nessuno ha la maggioranza, praticamente ingovernabile, sarà tempo di inciuci se vogliono tirarsi fuori....ma di noi
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Il sistema democraticista è una paccottiglia oscena, un torcibudella, una escrescenza della storia. Di peggio c'è solo la tirannide, ma questa ha però almeno il vantaggio di poter far fuori il tiranno, liberarsene...la tirannide democraticista invece ha troppe teste e arti e ventri, come un abominevole essere poliforme e deforme, che si riduce al parassitismo pur di sopravvivere.Last edited by Sean; 08-07-2024, 09:26:33....ma di noi
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Cosa succede adesso in Francia? La scelta di Macron e l'ipotesi che il Fronte popolare si disgreghi immediatamente
L’Assemblea nazionale è a prima vista ingovernabile, con tre blocchi principali che restano molto lontani dalla maggioranza assoluta
Che cosa succederà adesso? Secondo la Costituzione francese, il capo dello Stato è l’unico a decidere quando si tratta di nominare il premier, e può farlo quando crede, non c’è una scadenza. Il punto è scegliere un premier che sia espressione di una maggioranza, altrimenti il governo può essere immediatamente fatto cadere con una mozione di censura. Ma l’Assemblea nazionale è adesso a prima vista ingovernabile, con tre blocchi principali — il vincitore Nuovo fronte popolare di sinistra, il blocco macronista Ensemble che a sorpresa ha tenuto, e il blocco del Rassemblement national che arriva terzo con enorme delusione — che restano molto lontani dalla maggioranza assoluta.
Il primo scenario che si apre quindi davanti a Emmanuel Macron, ma non l’unico, è quello di un governo sostenuto da una coalizione di forze lontane tra loro, che si erano affrontate durante la campagna elettorale. Anche le maggioranze dell’era Macron dal 2017 a oggi erano coalizioni, in fondo, tra il partito di Macron e quello di François Bayrou per esempio, ma che si presentavano come tali già prima delle elezioni. Qui invece si tratterà di trovare un accordo tra forze che fino a ieri erano concorrenti, e che dovranno rinunciare a parte dei loro programmi e delle loro promesse elettorali per trovare un accordo che permetta al Paese di essere governato. Una pratica comune in Germania, con i mesi di trattative che dopo le elezioni sfociano in un governo di coalizione chiamato a realizzare un programma di governo scritto e controfirmato. Un’esperienza del tutto inedita in Francia, ma invocata da molti. Resta da capire, chi potrebbe partecipare?
Jean-Luc Mélenchon ha già proclamato solennemente, ieri sera, che non vuole alcuna intesa più o meno sottobanco con i macronisti, perché il suo Nfp ha vinto diventando il primo gruppo e quindi ha il diritto di governare. Peccato però che non abbia neanche lontanamente i numeri per farlo, e un governo Nfp verrebbe rovesciato alla prima votazione in aula.
Ma soprattutto, non è tanto che Mélenchon non vuole stringere alleanze. Più che altro, sono tutti gli altri che non vogliono stringere alleanze con lui. Anche quelli che lo hanno fatto fino a ieri, per esempio la sinistra moderata dei socialisti di Olivier Faure e di Place publique di Raphael Glucksmann. Quest’ultimo, in particolare, fino alle Europee è stato il nemico più chiaro di Mélenchon, suo rivale su tutto, e capace di doppiarlo all’interno della sinistra. Se Glucksmann ha accettato di fare parte del Nfp, nonostante la presenza di Mélenchon che lui detesta e nonostante gli attacchi al limite dell’antisemitismo dei suoi militanti, è solamente — e lo ha detto più volte — «per fermare il Rn. Questa è la priorità fino al 7 luglio. Da lunedì 8 luglio, al mattino, entriamo in un altro mondo, i giochi cambiano».
Ovvero, Glucksmann potrebbe disgregare immediatamente, o quasi, il cartello elettorale formato a malincuore con Mélenchon, e rendersi disponibile per altre alleanze, stavolta vere, politiche, con altre forze democratiche, europeiste, pro-Ucraina presenti in Parlamento. Per esempio quel che resta del Nouveau front populaire, i macronisti di Ensemble, Edouard Philippe di Horizons fino ai repubblicani gollisti che non hanno seguito l’avventura — che ha portato male — di Eric Ciotti nuovo amico dei lepenisti. Di fronte al rischio di non avere una maggioranza all’Assemblea nazionale, che «esporrebbe la Francia e il popolo francese a formidabili pericoli», Philippe ieri ha di nuovo fatto appello alle «forze politiche centrali per promuovere, senza compromessi, la creazione di un accordo che stabilizzi la situazione politica». Precisando che questo accordo «non può essere costruito con il Rn o con La France insoumise», Édouard Philippe ha annunciato di essere «a disposizione di coloro che vogliono partecipare alla ricostruzione della speranza». La linea sembra tracciata, ora bisognerà vedere quando comincerà il tentativo e quando si romperà il Nouveau front populaire che ha appena vinto, e che potrebbe essere già finito.
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Come è possibile una differenza così netta tra il voto della scorsa settimana e oggiOriginariamente Scritto da Lorenzo993non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo
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Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza MessaggioCome è possibile una differenza così netta tra il voto della scorsa settimana e oggi
Hanno dato il voto pure al partito di Macron, crollato sotto zero nelle precedenti chiamate elettorali, pur di sbarrare la strada al Rassemblement National...solo che adesso fare una maggioranza sulla base di una coalizione nata solo per sbarrare la strada ad altri, senza il minimo comun denominatore programmatico, senza politiche comuni, diventa impossibile.
La Francia è sostanzialmente nel caos politico...e chissà che un domani non diventi anche caos sociale....ma di noi
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Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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La Francia è sostanzialmente nel caos politico...e chissà che un domani non diventi anche caos sociale.
A sentire anche i turisti con cui ho a che fare, per quanto ci lamentiamo l'italia appare come un paradiso inarrivabile soprattutto a inglesi e francesi
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