Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Virulogo.88
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    • Big City
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    le vite non vengono rovinate dai morti di fame.... ma chi organizza il tutto.
    Originariamente Scritto da Pesca
    lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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    • Mario12
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      • Nov 2014
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      Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
      le vite non vengono rovinate dai morti di fame.... ma chi organizza il tutto.
      gente tristissima (come tutti quelli che gravitano intorno all'ambiente giurisprudenza)
      non so come si faccia a vivere una vita del genere

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      • Arturo Bandini
        Bodyweb Senior
        • Aug 2003
        • 30989
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        sì è una vergogna quel che hanno fatto a kevin spacey, tutt'altra storia bill cosby o weinstein
        mettiamoci pure ron jeremy che non lasciano in pace nonostante la demenza

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        • KURTANGLE
          Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
          • Jun 2005
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          • Borgo D'io
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          Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
          President Biden 'freezes' mid-dance in bizarre glitch at White House concert



          https://www.youtube.com/watch?v=S7MVn1IM7tc


          hahhahahahahah si era chiaramente cacato addosso haaahhahahaha
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            • In piedi tra le rovine
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            Il «fattore M» che peserà sulle elezioni in Francia: ormai il Paese è contro Macron

            Il presidente è percepito come un tecnocrate insopportabile, lontano dalla gente. E non capisce che il punto non è avere ragione o torto: il punto è che questa sua storia è finita, nel disprezzo

            Tre giorni dopo l’azzardo, le reazioni febbrili e scomposte del mondo politico francese sembrano andare nella direzione sperata da Emmanuel Macron: porre sé e il proprio partito, ancora una volta, come il polo della ragione e della competenza di fronte all’irresponsabilità degli altri due poli di destra e di sinistra, sempre più attratti e corrotti dalle ali estreme.

            È la strategia politica che il presidente, in fondo, usa con successo da anni, e che domenica sera ha voluto interpretare al limite del virtuosismo — o della follia, secondo i punti di vista — convocando rapidissime elezioni anticipate che tra poche settimane potrebbero consegnare il Paese al suo maggior nemico, il Rassemblement national di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Andiamo a vedere le carte, è sembrato dirsi Macron, e lo spettacolo adesso è un leader di partito (Ciotti, a destra) barricato nel suo ufficio mentre i quadri riuniti in strada lo espellono, e un altro (Glucksmann, a sinistra) che tenta di frenare su un’alleanza già conclusa a sua insaputa.

            Viste queste reazioni la scommessa di Macron potrebbe anche funzionare, ma il presidente sembra sottovalutare un elemento molto potente, che potremmo chiamare il «fattore M»: ovvero l’avversione epidermica, istintiva, talvolta anche irrazionale ma ormai molto tenace, che proprio lui, Macron, suscita in una parte consistente della popolazione. Specie tra quei 66 milioni di francesi su 68 che non abitano a Parigi.

            La conferenza di ieri è un ottimo esempio di questa contraddizione. Chi lo apprezza ha visto il solito presidente: sicuro di sé, ragionevole, capace di usare ottimi argomenti per dire alla sinistra moderata, socialdemocratica, pro-Ucraina e pro-Europa: non potete andare con quell’estremista filo-Putin di Mélenchon, passate dalla mia parte. E alla destra gollista: non potete andare con i nemici di De Gaulle, venite con me.

            Ma che cosa avranno pensato tutti gli altri, quei francesi che da anni scendono in piazza per i motivi più vari ma sempre gridando «Macron démission!», o quelli che all’inizio lo guardavano con favore ma sono delusi?

            Ai loro occhi Macron, percepito come un insopportabile tecnocrate lontano dalla gente comune, sarà forse sembrato come colui che cerca di riconquistare la persona amata inondandola di ragionamenti, spiegazioni, dimostrazioni.

