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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
Schulz per me rimane un mistero...nondimeno chi l'ha votato....
L'alternativa che aveva preso il posto nel CDU era pure peggio, meno palle e più viscido di Scholz il che....
Tanto prossimo anno vince l'AfD e almeno si ride, nel 2017 (mi pare) lo striscione "Burqa? Siamo piu per i bikini" aveva un non so che di Prime Berlusca magnifico
L'alternativa che aveva preso il posto nel CDU era pure peggio, meno palle e più viscido di Scholz il che....
Tanto prossimo anno vince l'AfD e almeno si ride, nel 2017 (mi pare) lo striscione "Burqa? Siamo piu per i bikini"aveva un non so che di Prime Berlusca magnifico
É già così. Ha chiamato il bluff e ha scoperto il castello con le fondamenta di carta e difatti tutto il mondo alla fine li sostiene, l'africa caccia a calci in cul0 gli americani e invita i russi e i cinesi, l'Europa si é confermata inutile appendice castrata che pappagalleggia solo "accoglienza, diritti, e *******te". Lo sai quale é la cosa più divertente? Che andrà sempre peggio.
Se l'Europa non intraprende riforme coraggiose ed enormi nel giro di 12/24 mesi (smarcarsi dal cancro di oltreoceano, fermare questo inutile ingrossamento con paesi che fino a qualche anno fa chiamavamo del terzo mondo che ci usano solo per ingrassarsi - spinti dallo zio Sam come Polonia vs Germania, iniziare ad unirsi federativamente, chiusura dei confini strettissima) sarà finita prima della nostra vita.
Ovviamente non succederà mai
Sarebbe bello
peccato che non succederà mai
Avremo un'europa dove i nomi più usati per i bambini saranno mohamed e fatima nei prossimi 12 mesi al massimo
sempre più dipendenti dagli usa, manco più il culo da soli ci laveremo se non ci autorizza zio sam
Originariamente Scritto da Lorenzo993
non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo
[Per i raid israeliani a Gaza i morti sono oramai più di 35mila, secondo i dati diffusi dal ministero della sanità di Hamas.
E il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha denunciato che a cadere negli attacchi dell'Idf nella Striscia sono stati "più civili che terroristi". Intanto l'Egitto e la Libia hanno annunciato che affiancheranno il Sudafrica nell'accusa di "genocidio" dei palestinesi presentata all'Aja contro Israele.]
(Ansa)
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenziobrucerà la campagna come i falò la sera."
Sarebbe bello
peccato che non succederà mai
Avremo un'europa dove i nomi più usati per i bambini saranno mohamed e fatima nei prossimi 12 mesi al massimo
sempre più dipendenti dagli usa, manco più il culo da soli ci laveremo se non ci autorizza zio sam
aisha
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Cambridge cancella la parola "anglosassone": «La usavano i suprematisti bianchi»
Per l'università, non è una parola politicamente corretta: si scatenano le polemiche
La cancel culture ha toccato la vertigine estrema: l’autocancellazione.
La rivista storica dell’università di Cambridge, intitolata finora Inghilterra Anglo-Sassone, ha annunciato la scorsa settimana che cambierà nome in Inghilterra Alto-Medievale e i suoi vicini: ufficialmente l’obiettivo è quello di avere «un approccio più ampio» e un «raggio interdisciplinare», ma la realtà è che, agli occhi degli studiosi del celebre ateneo inglese, il termine stesso «anglosassone» è diventato problematico, qualcosa di cui vergognarsi.
Il fatto è che in America quella definizione è stata adottata anche dai suprematisti bianchi, con una connotazione decisamente razzista: e la rivista di Cambridge, la più autorevole in quel campo di studi, è attenta al pubblico al di là dell’Atlantico. Ma la decisione ha sollevato un coro di critiche e un turbinio di polemiche: l’università è stata accusata di non avere il coraggio «di opporsi a una manciata di pazzi americani».
