Sulla stupidità di quanto detto da Macron ci è arrivato pure Taiani, che non brilla particolarmente di q.i
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Scholz: “Sostegno a Kiev ma non siamo in guerra con la Russia”
«Germania, Francia e Polonia non sono in guerra con la Russia. Ma il presidente russo Vladimir Putin deve sapere che non cesseremo di sostenere l'Ucraina». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, utilizzando l'espressione in inglese, durante la conferenza stampa congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro polacco, Donald Tusk, nell'ambito del primo incontro del cosiddetto “Triangolo di Weimar”. Si tratta di un «segnale di grande coesione» davanti alla guerra «di aggressione imperialista» da parte della Russia contro l'Ucraina, ha detto ancora Scholz
Macron: Faremo tutto il necessario affinché Russia non vinca, ma non prenderemo iniziative di escalation
«Faremo tutto il necessario, e per tutto il tempo necessario, per fare in modo che la Russia non vinca questa guerra» in Ucraina. Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo un incontro a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Shcolz e il primo ministro polacco Donald Tusk. «È la nostra sicurezza che si gioca in Ucraina - ha aggiunto - quello che facciamo per il popolo ucraino lo facciamo in difesa del diritto internazionale ma anche per la sicurezza europea che è in gioco in Ucraina».
La Stampa
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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A Macron avranno spiegato coi disegnini a pastello quanti sono i circa 200 secondi che ci metterebbe un missile nucleare a far sparire dalla faccia della Terra lui, Parigi, la Francia.
Rendiamoci conto che porta un ritardo cognitivo tale da far sembrare Scholz e Tajani quasi intelligenti....ma di noi
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Macron è sempre ben voluto nelle uscite in compagnia, perché fa sembrare tutti gli altri più intelligenti.
é un po' come la tipa carina che esce con l'amica ciessa, per spiccare ancor di più
macron è l'amica cessa delle cancellerie UE.
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
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Eppure Marcon era uno di quelli che dava delle ragioni a Putin, sta cosa non me la spiegoOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioEppure Marcon era uno di quelli che dava delle ragioni a Putin, sta cosa non me la spiegoOriginariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Vertice Macron-Scholz, show di unità: «Armi a Kiev con i soldi russi»
Il cancelliere tedesco: useremo i profitti dei beni congelati. Una coalizione sui missili a lungo raggio, ma «no all’escalation»
Lieber Olaf», «Lieber Emmanuel». Ma ci è voluta la presenza di una terza persona, il «caro Donald Tusk», polacco, per riavvicinare la Germania e la Francia. Così ieri — dopo due settimane di litigi sull’Ucraina, sconfessioni reciproche e malcelata antipatia — il cancelliere tedesco, il presidente francese e il premier polacco hanno potuto dire all’unisono: «L’Europa è incondizionatamente al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario». Benché — e questa nota di rassicurazione l’ha fatta inserire Scholz — «è chiaro anche: non siamo in guerra con la Russia».
In concreto, però, questa Europa che ha preso il formato dei «triangolo di Weimar» ieri ha finalmente promesso alcune cose. Di comprare armi e munizioni a Kiev, anche con soldi russi, perché le sue dotazioni si stanno drammaticamente esaurendo. E di voler spedire in Ucraina missili a lungo raggio.
Dopo la crisi
Macron è venuto a Berlino nel momento del maggior gelo con Scholz. I due si sono visti da soli in cancelleria, per provare a chiarirsi, prima della riunione con i collaboratori. Li divide non solo la retorica, ma la prossima campagna elettorale. Macron si è convinto che Putin è una «minaccia esistenziale» per l’Europa, nonché il suo antagonista. Scholz, invece, si è calato nei panni del «cancelliere della pace», confidando di recuperare consensi puntando sul profondo pacifismo dei tedeschi. Se queste erano le premesse dell’incontro, i risultati sono stati sorprendentemente concreti.