            Due ore di parole ragionevoli, senza capire che il punto non è avere ragione o torto, il punto è che è finita. E non nell’indifferenza, ma nel disprezzo. È questo il personale «fattore M» che minaccia la scommessa, pur politicamente sensata, di Emmanuel Macron.

            ​CorSera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • Barone Bizzio
              Bodyweb Senior
              • Dec 2008
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              Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
              https://www.instagram.com/reel/C8HUSGaosnz

              Questo è uno dei tanti che gli hanno distrutto la carriera/vita per una denuncia di un morto di fame per fatti avvenuti 20 anni prima....
              Ovviamente è stato assolto, ma nel frattempo è stato rovinato.
              Sta cosa sta prendendo una deriva molto pericolosa
              Pura coincidenza il fatto che 2 tra testimoni chiave/accusatori siano morti, di cui uno per suicidio

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              • Irrlicht
                Bodyweb Senior
                • Aug 2021
                • 18242
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                [Le modifiche che Hamas ha chiesto alla proposta di cessate il fuoco presentata dagli Usa "non sono significative" e includono il ritiro completo delle truppe di Israele da Gaza: lo ha detto alla Reuters un alto esponente del gruppo.
                Hamas, ha affermato, ha chiesto di scegliere un elenco di 100 palestinesi con lunghe condanne da rilasciare dalle carceri israeliane, aggiungendo che il documento israeliano aveva escluso la richiesta e limitato i rilasci ai soli prigionieri con pene residue inferiori a 15 anni. "Non ci sono emendamenti significativi che, secondo la leadership di Hamas, giustifichino obiezioni", ha detto la fonte. ]
                (Ansa)
                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                • Arturo Bandini
                  Bodyweb Senior
                  • Aug 2003
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Il «fattore M» che peserà sulle elezioni in Francia: ormai il Paese è contro Macron

                  Il presidente è percepito come un tecnocrate insopportabile, lontano dalla gente. E non capisce che il punto non è avere ragione o torto: il punto è che questa sua storia è finita, nel disprezzo

                  Tre giorni dopo l’azzardo, le reazioni febbrili e scomposte del mondo politico francese sembrano andare nella direzione sperata da Emmanuel Macron: porre sé e il proprio partito, ancora una volta, come il polo della ragione e della competenza di fronte all’irresponsabilità degli altri due poli di destra e di sinistra, sempre più attratti e corrotti dalle ali estreme.

                  È la strategia politica che il presidente, in fondo, usa con successo da anni, e che domenica sera ha voluto interpretare al limite del virtuosismo — o della follia, secondo i punti di vista — convocando rapidissime elezioni anticipate che tra poche settimane potrebbero consegnare il Paese al suo maggior nemico, il Rassemblement national di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Andiamo a vedere le carte, è sembrato dirsi Macron, e lo spettacolo adesso è un leader di partito (Ciotti, a destra) barricato nel suo ufficio mentre i quadri riuniti in strada lo espellono, e un altro (Glucksmann, a sinistra) che tenta di frenare su un’alleanza già conclusa a sua insaputa.

                  Viste queste reazioni la scommessa di Macron potrebbe anche funzionare, ma il presidente sembra sottovalutare un elemento molto potente, che potremmo chiamare il «fattore M»: ovvero l’avversione epidermica, istintiva, talvolta anche irrazionale ma ormai molto tenace, che proprio lui, Macron, suscita in una parte consistente della popolazione. Specie tra quei 66 milioni di francesi su 68 che non abitano a Parigi.

                  La conferenza di ieri è un ottimo esempio di questa contraddizione. Chi lo apprezza ha visto il solito presidente: sicuro di sé, ragionevole, capace di usare ottimi argomenti per dire alla sinistra moderata, socialdemocratica, pro-Ucraina e pro-Europa: non potete andare con quell’estremista filo-Putin di Mélenchon, passate dalla mia parte. E alla destra gollista: non potete andare con i nemici di De Gaulle, venite con me.