Soprattutto, però, la rinuncia al termine «Anglo-Sassone» è stata vista come la deriva estrema dello sforzo di «decolonizzare» gli studi: una tendenza che punta alla revisione di tutto il bagaglio culturale dell’Occidente in chiave anti-razzista e anti-imperialista. Già l’anno scorso, proprio a Cambridge, avevano affacciato la teoria che gli Anglo-Sassoni non sarebbero mai esistiti come gruppo distinto, in uno sforzo di affrontare «i miti del nazionalismo» (un po’ come se in Italia dicessimo che i Romani non sono mai esistiti e che solo nominarli è un tantino razzista).
Ala fine dell’Impero d’Occidente, tribù germaniche di Angli, Sassoni e Juti, provenienti dalle coste della Germania, dell’Olanda e della Danimarca, invasero le isole britanniche e si mescolarono con la popolazione locale celtico-romana, dando vita a diversi regni anglo-sassoni: un termine che, ha sottolineato l’eminente storico di Cambridge David Abulafia, intervenendo nel dibattito, «non è un’etichetta razziale ma culturale». Una cultura che «è fiorita in una miriade di modi», dalla letteratura all’arte, raggiungendo standard che nell’XI secolo «avevano pochi rivali nell’Europa settentrionale».
Tutta un’eredità che in omaggio al «politicamente corretto» si vorrebbe adesso mettere sotto il tappeto: ma, come ha fatto notare Abulafia, a questo punto si dovrebbe rinunciare al termine stesso di Inghilterra, che altro non vuol dire che «terra degli Angli». Sarebbe il culmine di un cupio dissolvi che pare essersi impadronito della cultura occidentale, soprattutto nell’ambito accademico britannico e americano: intanto russi e cinesi, con tutta probabilità, se la ridono.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Io cancellerei proprio la razza bianca, tanto ormai che ci sta a fare? Solo per martellarsi continuamente, sadicamente, sui testicoli?
In tutta intera la storia umana non si è mai visto un tale odio di appartenenti ad una (in)civiltà verso se stessi. E' un motivo sufficiente per auto eliminarsi.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Perché i russi avanzano e l'Ucraina non riesce a frenarli? Ecco quali sono i problemi per le truppe di Kiev
I russi, oltre ad avere scorte abbondanti di munizioni, hanno più uomini. Questo permette loro di testare i punti deboli dell’avversario, cercare varchi. Dal campo emergono lamentele degli ufficiali sulle condizioni delle linee di difesa
I russi, oltre ad avere scorte abbondanti di munizioni, hanno più uomini. Questo permette loro di testare i punti deboli dell’avversario, cercare varchi, creare diversivi. I generali di Zelensky – non è una novità – non dispongono di risorse sufficienti per tamponare ogni breccia, i loro reparti sono stanchi.
Dal campo emergono lamentele degli ufficiali sulle condizioni delle linee di difesa: strutture poco adeguate, trincee «leggere», mine insufficienti per creare sbarramenti. Sono partiti tardi nel costruirle, un pericolo sottolineato più volte dagli esperti e che ora si materializza in diversi settori.
Mosca ha poi intensificato i raid su città e basi. Interessante lo spunto pubblicato dal Wall Street Journal riferito a questa prima parte dell’anno: gli invasori, negli ultimi sei mesi, hanno aumentato del 45% il numero di vettori lanciati mentre gli ucraini avrebbero intercettato solo il 46% dei missili, dato poi sceso al 30%. Un calo drastico rispetto al 73% del periodo precedente. Va meglio il contrasto dei droni-kamikaze (come lo Shahed di produzione iraniana), distrutti attorno all’80%, in quanto più lenti. Sono comunque velivoli che logorano, fanno danni, impegnano i «difensori». Sempre secondo il quotidiano americano i russi, nello stesso periodo preso in esame, hanno impiegato 2.628 Shahed, cifra due volte superiore alla quota passata.
La conclusione degli osservatori continua ad essere la solita. Lo scudo dell’Ucraina è costantemente saturato, sono troppi i «proiettili» da fermare e gli armamenti dell’arsenale restano scarsi in quanto devono badare sia ad un fronte lunghissimo che alla tutela di industrie, settore energetico, installazioni. Inoltre, è complicato stoppare i missili balistici e ipersonici (tipo Kinzhal e Zircon). Gli artiglieri di Putin ne sono consapevoli: ne hanno tirati – precisa il Wall Street Journal – rispettivamente 114 e 46, incremento significativo se comparato con i 33 e i 27 dell’epoca precedente. A questa minaccia si sono aggiunti gli S-300/S400, apparati antiaerei riconvertiti per colpire target terrestri. Sembra che neppure uno sia stato neutralizzato.