Li ha illustrati Scholz così: 1) «acquisteremo immediatamente più armi per l’Ucraina, e su tutto il mercato mondiale» (tradotto: Parigi ha tolto la pretesa che le armi siano made in Europe); 2) «verrà ampliata la produzione militare, anche in Ucraina» (il cenno è alla tedesca Rheinmetall pronta ad aprire lì una fabbrica d’artiglieria e munizioni); 3) «Faremo una coalizione per l’artiglieria a lungo raggio» (il punto più oscuro, come vedremo); 4) «Utilizzeremo i profitti inattesi dei beni russi congelati in Europa per sostenere finanziariamente l’Ucraina». I modi saranno discussi, precisa Scholz, lunedì dai ministri della Difesa Ue. Ma ormai c’è l’aspettativa, se non la certezza, che l’Ue metterà mano alla montagna di asset russi — e di interessi che hanno generato — sequestrati e parcheggiati in Europa. Torneranno in Ucraina sotto forma di munizioni.
È sulla «coalizione per i missili a lungo raggio» che Scholz è stato reticente. Difficile immaginare che tolga il veto all’invio dei Taurus dopo averci messo la faccia. «Io sono il cancelliere e per questo vale così», è sbottato la scorsa settimana dopo che tutti gli altri argomenti erano caduti. Ma un escamotage potrebbe esserci. Che i Taurus siano girati ai britannici, perfino senza contropartita, perché li operino loro. Permettendo a Scholz di mantenere l’impegno di tenere i soldati tedeschi lontani dal campo ucraino. Questo è almeno ciò che scrive la Faz.
L’altro Donald
Di ritorno dagli Stati Uniti, il premier polacco si è fermato a Berlino (è andato a prelevarlo l’ambasciatore che Tusk aveva licenziato la sera prima, con altri 50 diplomatici filo-Kaczynski). Il ruolo di Varsavia è una novità importante sulla scena europea dopo gli 8 anni del deserto sovranista. Non solo. Tusk è stato un alleato di Merkel («spia tedesca», lo attaccavano i nazional-populisti), conosce l’arte della diplomazia come pochi, pretenderà per il suo Paese un posto al tavolo che conta (anche perché confina con la Russia). Ieri non ha perso tempo. «Sono molto contento — ha annunciato rivolto ai due colleghi — che abbiate accettato il mio invito a incontrarci in Polonia questa estate». Il triangolo di Weimar è destinato a restare.
Ma è difficile non pensare, dietro a questo esasperato tatticismo, dietro alla competizione tra le capitali Ue, che la posta in gioco non sia anche più alta. Scholz, Macron e Tusk hanno in testa anche un’altra domanda: chi e come dovrà garantire l’Ucraina, se e quando si dovesse arrivare alla agognata pace armata?
CorSera...ma di noi
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Non sembrano tre ex comici del teatro di avanspettacolo che si ritrovano ad una reunion di vecchie glorie ricordando i bei tempi andati?
Sembrano perchè lo sono. Forse Tusk rimanda un certo lontano riflesso di spirito volitivo, ma l'idea complessiva è di elementi umani che potresti immaginare alle guide di stati di non secondaria importanza solo appunto in certe commedie, in certi film comici - e difatti comico (e quindi tragico) è diventato tutto l'occidente, in una regressione dall'umano al sub-umano, dall'elemento (politico, spirituale, valoriale, eroico) superiore all'inferiore che non conosce sosta e che non ha più freno.
Nella serie di immagini più sotto si può invece apprezzare lo straordinario busto capitolino di Bruto, tra i fondatori della Repubblica romana dopo la cacciata dei re.
Il ritratto, che rimanda immediatamente ad una qualità umana superiore, nella sua intensità è quasi insostenibile agli occhi di noi moderni. Ecco chi erano i "politici" di quell'Antichità rispetto alla quale per i vessilliferi del presente noi rappresenteremmo un "progresso" - come la scimmia può esserlo dell'Uomo forse.
Guardando al Bruto, si capisce perchè gli ambasciatori di Pirro, ricevuti nel Senato romano, potettero esclamare (secondo Plutarco): "abbiamo veduto una assemblea di re" - Senato romano che il Gibbon definì come "il più grande organismo politico della storia umana".
