Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Irrlicht
    Bodyweb Senior
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    Micron 🙂
    Last edited by Irrlicht; 15-03-2024, 09:14:58.
    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

    "Un acceso silenzio
    brucerà la campagna
    come i falò la sera."

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    • Irrlicht
      Bodyweb Senior
      • Aug 2021
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      [Il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas ha affermato che almeno 21 persone sono morte e altre 155 sono rimaste ferite in nuova strage di civili in attesa di aiuti che sarebbe avvenuta per mano delle forze dello Stato ebraico vicino alla rotonda del Kuwait, nella città principale della Striscia.
      Il portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane (Idf), Avichay Adraee, nega le notizie apparse sui media arabi e palestinesi secondo cui le truppe dello Stato ebraico avrebbero ieri sera aperto il fuoco su persone in attesa di aiuti nella città di Gaza uccidendo 21 persone. "Le ultime notizie secondo cui le Idf hanno preso di mira decine di residenti di Gaza giovedì sera in un punto di distribuzione di aiuti umanitari non sono corrette", afferma Adraee in una dichiarazione pubblicata sul suo account X. "Mentre le Idf esaminano i dettagli dell'incidente con la necessaria accuratezza, chiediamo ai media di agire allo stesso modo e di fare affidamento su informazioni affidabili in merito alla questione", aggiunge il portavoce militare israeliano]
      (Ansa)
      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

      "Un acceso silenzio
      brucerà la campagna
      come i falò la sera."

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      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
        • 121600
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        • Italy [IT]
        • In piedi tra le rovine
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        Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
        La realtà è che al di là della propaganda occidentale, secondo la quale per ogni ucraino caduto in battaglia ne cadevano 20 russi, le perdite sono state ingenti da entrambe le parti. Oltre a scarseggiare munizioni in Ucraina iniziano probabilmente a scarseggiare anche i soldati. Oppure in ogni caso quelli restanti non sono sufficienti per far partire una nuova controffensiva. Da qui la posizione di macron di non porre limiti al sostegno all'Ucraina.
        Le perdite sono più o meno uguali, ma ultimamente l'Ucraina ne ha perse di ingenti negli inutili tentativi di difesa (perchè in questo si è rovesciata la famosa controffensiva estiva, in una difesa delle posizioni) di villaggi e posizioni che poi sono stati comunque costretti ad abbandonare, spesso in rotta e con grandi e gravose perdite di uomini e mezzi.

        La differenza poi risiede nel fatto che la Russia non è alla "mobilitazione totale", l'Ucraina invece sì (tutti gli uomini dai 16 ai 60 anni sono convocabili in guerra), per cui il suo esercito è già adesso e da tempo al massimo dei giri, e questo non ha prodotto alcun cambio significativo della direzione bellica - da qui se ne conclude che ogni illusione di controffensiva è una irrealtà e che al più ormai l'Ucraina può tentare trinceramenti difensivi.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • zuse
          Macumbico divinatore
          • Oct 2010
          • 13723
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          • 1,505
          • White House
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          La situazione attuale è ottima.

          - In Italia abbiamo una patriottica , solo da campagna elettorale, che però poi segue le politiche di Biden, più di Biden stesso (che non se le ricorda)

          - alla presidenza europea abbiamo la Von Der Biden

          - in Germania abbiamo uno con meno palle del predecessore (che era donna, ma ne aveva più di mezza cancelleria europea messa insieme)

          - in Francia Micron, dopo un iniziale spunto diplomatico quando tutti chiudevano le porte alla Russia, ha cominciato a dare i primi segni di rincoglionimento totale.

          Questi incompetenti ci portano nel baratro totale
          Last edited by zuse; 15-03-2024, 10:12:45.




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          • Ponno
            Socialista col Rolex
            • Feb 2013
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            • 665
            • 377
            • Holy See (Vatican City State) [VA]
            • Send PM

            La strada é tracciata, debito pubblico che avanza, unrest sociale, politici deboli. C'è appetito per una guerra mondiale sperando di riscrivere di nuovo lo scacchiere.
            Cina, Russia, India etc pensano di diventare finalmente padroni, l'occidente di rimetterli al loro posto.
            Al solito, uno schifo
            Originariamente Scritto da claudio96

            sigpic
            più o meno il triplo

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            • zuse
              Macumbico divinatore
              • Oct 2010
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              Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
              La strada é tracciata, debito pubblico che avanza, unrest sociale, politici deboli. C'è appetito per una guerra mondiale sperando di riscrivere di nuovo lo scacchiere.
              Cina, Russia, ***** etc pensano di diventare finalmente padroni, l'occidente di rimetterli al loro posto.
              Al solito, uno schifo
              E Destre che galoppano in Europa...mmmm

              Se la Germania non fosse sedata del cervello,.ci sarebbe da temere il terzo capitolo.