All’Ucraina servirebbero molti più Patriot, però ha poche batterie e la domanda nel settore antimissile è altissima, una richiesta legata anche a quanto avviene in Medio Oriente – da Israele fino al Mar Rosso – dove le incursioni dal cielo sono quotidiane.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Io cancellerei proprio la razza bianca, tanto ormai che ci sta a fare? Solo per martellarsi continuamente, sadicamente, sui testicoli?
In tutta intera la storia umana non si è mai visto un tale odio di appartenenti ad una (in)civiltà verso se stessi. E' un motivo sufficiente per auto eliminarsi.
hai tristemente ragione
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Cambridge cancella la parola "anglosassone": «La usavano i suprematisti bianchi»
Per l'università, non è una parola politicamente corretta: si scatenano le polemiche
La cancel culture ha toccato la vertigine estrema: l’autocancellazione.
La rivista storica dell’università di Cambridge, intitolata finora Inghilterra Anglo-Sassone, ha annunciato la scorsa settimana che cambierà nome in Inghilterra Alto-Medievale e i suoi vicini: ufficialmente l’obiettivo è quello di avere «un approccio più ampio» e un «raggio interdisciplinare», ma la realtà è che, agli occhi degli studiosi del celebre ateneo inglese, il termine stesso «anglosassone» è diventato problematico, qualcosa di cui vergognarsi.
Il fatto è che in America quella definizione è stata adottata anche dai suprematisti bianchi, con una connotazione decisamente razzista: e la rivista di Cambridge, la più autorevole in quel campo di studi, è attenta al pubblico al di là dell’Atlantico. Ma la decisione ha sollevato un coro di critiche e un turbinio di polemiche: l’università è stata accusata di non avere il coraggio «di opporsi a una manciata di pazzi americani».
Soprattutto, però, la rinuncia al termine «Anglo-Sassone» è stata vista come la deriva estrema dello sforzo di «decolonizzare» gli studi: una tendenza che punta alla revisione di tutto il bagaglio culturale dell’Occidente in chiave anti-razzista e anti-imperialista. Già l’anno scorso, proprio a Cambridge, avevano affacciato la teoria che gli Anglo-Sassoni non sarebbero mai esistiti come gruppo distinto, in uno sforzo di affrontare «i miti del nazionalismo» (un po’ come se in Italia dicessimo che i Romani non sono mai esistiti e che solo nominarli è un tantino razzista).
Ala fine dell’Impero d’Occidente, tribù germaniche di Angli, Sassoni e Juti, provenienti dalle coste della Germania, dell’Olanda e della Danimarca, invasero le isole britanniche e si mescolarono con la popolazione locale celtico-romana, dando vita a diversi regni anglo-sassoni: un termine che, ha sottolineato l’eminente storico di Cambridge David Abulafia, intervenendo nel dibattito, «non è un’etichetta razziale ma culturale». Una cultura che «è fiorita in una miriade di modi», dalla letteratura all’arte, raggiungendo standard che nell’XI secolo «avevano pochi rivali nell’Europa settentrionale».
Tutta un’eredità che in omaggio al «politicamente corretto» si vorrebbe adesso mettere sotto il tappeto: ma, come ha fatto notare Abulafia, a questo punto si dovrebbe rinunciare al termine stesso di Inghilterra, che altro non vuol dire che «terra degli Angli». Sarebbe il culmine di un cupio dissolvi che pare essersi impadronito della cultura occidentale, soprattutto nell’ambito accademico britannico e americano: intanto russi e cinesi, con tutta probabilità, se la ridono.
CorSera
Credo che negli Stati Uniti la politica e le "correnti di pensiero" stiano perdendo il senno. Non vi è più contatto con la realtà, questo avviene sia a sinistra che destra, il dibattito politico e i rappresentanti sono poco più dei personaggi che partecipano alle diatribe su Facebook quotidianamente. E' sconcertante.
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