Da quella qualità umana regale, siamo passati ai consessi comici, alla qualità parodiata, d'altra parte l'occidente tutto è non altro che una parodia (per questo è un rovesciamento ed inversione) di ciò che nelle civiltà propriamente dette era la norma - per questo l'occidente in se stesso, e in tutto ciò che contiene e produce, altro non è che un inestetismo della storia.
Nel Bruto, nel suo volto, nel suo sguardo, noi possiamo vedere tutte assieme raccolte le qualità che innervavano un aristos: la gravitas, la maiestas, la nobilitas, la fides, le virtus che solo il vir poteva incarnare.
Inutile dire che il raffronto coi tre parodianti ritratti sopra è impietoso ma esemplificativo, segno di una caduta a precipizio che non conoscerà sosta fino a che non sarà stata tutta percorsa.
Lucio Bruto:
Last edited by Sean; 16-03-2024, 10:04:40....ma di noi
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Crosetto si lagna del vertice Francia-Germania-Polonia, perchè l'Italia è rimasta fuori - sai che novità, non c'è vertice ai massimi livelli dove l'Italia non se la fili nessuno.
Piagnucolando per la scoperta dell'acqua calda (la fattuale e sostanziale inconsistenza dell'Italia, per cui negli snodi importanti nessuno se la ricorda, come non esistesse) non potendo ammettere che non se la filano perchè non serve filarsela, la mette sulla "fuga in avanti", sull' "errore di metodo"...ma perchè dovrebbero chiamarti se non conti niente?
E' proprio perchè il momento "è decisivo" che non c'è tempo da perdere per salvare le apparenze e fare finta che pure l'Italia abbia un qualche ruolo strategico nelle dinamiche in gioco. Non si tratta di fare la lista dei partecipanti ad una festicciola di compleanno, per cui metti dentro anche lo sfigato perchè, escludendolo, lo certificheresti presso l'esterno visibilmente come tale; si tratta di decidere da qui ai prossimi mesi la strategia di aiuti per l'Ucraina, dunque politica pesante e attiva dove contano non il salvare le apparenze ma le decisioni alle quali dovranno seguire le azioni, e cioè non le parole ma i fatti - e ai fatti ci deve pensare chi ne ha le possibilità, e quindi le nazioni non solo decorative.
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[I negoziati indiretti per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi potrebbero riprendere domani pomeriggio a Doha in Qatar. Lo hanno fatto sapere fonti egiziani citate dai media israeliani secondo cui si protrarranno fino a lunedì. Se confermato, sarà il primo riavvio dei negoziati bloccatisi prima dell'entrata del mese di Ramadan.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, pur definendo "infondate" le ultime richieste di Hamas, ha deciso ugualmente di inviare una delegazione a Doha. L'obiettivo dei mediatori - Usa, Egitto e Qatar - è di arrivare ad una tregua di 6 settimane; Hamas ha proposto un accordo in 3 fasi.]
(Ansa)
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggiol'Italia dovrebbe porsi come mediatrice tra Russia e Usa. Altro che correre dietro a ste mezze seghе
Ora o mai più.
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Jean-Michel Trogneux. La moglie di Emmanual Macron, Btigitte, è un uomo. In realtà lei è Jean Michel Trogneux (che è il nome del presunto fratello di Brigitte Macron) Non è stata prodotta nessuna foto di Brigitte prima dei 30 anni, e non è stata vista nessuna foto o apparizione di suo fratello da quando Brigitte Macron è arrivata sulla scena. “La giornalista Natacha Rey, autrice, ha affermato di avere prove concrete del fatto che la first lady sia Jean Michel Trogneux, un uomo transgender. Rey ha indagato sull'oscuro passato di Brigitte e sulla curiosa scomparsa del suo presunto "fratello". " "Jean Michel Trogneux è stato visto l'ultima volta in compagnia del controverso Joseph Doucé (già trovato assassinato) alla fine degli anni Ottanta del secolo precedente, all'incirca nel periodo in cui apparve Brigitte, disse Rey...”
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