                  Ma che cosa avranno pensato tutti gli altri, quei francesi che da anni scendono in piazza per i motivi più vari ma sempre gridando «Macron démission!», o quelli che all’inizio lo guardavano con favore ma sono delusi?

                  Ai loro occhi Macron, percepito come un insopportabile tecnocrate lontano dalla gente comune, sarà forse sembrato come colui che cerca di riconquistare la persona amata inondandola di ragionamenti, spiegazioni, dimostrazioni.

                  Due ore di parole ragionevoli, senza capire che il punto non è avere ragione o torto, il punto è che è finita. E non nell’indifferenza, ma nel disprezzo. È questo il personale «fattore M» che minaccia la scommessa, pur politicamente sensata, di Emmanuel Macron.

                  ​CorSera
                  considerato che in francia ci sono tantissimi abitanti di origine straniera comprese le seconde generazioni con cittadinanza francese ma che mai voterebbero lepen, viene da pensare che i francesi autoctoni siano veramente stanhi e impauriti dalla sostituzione

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                  • MarcoT
                    Banned
                    • Jun 2013
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                    Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                    sì è una vergogna quel che hanno fatto a kevin spacey, tutt'altra storia bill cosby o weinstein
                    mettiamoci pure ron jeremy che non lasciano in pace nonostante la demenza
                    Che ha fatto ron jeremy?
                    Originariamente Scritto da Lorenzo993
                    non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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                    • Arturo Bandini
                      Bodyweb Senior
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                      • MarcoT
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                        Vabbe se è vero grazie al cazz0 che non lo lasciano in pace
                        ok che sono attrici porno ma se le stupra mica va bene
                        poi ho letto 2 articoli e non so la storia e manco mi interessa
                        però vabbe
                        Quel mondo è sempre stato na merda
                        Originariamente Scritto da Lorenzo993
                        non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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                        • Arturo Bandini
                          Bodyweb Senior
                          • Aug 2003
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                          neanch'io ne so molto, ma se erano violenze come quelle di kevin spacey...

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
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                            • In piedi tra le rovine
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                            Biden salta la cena con Mattarella a Brindisi
                            Joe Biden salta la cena che sarà offerta stasera dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Castello Svevo di Brindisi per i capi di Stato e di governo del G7. Lo apprende l'Ansa da fonti della sicurezza.
                            Il presidente americano sarebbe affaticato per gli impegni che ha dovuto affrontare negli ultimi giorni. Biden è alla seconda trasferta europea in poco meno di una settimana

                            Casa Bianca: “Non fare un caso sull'assenza di Biden alla cena del G7”
                            "Saranno due giorni pieni zeppi di impegni. Non ne farei un caso se il presidente salta una cena": così la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, sull'assenza del presidente americano Joe Biden al pranzo ufficiale organizzato al G7 alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Ci saranno molti incontri, molte sessioni di lavoro come sapete", aveva detto la portavoce nel corso di un briefing. "Il presidente - aveva aggiunto - sarà molto impegnato per i due giorni, due giorni e mezzo in Italia"


                            Repubblica
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              Ma questa mummia, che inizia a perdere i colpi e i pezzi, come pensa di poter guidare gli USA nei prossimi 4 anni...che saranno anni difficilissimi, date le crisi aperte che travagliano il mondo, e forse ne verranno altre...
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
                                Csar
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                                • In piedi tra le rovine
                                • Send PM

                                Condanna a Netanyahu e pieno mandato a Usa su Gaza nel documento finale del G7: “Israele rispetti il diritto internazionale, non assalti Rafah”

                                Toni duri verso lo Stato ebraico e i coloni nelle bozze del comunicato. Sì alla soluzione e dei due Stati: «Unire Cisgiordania e Striscia. Gli israeliani favoriscano l’Autorità palestinese». La svolta in accordo con Biden e Onu


                                https://www.lastampa.it/esteri/2024/...LSHAE-P2-S1-T1
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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