              Ma a sto giro i protagonisti saranno altri.

              Noi la prenderemo solo nel culо




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              • Ponno
                Socialista col Rolex
                • Feb 2013
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                Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio

                E Destre che galoppano in Europa...mmmm

                Se la Germania non fosse sedata del cervello,.ci sarebbe da temere il terzo capitolo.

                Ma a sto giro i protagonisti saranno altri.

                Noi la prenderemo solo nel culо
                La cit censurata AHAHAHAH chef kiss!
                Originariamente Scritto da claudio96

                sigpic
                più o meno il triplo

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                • KURTANGLE
                  Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Bundestag respinge la proposta di mandare i Taurus a Kiev
                  Il Bundestag ha nuovamente respinto la consegna dei missili da crociera Taurus all’Ucraina. La maggioranza del Parlamento ha votato contro una corrispondente proposta dell’Unione (Cdu-Csu), principale partito di opposizione in Germania. Anche se tra i partiti della maggioranza ci sono sostenitori della consegna del Taurus a Kiev, riporta Der Spiegel, la coalizione ha sostenuto la linea del cancelliere Olaf Scholz, che più volte ha chiaramente rifiutato una consegna dei missili a lungo raggio all’Ucraina, anche ieri, durante l’ultimo dibattito in Parlamento.

                  L'Istitituto per lo Studio della Guerra: «La Russia potrebbe sfondare il fronte ucraino»
                  La carenza di munizioni e attrezzature militari causata dai ritardi negli aiuti statunitensi potrebbe provocare uno sfondamento delle truppe russe in un'improvvisa offensiva. È l'analisi dell'Istituto per lo Studio della Guerra (Isw). Gli esperti dell'istituto hanno avvertito che le forze russe potrebbero approfittare di questa situazione per compiere un'avanzata improvvisa e inaspettata. Una svolta potrebbe avvenire se la fornitura di armi all'esercito ucraino continuasse a diminuire. Isw osserva inoltre che il fatto che la Russia mantenga l'iniziativa lungo l'intera linea di contatto aumenta i rischi di tale sviluppo, consentendo ai comandanti militari russi di aumentare o diminuire l'intensità delle operazioni su qualsiasi parte della linea del fronte a loro discrezione. Isw ha sottolineato che le forze ucraine stanno probabilmente cercando di mitigare i problemi causati dalla mancanza di munizioni identificando le aree in prima linea. Tuttavia gli analisti militari sono convinti che ciò comporti dei rischi per le forze ucraine.


                  CorSera






                  dubito che i russi possano davvero sfondare in ucraina.
                  Potrebbero continuare ad avanzare ma lentamente
                  Del resto anche loro non hanno in campo uomini e mezzi a sufficienza
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                  • Sean
                    Csar
                    • Sep 2007
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                    • In piedi tra le rovine
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                    Ai russi non interessa "sfondare" in Ucraina, non vogliono (nè possono avere, per limiti di forze) tutta l'Ucraina ma solo quella parte che corrisponde al Donbass, alla costa fino ad Odessa e poter così creare una regione che parta dalla Crimea e arrivi alla Russia.

                    E' tutto delirio propagandistico di cervelli occidentali ormai in fumo quello che "la Russia non si fermerà dopo aver preso l'Ucraina"...ha le forze forse sufficienti per tentare di completare la conquista/annessione del Donbass, che dura da 2 anni...e deve mettere anch'essa un punto alla guerra, perchè Putin sa di non essere eterno e sa che una economia di guerra non può durare in eterno, per cui questo.

                    Poi dove dovrebbe andare appunto? Dovrebbe prima prendere tutta l'Ucraina, il che è impossibile per i motivi detti; poi si troverebbe ai confini dei paesi Nato, il che significa che se li sfiorasse ci sarebbe la terza guerra mondiale, con tanti saluti a tutti - quindi anche alla Russia.

                    E' tutta propaganda per tentare di continuare a fornire denari e mezzi all'Ucraina. Si agitano scenari apocalittici per ottenere milioni di dollari ed euro da inviare a Kiev.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • Sean
                      Csar
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                      Quanto può resistere ancora l’Ucraina? Gli scenari dei prossimi mesi

                      Le sorti di Kiev, di Volodymyr Zelensky e dell’indipendenza ucraina potrebbero decidersi presto. Secondo Macron, l’Ucraina «rischia la sconfitta». I Paesi europei stanno accelerando le forniture di munizioni, Biden vuole sbloccare il pacchetto di aiuti fermo al Congresso

                      Che cosa succederebbe all’Ucraina, se Donald Trump tornasse alla Casa Bianca? È l’interrogativo che sta occupando gran parte del dibattito pubblico in Europa e negli Stati Uniti. Ma, a giudicare dalla cronaca degli ultimi giorni, questa rischia di diventare una domanda futile. Non c’è più molto tempo. Le sorti di Kiev, di Volodymyr Zelensky, dell’indipendenza ucraina potrebbero decidersi nel giro di pochi mesi.

                      Il leader dei democratici nel Senato americano, Chuck Schumer, è stato il più netto: o arrivano subito altre armi, oppure l’esercito ucraino potrà resistere solo due mesi alla spinta dell’armata putiniana. Ieri, 14 marzo, Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza comune dell’Unione europea, ha fatto il punto con il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, a Washington. Borrell ha dichiarato che «la guerra si deciderà in primavera, al massimo entro l’estate». Ancora sei mesi, quindi. Infine il presidente francese Emmanuel Macron, nella lunga intervista televisiva di ieri sera, non ha indicato un orizzonte definito. Tuttavia per trenta minuti ha insistito su un concetto: l’Ucraina rischia la sconfitta; la Francia, l’Occidente non possono consentire a Vladimir Putin di vincere, perché ne va non solo della sovranità ucraina, ma anche della sicurezza europea. Serve, quindi, un cambio di passo immediato.

                      II senso di urgenza è particolarmente acuto alla Casa Bianca. Joe Biden sta assediando i capi parlamentari del partito repubblicano per sbloccare il pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari, fermo al Congresso dal 19 ottobre 2023: quasi cinque mesi, un tempo infinito per la difesa ucraina. I Paesi europei stanno accelerando le forniture di munizioni, in particolare di proiettili per l’artiglieria. In una prima fase, Macron ha preteso che fossero le industrie europee, comprese quelle francesi naturalmente, a farsi carico degli ordinativi.

                      Ma lunedì 11 marzo, in un incontro a Bruxelles con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e con il commissario al mercato interno, il francese Thierry Breton, i dirigenti delle principali aziende europee hanno spiegato che è difficile aumentare la produzione di munizione a stretto giro: mancano le materie prime, a cominciare dall’esplosivo. Macron e gli altri leader hanno preso atto che non si può più aspettare: si comprerà ciò che serve altrove, in particolare, secondo le indiscrezioni, nella Corea del Sud.

                      Martedì 19 marzo è in programma una riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina, guidato dal ministro della Difesa Usa Lloyd Austin. Sarà il ventesimo meeting della formazione che raggruppa circa 50 Paesi fornitori di armi. Si terrà, come sempre, nella base americana di Ramstein, in Germania. Austin chiederà ai colleghi di concordare un piano di emergenza, attingendo anche alle riserve strategiche dei rispettivi arsenali. Gli Stati Uniti lo hanno appena fatto, mettendo in campo mezzi militari per 300 milioni di dollari.

                      CorSera

















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                      sopra una sola teca di cristallo
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                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
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                        Tajani, truppe Nato a Kiev? Rischio Terza guerra mondiale
                        «Credo che la Nato non debba entrare in Ucraina» e «mi auguro che non accada» che un Paese vada a combattere lì. «Entrare e fare guerra alla Russia significa rischiare la Terza guerra mondiale». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Bruno Vespa al salone LetExpo di Verona, ribadendo che è escluso che le truppe italiane vadano in Ucraina.

                        Mosca: «Da Macron sogni folli e paranoici su invio truppe»
                        Sergei Naryshkin, capo dei servizi segreti esteri russi, ha definito «sogni folli e paranoici» le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron sulla possibilità di inviare soldati dei paesi Nato in Ucraina. Lo riporta il Guardian.

                        CorSera









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                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                          [Intanto Hamas ha presentato ai mediatori una proposta di cessate il fuoco a Gaza che prevede una prima fase di rilascio di donne, bambini, anziani e malati israeliani tenuti in ostaggio in cambio del rilascio di 700-1000 prigionieri palestinesi. Lo riporta Reuters sul suo sito. La proposta comprenderebbe il rilascio di 100 detenuti palestinesi che scontano l'ergastolo nelle carceri israeliane e quello di soldatesse israeliane. Hamas ha detto nella proposta che avrebbe concordato una data per un cessate il fuoco permanente dopo lo scambio iniziale di ostaggi e prigionieri.]
                          (Ansa)
                          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                          "Un acceso silenzio
                          brucerà la campagna
                          come i falò la sera."

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                          • KURTANGLE
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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Tajani, truppe Nato a Kiev? Rischio Terza guerra mondiale
                            «Credo che la Nato non debba entrare in Ucraina» e «mi auguro che non accada» che un Paese vada a combattere lì. «Entrare e fare guerra alla Russia significa rischiare la Terza guerra mondiale». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Bruno Vespa al salone LetExpo di Verona, ribadendo che è escluso che le truppe italiane vadano in Ucraina.

                            Mosca: «Da Macron sogni folli e paranoici su invio truppe»
                            Sergei Naryshkin, capo dei servizi segreti esteri russi, ha definito «sogni folli e paranoici» le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron sulla possibilità di inviare soldati dei paesi Nato in Ucraina. Lo riporta il Guardian.

                            CorSera











                            bravo tajani
                            Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                            parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                            Originariamente Scritto da GoodBoy!
                            ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                            grazie.




                            PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                            • KURTANGLE
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                              Quanto può resistere ancora l’Ucraina? Gli scenari dei prossimi mesi

                              Le sorti di Kiev, di Volodymyr Zelensky e dell’indipendenza ucraina potrebbero decidersi presto. Secondo Macron, l’Ucraina «rischia la sconfitta». I Paesi europei stanno accelerando le forniture di munizioni, Biden vuole sbloccare il pacchetto di aiuti fermo al Congresso

                              Che cosa succederebbe all’Ucraina, se Donald Trump tornasse alla Casa Bianca? È l’interrogativo che sta occupando gran parte del dibattito pubblico in Europa e negli Stati Uniti. Ma, a giudicare dalla cronaca degli ultimi giorni, questa rischia di diventare una domanda futile. Non c’è più molto tempo. Le sorti di Kiev, di Volodymyr Zelensky, dell’indipendenza ucraina potrebbero decidersi nel giro di pochi mesi.

                              Il leader dei democratici nel Senato americano, Chuck Schumer, è stato il più netto: o arrivano subito altre armi, oppure l’esercito ucraino potrà resistere solo due mesi alla spinta dell’armata putiniana. Ieri, 14 marzo, Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza comune dell’Unione europea, ha fatto il punto con il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, a Washington. Borrell ha dichiarato che «la guerra si deciderà in primavera, al massimo entro l’estate». Ancora sei mesi, quindi. Infine il presidente francese Emmanuel Macron, nella lunga intervista televisiva di ieri sera, non ha indicato un orizzonte definito. Tuttavia per trenta minuti ha insistito su un concetto: l’Ucraina rischia la sconfitta; la Francia, l’Occidente non possono consentire a Vladimir Putin di vincere, perché ne va non solo della sovranità ucraina, ma anche della sicurezza europea. Serve, quindi, un cambio di passo immediato.

                              II senso di urgenza è particolarmente acuto alla Casa Bianca. Joe Biden sta assediando i capi parlamentari del partito repubblicano per sbloccare il pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari, fermo al Congresso dal 19 ottobre 2023: quasi cinque mesi, un tempo infinito per la difesa ucraina. I Paesi europei stanno accelerando le forniture di munizioni, in particolare di proiettili per l’artiglieria. In una prima fase, Macron ha preteso che fossero le industrie europee, comprese quelle francesi naturalmente, a farsi carico degli ordinativi.

                              Ma lunedì 11 marzo, in un incontro a Bruxelles con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e con il commissario al mercato interno, il francese Thierry Breton, i dirigenti delle principali aziende europee hanno spiegato che è difficile aumentare la produzione di munizione a stretto giro: mancano le materie prime, a cominciare dall’esplosivo. Macron e gli altri leader hanno preso atto che non si può più aspettare: si comprerà ciò che serve altrove, in particolare, secondo le indiscrezioni, nella Corea del Sud.

                              Martedì 19 marzo è in programma una riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina, guidato dal ministro della Difesa Usa Lloyd Austin. Sarà il ventesimo meeting della formazione che raggruppa circa 50 Paesi fornitori di armi. Si terrà, come sempre, nella base americana di Ramstein, in Germania. Austin chiederà ai colleghi di concordare un piano di emergenza, attingendo anche alle riserve strategiche dei rispettivi arsenali. Gli Stati Uniti lo hanno appena fatto, mettendo in campo mezzi militari per 300 milioni di dollari.

                              CorSera



















                              non ci credo
                              sono toni allarmistici che servono a forzare lo sblocco di altri pacchetti di aiuti
                              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                              Originariamente Scritto da GoodBoy!
                              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                              grazie.




                              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                              • zuse
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                                Sulla stupidità di quanto detto da Macron ci è arrivato pure Taiani, che non brilla particolarmente di q.i




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